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Kelly Slater’s Pro Surfer

Activision ci fa dimenticare per un momento il gelo di questo inverno con la sua ennesima serie sportiva, questa volta ambientata tra le onde di un mare che più azzurro non si può.

RECENSIONE di La Redazione   —   24/12/2002
Kelly Slater’s Pro Surfer

“Onda su onda…”

KSPS si apre con un filmatino stupendo (lo so che sto parlando di un GBA… ma è vero!), il menù è estremamente semplice e prevede anche una modalità tutorial, molto utile per apprendere al meglio come manovrare la tavola e in generale per prendere confidenza con i semplici controlli; ci sono poi le modalità challenge e drop-in che permettono di esibirsi liberamente cercando di fare più punti possibili, oppure cercando di eseguire i tricks che di volta in volta ci verranno segnalati all’inizio della sessione. La modalità però più interessante è senza dubbio quella del campionato, che vi permette di competere contro i più grandi surfisti del mondo nelle più importanti spiagge del circuito. Scegliete voi la tavola (col procedere del gioco ne sbloccherete di nuove), e buttatevi sulle onde più alte del mondo cercando di ottenere più punti possibili (quindi un voto più alto) stando attenti a non finire troppo spesso nella zona in cui l’onda s’infrange, altrimenti vi verranno tolti dei punti e berrete molta acqua; in vostro aiuto nella parte bassa dello schermo ci sarà una barra che vi segnalerà se siete più o meno vicini alla zona pericolosa dell’onda, ma state attenti a non allontanarvi troppo dal punto di maggiore spinta altrimenti le vostre gesta non saranno mai abbastanza spettacolari. Un appunto va fatto al numero di acrobazie disponibili che non sono molte e ad una certa sensazione di casualità nell’eseguirle che si ha nelle prime sessioni di gioco. Tutto comunque rimane a nostro avviso su buoni livelli di divertimento qualunque sia la modalità scelta.

Kelly Slater’s Pro Surfer
Kelly Slater’s Pro Surfer

”…perché la vita è più che lavare i piatti…”

Così cantava lo spot di un noto detersivo per piatti sull’aria di un mitico pezzo dei Beach Boys e anche se non c’entra niente a noi è venuta in mente questa associazione, non perché sciogliendo la cartuccia nella lavastoviglie i vostri piatti diverranno lucidi e splendenti, ma perché quello che questo titolo trasmette (soprattutto a chi non è appassionato di questo sport) è puro divertimento. Infatti KSPS è sorprendentemente divertente anche per chi non ama giochi del genere (Tony Hawk o SSX), è vero che qui c’è meno libertà d’azione ma le onde che vi corrono dietro e il tempo limitato danno al tutto un non so che di adrenalinico. Tutto questo è poi coadiuvato da un comparto grafico che seppur inevitabilmente scarno (mare, cielo e surfer) è di grande qualità, l’effetto acqua e strepitoso anche paragonato a quello di console di potenza simile (es. psx) ed inoltre la resa degli spruzzi e decisamente appagante e varia a seconda dei numeri che si eseguono sulle onde; estremamente fluidi anche i movimenti e buonissimo anche l’audio con effetti d’acqua decisamente verosimili e musiche sempre azzeccate.

Commento

Che dire, KSPS è senza dubbio un titolo valido, magari non molto longevo a causa della ripetitività che implica in qualche modo la specialità stessa e soprattutto l’ambiente in cui si svolge, ma vi garantiamo che la realizzazione tecnica è di buon livello sia sotto il profilo audio che video e la giocabilità è ottima, grazie a controlli molto semplici e ad una buona fluidità. Difficile quindi trovare dei grossi difetti in un gioco che comunque tratta uno sport così particolare, ma vi possiamo assicurare che spesso vi sorprenderete a dire: “…dai riprovo un’altra volta”.

    Pro:
  • Divertente come uno scacciapensieri.
  • Bellissimi effetti d’acqua e buon sonoro.
    Contro:
  • E’ un gioco di surf…
  • Alla lunga ripetitivo.

Probabilmente non sono molti quelli che tra di voi potrebbero considerare l’idea di acquistare un gioco per una console portatile incentrato sul surf. Ma se il gioco è Kelly Slater’s Pro Surfer e la console è un GBA vi possiamo assicurare che l’acquisto è più che giustificato. Forse non siamo di fronte ad un capolavoro, ma il team di Hot Gen Studios ha fatto a nostro avviso un gran lavoro, realizzando un gioco semplice, immediato e con un comparto tecnico di tutto rispetto; insomma un mix che non può che far crollare tutti gli eventuali pregiudizi che si possono avere riguardo ad un gioco basato su una disciplina sportiva così poco famosa qui da noi. La struttura di gioco è simile ad altri titoli del genere (Tony Hawk per esempio), ma seppur ovviamente più limitato nella libertà d’azione, aggiunge ad un gameplay comunque basato sempre su salti e acrobazie un elemento molto interessante: quello di avere un onda di 5-6 metri che vi corre dietro; quindi oltre a dover eseguire i “tradizionali” tricks, dovrete anche stare attenti a non finire sommersi dall’acqua senza però perdere la spinta della quale avrete bisogno per farvi i “gesti”.