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Fallen Legion: Revenants, la recensione: un degno ritorno della serie?

Un'avventura con una modalità di narrazione particolare e con meccaniche di gioco diverse dalla massa. Questo quarto capitolo sarà riuscito a portare la serie verso nuove vette o sarà semplicemente rimasta ancorata al passato? Scopriamolo insieme nella nostra recensione di Fallen Legion: Revenants

RECENSIONE di Gianluca Scattarella   —   16/02/2021

Il panorama degli RPG, siano essi di stampo orientale o occidentale, oramai è saturo di scelte per ogni gusto: combattimenti a turni, atb, action rpg, shooting rpg, souls like, metroidvania, mix di tutto un po' e chi più ne ha più ne metta. Diciamo che gli appassionati del genere hanno da tempo una vasta scelta e, soprattutto negli ultimi tempi con i vari remake e remaster di vecchie glorie, per riuscire a venir fuori e farsi notare, sicuramente bisogna fare quel qualcosa in più rispetto al marasma di offerta in circolazione.

NIS America e YummyYummyTummy Games, storico creatore della serie Fallen Legion, hanno provato a tirar fuori dal cilindro il quarto (anche se per la lore della serie è il terzo) capitolo della saga RPG bidimensionale, ma non senza qualche problema. L'utilizzo di meccaniche oramai vecchie, quasi nessuna novità e dei tempi di caricamento che per un gioco bidimensionale sono almeno indietro di 15 anni o forse di più, fanno di questo capitolo un'occasione persa per fare quel salto che a questo punto serviva alla serie. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa non ci ha convinto nella recensione di Fallen Legion: Revenants.

Storia

Fallen Legion: Revenants: una fase di combattimento
Fallen Legion: Revenants: una fase di combattimento

La trama di Fallen Legion: Revenants, come abbiamo già visto nel nostro provato della demo, si svolge nel castello fluttuante di Welkin. Il maniero è sotto il controllo di un malvagio mago, Ivor, un anziano arrivista senza scrupoli che farebbe di tutto per riuscire a portare a termine i suoi loschi piani, a discapito di qualsiasi essere vivente. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a detronizzare il losco figuro, incrociando i destini dei due protagonisti.

Il primo è Lucien, un politico conosciuto all'interno delle mura, l'altra è Rowena, o meglio quel che ne rimane, essendo lo spettro di una donna alla quale Ivor ha imprigionato il figlio e che vuole a tutti i costi riuscire a liberarlo. Quest'ultima ha la fantastica abilità di evocare al suo fianco gli Exemplars, una materializzazione antropomorfa dell'anima delle armi, per riuscire a portare a termine la sua missione. Lucien dovrà destreggiarsi all'interno delle mura di Welkin per far sì che non venga scoperto a complottare contro Ivor, e per farlo dovrà cercare di farsi amici quante più persone possibile. Come sempre accade, nulla è semplice e le nostre chiacchierate si faranno sempre più complesse e contorte man mano che ci faremo spazio verso il tiranno. Un punto a favore del titolo è il fatto che la storia non ha un solo finale, infatti a seconda delle scelte effettuate e dei bivi intrapresi potremo assistere a diverse conclusioni, più o meno felici. Ovviamente c'è un "True Ending" ma dovrete impegnarvi non poco per riuscire ad ottenerlo.

Gameplay semplicemente vecchio?

Fallen Legion: Revenants: un'illustrazione
Fallen Legion: Revenants: un'illustrazione

Il gioco si spezza in due modalità: la prima prettamente esplorativa durante la quale impersoneremo solamente Lucien, con dialoghi non sempre riuscitissimi con i quali approfondire le dinamiche che uniscono i vari personaggi di Welkin; l'altra esclusivamente d'azione con la nostra Rowena ed i suoi Exemplars intenti a combattere contro diverse tipologie di nemici. Le sensazioni restituite da entrambe le tipologie di gameplay sono diametralmente opposte.

Mentre la fase action risulta quantomeno ben pensata e con dinamiche interessanti, quella esplorativa, a parte qualche sparuto punto nel quale vi troverete a dover incrociare i dialoghi durante le azioni di Rowena per permettere di scegliere la strada giusta nei vari bivi che incontrerà, è estremamente ripetitiva e piatta. I dialoghi, tutti rigorosamente in inglese, così come tutti i menù di gioco, non sono minimamente ramificati, bensì a volte, dopo alcuni punti specifici di gioco, si sbloccano delle voci solo per avanzare nella trama, per poi tornare spesso alle frasi scriptate precedenti. Questo implica una "esplorazione" se così si può chiamare, fine a se stessa, senza segreti, dialoghi nascosti o passaggi particolari, dettagli che in questo secolo ci si aspetterebbe di trovare in un RPG.

Nella nostra partita siamo riusciti a sbloccare tre finali con 8 Exemplars, ma in effetti non abbiamo fatto nulla di così particolare da modificare effettivamente molto di quello che vedevamo a schermo oppure da poter influenzare drasticamente questo o quel personaggio non giocante. Sì, ovviamente i vari epiloghi implicano delle decisioni, ma non ci siamo mai trovati di fronte a dei colpi di scena epici o avvenimenti particolari. Purtroppo a tutto questo dobbiamo aggiungere anche un particolare che avevamo già evidenziato nel provato della demo. Anche se non è sicuramente un gioco che spinge la console al 100% ( tra l'altro lo abbiamo giocato in retrocompatibilità su PS5) è assurdo come anche dopo una stringa di dialogo le animazioni vadano in idle anche per 10 secondi senza possibilità ovviamente di muovere nulla. Questo problema di caricamento ha portato un paio di volte anche a freeze totali, ma solo dopo dei combattimenti. Ovviamente questo è un problema che speriamo sia dato dal codice non proprio rifinito del gioco, ma di sicuro dei rallentamenti così sono preoccupanti anche in questa fase. Speriamo che vengano risolti con una patch in seguito.

Fallen Legion: Revenants: i dialoghi non sono all'altezza delle nostre aspettative
Fallen Legion: Revenants: i dialoghi non sono all'altezza delle nostre aspettative

Per tornare al gameplay, andiamo a vedere come si svolge la fase dei combattimenti, sicuramente la parte meglio riuscita del gioco, anche se non senza sbavature. Quando parleremo a Rowena all'interno del castello avremo la possibilità di partire in spedizione scegliendo quale degli Exemplars portare con noi, per un massimo di tre, il loro equipaggiamento e le loro abilità peculiari. Queste abilità si sbloccano raggiungendo determinati obiettivi in battaglia e hanno l'obiettivo di differenziare tra di loro ancora di più i vari Exemplars, rendendoli più tank oppure più ranged, più support o ancora più fighter.

Ognuno di essi ha poi a disposizione degli slot nei quale collocare i cosiddetti Archeus, degli oggetti speciali che donano altre abilità ma che possono essere tranquillamente interscambiati tra di loro. Qui si va da un aumento di velocità dopo aver lanciato una magia, ad un boost di attacco dopo una parata, passando per aumenti di hp e attivazione di vari status benefici. Insomma, in quanto a personalizzazione del combattimento non possiamo lamentarci. Una volta scesi in battaglia abbiamo la possibilità di attaccare con gli Exemplars, ognuno dei quali è associato ad un tasto ad eccezione del quarto che corrisponde alle azioni di Rowena, la quale può sia utilizzare una magia curativa su una delle caselle a disposizione, sia spingere o tirare i nemici con un incantesimo offensivo. Se avrete tempismo poi potrete anche parare gli attacchi nemici e addirittura rispedire al mittente i proiettili; nel caso riusciate ad effettuare parate con tempi perfetti avrete a disposizione anche un'azione extra con ogni Exemplar. Ogni nemico ha una barra degli hp ed una dello stordimento che, come suggerisce il nome, una volta portata ad esaurimento con attacchi consecutivi, lo renderà più debole e lo porterà dunque a subire più danno. Per i boss questo periodo assume la forma di una specie di limit break durante la quale non vengono utilizzati i segmenti delle azioni, potendo così concatenare una buona serie di attacchi.
Dopo ogni combattimento l'azione passa semplicemente al successivo con un'animazione dei personaggi che corrono verso destra per far sì di poterlo caricare.

Così via fino al boss di turno al termine del quale ricevere una valutazione riguardo a danni inflitti, subiti, parate e rianimazioni effettuate, utile solo per ricevere 1, 2 o 3 Archeus da poter così equipaggiare per la spedizione successiva. Non vi aspettate esplorazione o boss segreti, così come non vi è neppure tutta questa varietà di nemici purtroppo. Speriamo che, nel caso la serie vada avanti, si sviluppi meglio tutta la parte relativa al combattimento, magari ampliando ed approfondendo le varie caratteristiche che lo contraddistinguono.

Animazioni 2D e tecnica non proprio all'altezza

Fallen Legion: Revenants: uno stile interessante ma tecnicamente lontano dall'eccellenza di altri prodotti
Fallen Legion: Revenants: uno stile interessante ma tecnicamente lontano dall'eccellenza di altri prodotti

Per quanto riguarda il lato artistico siamo ancora lontani anni luce da produzioni più rinomate. Le illustrazioni e i personaggi, seppur comunque piacevoli e con una palette cromatica abbastanza coerente, hanno un dettaglio che non fa gridare al miracolo. Le animazioni si ripetono con pochi frame e gli effetti delle battaglie a volte sono confusionari, tanto che spesso non si capisce chi sta facendo cosa. I menu sono molto scialbi e poveri di dettagli stilistici, volendo definibili come essenziali.

Altra nota dolente è il bilanciamento generale delle battaglie. A volte ci siamo trovati di fronte nemici facilissimi da abbattere, mentre alcuni boss sono veramente coriacei con dinamiche difficili da assimilare e capire al volo. Senza fare spoiler, abbiamo dovuto combattere almeno una ventina di volte uno dei boss finali perché più che un combattimento sembrava di star suonando una canzone per quante volte ripeteva le stesse cose. Sbagliando anche solo una volta ci trovavamo a dover rianimare continuamente senza avere il tempo di star dietro alle mille cose da dover fare. Capiamoci bene, la difficoltà non è di per se un male, bensì stiamo criticando la confusione generale del prodotto e soprattutto di alcune battaglie.

Ultimo appunto sulla longevità: per terminare ogni linea narrativa non ci abbiamo messo più di 6 ore, posizionando il titolo molto sotto la durata media degli rpg.
Insomma, questo Fallen Legion: Revenants non fa nulla per migliorare i precedenti capitoli, portando avanti la storia di Rowena e del castello di Welkin senza particolari acuti e lasciando l'amaro in bocca per quello che si sarebbe potuto fare e non si è decisamente fatto. Peccato.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
5.0
Lettori (2)
3.7
Il tuo voto

Fallen Legion: Revenants è un gioco acerbo con meccaniche vecchie, caricamenti eccessivi, animazioni oramai obsolete e un bilanciamento da rivedere. Sicuramente le battaglie tattiche, anche se confusionarie e poco bilanciate, sono l'unica cosa che riesce a malapena a tenere a galla il titolo, insieme alla voglia dei completisti di vedere tutti i finali e sbloccare tutti gli Exemplars.

PRO

  • Discreta personalizzazione degli Exemplars
  • Battaglie interessanti...

CONTRO

  • ...anche se non bilanciate e confusionarie
  • Caricamenti da anni '90
  • Animazioni non all'altezza
  • Comparto tecnico da rivedere