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Il rimedio contro l'influenza

Siete pronti a sprigionare tutti i vostri immensi poteri nella città di Manhattan?

RECENSIONE di Antonio Fucito   —   15/06/2009

Il sandbox è quel tipo di caratteristica propria dei titoli che mettono a disposizione una mappa di gioco abbastanza ampia e solitamente esplorabile fin da subito, nella quale è possibile prendere parte a diverse missioni e magari affrontarle senza un ordine prestabilito, per tutto quello che non concerne la trama principale. Prototype rientra in questa particolare categoria e propone una rivisitazione di Manhattan, e un tipo di genere fortemente orientato verso l'azione, i poteri esagerati del protagonista principale e l'estrema spettacolarizzazione dei combattimenti. Non a caso il titolo è sviluppato da Radical Entertainment, gli stessi di Incredibile Hulk e, vuoi per l'ambientazione, vuoi per i filmati rilasciati fino ad oggi, ha suscitato diverso interesse e diatribe nella comunità videoludica, in un periodo che propone ben due esponenti all'apparenza simili, tra questo e ovviamente Infamous. Il nostro confronto tra i due finisce qui, anche perché Prototype è più orientato verso l'azione pura, senza davvero alcuna concessione al resto.

Manhattan è impazzita!

Alex Mercer, il nostro alter ego, si trova all'interno di una Manhattan messa in quarantena dal solito governo federale, a causa del protrarsi di una virus che sta infettando rapidamente la popolazione della città, e del quale, apparentemente, non si conoscono le origini e la cura. Prototype comincia dal diciottesimo giorno dell'epidemia, con il protagonista principale, chiaramente modificato ma non sopraffatto dal virus, in possesso di diversi poteri altamente distruttivi, e nel bel mezzo del caos più totale. Quando l'appetito diventa sempre maggiore, il gioco "retrocede" fino al primo giorno dell'infezione, dove Alex Mercer si è da poco accorto di essere una vera e propria arma biologica e del fatto che la sua memoria degli eventi passati sia completamente sparita. Ci ritrova così immersi nella mappa di gioco, liberamente esplorabile fin da subito, e tra enormi palazzoni che possono essere scalati senza colpo ferire, addirittura "cavalcati" per raggiungere rapidamente la vetta. Non esiste infatti alcuna componente platform intesa come abilità, i poteri in possesso di Alex inoltre, fin da subito o quasi, gli permettono di scalare qualsiasi edificio, planare e altro senza badare troppo alla precisione. Per rivelare i risvolti della trama e per cominciare a riacquisire la memoria, Alex dispone della possibilità di assorbire, letteralmente, le persone, in maniera diretta oppure furtiva. In entrambi i casi questa "pratica" permette di recuperare parte dell'energia e acquisire ricordi nel caso di personaggi chiave, esclusivamente nel secondo caso è possibile inoltre prendere anche le sembianze e voce, in maniera tale da infiltrarsi in basi militari piuttosto che passare inosservati nelle zone sotto controllo.

Il rimedio contro l'influenza

Durante il proseguire dell'avventura esistono anche zone controllate dagli alveari, che fungono da cuore per i distretti infetti, e altre controllate, appunto, da basi militari. Quando si compie un azione deprecabile, come l'assorbire un civile piuttosto che attaccare un ufficiale, i nemici entrano in uno stato d'allerta (simboleggiato da una barra posta in basso a sinistra) e attaccano Alex in forze, chiamando squadre di supporto, carriarmati e elicottorei. L'alternativa è quella di annientarli prima che vengano chiamati i rinforzi, seminarli oppure nascondersi in maniera tale da azzerare la barra di cui sopra. Quando si vuole poi camminare indisturbati senza essere notati, basta camuffarsi da militare stesso (dopo averlo assorbito) o da cittadino, in maniera tale da dedicarsi con meno patemi nelle missioni di gioco, salvo incappare troppo da vicino in qualche alveare infetto. La progressione di gioco vede quindi missioni principali, da affrontare in sequenza, e diverse decine di secondarie, disponibili man mano che si avanza nel gioco e si completano quelle legate alla trama. Abbiamo detto inoltre che assorbire personaggi chiave permette di scoprire nuovi elementi della storia, secondo una diramazione fitta di intrighi raccontati con una sorta di flashback, alcuni molto interessanti per scoprire cosa è accaduto realmente e per approfondire il carattere dei personaggi secondari. Di quelli facoltativi ce ne sono ben 131, e i vari personaggi da assorbire compaiono man mano sulla mappa di gioco, presente ugualmente in basso a sinistra dello schermo. Dulcis in fundo, ogni uccisione in stato di allerta e dei nemici infetti, oppure un completamento delle missioni, restituisce un discreto quantitativo di punti esperienza, che possono essere spesi per acquisire e potenziare i numerosi poteri a disposizione di Alex Mercer, che man mano disporrà di un arsenale di attacco da fare invidia a qualsiasi super eroe presente nella storia videoludica.

Le domande frequenti

Dov'è ambientato Prototype e come si chiama il protagonista principale?
Manhattan, vestirete i panni di Alex Mercer

Chi è lo sviluppatore?
Radical Entertainment, gli stessi di The Incredible Hulk: Ultimate Destruction, Simpsons Hit & Run e Scarface: The World is Yours

Quanto dura il gioco?
12-16 ore, a seconda del numero di missioni secondarie completate

In che lingua è il doppiaggio?
Inglese per audio, Italiano per testi e manuale

Quante sono le missioni?
31 quelle della storia principale, diverse decine quelle secondarie

Com'è il Gameplay?

Monotematico, possiamo dire, Prototype fa di questa caratteristica il suo punto di forza. Poco spazio, come detto, alla fase platform in senso stretto, la mappa come pretesto per girovagare qua e la alla ricerca di missioni senza badare all'esplorazione, piena attenzione verso l'azione vera e propria, e verso combattimenti sempre più spettacolari e di dimensioni macroscopiche. I Radical Entertainment sono stati infatti molto bravi nel rendere il gameplay del gioco ben congegnato, dove il ripetersi degli scontri non porta (quasi) mai a frustrazione e dove affrontare le orde di avversari, sfruttando man mano i poteri che vengono acquisiti, risulta sempre piuttosto divertente. Alex Mercer dispone inoltre di alcuni dei poteri più interessanti mai visti in un videogioco, e le sue abilità di planare e scalare i palazzi arrivano sempre in aiuto in tutte le occasioni. Senza dimenticare la possibilità di impossessarsi di armi tra le più disparate e governare mezzi quali corazzati ed elicotteri, che rappresentano sicuramente alcune delle fasi più appaganti. A supportare questa struttura c'è una narrazione degli eventi piuttosto interessante, che magari nel suo finale arriva ad essere un po' banalotta, ma viene raccontata in maniera convincente. Le missioni secondarie offrono una discreta varietà, spaziando dal saltare da un palazzo all'altro entro un certo tempo limite, planare in un punto preciso, eliminare il maggior numero di nemici con l'arma indicata, distruggere gli alveari o infiltrarsi nella base nemica. Forse, però, sono in numero troppo elevato, e col proseguire dell'avventura cominciano ad essere abbastanza ripetitive. Vuoi per la natura del gioco, vuoi per precise scelte artistiche, l'intelligenza artificiale è piuttosto basilare, così come il level design ridotto al minimo indispensabile, di contro fanno bella scena i numerosi scontri a fuoco che avvengono anche tra militari e infetti, e alcuni combattimenti con i boss decisamente spettacolari, che vanno a risollevvare la parte finale di gioco, dopo una centrale un po' più sottotono. Non ci è piaciuta, invece, la distribuzione di parte dei poteri più letali in possesso di Alex Mercer. Ne esistono, infatti, alcuni chiamati distruttori, che sono estremamente letali e visivamente spettacolari, ma che possono essere utilizzati solo quando la barra di energia raggiunge un certo valore vicino al massimo consentito. Il problema è che Prototype è un gioco dove c'è volutamente parecchio caos e scontri ravvicinati, quindi diventa abbastanza difficile utilizzarli senza essere colpiti nel frattempo, o disporre per un periodo sufficiente di una buon quantitativo di energia, visto quello che accade su schermo. In nostro salvo arriva il potere Adrenalina, che permette di utilizzarli anche in altre condizioni, ma in generale si avverte questa mancanza di bilanciamento che ne limita in maniera incisiva il loro uso. Prototype mette a disposizione 3 livelli difficoltà, con il più alto disponibile dopo aver finito il gioco. Una volta completato il titolo è possibile continuare a scorazzare per Manhattan allo scopo di terminare le missioni secondarie (chiamate eventi), sbloccare trofei o completare la trama degli intrighi. Personalmente abbiamo concluso la nostra avventura in 16 ore e 20 minuti, con circa il 90% delle missioni secondarie.

Trofei PlayStation 3

Prototype mette a disposizione 41 trofei, dei quali 9 Argento, 4 Oro e 7 segreti, legati allo svolgimento di alcune missioni della trama. Finire il gioco una volta, portando a termine anche buona parte delle missioni secondarie, permette di accedere solo al 30% dei trofei stessi, e per ottenere il sudato platino bisogna completarlo una seconda volta a livello di difficoltà più elevato, perlopiù non perdendo nemmeno una vita. Gli altri trofei sono legati alle missioni secondarie piuttosto che il ripetersi di alcune azioni, come l'infiltrarsi nelle basi dei militari.

Tecnica

L'impatto tecnico con Prototype, bisogna dirlo, non è dei migliori. Si nota infatti come il dettaglio dei palazzi e delle texture sia piuttosto basso, anche in chiave varietà e livello artistico. La situazione fortunatamente migliora un po' nelle fasi avanzate e si capisce come i programmatori abbiano preferito mantenere la fluidità del gioco sempre perfetta ed elevata in qualsiasi situazione, come accade anche nel caso di combattimenti con decine e decine (e decine) di persone e mezzi. Proprio in questi frangenti si vedono le cose migliori, bisogna dire inoltre che il numero di pedoni piuttosto che di macchine sparse per la mappa da gioco è davvero elevato, cosa che ben si sposa col tipo di gioco, casinaro oltre ogni misura. Certo, il motore grafico avrebbe potuto offrire il massimo in tutti i suoi particolari, ma questo è un altro discorso... Il doppiaggio dispone di audio in Inglese, che invero non ci ha fatto impazzire, e testi in Italiano. Le musiche fanno un lavoro onesto, sottolineando l'azione senza invadere e proponendo qualche motivo interessante.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (511)
8.3
Il tuo voto

Non possiamo che affermare di esserci divertiti, e tanto, giocando l'ultima fatica dei Radical Entertainment. Prototype punta tutte le sue carte vincenti sui poteri del protagonista principale, sull'azione immediata e su scontri estremamente spettacolari, oltre che nella possibilità di scalare palazzi e girare tutta Manhattan in pochissimo tempo, senza frustrazione. Peccato per la varietà migliorabile, l'intelligenza artificiale e per alcune pecche nella gestione dei poteri a disposizione di Alex Mercer, ma il titolo Activision è sicuramente consigliabile a chi è alla ricerca di un action piuttosto divertente e senza troppi fronzoli.

PRO

  • Gameplay divertente e appagante
  • Poteri a disposizione di Alex Mercer
  • Buona durata dell'avventura

CONTRO

  • Graficamente troppi alti e bassi
  • Gestione dei poteri rivedibile in alcuni frangenti
  • Intelligenza Artificiale e Level Design