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Rainbow Six Siege: Operazione Phantom Sight, la recensione

Tante le novità del nuovo update: Ubisoft punta forte sul competitivo con Rainbow Six Siege: Operazione Phantom Sight. Ecco la nostra recensione.

RECENSIONE di Raffaele Bottone   —   14/06/2019

Rainbow Six Siege: Operazione Phantom Sight si presenta con la stessa formula di Grim Sky (ultima season dello scorso anno) e si impone come punto di svolta nel modo di intendere i DLC dello sparatutto tattico sviluppato a Montreal. Come al solito, due nuovi operatori entrano a far parte del team Rainbow, ma stavolta non appartengono alla stessa unità né tantomeno al medesimo continente (proprio come accaduto con Maverick e Clash). Nøkk, il "Phantom" del titolo, è l'assalitrice danese membro dei Jaeger Corps; il "Sight", invece, si riferisce a Warden, difensore d'esperienza proveniente dagli Stati Uniti e appartenente ai Servizi Segreti. Questo insolito formato degli update di Siege verrà riproposto almeno fino al termine dell'Anno 4 e non prevede l'introduzione di nuove mappe: con Phantom Sight, nello specifico, il team di sviluppo ha preferito concentrarsi su una profonda rielaborazione di Café Dostoevskij.

Tale decisione, però, non ci ha di certo sorpresi: Ubisoft era stata già chiara al momento della presentazione della Road Map, durante lo scorso Six Invitational, e ci aveva mostrato parte delle modifiche in arrivo per la location russa. Sappiamo, inoltre, che un restyling di questo tipo toccherà anche a Kanal e a Parco Divertimenti, rispettivamente all'inizio della terza e della quarta Stagione di quest'anno. L'assenza del "contenuto rivoluzionario" potrebbe far storcere il naso ai fan del titolo, ma se anche le restanti due mappe dovessero essere migliorate tanto quanto avvenuto con Café, siamo sicuri che verrebbero apprezzate allo stesso modo (e, forse, anche di più) dell'introduzione di un nuovo scenario. Come promesso al rilascio di Burnt Horizon, il sistema di punizione per i player considerati "tossici" e, in particolare, per i teamkiller, è stato potenziato e perfezionato lì dove necessario, andando a toccare i danni inflitti attraverso esplosioni, gas tossici e gadget in generale. A parer nostro il Fuoco Amico Inverso è una soluzione funzionale e non esageratamente invasiva, ma può e deve essere ulteriormente migliorata. Al momento, infatti, la meccanica colpisce il singolo giocatore, ma non riesce a limitare abbastanza gli atteggiamenti inappropriati che possono verificarsi quando si viene inseriti in lobby i cui membri si organizzano per rovinare l'esperienza di gioco del malcapitato di turno. Gli sviluppatori, comunque, ne sono perfettamente consapevoli e continueranno a monitorare l'intero sistema per apportare ulteriori modifiche. La novità più discussa riguarda sicuramente l'aggiornamento alla lista scenari Classificata. Al fine di rendere l'ambiente più competitivo, Ubisoft ha preso una decisione che definire "coraggiosa" sarebbe un eufemismo: niente più Presidio o Salvataggio, in Classificata si giocherà solo Bomba (ex-Artificieri). Operazione Phantom Sight, dunque, potrebbe non risultare innovativa a causa della ridotta quantità di contenuti inediti, ma lo è senz'altro per la potente virata fatta con il palese scopo di mostrare ai player (casual e non) il lato eSportivo del titolo di casa Ubisoft.

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Nøkk & Warden: il Fantasma e la Visione

Le presentazioni in pompa magna dei nuovi operatori sono diventate punti cardini di ogni stagione. Ubisoft ci sta abituando a una grossa caratterizzazione dei personaggi, che vengono strutturati con un background ben definito. Per quanto ci piacesse, la presenza di tutta questa lore (particolarmente nell'ultimo anno) a tratti ci ha insospettiti e forse ha trovato una spiegazione nel recente annuncio di un nuovo capitolo della saga a firma di Tom Clancy: Rainbow Six Quarantine. Anche nel caso di Nøkk e Warden, gli scrittori non hanno lesinato sulle informazioni inserite all'interno delle rispettive biografie. I due specialisti hanno in comune una propensione per le situazioni delicate dove le doti in infiltrazione e spionaggio risultano estremamente necessarie. La vera identità di Nøkk, infatti, resta sconosciuta, ma si sospetta possa avere a che fare con la famiglia reale danese. Il nuovo assalitore può usufruire di un gadget altamente tecnologico, dal funzionamento simile all'ERC-7 di Vigil. Si tratta del Riduttore di Presenza HEL, accessorio da guanto che rende la danese invisibile alle telecamere e che ne riduce i rumori prodotti, meccanica vista anche col Passo Felpato di Caveira. Nøkk, in effetti, ricorda molto la brasiliana nelle movenze e, a causa della sua particolarissima uniforme, risulta anche più terrificante. A differenza di quest'ultima, però, non è costretta a utilizzare la pistola quando l'HEL viene attivato, ma può muoversi anche con l'arma primaria. Nonostante dall'aspetto possa sembrare molto agile e leggera, l'operatrice rientra nel gruppo degli specialisti con Corazza 2 e Velocità 2.

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L'equipaggiamento sa di già visto...forse perché tutto l'armamentario a sua disposizione era già presente nel gioco. Per quanto riguarda le primarie, infatti, Nøkk può scegliere tra uno shotgun SIX12 silenziato e una FMG9. Nessun fucile d'assalto e, dunque, nessun ACOG per l'assalitrice. La decisione, quindi, si basa unicamente sullo stile di gioco che si predilige: il fucile a pompa è consigliato in mappe piccole e per i player che preferiscono sfruttare gli scontri a fuoco ravvicinati, in caso contrario meglio optare per la mitraglietta. Sulle secondarie, invece, c'è poco da ragionare: la D50 (che ora permette di accessoriare anche il silenziatore) stravince sulla 5.7 USG. La danese è stata teorizzata con Cariche da Irruzione e Claymore, ma, almeno all'inizio della season, vedrà quest'ultima sostituita dalle Flashbang, al fine di evitare i tediosi problemi che affliggono le mine posizionabili da un mese a questa parte. Ubisoft, però, ha garantito il rilascio del fix durante la stagione e, a quel punto, procederà con il reinserimento della Claymore. La sua abilità unica presenta numerose interazioni con l'ambiente e con gli altri gadget. L'assalitrice risulta totalmente invisibile alle telecamere fin quando si muove a velocità normale o cambia arma; tutti gli altri movimenti, come la corsa e il passaggio sul Filo Spinato o su una Mina Gu di Lesion, producono una sorta di disturbo facilmente riconoscibile. Nøkk non può dire di avere un buon rapporto coi droni: se inquadrata da quelli hackerati da Mozzie oppure dallo Yokai di Echo, produce un rumore nell'immagine (simile a quello causato dall'ERC-7 di Vigil).

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Collinn "Warden" McKinley è il mix bilanciato tra il commissario Gordon, James Bond e Walter White. Guardia del corpo delle massime autorità politiche del suo Paese, gode anche di una certa fama da donnaiolo. L'agente speciale veste ovviamente in kevlar e ciò giustifica la sua Corazza pesante e la Velocità ridotta al minimo. Gli Smart Glasses Colpo d'Occhio pescano a piene mani dalle abilità di Ying, permettendo al difensore americano di essere immune a ogni sorta di flash (quando già attivi) oppure di annullarne istantaneamente l'effetto, e di Glaz, rendendo possibile la visione attraverso le fumogene (fin quando si resta fermi sul posto). Anche in questo caso vale lo stesso ragionamento fatto per la nuova assalitrice danese: Warden ha a sua disposizione un equipaggiamento costituito da componenti già presenti in Siege. Shotgun M590A1 e MPX sono le due alternative per l'arma primaria, mentre P-10C e SMG12 sono le secondarie. Nonostante la stazza da anchor, dunque, il difensore statunitense non può approfittare dell'ACOG e, anzi, grazie alla sua abilità, si presta a essere giocato da esterno. Filo Spinato e Scudo Mobile sono i gadget secondari, ma un po' come accaduto con la Claymore di Nøkk, sempre a causa di un bug, anche Warden risente di una modifica che vede le Granate a Impatto sostituire, momentaneamente, lo scudo (almeno fino al rilascio della patch risolutiva). Non possono mancare, ovviamente, dei counter: EMP di Thatcher e Rilevatore di IQ vanno assolutamente evitati! Con Phantom Sight, per quanto riguarda i due nuovi operatori, Ubisoft ha deciso muoversi nella direzione diametralmente opposta a quella presa nella season precedente: mentre Mozzie e Gridlock servono a dare ulteriori informazioni ai propri compagni di squadra, Nøkk e Warden vanno a ridurre le certezze del team avversario. Sarà interessante analizzarne l'inserimento all'interno del meta di gioco poiché, almeno a primo impatto, le armi in dotazione non li rendono scelte abbastanza appetibili.

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Pausa “Café”

Il lavoro messo in campo per una delle mappe più iconiche del titolo è encomiabile. Un restyling assolutamente necessario, poiché Café Dostoevskij era rimasta l'ultima location, disponibile nella pool delle Classificate, a presentare solo 3 siti in modalità Bomba. Il team di sviluppo, però, non si è limitato ad aggiungerne uno nuovo (quello di Sala Camino - Sala Lettura), bensì ha deciso di equilibrare al meglio l'intera struttura rendendola sì più articolata, ma anche nettamente bilanciata. Per quanto l'edificio, dall'esterno, non sembri affatto mutato, un attento sguardo al riposizionamento di alcune finestre e alla presenza di nuove coperture permette già di comprendere l'operazione certosina di Ubisoft: rischio di spawn kill per gli attaccanti ridotto e, allo stesso tempo, illuminazione interna molto più omogenea. Procedendo dall'alto verso il basso, sul tetto incontriamo una seconda botola, non molto distante dalla prima, che dà accesso diretto alla nuova ala del Negozio Sigari. Il soppalco qui presente risulta più ampio e difendibile, soprattutto grazie all'espansione della balconata da ambo i lati e alla modifica del lucernario.

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Si può anche interrompere la fastidiosa musica delle casse in Lounge Sigari: basta sparare un colpo per poter dare un taglio al concerto di musica classica e per poter sentire, finalmente, i rumori prodotti dagli avversari. Il primo piano è quello ad aver subito un quantitativo minore di ritocchi, tutti volti principalmente a rendere più inespugnabile la zona di Sala Lettura. Dalla rimozione di uno dei finestroni nel salone principale, alla chiusura della botola di Retro Bar, fino alla totale muratura di alcune pareti (prima distruttibili), queste modifiche hanno reso il nuovo sito una validissima opzione. Al pianterreno, invece, è difficile ambientarsi subito: sono necessarie alcune partite prima di poter ottenere una visione completa della ristrutturazione. L'accesso dall'ingresso principale ci porta in una mini lobby con tanto di finestra sul nuovissimo guardaroba e che, appena superata, ci propone un salone diviso in due aree, grazie al riposizionamento delle scale principali. Le modifiche più importanti, però, riguardano sicuramente la Cucina, rielaborata in modo da poter contenere entrambe le bombe: possiamo dire "addio" al plant sulla porta di panetteria! Vedendo il risultato raggiunto, non possiamo che essere speranzosi per il tanto atteso ritorno di Kanal, previsto per la prossima stagione, e per il rifacimento di Parco Divertimenti. Con Café Dostoevskij, il team di sviluppo ha dimostrato di aver ben chiare le esigenze dei player in termini di distruttibilità e bilanciamento tra attacco e difesa.

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Tutti in Pro League!

L'abbiamo definita "decisione coraggiosa" poiché quella di impostare le Classificate solo e unicamente sulla modalità Bomba non è stata una mossa esente da rischi... anzi! Conoscevamo da tempo le intenzioni di Ubisoft: portare la community del gioco ad apprezzare di più il lato competitivo di Siege. Proprio in vista di ciò, la dicitura "BETA" presente fino a pochi giorni fa nel menu delle Classificate è stata finalmente rimossa e anche il Pick&Ban ha fatto capolino in questo aggiornamento, accolto con grande entusiasmo dalla maggioranza dei player. La completa rimozione di Presidio e Salvataggio dalla lista scenari Classificata, al contrario, ha scatenato le ire di moltissimi giocatori (soprattutto di quelli più "casual"), che si sono sentiti trascinare con forza al di fuori della loro zona di confort. Fino al termine di Burnt Horizon, infatti, è sempre stato possibile scegliere in completa autonomia la modalità preferita e comprendiamo quanto un cambiamento repentino di questa portata possa lasciare spaesati.

Se poi, a ciò, si aggiunge anche l'introduzione della rotazione Attacco-Difesa su 3 round... la frittata è fatta! I feedback dei giocatori che per la scena competitiva non hanno mai provato alcun interesse, infatti, non sono stati affatto clementi o lusinghieri. Sarebbe stato il caso, forse, di tentare un approccio più graduale, permettendo ai fan di Siege di adattarsi durante il corso di un'intera stagione, magari rimuovendo una modalità per volta. In fin dei conti, però, i vantaggi di una scelta del genere sono evidenti: tempi di matchmaking notevolmente ridotti e omologazione dei gradi raggiunti dai giocatori. Competere su una modalità unica vuol dire confrontarsi ad armi pari, senza alcun tipo di vantaggio, all'interno delle classifiche di piazzamento globale, inserite in apposite schermate proprio con l'arrivo di Phantom Sight.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.8
Lettori (3)
6.3
Il tuo voto

Nell'insieme, i contenuti introdotti e le modifiche apportate in questa Stagione potrebbero non aver accontentato tutti, ma hanno segnato, senza ombra di dubbio, un punto di svolta importante per il futuro di Rainbow Six|Siege. Una base solida da cui ripartire aspettando i prossimi contenuti e gli sviluppi futuri di questo Anno 4.

PRO

  • Café Dostoevskij ora è perfetta
  • Classificate finalmente fuori dalla BETA
  • Il Pick&Ban è davvero interessante

CONTRO

  • Nessuna nuova arma per Nøkk e Warden
  • Passaggio alla sola modalità Bomba fin troppo rapido
  • Glitch ancora presenti