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Caccia grossa

Abbiamo provato la demo multiplayer dell'FPS di Gearbox, sicuramente una delle attrazioni più gettonate dell'intero stand Sega

PROVATO di Fabio Palmisano   —   08/06/2012

Per quanto si faccia vedere abbastanza con il contagocce, Aliens: Colonial Marines è un titolo sicuramente atteso dalla comunità videoudica, come testimoniano le corpose file che si formavano regolarmente sullo showfloor dell''E3 per poter dare un'assaggio della componente multiplayer del prodotto. Ovviamente non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione di unirci al combattimento fra marines e xenomorfi: ecco le nostre impressioni...

Ripley non c'è

In pieno rispetto della par condicio, abbiamo affrontato la demo da entrambi le parti dello schieramento, cominciando da quella umana. Il gioco ci ha dato l'impressione di fare un'ottimo lavoro nel riproporre in termini di gameplay l'angoscia ed il senso di inferiorità che erano palpabili nel film di Cameron del 1986:

Caccia grossa

di conseguenza, qualunque membro della squadra che provasse ad avventurarsi da solo faceva ben presto una brutta fine, capendo subito che l'unico modo per avere la meglio sugli alieni era di rimanere in gruppo coprendosi le spalle a vicenda. Gearbox ha opportunamente fornito le mappe di parecchi angoli bui dai quali possono sbucare nemici in qualunque momento, rendendo il feeling di gioco fondamentalmente diverso rispetto alla moltitudine di FPS multiplayer in circolazione. Il bilanciamento pare essere davvero il leit motiv della produzione, come testimonia il peculiare inserimento del radar nell'economia di gioco: lo strumento può essere utilizzato in qualunque momento e rileva efficacemente i movimenti di xenomorfi nelle vicinanze, ma al costo di ritardare l'estrazione dell'arma di quei pochi secondi che possono rivelarsi fatali. L'asso nella manica dei marine è comunque rappresentato proprio dagli strumenti offensivi in dotazione, con "semplici" pulse rifle e fucili a pompa che si rivelano assolutamente devastanti se utilizzati con buona mira e giusto tempismo. Dall'altra parte della barricata, impersonando gli alieni la telecamera passa ad una più comoda visuale in terza persona, per consentire di gestire al meglio i movimenti rapidi ed i salti degli xenomorfi. La demo dava la possibilità di utilizzare due differenti classi, i Soldiers più resistenti e votati al combattimento, ed i Lurkers capaci di essere incredibilmente silenziosi e quasi invisibili se usati con il giusto criterio: ad ogni respawn era consentito di switchare fra le due categorie per adattarsi alle variabili strategie del team degli umani.

Caccia grossa

Giocando ai comandi degli alieni, si è reso evidente come il focus fosse posto maggiormente su una strategia attendista, fatta di accurate ispezioni della mappa per individuare i punti che più si prestavano ad attacchi rapidi e letali. Il prodotto finale dovrebbe comunque contare su tutta una serie di modificatori, power-up, upgrade e via discorrendo, per un'esperienza che (incrociando le dita) dovrebbe dimostrarsi particolarmente profonda e tutt'altro che statica. Nell'attesa di valutare per bene tutte le feature che verranno svelate da qui all'uscita del gioco prevista per l'inizio del 2013, ci si può consolare notando come il lavoro svolto da Gearbox sotto il profilo grafico pare essere più che soddisfacente, con scenari tetri e ben costruiti e modelli poligonali solidi ed animati con attenzione, specialmente per ciò che concerne gli xenomorfi.

CERTEZZE

  • Il bilanciamento sembra ottimo
  • Graficamente fluido e curato
  • Non dovrebbe mancare la profondità

DUBBI

  • Ancora niente single player