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Grounded, la recensione del survival microscopico di Obsidian

Abbiamo finalmente giocato alla versione definitiva di Grounded, dopo mesi di accesso anticipato: vediamo com'è andata in questa recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   26/09/2022

Al di là delle questioni su giochi tripla A e sostenibilità del Game Pass, Obsidian sembra voler esporre un'idea molto chiara dei vantaggi del modello di distribuzione attraverso le sue nuove produzioni, e una valutazione possiamo darla già in questa recensione di Grounded. Lo sviluppo è iniziato prima dell'acquisizione di Microsoft, ma si può dire che il servizio su abbonamento abbia consentito al team di mantenere in vita questo strano progetto e svilupparlo anche oltre la pianificazione iniziale, raggiungendo una forma ben più ampia di quanto ci si aspettasse. Allo stesso modo, quasi nel medesimo periodo, Josh Sawyer stava portando avanti il suo progetto di passione con Pentiment e possiamo pensare che entrambi i giochi siano stati sostenuti proprio grazie alla nuova organizzazione delle risorse che deriva dal Game Pass, dunque in qualche modo il team sembra si sia calato perfettamente in questo modo di produrre giochi.

E i risultati si vedono: la libertà creativa lasciata al team ha sbloccato risorse per creare esperienze di gioco decisamente particolari. Sarebbe poi un errore confondere le dimensioni limitate della produzione con gli effettivi risultati raggiunti: Grounded è un progetto in scala minore in termini di risorse impiegate ma parte da un'idea parecchio ambiziosa, e il tempo impiegato per portarlo a termine - seppure a fronte di un team davvero molto ristretto impegnato sul gioco - lo fa capire bene.

Per certi versi, potrebbe essere la realizzazione di un sogno d'infanzia per molti: chi ha visto gli albori dell'industria videoludica ha probabilmente immaginato, almeno una volta, come sarebbe stato realizzare un gioco a misura di insetto, con una fantasia che negli anni 80-90 trovava una concretizzazione nell'hit cinematografica "Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi". Non per nulla, tutto il gioco è incentrato sulla rievocazione nostalgica di quel periodo in maniera decisamente azzeccata, e per chi all'epoca c'era e fantasticava sulle odissee miniaturizzate, Grounded può essere davvero un fantastico regalo da parte di Obsidian.

Una strana storia

Grounded, un'immagine con la casa sullo sfondo
Grounded, un'immagine con la casa sullo sfondo

Una delle aggiunte più attese della versione 1.0 era l'arrivo di una vera e propria modalità storia completa, qui introdotta da una sequenza iniziale in full motion video che introduce il mistero dei bambini scomparsi, prima di lanciarci direttamente nell'azione in qualità di uno di tali ragazzi, tutti evidentemente miniaturizzati per motivi sconosciuti. La narrazione non è certo uno degli elementi principali dell'esperienza di gioco, che resta essenzialmente un survival duro e puro, anche se la storia contribuisce sicuramente alla costruzione della sua caratterizzazione. Gli elementi del racconto sono comunque stati introdotti già nelle versioni precedenti del Game Preview: c'è uno strano scienziato pazzo, chiamato Wendell Tully, che per conto della misteriosa compagnia di ricerche Ominent ha inventato una macchina in grado di miniaturizzare gli esseri umani.

Qualcosa è andato terribilmente storto, probabilmente a causa di un gruppo misterioso che tiene d'occhio le ricerche: lo scienziato scompare e quattro ragazzi si ritrovano miniaturizzati nel giardino di casa dei Tully, senza ricordi su cosa li abbia portati lì né idea su cosa dover fare, ma sembra che la chiave per tornare alla normalità sia esplorare i micro-laboratori sparsi per l'area, raccogliere la Scienza Pura diffusa in giro (una sorta di valuta che serve per sbloccare nuove quest secondarie e progetti aggiuntivi per il crafting) e ritrovare il responsabile di tutto questo caos.

Grounded, nuovi punti di riferimento aprono ulteriori sezioni della mappa
Grounded, nuovi punti di riferimento aprono ulteriori sezioni della mappa

L'affabile robot Burg.l, assistente dello scienziato, si offrirà di darci una mano proponendo varie quest di persona o attraverso i terminali sparsi per i laboratori, mentre alla storia principale si uniscono sotto-trame su spionaggio nei confronti della Ominent e la situazione famigliare di Tully ad arricchire un po' il quadro, anche se tutto rimane piuttosto sullo sfondo. La storia ha il pregio di mantenere il tono perfettamente centrato sulle atmosfere da film d'avventura anni '80 ma ha soprattutto la funzione di fornire degli obiettivi per esplorare nuove zone del giardino, visto che i nodi focali di questa corrispondono all'apertura di nuove strade per raggiungere ulteriori aree esplorabili.

Gameplay, sopravvivenza e progressione

Grounded, la sopravvivenza è più semplice in multiplayer
Grounded, la sopravvivenza è più semplice in multiplayer

La struttura è stata già analizzata nelle prove effettuate durante il periodo di accesso anticipato, dunque vi rimandiamo anche al primo provato effettuato in Game Preview e a quello successivo, sulla versione aggiornata di qualche mese dopo. Il gameplay ovviamente non è cambiato con la versione 1.0, ma sono incrementati notevolmente i contenuti, in termini di aree esplorabili, nemici, risorse e possibilità di gioco. Grounded è un survival affrontabile in single player o in multiplayer cooperativo, tutto incentrato sulla sopravvivenza dei ragazzi in un ecosistema comune e apparentemente innocuo come quello di un giardino di casa, ma visto dall'inedita prospettiva di personaggi alti pochi centimetri, cosa che lo trasforma in un ambiente pieno di insidie ma anche di possibilità. Si tratta dunque di effettuare pericolose traversate tra steli d'erba, pozzanghere, laghetti, micro-paludi, siepi e quant'altro tenendo d'occhio i parametri vitali del personaggio e cercando di sopravvivere alle costanti minacce poste da insetti e animaletti vari, alla ricerca degli strumenti per poter tornare alla normalità.

La storia principale pone alcuni obiettivi da seguire, che coincidono solitamente con la scoperta di nuove aree da esplorare, oltre a fornire nuovi frammenti narrativi che spiegano il mistero dietro Tully e la Ominent, principalmente attraverso documenti e registrazioni sparse per i laboratori. Questi ultimi si presentano come delle sorte di semplici dungeon, a volte contenenti nemici e boss da abbattere, oltre a materiali inediti che possono portare a nuove possibilità di crafting ed evoluzione del personaggio. Non sono momenti particolarmente strutturati, ma se non altro riescono a offrire dei diversivi rispetto alla dinamica standard da survival pieno e introducendo una certa progressione nel gioco.

Grounded consente di esplorare un laghetto
Grounded consente di esplorare un laghetto

Sotto questo aspetto, si registrano alcuni elementi aggiunti nella versione 1.0 che applicano alcune caratteristiche da RPG: i "denti al latte" che si trovano nascosti nella mappa consentono di investire punti nell'incremento di statistiche di base, mentre le "mutazioni" rappresentano dei bonus passivi che possono essere equipaggiati e si sbloccano una volta raggiunte particolari performance. Si tratta praticamente di perk che emergono eseguendo determinate azioni per una certa quantità di tempo o raggiungendo altri traguardi specifici.

Nonostante l'aspetto e il tono lo rendano appetibile per un pubblico variegato, composto anche da bambini, Grounded offre subito una sfida piuttosto impegnativa: l'accessibilità è garantita da un'interfaccia chiara e da controlli intuitivi, ma la progressione richiede comunque parecchia dedizione. Con i pochi strumenti che si possono racimolare nei primi minuti di gioco non è facile affrontare le numerose minacce che abitano il giardino, con alcuni "step evolutivi" che risultano particolarmente annosi, come quando emerge la necessità di affrontare gli insetti più grandi e aggressivi per raggiungere armi e armature di livello 2. A questo proposito, si nota forse un certo sbilanciamento anche nel drop rate degli elementi da costruzione (la testa di coccinella, per dirne uno) che può sembrare quasi ingiusto e frustrante, sulle prime.

Il crafting

Grounded: il coleottero bombardiere offre una sfida ardua
Grounded: il coleottero bombardiere offre una sfida ardua

Fedele alla meccanica tipica del survival, il crafting rappresenta un elemento fondamentale di Grounded, caratterizzato da dinamiche semplici ma che consentono una notevole quantità di possibilità di costruzione. In linea con lo spirito da fantascienza per bambini che caratterizza l'intero gioco, le nuove ricette si sbloccano analizzando i materiali raccolti presso gli appositi macchinari all'interno dei vari laboratori scientifici lasciati in giro dalla Ominent. Per ogni ingrediente si ottengono varie ricette collegate, oltre a incrementare il nostro livello "cerebrale", ovvero un modo per far combaciare la progressione del personaggio a nuove possibilità costruttive. La costruzione di armi, armature, attrezzi e strumenti di supporto alla sopravvivenza avviene anche tramite la creazione degli immancabili banchi da lavoro e strutture varie come forge, arcolai, macinatori e altri macchinari specializzati che ampliano esponenzialmente gli oggetti da creare. Le armi e gli attrezzi di base restano pochi e caratterizzati da un sistema di upgrade piuttosto semplice, ma qualche sfaccettatura aggiuntiva è garantita dall'introduzione recente del sistema degli "incantamenti", per così dire, ovvero l'applicazione di modifiche basate su alimenti o ingredienti vari che donano dei bonus peculiari e in grado di renderli più efficaci contro alcuni nemici.

Molto ben fatto e completo si conferma invece tutto il comparto relativo alla costruzione delle basi, vero e proprio gioco dentro al gioco per chi è appassionato di queste meccaniche.

Grounded offre un sistema di costruzione di basi molto ampio
Grounded offre un sistema di costruzione di basi molto ampio

Tra i progetti che si sbloccano analizzando ingredienti e sostanze, molti riguardano gli elementi di base per la costruzione di strutture ed edifici, che contano su una grande varietà grazie alla strana caratterizzazione di Grounded. Legnetti, erba fresca e secca, foglie di trifoglio, ghiande e tanti altri materiali possono risultare in moduli da comporre in maniere decisamente originali, consentendo la progettazione di ardite costruzioni su più piani e con vari annessi. Visti i protagonisti e l'ambientazione, poi, non stupisce che ragnatele, paglia ed elementi simili possano essere utilizzati anche per creare trampolini da salto, canestri per giocare a basket e altre ornamentazioni simili.

I combattimenti

Grounded, alcune sfide sono davvero molto impegnative
Grounded, alcune sfide sono davvero molto impegnative

Il sistema di combattimento era uno degli elementi di maggiore dubbio in fase di Game Preview ed è rimasto sostanzialmente tale anche nella versione definitiva di Grounded, rappresentando forse il punto debole dell'esperienza di gioco. La semplificazione generale ricercata da Obsidian per prediligere l'intuitività finisce per rendere gli scontri un po' troppo caotici, anche perché in prima persona non è semplice capire esattamente le distanze quando si usano le armi a corto raggio, mentre la terza persona non risulta mai convincente per effettuare movimenti precisi. Le sfide si sono però arricchite ed espanse: con le varie evoluzioni abbiamo assistito a un notevole incremento di tipologie di nemici e di armi che hanno consentito un grande ampliamento delle meccaniche di scontro, che ora offrono una notevole varietà tra creature volanti, acquatiche o in grado di colpire da lontano, imponendo strategie differenti e più complesse di quanto abbiamo visto agli inizi del percorso.

Un mondo fantastico

Grounded e il suo particolare punto di vista
Grounded e il suo particolare punto di vista

Le dimensioni modeste del progetto si riflettono soprattutto sul versante tecnico di Grounded, che appare lontano da una mega-produzione tripla A dei tempi moderni, ma che risulta però perfettamente calibrato sull'obiettivo perseguito da Obsidian. La grafica del gioco, insomma, è coerente con il concept elaborato e con il tono scelto, adottando una sorta di via di mezzo tra look realistico e cartoonesco che riesce molto bene a rappresentare il mondo del giardino dall'inedita prospettiva di esseri umani miniaturizzati. La quantità di elementi sullo schermo è notevole nelle traversate tra campi d'erba, paludi, siepi, tavoli da pic-nic e distese sabbiose, con lo stile grafico scelto che riesce a dare coerenza al tutto in una visione molto nitida e caratteristica. Certo, si notano a volte delle incertezze: la resa dei materiali è mediamente molto buona ma comunque altalenante, le animazioni di alcune creature sono decisamente meno convincenti di altre e qualche volta l'effetto sulla profondità di campo perde qualche colpo nei punti più panoramici, così come il frame-rate, ma in generale resta un bel vedere, secondo il taglio scelto dagli sviluppatori.

Come elementi critici, abbiamo rilevato qualche bug legato al path finding degli insetti nelle zone maggiormente ricche di vegetazione, con la possibilità di veder incastrarsi qualche creatura di dimensioni maggiori e vederla poi sparire misteriosamente. È un problema noto agli sviluppatori e una possibile soluzione dovrebbe essere inserita già nella patch del day one, dunque potrebbe non essere presente nella versione definitiva rilasciata al pubblico. Dai primi tempi del Game Preview a oggi, inoltre, eravamo in attesa di poter vedere qualche variazione alle condizioni meteorologiche, invece sembra che queste non siano state prese in considerazione da Obsidian, che ha optato per un semplice ciclo giorno/notte impostato sempre sul tempo sereno, al netto di eventuali aggiornamenti futuri.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Steam, Xbox Store
Prezzo 29,99 €
Multiplayer.it
8.3
Lettori (49)
8.6
Il tuo voto

Nonostante le premesse peculiari, Grounded non si discosta dalla meccanica classica e rodata dei survival, ma riesce a emergere grazie a un'ambientazione davvero molto originale, ben al di fuori della zona di comfort per Obsidian. Un esperimento che alla fine è riuscito a raggiungere un certo equilibrio fra accessibilità e sfida: da una parte c'è un'interfaccia chiara, controlli semplici e dinamici, dall'altra una serie di prove impegnative, specialmente nelle prime fasi di orientamento. Pur non contando su soluzioni particolarmente originali e che facciano spiccare il suo gameplay, si rivela una delle interpretazioni più geniali della struttura survival, perfettamente giustificata dalla condizione in cui si trovano i protagonisti, e in grado di dare origine a situazioni strane e affascinanti, tra possibilità creative e momenti di scoperta e avventura. Probabilmente non riuscirà a conquistare del tutto chi non ama questo genere, ma può incuriosire e avvicinarvi molti giocatori.

PRO

  • Ambientazione e caratterizzazione fantastiche
  • Crafting esteso con interfaccia piuttosto semplice e intuitiva
  • Notevole varietà di situazioni, in linea con l'originale idea centrale

CONTRO

  • I combattimenti restano un po' troppo caotici
  • Qualche bug rilevato
  • Meno originale di quanto si potesse sperare nel gameplay