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Toca Race Driver 2

Dopo circa un anno dall’uscita di Toca race driver, Codemasters propone un seguito che viene annunciato come il simulatore di guida definitivo e con la grafica più sbalorditiva mai vista in un titolo di corse su pc. Preparate il casco perché di carne al fuoco ne abbiamo molta!

RECENSIONE di La Redazione   —   29/05/2004

Ryan dove 6?

La storia risulta meno rilevante che nel gioco precedente ma offre qualche momento memorabile e una serie di personaggi che sembrano presi direttamente da un dimenticabile film a sfondo automobilistico: quel “Giorni di Tuono” in cui troviamo un giovane Tom Cruise aspirante pilota nel campionato Nascar. Tutto sommato alcuni sketch si rivelano divertenti e rompono la monotonia tra una gara e l’altra.

Dimmi che auto vuoi e ti dirò chi sei...

La novità principale è quella di correre nei vari campionati con veicoli diversi: in pratica per ogni evento (della durata media di tre gare) si corre con un tipo di mezzo totalmente differente dal precedente costringendo un continuo cambio di stile di guida. Col proseguire del gioco si affronteranno le competizioni più disparate: dalle gare di Formula Ford (vetture simili alle formula 1 ma prive di spoiler) passando per Fuoristrada, Pickup, Nascar, auto d’epoca e da Rally (in stile Colin McRae), motrici di camion e così via, senza dimenticare ovviamente le vetture V8 che corrono nelle gare di Toca. In tutto abbiamo una quarantina di automezzi che soddisfano ogni palato ma sinceramente speravamo in qualcosa di più; molte gare infatti sono monomarca e i modelli si differenziano solo per le livree o i colori della carrozzeria (che comunque sono piuttosto vari).

un fastidioso fuoripista
un fastidioso fuoripista

La fisica non è un opinione...

Il motore che gestisce i danni di ogni vettura è semplicemente fenomenale: ogni auto si danneggia in modo realistico, non solo a livello estetico ma anche fisico, focalizzandosi su cinque parametri fondamentali: sterzo, marce, sospensioni, ruote e motore. In base alla gravità del danno gli indicatori varieranno la colorazione accompagnati da un decadimento delle prestazioni che spesso farà la differenza tra una prima posizione e la sconfitta. Quando raggiungerete il rosso l’auto diventerà un catorcio inguidabile che al 90% vi porterà a ricominciare la gara. Un esempio è dato dal fare un frontale contro un muro: la macchina si deforma schiacciando il muso e perdendo ruote, vetri, pezzi di carrozzeria e tutto ciò che troviamo all’esterno. Ogni veicolo presente ha la sua massa e le proprie peculiarità e la differenza tra un camion e un auto da Nascar si sente eccome. Bisogna però dire che l’idea di correre ogni poche gare con vetture diverse potrà essere interessante, ma si rivela a tratti piuttosto frustrante perché obbliga a rigiocare le stesse competizioni molte volte prima di padroneggiare decentemente il bolide usato. I controlli rispondono bene ai nostri comandi, anche utilizzando la tastiera. Ovviamente un volantino (magari professionale) è fortemente consigliato anche perché i problemi del primo Toca legati a queste periferiche sono stati risolti. Per i giocatori più tosti è possibile usare anche la frizione!

Toca Race Driver 2
Toca Race Driver 2

Ma chi ti ha dato la patente?

L’intelligenza artificiale si comporta decentemente, con i piloti più bravi i quali non sbagliano praticamente mai e quelli medio-scarsi, a volte fautori di tentativi di sorpasso un po’ azzardati ma che comunque commettono sporadici sbagli e incidenti, offrendo quella sfida in più a gare che in certi casi potrebbero risultare monotone (tipo quelle alla Nascar). Putroppo è presente una nota dolente che mina la giocabilità: vista la mancanza dell’effetto scia spesso si viene ad approfittare del trenino avversario in situazioni come le curve o alcune chicane, che è possibile tagliare spudoratamente riuscendo a superare in un colpo anche sei avversari e, cosa ben più grave, senza ricevere alcun tipo di penalità. Davvero una svista imperdonabile, anche se si viene a creare l’idea che questo sia voluto perché in quasi tutte le piste possiamo usufruire di queste “scorciatoie” (basti vedere percorsi come Laguna Seca o Nurburgring). In totale abbiamo un insieme di 48 tracciati che includono anche percorsi da rally e da fuoristrada.

Il pubblico (riflesso) sul cofano

Codemasters nei comunicati stampa passati vantava di aver realizzato una grafica mai vista su pc e in effetti non si può dar loro torto: la cosa che salta subito all’occhio è realizzazione delle auto. Queste sono fedeli controparti di quelle reali e tutte godono di una resa visiva eccezionale con riflessi in tempo reale, effetti d’illuminazione e ottima realizzazione dei particolari propri d’ognuna (tipo l’alettone automatico della Ford Gt 90 che si alza da solo). Due cose però vengono a scontrarsi con queste meraviglie: la pessima realizzazione del pilota, che sembra un manichino messo lì a caso (muove a malapena le braccia e neanche la testa!) e delle ruote durante la sterzata, che si muovono anch’esse a scatti rendendo innaturale la vista dell’auto nelle visuali esterne (quattro, di cui si sente la mancanza di una posteriore più lontana). Per quanto riguarda le piste ci troviamo in una situazione quantomeno curiosa: se alcune lasciano a bocca aperta per l’abbondanza di particolari (come il sole riflesso sull’asfalto) e per l’assenza di clipping altre invece sembrano prese dal primo Toca nella prima versione Playstation; parallelepipedi che vorrebbero essere palazzi, texture di contorno in bassa risoluzione, dettagli scadenti (tipo il pubblico in sagome di cartone). Stesso discorso per l’effetto pioggia: bello correre sulla pista bagnata ma le gocce che cadono sono realizzate proprio alla buona come pure l’acqua sollevata dalle ruote. Menzione invece per l’introduzione delle nuvole animate (in verità bitmap che si spostano), che si avvicinano come nella realtà quando si corre su un lungo rettilineo. Ovviamente tutto questo ben di Dio richiede un sistema adeguato: su un Pentium 4 2,4 Ghz con GeForce 4 T4200 128 e 512 Mega di Ram il gioco si è comportato più che bene, con Anti-aliasing 3x e Anisotropico 2x scattando solo sporadicamente nei replay. Sfortunatamente questi ultimi non si possono salvare e offrono una sola visuale “televisiva” unita alle quattro già presenti.

Toca Race Driver 2
Toca Race Driver 2

WROOM! SCREECH!CRASH!!

Il sonoro è un altro fiore all’occhiello per questa produzione: ogni tipologia di veicolo (auto da corsa, camion, fuoristrada, ecc.) è dotata di una fedele controparte virtuale dell’audio prodotto. Gli incidenti e gli effetti minori (quali slittamenti, frenate, audio ambientale) svolgono bene il loro lavoro grazie anche all’implementazione delle EAX 4.0 di Creative (e qui se avete una SoundBlaster Audigy siete a posto) che con un sistema 5.1 immergono completamente nell’azione. Niente da segnalare per la musica, presente solo nei menù di gioco.

I want run with you

Per il multiplayer Codemasters si appoggia al collaudato Gamespy. Nonostante il basso numero di server disponibili (per ora) le partite si svolgono senza particolari intoppi, a patto di avere una connessione adsl. Il fatto di poter competere con i veicoli più disparati aumenta la voglia di sperimentare ogni tipologia di corsa. Queste sono ampiamente configurabili in ogni parametro e le sfide (specie con più avversari) sono la massima espressione di gara simulata con attenzione. Un incidente troppo grave comporta l’eliminazione e la guida corretta è fondamentale, anche se è possibile lanciarsi in carneficine automobilistiche (a patto di avere attivato i danni altrimenti si corre con le incorporee ghost car). Ben realizzato anche lo split-screen per giocare subito in due a schermo diviso: si possono mettere anche gli avversari e la fluidità rimane tutta senza dover scendere a compromessi. [C]

sembra presa da Colin McRae
sembra presa da Colin McRae
notate le ombre e il sole sull'asfalto
notate le ombre e il sole sull'asfalto

[/C]

Commento finale

Toca Race Driver 2 è un buon gioco di guida che porta una ventata di novità sui nostri schermi ma anche una serie di nuove mancanze che non gli permettono di raggiungere completamente la vetta. Il voler offrire tante cose tutte insieme ha portato Codemasters a sottovalutare alcuni aspetti secondari ma non per questo sacrificabili. La grafica altalenante e le manovre “sporche” danneggiano una confezione di tutto rispetto e la breve durata dei campionati nella modalità carriera non permette di godere appieno di ogni automezzo. Divertente la modalità multiplayer, che oltre ad aumentare la discreta longevità è in grado di offrire sfide di abilità alla guida ma anche gare-autoscontro all’ultimo sangue

    Pro:
  • Simulazione innovativa
  • Grande varietà di gare
  • buon numero di auto e tracciati
    Contro:
  • Grafica altalenante
  • modello di guida a tratti frustrante
  • alcuni aspetti poco curati

Return of the story...

Toca 2 non è che l’ultimo capostipite di una saga iniziata ancora anni fa su pc e console, che l’anno scorso tornò alla grande con una formula innovativa per i giochi di guida: uno story mode che ci metteva nei panni di un pilota fighetto intento a scalare il mondo delle corse. Fatto tesoro degli errori commessi con la prima versione e dell’esperienza accumulata in questi anni i programmatori ci propongono un gioco totalmente rinnovato e ancora una volta in grado di offrire qualcosa di più della massa. Dopo l’installazione ci troviamo in un menù iniziale piuttosto scarno che ci permette di decidere tra la modalità carriera o il simulatore. Pe quanto riguarda la prima si tratta di affrontare una serie di eventi collegati tra loro da filmati prerenderizzati in cui saremo protagonisti. Infatti non impersoneremo più Ryan (il pilota fighetto del primo Toca), ma vivremo la trama in prima persona, con i personaggi che si rivolgeranno direttamente a noi. Il simulatore prevede invece di giocare in Gara libera, campionato, Time Trial, e Multiplayer (Lan, TCP/IP o anche con lo split-screen in due). Tra le opzioni offerte notiamo la possibilità di effettuare vari settaggi sulla vettura desiderata ma incredibilmente questi non sono disponibili nella modalità carriera. Una scelta voluta ma piuttosto infelice per chi sperava di poter aumentare le possibilità di vittoria con un attenta valutazione dei parametri.