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Injustice: Gods Among Us, recensione

Ovvero come l'uomo d'acciaio è diventato uno spietato dittatore!

RECENSIONE di Matteo Santicchia   —   16/04/2013

Con Mortal Kombat i ragazzi di NetherRealm Studios hanno dimostrato come è possibile rendere un "semplice" picchiaduro ad incontri un titolo godibile sul lungo periodo, non affidandosi solamente al multiplayer per allungare a dismisura la vita del prodotto. La ricca formula di gioco messa in piedi nel 2011 torna oggi, col plus di una proprietà intellettuale di tutto rispetto, gli eroi DC Comics, che ben si prestano al gameplay tipico dei ragazzi americani. Anche qui insomma il giocatore solitario non può lamentarsi. Una lunga storia, le 240 sfide dei laboratori S.T.A.R., mentre cancellato il classico "arcade" al suo posto troviamo una lunga serie di battaglie, caratterizzate da diversi condizioni di gioco. Insomma di carne al fuoco ce n'è davvero molta, senza dimenticare la corposa componente multiplayer.

Terra (dis)Unita

La Storia, composta da 50 combattimenti per cinque livelli di difficoltà, ci porta direttamente in zona universi paralleli, nulla di nuovo sotto il sole insomma. Metropolis è stata rasa al suolo, nuclearizzata. Superman è stato ingannato dal Joker che gli ha fatto uccidere Lois e suo figlio. Distrutto dalla rabbia ha trasformato Metropolis in una dittatura, con gli altri supereroi che si sono arresi e sono diventati veri e propri scagnozzi alle sue dipendenze.

Injustice: Gods Among Us, recensione

La resistenza però è combattiva, capitanata dal solito malfidato Batman. La svolta arriva quando da un'altra Terra, in cui l'esplosione di Metropolis non è avvenuta, i "buoni" rimasti riescono a teletrasportare i supereroi, dando il la a battaglie tra veri e propri "doppi" sino all'ultimo apocalittico scontro. È indubbio che la formula di NetherRealm Studios funziona per rendere godibile una storia che non sia una semplice galleria di slideshow tra un match e l'altro, ma è altrettanto vero che in quella di Injustice: Gods Among Us, c'è molto da recriminare. Tra doppioni, deux ex machina, personaggi che entrano ed escono di scena rapidamente (magari abbattendo un muro), snodi poco intellegibili e dialoghi stucchevoli che sapevano di vecchio già ai tempi del panciuto Adam West, c'è poco da stare allegri.

Injustice: Gods Among Us, recensione

La qualità della scrittura è insomma mediocre, è perfetta come fan service per tutti gli amanti della Justice League, ma tutti gli altri potrebbero trovarla quasi irritante per l'ingenuità di alcune trovate e soluzioni. Nessuno vuole Shakespeare ovviamente, ma sprecare il potenziale di un'ambientazione "dark", adulta, da vero e proprio elseworld come quello di Injustice è un vero peccato. I meriti sono altri però. Il primo è quello di cui abbiamo parlato precedentemente, ovvero centra l'obiettivo di andare oltre il semplice fil rouge tra uno scontro e l'altro, si arriva alla fine interessati, ma anche stanchi e perplessi. La sua struttura, al pari di quella di Mortal Kombat, presenta man mano tutti i personaggi, è insomma un reale biglietto da visita per mostrare le potenzialità del sistema di combattimento. Si paga certamente lo scotto di impersonare eroi "sconosciuti", sempre che prima non si sia passato un bel po' di tempo nell'addestramento, ma più in generale riesce ad intrattenere per tutte le sue molte ore di gioco. Inoltre, a rimpolpare di contenuti il menu principale, ci pensano dei mini giochi, da intendere come quick time event (colpisci il nemico, distruggi gli oggetti in arrivo...), che precedono alcuni combattimenti. In caso di riuscita il nostro avversario inizierà con meno energia o viceversa.

Tanto da giocare

Il single player non si ferma qui. Non si arriva alla pletora di contenuti visti nel precedente titolo di NetherRealm Studios ma senza dubbio i giocatori non possono lamentarsi. Accanto alle 240 prove dei Laboratori S.T.A.R., che si sbloccano man mano che si ottiene il computo necessario di stelle di valutazione, e che variano da "semplici" combattimenti, a mini giochi, a scontri con parametri vari o "sballati", c'è la rivisitazione del classico Arcade, qui chiamato Battaglie.

Injustice: Gods Among Us, recensione

Abbiamo un totale di venti tipologie diverse di scontro (per dieci match l'uno), che variano da quelli più normali che ci vedono combattere contro gli eroi o contro i criminali, a quelli più "complicati", dove conta vincere in meno di due minuti, in cui il veleno ci fa partire molto debilitati, o dove la nostra energia è pari ad un quarto del totale e via discorrendo. Questi veri e propri modificatori sono tanti, e cosa molto interessante non sono tutti disponibili dall'inizio, ma vanno acquistati spendendo la moneta sonante del gioco, ovvero le chiavi di armeria e le schede di accesso, che si ottengono al salire di livello. Entrambe poi sono necessarie per sbloccare tutti i contenuti bonus, da intendere come bozzetti, musica, sfondi, costumi e molto altro. Injustice: Gods Among Us ci invita quindi a spendere molto tempo con tutte le modalità (multiplayer incluso), visto che ogni contenuto concorre al salire di livello, mini sfide interne incluse. C'è molto da giocare a conti fatti e una volta terminata la Storia, vinte un paio di battaglie (in cui ognuno dei ventiquattro personaggi del roster ha il suo finale) si è ben lungi dall'aver visto tutto. Bisogna davvero grindare, quasi al limite della ripetitività per sviscerare completamente il titolo, ma senza dubbio i ragazzi americani hanno fatto un bel lavoro per diversificare al meglio l'esperienza di gioco.

Injustice: Gods Among Us, recensione

Anche la parte multigiocatore è ricca. Diciamo subito che il netcode, al netto di una popolazione online ridotta visto che il gioco deve ancora uscire dalle nostre parti, è sembrato piuttosto stabile, veloce nell'entrare in partita, con zero lag a funestare i combattimenti, anche se alcuni rallentamenti non catastrofici hanno caratterizzato i nostri match. Ovviamente solo quando i server andranno a regime potremo sapere come il gioco si comporterà. Il menù è quello solito: partite classificate, private e del giocatore, King of the Hill e la possibilità di creare od unirsi ad una stanza. Inoltre giornalmente ci saranno delle sfide in grado di offrire un bel po' di punti esperienza: nel momento in cui stiamo scrivendo vincere venticinque incontri ci fa guadagnare 5000 punti.

Obiettivi Xbox 360

Injustice: Gods Among Us premia il giocatore con 1000 punti per un totale di 50 obiettivi. Gli obiettivi ci impongono di sviscerare a dovere tutto il gioco, tanto on line quanto in single player, e ci impegnano anche in imprese non da sottovalutare. Come ottenere la valutazione massima nelle missioni dei laboratori S.T.A.R., vincere tutte le battaglie o sbloccare "tutto lo sbloccabile" negli archivi.

Eroi e criminali

Ma il cuore del gioco qual è? Ovviamente il sistema di combattimento e il roster. Anche qui NetherRealm Studios non si è risparmiata. I ventiquattro eroi/criminali sono tutti dotati di uno stile peculiare e non si arriva mai, visto il pericolo degli universi paralleli, a doppioni con solo la skin diversa. Praticamente nessuno è specializzato in attacchi ravvicinati o dalla distanza, tutti sono "capaci di fare tutto", di conseguenza Injustice: Gods Among Us è aperto ad ogni tipo di approccio con ogni personaggio a disposizione.

Injustice: Gods Among Us, recensione

Abbiamo provato un po' tutti i "lottatori", quello che è sembrato il discrimine più importante è la velocità delle combo calci e pugni piuttosto che la forza degli attacchi speciali. Si nota molto chiaramente la diversa "pesantezza" di alcuni eroi rispetto ad altri, basta citare ad esempio Catwoman e la nemesi di Superman Doomsday, e più in generale il roster ci ha dato l'impressione di non presentare gravosi problemi di bilanciamento tra i personaggi, anche se visto che gli attacchi dalla distanza non si annullano quelli che utilizzano colpi particolarmente veloci e di ampio raggio possono essere avvantaggiati. Ovviamente solo la comunità online sancirà chi verrà definito top tier o low tier, per ora ogni combattente sembra possa regalare grandi soddisfazioni. Ma data la natura "pirotecnica" del gioco il pericolo che qualcuno sia più forte rispetto ad un altro non è da sottovalutare. Un grande plauso va quindi fatto al completo sistema di combattimento, tanto immediato quanto profondo.

Injustice: Gods Among Us, recensione

Tutto ruota su tre attacchi "normali", sui loro modificatori mediante l'input di direzione e relative combo, sugli attacchi speciali, sugli attacchi speciali potenziati, sulle prese, le contro prese, parate, parate attive, diverse tipologie di parate di alleggerimento, abilità peculiari per ogni personaggio, più ovviamente quello che i numerosi filmati rilasciati hanno mostrato sinora, ovvero le super mosse coreografiche e la tanto decantata distruttibilità ambientale. Un bell'elenco questo che mette in chiaro come i ragazzi americani non si siano limitati a fare il compitino "caciarone" vista la licenza a disposizione, ma hanno messo in scena combattimenti che non hanno nulla da invidiare in complessità a titoli più "seri" e tecnici. Andando più nel dettaglio gli attacchi speciali, con movimenti con lo stick grosso modo uguali per tutti, ci permettono di utilizzare i poteri e i gadget di ogni personaggio. Ad esempio Batman lancia il batarang e agguanta i nemici col rampino, Superman utilizza la vista calorifera a corto e a lungo raggio, Aquaman scaglia il tridente o lo usa per scatenare le forze dell'oceano, Green Lantern evoca con l'anello mitragliatrici e missili, Green Arrow usa il suo arco sia come arma bianca che per colpire dalla distanza, Joker spruzza l'acido e lancia barili velenosi, Shazam evoca il potere del fulmine e via discorrendo.

Injustice: Gods Among Us, recensione

Ogni attacco portato o subito carica la barra della cosiddetta Super diversa per ogni lottatore e mette in scena una cutscene scriptata spesso e volentieri molto divertente e che soprattutto toglie molta energia all'avversario. Tanto per citarne alcune: Superman lancia nello spazio il malcapitato per poi rimandarlo sulla Terra con un cazzottone alla Bud Spencer, il Joker apre la sequenza con una torta in faccia e la termina a colpi di esplosivo e pistolettate, Flash fa un paio di giri del pianeta per un pugno alla velocità della luce, Deathstroke utilizza mitragliatrici e fucili a bruciapelo, mentre Batman chiude la sua sequenza con la Batmobile protagonista. Il tasso di violenza è estremo ed eccessivo, con esiti invero più da slapstick che da Mortal Kombat: niente sangue o ossa rotte in bella vista insomma. Ci scappa una risata spesso e volentieri, tranne quando è il nemico a spaccarci la faccia. Ci sono poi altri due modi per consumare la barra, potenziare le mosse speciali mediante la pressione del trigger destro o, una sola volta in partita, metterne in gioco tutta o una parte in una vera e propria scommessa "al buio" che ferma l'azione. Chi vince guadagna salute o infligge più danni. Una vera e propria mossa da ultima spiaggia da impiegare con attenzione, che infatti si rende disponibile solo quando si è svelata la seconda e ultima barra dell'energia (non esiste infatti la conta dei round). Inoltre ogni personaggio ha un attacco o un bonus attivabile con la pressione del tasto B.

Oltre i confini dello stage

C'è poi il capitolo della distruttibilità ambientale, che rappresenta un vero plus del gioco. Ogni stage è disseminato di oggetti da utilizzare tanto per evadere dai colpi dell'avversario quanto per attaccarlo. Nella Batcaverna abbiamo ad esempio i missili della Batmobile o dei cavi elettrici in bella vista, in altri livelli possiamo lanciare bidoni, enormi motori d'aereo, statue, cristalli appuntiti, granate o rilasciare torrenti di fuoco, gas congelanti, ma anche veri e propri maremoti.

Injustice: Gods Among Us, recensione

Il tutto con estrema velocità e gratificazione, senza dimenticare la possibilità di chiudere la sequenza con una bella combo aerea "di rimbalzo". Basta semplicemente spingere il dorsale destro in presenza degli hotspot e il gioco è fatto. Inoltre mediante un semplice attacco normale caricato (occhio al tempismo!) possiamo scagliare il nostro avversario oltre i confini dello stage, con conseguente caduta e relativo abbassamento progressivo della barra dell'energia. Al pari dei filmati delle mosse speciali queste sequenze "coreografate" sono violentissime ma allo stesso tempo comiche, come quando vediamo nello stage di Gotham, Batman cadere e rimbalzare come Wile E. Coyote dal burrone per poi essere travolto dalla metropolitana. Ma anche tutti gli altri stage non scherzano: quello di Metropolis coi suoi palazzi di carta velina rappresenta un buon esempio. Il sistema di combattimento è quindi ricco di possibilità, il tutorial è quasi spiazzante per tutto quello che in breve tempo ci mostra, ma possiamo dire che si presta tanto ad un approccio disimpegnato, quasi da button mashing, che ad uno più ragionato, per mettere alla frusta i giocatori più tecnici e smaliziati. In tal senso i cinque livelli di difficoltà sono perfetti per variare al meglio l'esperienza di gioco. A livello normale, si vince piuttosto agilmente, nella Storia solo alcuni scontri finali ci hanno messo in difficoltà.

Injustice: Gods Among Us, recensione

Il nostro consiglio è quello di iniziare da qui per capire le regole del gioco e per prendere confidenza con le mosse (con tanto di hitbox e frame di animazione in bell'evidenza nelle opzioni) per poi salire rapidamente di livello. L'impressione è che le difese, attive e non, giochino un ruolo molto importante per le sfide di alto livello, molto più delle mosse speciali. A livello tecnico Injustice: Gods Among Us è sicuramente un bel guardare, se ci fermiamo alle parti in-game. La transizione dai filmati della Storia ai combattimenti veri e propri può lasciare di sasso. Tanto ben realizzati i modelli dei protagonisti, ricchi di dettaglio e animati alla perfezione, quanto generalmente in bassa risoluzione, sporche e poligonalmente grezze le cutscene. Insomma un vero peccato, una differenza quasi abissale visto l'ottimo lavoro svolto da NetherRealm Studios, e che cozza pesantemente con il lavoro artistico effettuato per mettere in scena il look "dark" degli eroi cattivi. Un plauso va fatto al doppiaggio, solo in inglese, con attori in parte e che fa dimenticare quello italiano realizzato per Mortal Kombat, che aveva fatto storcere il naso a molti.

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Multiplayer.it
8.0
Lettori (85)
8.6
Il tuo voto

Injustice: Gods Among Us dietro la facciata di picchiaduro caciarone e pirotecnico nasconde un sistema di combattimento tutto sommato profondo e complesso, impreziosito poi da una efficace distruttibilità ambientale. Come per il precedente lavoro di NetherRealm Studios, Mortal Kombat, grande importanza è stata posta sulla qualità e sulla quantità dell'esperienza single player, con decine di sfide, battaglie e una Storia molto lunga ma a tratti risibile, il tutto innestato su un sistema di esperienza a sblocchi progressivi. Un titolo insomma capace di attrarre tanto i giocatori occasionali, grazie all'immediatezza e la spettacolarità degli attacchi, quanto quelli più smaliziati e tecnici, che potranno godere di meccaniche per certi versi raffinate e complete. In ultimo una nota sul comparto visivo, tanto buono negli scontri quanto mediocre nei filmati che accompagnano la Storia.

PRO

  • Single player ricco di contenuti, ma c'è da "grindare"
  • Sistema di combattimento profondo ma immediato
  • Spettacolarità degli attacchi speciali
  • Grafica in-game ben realizzata...

CONTRO

  • ...mediocre quella dei filmati
  • Indeciso tra drammaticità e comicità
  • Storia a tratti farraginosa e risibile
  • Presenti, ma non devastanti, alcuni problemi di bilanciamento del roster