Injustice: Gods Among Us - Ultimate Edition, recensione

Injustice: Gods Among Us - Ultimate Edition è, come dice il titolo, la versione definitiva del picchiaduro supereroistico con protagonisti i personaggi DC Comics uscito in primavera, ovvero Batman, Superman, Joker, Lex Luthor e via dicendo. Il pacchetto realizzato da NetherRealm Studios comprende tutto quanto rilasciato sinora sotto forma di DLC per PlayStation 3 e Xbox 360, ovvero sei nuovi personaggi (Martian Manhunter, Lobo, il generale Zod, Zatanna, Batgirl e Scorpion di Mortal Kombat) più tutta una serie di costumi alternativi, inedite missioni S.T.A.R.S e diverse modifiche alla lobby di attesa dei match multiplayer e della modalità allenamento, più ricca e dettagliata in termini prettamente informativi. Insomma tanti nuovi contenuti che si aggiungono a quelli già numerosi della versione "liscia", il tutto incastonato in una veste grafica potenziata a 1080p che, ahinoi, non fa gridare al miracolo.

Arrivano in salsa next gen gli eroi DC di Injustice: Gods Among Us - Ultimate Edition

Tanti contenuti

Questa Ultimate Edition è da intendere quindi come un pacchetto completo e "basta", che non sembra aver fatto molto per andare a sistemare le critiche che avevamo mosso al gioco sette mesi fa. Critiche che comunque non avevamo pregiudicato l'esito del progetto targato NetherRealm Studios, e che nonostante tutto non inficiano in modo catastrofico l'esperienza di gioco. Ovvero una storia lunga e corposa certo, ma indecisa tra il tono comico e quello drammatico, ma soprattutto un bilanciamento dei personaggi ancora un po' problematico, vista la presenza e la potenza di attacchi dalla distanza.

Per chi si fosse messo all'ascolto solo ora, il nostro consiglio è quello di tornare a leggere la nostra precedente recensione per conoscere nel dettaglio tutti i particolari sul gameplay, ma un piccolo sunto di quanto troviamo nel disco è comunque d'obbligo. La storia, come da tradizione NetherRealm Studios, è davvero lunga, e va oltre il semplice canovaccio per collegare i combattimenti l'un l'altro. Dal piglio adulto, mette in scena universi paralleli e sofferte perdite, il tutto all'insegna di un tono cupo che purtroppo, come scritto precedentemente, spesso e volentieri deraglia in momenti comici che non centrano nulla con la drammaticità delle vicende. Funziona però per svicolare dal classico arcade e ci mostra efficacemente tutti i personaggi in gioco, introducendoli pian piano e stimolando la nostra curiosità fino alla fine. Accanto alla campagna troviamo poi le citate prove dei Laboratori S.T.A.R che variano da "semplici" combattimenti, a mini giochi, a scontri con parametri vari o "fuori scala" e l'Arcade, chiamato Battaglie. Non è la solita sequela di scontri, ma combattimenti da sbloccare man mano utilizzando la moneta del gioco, in cui dei modificatori cambiano pesantemente le carte in tavola, andando ad incidere sul tempo a disposizione, sull'energia a disposizione e molto altro.

Il sistema di combattimento ruota essenzialmente su tre tasti di attacco, e su una serie molto vasta di attacchi speciali, attacchi potenziati, parate attive e ovviamente le iper coreografiche super mosse e l'efficace distruttibilità ambientale. Una lista decisamente corposa di attacchi, inizialmente spiazzante e che necessita di tanto tempo per padroneggiarla al meglio, e che tradisce la voglia di NetherRealm Studios di non mettere in scena un picchiaduro "facile" il cui appeal si basa tutto sulla licenza, ma di provare a competere anche con titoli più seri e tecnici, nonostante la presenza di super mosse che strappano ben più di qualche risata.

Insomma Injustice si presta tanto ad una fruizione "leggera", quasi da button mashing, comunque gratificante, ma che esprime al meglio tutte le sue tante potenzialità se giocato al meglio, soprattutto quando si scende nell'arena multiplayer. A livello tecnico, fatto salvo l'avanzamento della risoluzione, Injustice: Gods Among Us - Ultimate Edition non fa molto per differenziarsi dalla precedente versione old gen. Intendiamoci non stiamo parlando di un titolo "brutto" all'origine, anzi tutt'altro (anche se con alcuni limiti), ma c'è da dire che che è stato fatto ben poco per sfruttate le maggiori potenzialità delle nuove console. I lottatori appaiono più definiti, ma oltre a questo non c'è stato lavoro supplementare per migliorare la resa visiva, non v'è nessun surplus di effettistica a migliorare un impatto visivo che paga ancora la presenza di texture non proprio esaltati in alcuni elementi dello scenario e anche nei personaggi stessi. Un lavoro di ammodernamento fatto al minimo sindacale quindi, che forse si poggia troppo sulle buone basi di partenza, ma che certamente non rende giustizia alle nuove console.