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Battle Prime, la recensione

Spuntato fuori dal nulla, Battle Prime è un third person shooter competitivo con diverse modalità, armi e personaggi da sbloccare: la nostra recensione

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/12/2019

La recensione di Battle Prime, lo sparatutto competitivo di BlitzTeam lanciato globalmente pochi giorni fa in formato freemium, rappresenta un'importante testimonianza di come un piccolo team indipendente possa dar vita, nel giro di un anno, a un prodotto non solo mosso da un potente engine proprietario, ma in grado di competere ai massimi livelli su iOS e Android.

Maturato nel corso di un lungo periodo in soft launch, il gioco consente di partecipare a entusiasmanti partite sei-contro-sei all'interno di differenti mappe e modalità, controllando personaggi che possono essere sbloccati man mano che si acquisisce esperienza e che presentano ognuno un equipaggiamento differente e un'abilità peculiare.

Battle Prime 6

Al momento le classi disponibili sono sette: Shock, il soldato di partenza armato di fucile d'assalto e mitragliatrice leggera; Vityaz, un'unità corazzata che combatte con una mitragliatrice pesante e un fucile a pompa; Vision, un abile cecchino munito di fucile di precisione. Dopodiché sono presenti altri due personaggi ottenibili con i rifornimenti, uno con gli incarichi e infine uno legato esclusivamente all'abbonamento premium.

È questo elemento a caratterizzare il peculiare sistema di monetizzazione di Battle Prime. Si può giocare gratis senza alcun problema o limitazione, ma iscrivendosi si ottengono più oggetti, la progressione è più rapida ed è possibile cimentarsi con achievement esclusivi per ottenere ricompense extra. Insomma, parliamo di un Battle Pass in tutto e per tutto, che è possibile pagare su base settimanale (5,49 euro), mensile (15,99 euro) oppure semestrale (63,99 euro). È tanto? È poco? Tutto dipende dalla vostra voglia di approfondire l'esperienza di gioco, partendo naturalmente da una fruizione gratuita.

Gameplay e struttura

Come accennato in apertura, Battle Prime è un third person shooter e viene dunque naturale confrontarlo con PUBG Mobile piuttosto che con Call of Duty: Mobile, anche se alla fine dei conti parliamo di un'esperienza che si avvicina più alle atmosfere dello sparatutto Activision per via delle modalità esclusivamente competitive a squadre: ci si può cimentare con i tradizionali deathmatch, con versioni modificate degli stessi (in stile uccisione confermata) e con stipulazioni territoriali in cui bisogna controllare dei punti sulla mappa oppure piazzare delle bombe mentre l'altro team difende la posizione. Allo stesso modo, gli scenari dovrebbero presentare al momento sei differenti ambientazioni, molto diverse fra loro (si va dalla tipica mappa mediorientale alla foresta, dalla piattaforma industriale al bunker, passando per i villaggi) e, soprattutto, dannatamente validi in termini di progettazione e realizzazione.

Battle Prime 4

La grafica è senza dubbio uno dei punti di forza di Battle Prime: il gioco vanta animazioni sostanzialmente migliori rispetto a quelle del già citato PUBG Mobile, texture e ombre anch'esse più sofisticate, sebbene l'interazione generale sia inferiore e allo stesso modo la verticalità del gameplay appaia molto limitata. È finanche possibile scegliere se optare per i 30 frame al secondo con maggiori dettagli o per i 60 fps con qualche rinuncia, peraltro difficile da notare.

Detto questo, il sistema di controllo touch è pressoché perfetto: si può attivare l'autofire (elemento essenziale in uno sparatutto mobile, a nostro avviso, in quanto consente di non lasciare lo stick virtuale per attivare il fuoco separatamente, rendendo l'azione molto più dinamica), regolare la sensibilità dei vari movimenti e passare alla mira di precisione agendo su di un'icona posta nella parte destra dello schermo, che a quel punto funziona da levetta destra. Tutto funziona decisamente bene e bastano pochi secondi per familiarizzare con i comandi.

Battle Prime 2

Il che ci porta a parlare del matchmaking e, in generale, della godibilità dell'esperienza online. Il lungo periodo in soft launch ha senz'altro contribuito a riempire i server di Battle Prime, ma non c'è dubbio che in alcune partite sia possibile trovare dei bot per riempire rapidamente le stanze e far partire i match nel giro di pochi secondi. Purtroppo è facile rendersi conto della cosa, quando ad esempio ci sono avversari che procedono a testa bassa facendo letteralmente da bersaglio, neanche tanto mobile, e consentendoci di far schizzare alle stelle la nostra kill streak. Man mano che il ciclo di partite continua, tuttavia, il problema viene limitato e ci si ritrova finalmente ad avere a che fare con giocatori umani, mediamente non fortissimi ma quantomeno svegli e combattivi.

Battle Prime 5

Conclusioni

Versione testata iPad (2.0)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
8.5
Lettori (1)
9.3
Il tuo voto

Battle Prime può essere considerato senza troppi problemi un third person shooter di riferimento per i dispositivi iOS e Android. La qualità del gioco è assolutamente sorprendente, se consideriamo la sua genesi e l'uso di un motore grafico realizzato da zero, ma è soprattutto nei dettagli che è possibile riscontrare le idee migliori. I controlli touch sono infatti perfetti, i personaggi ben differenziati, il matchmaking istantaneo (ma con il chiaro rischio di ritrovarsi bot nelle squadre) e si riscontra una buona varietà in termini di modalità e mappe, tutte molto ben progettate. Il sistema di monetizzazione è un po' bizzarro, magari sarebbe stato preferibile introdurre specifiche microtransazioni per lo sblocco di classi e armi, ma ciò non inficia in alcun modo la godibilità dell'esperienza.

PRO

  • Gameplay solido, controlli perfetti
  • Diverse modalità e mappe di qualità
  • Grafica eccellente...

CONTRO

  • ...mentre il sonoro è migliorabile
  • Matchmaking rapido, ma ci sono i bot
  • Sistema di monetizzazione controverso