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Tutti al Bioparco stereoscopico!

Il mondo degli animali come noto affascina da sempre grandi e piccini ma, grazie all'ultima nata di casa Nintendo, anche uno zoo virtuale può diventare interessante e persino didattico

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   05/12/2011

Nella non certo corposa line up che ha contraddistinto Nintendo 3DS fino a questo periodo (risollevata però alla grande dal ritorno di Mario) forse la lacuna più imprevedibile è stata la quasi totale assenza di titoli dedicati esclusivamente ai più piccini.

Tutti al Bioparco stereoscopico!

A parte qualche tie-in dal dubbio valore qualitativo infatti, la responsabilità di far diventire bambini e ragazzi è stata affidata quasi del tutto al solo Nintendogs+Cats. Ma come già anticipato, la portatile di Nintendo sta ormai iniziando a "carburare" e, di conseguenza, cominciano ad apparire anche titoli che da sempre ne hanno contraddistinto la natura più casual. Restando in tema animale, Zoo Resort 3D rappresenta infatti uno dei più classici manageriali "leggeri", frutto della tradizione di Kyoto e destinao ai numerosi piccoli fan che, per un motivo o per un altro, hanno magari difficoltà a vedere dal vivo le affascinanti creature della natura.

Un’eredità impegnativa

L'incipit di Zoo Resort 3D non è certo dei più allegri: un affettuoso nonno infatti viene purtroppo a mancare ma, dopo aver passato tutta la vita a curare amorevolmente gli animali di uno zoo, decide di lasciare in eredità al nipote l'intera struttura. Ad esser pignoli, questo inaspettato regalo non è proprio un affare: abbandonato e ridotto molto male, lo zoo è ormai abitato soltanto da un vecchio elefante malandato e non ospita visitatori da moltissimo tempo. La sfida è però proprio questa: con l'aiuto di una sorta di direttore, amico del nonno, compito del giocatore è quello di riportare agli antichi fasti il parco naturalistico, riempiendolo di specie animali ma soprattutto di visitatatori paganti.

Tutti al Bioparco stereoscopico!

Gli strumenti a disposizione per cogliere il difficile obiettivo sono essenzialmente due: un blog online, sul quale pubblicare foto, aggiornamenti e video ripresi dalla vita degli abitanti della struttura, e il distributore degli animali, cioè la soluzione creativa con la quale si è deciso di giustificare l'arrivo di tutte le diverse bestie. Il blog serve ovviamente come cassa di risonanza e pubblicità, indispensabile per far conoscere ai potenziali visitatori l'arrivo di una nuova specie; le immagini vengono caricate in automatico, dopo aver scattato le migliori fotografie possibili (anche utilizzando l'accelerometro) nelle varie aree dello zoo. Il distributore funziona invece pagando con i Punti Animale (PA), che si accumulano sia aumentando i visitatori sia curando bene gli ospiti già presenti ed esposti. Il distributore permette di scegliere tra 5 macrospecie di creature, ossia erbivori (dal costo di 100 PA), carnivori (300), terrestri (500) speciali (800) e aerei/marini (800): ogni nuovo arrivo deve poi essere posizionato in uno slot libero lungo il percorso espositivo, fino a quando non terminano. In tal caso è possibile espandere la superficie destinata agli animali (se in possesso di adeguati PA) oppure aspettare ed accumulare la relativa somma.

L'effetto 3D

L'abilitazione dell'effetto 3D rende ancora più affascinante la visione dell'animale nel suo habitat, dando quasi la sensazione di poterlo accarezzare. Utilizzando però la fotocamera virtuale con l'accelerometro la funzione deve necessariamente essere disabiliata, perchè i continui movimenti possono anche provocare fastidi oltre a non far godere appieno dell'effetto. Considerando Zoo Resort 3D come un'enciclopedia degli animali, la stereoscopia risulta quindi un gradito valore aggiunto.

Come si gioca

In termini di gameplay, l'interazione con elefanti, puma, scimpanzè e tutte le altre 100 specie è davvero ridotta all'osso: al contrario che in Nintendogs infatti, qui non esiste nessuna interazione fisica tramite il pennino e l'unico modo per "coccolare" l'animale è quello di dargli il giusto cibo e fargli una miriade di fotografie. I parametri di soddisfazione, da tenere sempre sott'occhio, sono l'amicizia, l'umore e la popolarità (anche se quest'ultima interessa più per fini economici essendo legata al numero dei visitatori).

Tutti al Bioparco stereoscopico!

Gli scatti però, così come il cibo, sono misurati e devono essere gestiti con oculatezza, pena la necessità di saltare un pasto o non veder pubblicata una foto importante sul blog. Spendendo tuttavia i soliti punti è facilmente superabile anche questo limite, grazie alle possibilità offerte dai Comandi Speciali (che sono poi dei semplici trucchi a pagamento). Quando l'amicizia e l'umore sono al massimo, ogni animale regala una piccola scenetta da riprendere e pubblicare sul blog come video; un filmato porta generalmente molti più visitatori di una fotografia. Le uniche criticità che possono avvenire nel corso della gestione dello zoo sono dunque le malattie e la carenza di cibo, entrambe come visto facilmente superabili grazie ai Comandi Speciali. L'intera gestione di Zoo Resort 3D si risolve alla fine in poche semplici mosse: acquisto dell'animale dal distributore, sua esposizione, fotografia e nutrimento, il tutto da ripetere un numero indefinito di volte con la sola variante della periodica espansione dello zoo. Un po' poco per interessare in termini videoludici, ma abbastanza per i bimbi appassionati di animali esotici, riprodotti tra l'altro fedelmente anche se un po' passivi nelle movenze. Unica eccezione sembrano essere i primati, la cui struttura poligonale lascia molto a desiderare.

CI PIACE

  • Oltre 100 animali di tutti i tipi
  • Buon uso della macchina fotografica virtuale

NON CI PIACE

  • Ripetitivo
  • Nullo o quasi a livello strettamente videoludico