È un uccello? È un aereo?

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Il solo nominare Superman risveglia nella gente una mole impressionante di ricordi. Del resto stiamo parlando di un personaggio nato nel lontano 1938, per la precisione sulle pagine del primo numero della rivista a fumetti Action Comics; un personaggio capace, nel corso dei decenni, di rinnovarsi e di trasformarsi, di morire e rinascere, alla ricerca di autori che riuscissero a valorizzarne il carattere più che concentrarsi unicamente sui suoi molteplici poteri. Quando si parla dell'Uomo d'Acciaio vengono in mente l'inconfondibile uniforme rossa e blu con la "S" sul petto, il volto del compianto Christopher Reeve, il coinvolgente tema musicale scritto da John Williams e finanche i numerosi tie-in, purtroppo quasi mai all'altezza delle aspettative.

La trasposizione del film "Superman Returns" prodotta nel 2006 da Electronic Arts, rappresenta probabilmente l'esperimento più riuscito in tal senso, eppure non ha entusiasmato granché la stampa di settore, che lo ha bollato come un titolo mediocre. Ci riprovano adesso Tiger Games e Chillingo, portando il kryptoniano sulla piattaforma iOS in un action game che per molti versi strizza l'occhio alla caratterizzazione "classica" di Superman, quella che possiamo ritrovare nell'affascinante cartone animato degli anni '40 e che vede l'eroe agire senza esitazione per il bene del pianeta, e della città di Metropolis in particolare, abbandonando in un lampo i panni del mite reporter Clark Kent per sfrecciare rapidissimo nei cieli e dare la caccia ai cattivi. Il che è esattamente ciò che faremo nel gioco: dopo aver scaricato i pack ad alta risoluzione (se possedete un iPhone di ultima generazione), ecco comparire una lista di diciotto missioni in cui dovremo acciuffare criminali in fuga, sbaragliare soldati appostati sui tetti, disintegrare androidi di vario tipo, soccorrere aerei in difficoltà, spedire nello spazio pericolose autobombe, eliminare missili e così via. L'applauso e l'incitazione da parte dei cittadini di Metropolis coroneranno ogni livello portato a termine con successo, mentre l'eroe si mette in posta per le foto.

Questo è un lavoro per Superman!

Superman è sempre stato un personaggio difficile da gestire, fondamentalmente perché può fare tutto: è invulnerabile (a meno che non abbiate della kryptonite), può volare e correre a grande velocità, possiede una forza fenomenale, può emettere un raggio termico dagli occhi, è capace di sentire il rumore di uno spillo che cade a chilometri di distanza e provocare una bufera con un soffio. Non è finita qui: può guardare tanto lontano quanto la curvatura del pianeta gli consente, è capace di trattenere il fiato per giorni (e dunque viaggiare nello spazio senza problemi) e di amplificare ulteriormente la propria potenza grazie al sole. Pensate che nel crossover "JLA / Avengers" ha persino preso a mazzate Thor, il dio del tuono.

L'obiettivo degli sviluppatori di Tiger Games non è stato dunque quello di mettere alla prova le capacità dell'eroe, che dispone di una sua barra dell'energia ma che molto difficilmente può essere sconfitto, bensì quelle del giocatore: ogni missione è composta da una serie di obiettivi che bisogna portare a termine nel minor tempo possibile (meno si impiega e più alta sarà la valutazione finale) e che prevedono un mix di salvataggi, combattimento, spostamenti rapidi e così via. Il sistema di controllo, basato interamente sul touch screen, ci permette di muovere Superman utilizzando uno stick analogico virtuale posto nella parte sinistra dello schermo, mentre sulla destra figurano due pulsanti: uno per attaccare e uno per scattare. Il primo pulsante viene chiamato in causa anche per interagire con lo scenario o usare la vista termica, in modo peraltro molto intuitivo, ma i problemi arrivano quando ci viene chiesto non solo di essere veloci, ma anche di essere precisi. Ci troveremo spesso di fronte a frammenti di meteoriti che stanno per entrare nell'orbita terrestre e che dobbiamo distruggere prima del loro impatto al suolo. Ebbene, "agganciarli" per portare a termine tale compito non sarà affatto facile, proprio per via della scarsa precisione del sistema di controllo. La cosa crea delle difficoltà anche durante i combattimenti, costringendoci a ricorrere a un approccio in stile "toccata e fuga" e di avvicinarci più volte al bersaglio di turno per riuscire a centrarlo con uno scatto. Tecnicamente il gioco appare discretamente realizzato, la grafica è molto fluida e in termini funzionali ciò non può che essere un bene, ma l'animazione del personaggio risulta fortemente limitata, quasi come se fosse una sagoma di cartone, e lo scenario non gode di alcuna varietà in quanto si tratta di un anonimo sfondo urbano. Le musiche tentano di scimmiottare il già citato tema di John Williams: l'effetto finale non è malvagio, ma neppure indimenticabile.