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L'anno della svolta?

PES è pronto a quella che sembra un'autentica rivoluzione...sarà davvero così?

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   07/06/2013

In Paesi come l'Italia dove il calcio viene vissuto praticamente per 365 giorni all'anno, estate inclusa, pure sotto l'ombrellone non si fa altro che parlare di partite, calciatori, squadre e chi più ne ha più ne metta. Mentre impazza il calciomercato col suo consueto circo mediatico creato ad arte anche da giornali e tv per fomentare i sogni e i desideri dei tifosi, per gli appassionati di videogiochi quello attuale è anche il periodo di maggior fermento in vista di quelli che sono gli appuntamenti più attesi sul tema, come l'E3 di Los Angeles e la presentazione di quelli che saranno buona parte dei titoli più interessanti della prossima stagione. Nello specifico, per i calciofili, FIFA e Pro Evolution Soccer. Proprio su quest'ultimo, dopo le tante parole spese in questi mesi, i rumor e le supposizioni su come dovrebbe essere o si vorrebbe che fosse il nuovo capitolo della saga, è arrivato il momento di fare un po' di chiarezza per l'edizione 2014, approfittando delle nuove e corpose informazioni che Konami ha rilasciato attraverso un comunicato stampa, e che abbiamo pensato bene di raccogliere per voi in questo articolo. In attesa del probabile incontro dal vivo che avremo col gioco durante l'imminente E3.

Il FOX Engine

Cominciamo con qualche informazione generale sul gioco, che è stato realizzato dal PES Productions Team, un nuovo gruppo di sviluppatori interno che ha base a Tokyo. Esso, sempre secondo le informazioni rilasciate da Konami, avrebbe lavorato sul progetto per ben quattro anni, seguendo i feedback ricevuti dai fan e ripartendo praticamente da zero per quanto concerne l'elaborazione dell'intera struttura di gioco, che come sappiamo poggerà solidamente su una versione adattata del FOX Engine di Hideo Kojima, quello per intenderci che verrà utilizzato in Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, ribattezzato per l'occasione Fluidity.

L'anno della svolta?

In tal senso il produttore creativo Kei Masuda ha voluto esprimere tutto il suo entusiasmo, spiegando come il motore in questione abbia dato al team di sviluppo la possibilità di poter lavorare con una notevole libertà creativa, stimolando tutti a cercare di realizzare la migliore simulazione calcistica di sempre. "Non vediamo l'ora che i fan impugnino il pad e sperimentino il controllo ravvicinato della palla, i movimenti dei calciatori e di squadra e tutte le novità di questo titolo" ha detto Masuda - "siamo certi che la serie non sarà più limitata dalla tecnologia,e che Pro Evolution Soccer 2014 sarà un prodotto capace di crescere assieme a essa, con una qualità paragonabile solo a quella che ci si potrebbe aspettare dal calcio reale." Che queste dichiarazioni trovino conferme o meno ovviamente sarà tutto da vedere. Certo è che Konami punta molto sulla fluidità di gioco e sull'intelligenza artificiale degli atleti, che nelle intenzioni dei programmatori dovranno tenere sul campo un atteggiamento realistico, con un movimento dinamico costante e una particolare attenzione agli scambi di posizione che tanto caratterizzano il calcio moderno. Gli sviluppatori pare abbiano in proposito analizzato a lungo le dinamiche di decine e decine di partite dal vivo, studiando i movimenti, le azioni, il modo di ragionare e agire dei singoli calciatori in relazione agli schemi e alle manovre della loro squadra. In PES14 un singolo atleta potrà essere la chiave del successo di una gara, ma allo stesso tempo l'organizzazione tattica e il collettivo di un team saranno elementi fondamentali per dare la possibilità al fuoriclasse di esprimersi al meglio e di fare la differenza.

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Cinque caratteristiche uniche

TrueBall Tech, Motion Animation Stability System (M.A.S.S.), Heart, PES ID e Team Play, dietro a questi nomi e a queste sigle particolari si nascondono gli altri elementi che costituiranno il cuore pulsante del prossimo Pro Evolution Soccer 14. Col primo termine viene indicata quella specifica tecnica legata all'interazione fra i calciatori virtuali e il pallone, che dovrebbe regalare agli utenti un controllo della sfera estremamente realistico e a 360° con entrambi i piedi. Se i movimenti del pallone sono stati da sempre uno dei punti di forza della serie, anche nei momenti meno felici, la nuova caratteristica estremizzerà ulteriormente questo concetto e incentrerà i movimenti dei giocatori su quelli della palla, e non solo su quelli degli atleti avversari.

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Per esempio gli atleti potranno stoppare o rallentare la corsa della sfera nel momento in cui la riceveranno, ma in relazione alla velocità, alla traiettoria e all'altezza del passaggio, nonché allo spostamento del baricentro del calciatore stesso, il tutto non sarà automatico e ci sarà quindi il rischio di vedere sfuggire via la sfera per un controllo errato. Cosa che aggiungerà quella componente di casualità che c'è nel calcio reale, e che fa in modo che la sfera possa letteralmente schizzare in aria o finire tra i piedi di un avversario. Starà al videogiocatore cercare di ovviare al pericolo, controllando il corpo del suo atleta digitale grazie alla levetta analogica in maniera tale che esso possa eventualmente assumere un'angolazione più adatta per ricevere la palla, magari per poi addomesticarla con il petto e dopo col piede, oppure spostarla in avanti con la fronte per superare un avversario in velocità prendendolo in controtempo. Allo stesso modo i dribbling verranno gestiti in maniera diversa rispetto al passato e, sempre stando a quanto comunicato da Konami, non solo essi non saranno automatici, per così dire, ma diventeranno uno dei punti di forza di questo nuovo titolo. Motion Animation Stability System è invece la tecnologia legata ai contrasti fisici sul campo, che dovrebbero essere stati rivisti in toto per aggiungere, almeno nelle intenzioni degli sviluppatori, nuovi elementi che potrebbero incidere sull'esito finale di una partita. In sostanza, al posto di una serie predefinita di animazioni che si ripropongono ripetitivamente in circostanze di gioco simili, il M.A.S.S. creerà situazioni differenti sulla base di fattori quali la direzione e l'intensità di un tackle, la forza fisica e la stazza dei giocatori che eserciteranno il contrasto, e via discorrendo. Pare che siano previste perfino le provocazioni durante le fasi più calde del match, coi giocatori che cercheranno di strapparsi la palla dopo un'interruzione per innervosire l'avversario o per guadagnare tempo.

Emozioni dopo emozioni

Ci sarà poi una funzione che è stata ribattezzata Combination Plan dagli sviluppatori, grazie alla quale gli utenti dovrebbero essere in grado di impostare una grande varietà di tattiche specifiche da utilizzare in determinate zone del campo, selezionando preventivamente quanti e quali calciatori dovranno eseguire determinati movimenti senza palla per coprire le aree del campo scoperte in difesa o a centrocampo, o per effettuare degli inserimenti in avanti. Un ruolo altrettanto importante dovrebbero altresì svolgerlo i cambiamenti climatici, che anche all'interno della stessa gara dovrebbero influenzare il comportamento in campo dei calciatori, e quello del pubblico, in grado con il loro supporto a favore o contro di stimolare o meno gli atleti impegnati nella gara.

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Ad esempio un pubblico caloroso aiuterà la squadra che si trova ad attaccare per rimontare un risultato negativo a trovare nuove risorse emotive per spingere di più sull'acceleratore, intimidendo di contro chi si difenderà a spada tratta, mettendogli pressione e facendo così incrementare gli errori in fase di copertura. Un po' come abbiamo già descritto nella nostra recente rubrica Cosa Vorremmo in, dedicata a Pro Evolution Soccer 14, quando ipotizzando proprio una caratteristica simile nel gioco citavamo la semifinale di Champions League fra Real Madrid e Borussia Dortmund al Bernabeu come esempio di situazione calda. L'influenza del pubblico si avrà anche sui singoli, con il campione che potrebbe esaltarsi sentendo scandire il proprio nome a grande voce, e dunque in questo senso ci aspettiamo che i tecnici audio di Konami ci propongano una serie di nuovi cori specifici, campionati magari direttamente allo stadio. A quanto fino a ora descritto dovrebbe aggiungersi la tanto auspicata evoluzione del cosiddetto PES ID introdotto in PES 2013, vale a dire quella tecnologia che permette di avere riprodotti digitalmente i calciatori più importanti con il loro modo di correre e agire che rispecchiano, o dovrebbero farlo, quelli delle controparti reali. Nel precedente capitolo erano una cinquantina i campioni ad aver goduto di un simile trattamento, anche se a dire il vero tale caratteristica si notava poco dopo un certo numeri di partite. Ebbene, nel prossimo episodio della serie saranno raddoppiati di numero e in generale migliorati soprattutto dal punto di vista dell'intelligenza artificiale e delle animazioni. O almeno così promettono gli sviluppatori.

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Niente next generation per ora

Konami ha rivelato di aver rielaborato anche i calci piazzati: innanzitutto pare che l'intelligenza artificiale dei tiratori sia stata rivista e adesso i vari Pirlo, Guarin o Totti calceranno le punizioni in maniera molto più pericolosa e simile a come farebbero nella realtà, scegliendo la soluzione più opportuna in rapporto alla porzione di campo dove si troveranno al momento dell'esecuzione. Sarà possibile eseguire delle finte, lasciando credere agli avversari di stare per calciare mentre invece si lascerà spazio al tiro di un compagno, e via discorrendo.

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Di contro, in fase difensiva, gli utenti potranno spostare il loro portiere posizionandolo dove vogliono, e i giocatori in barriera si muoveranno in modo istintivo per cercare di respingere il calcio piazzato, anche se non è chiaro se i loro gesti in tal senso verranno gestiti come in FIFA tramite i tasti del pad o se saranno automatici. Idem per i calci di rigore, che vanteranno un non meglio precisato nuovo sistema basato sull'abilità del rigorista, e sulla parte della porta dove questi vorrà cercare di piazzare il tiro. Passando alla grafica, anche se le poche immagini fino a ora rilasciate da Konami non hanno convinto i più, PES Productions Team promette un dettaglio straordinario soprattutto nella riproduzione della trama dei tessuti delle divise da gioco, dei volti e dei movimenti facciali dei calciatori, grazie anche alla tecnologia light-mapping che dovrebbe aggiungere ancora più realismo alle partite. A margine di tutte queste informazioni che sulla carta sono certamente positive, ce n'è stata una negativa. Secondo quanto riferito da Adam Bhatti, community manager di PES Europe, Konami non avrebbe intenzione di rilasciare Pro Evolution Soccer 2014 su Xbox One e PlayStation 4, nonché su Nintendo 3DS o PlayStation Vita. I motivi di tale scelta sarebbero legati a una serie di fattori tecnici e di opportunità economiche (guadagno), compreso il fatto che nei maggiori mercati relativi a PES, ovvero Asia e America Latina, secondo alcune stime l'acquisizione delle console di next generation avverrà più lentamente rispetto al resto del mondo, per cui per la compagnia appare logico concentrarsi sulle piattaforme attualmente in commercio, o comunque più diffuse. Qui potete leggere la notizia completa. Come avete avuto modo di leggere fino a ora, di carne al fuoco in teoria ce ne sarebbe tanta per il prossimo Pro Evolution Soccer, e ancora una volta Konami promette meraviglie per il rilancio definitivo della sua serie calcistica. I più maliziosi fra i nostri lettori potrebbero però ribattere che negli ultimi anni di promesse simili ne hanno sentite parecchie, e che gran parte degli elementi che il team di sviluppo vuole introdurre nel suo gioco sembrano idealmente presi di peso da FIFA. Ma a nostro modo di vedere non c'è nulla di male a ispirarsi a chi ha ottenuto ottimi risultati, e anzi siamo curiosi di vedere come la compagnia giapponese riuscirà a implementarli nel suo PES, oltre all'impatto (speriamo positivo) che essi potrebbero avere sulla giocabilità generale. Noi intanto speriamo di poter vedere qualcosa dal vivo all'E3 di Los Angeles, come detto all'inizio, e di poter magari mettere le mani su qualche versione giocabile del prodotto.

L'anno della svolta?

CERTEZZE

  • Giocabilità finalmente simulativa e priva di binari, per un controllo totale di quanto avviene sullo schermo
  • Nuova intelligenza artificiale e nuova fisica per una migliore riproduzione della realtà del campo
  • La licenza dell'Asian Champions League e la conferma di quella dell'UEFA Champions League

DUBBI

  • Assenza di licenze importanti come quelle di Bundesliga e Premier League
  • La nuova grafica dalle immagini non sembra al momento molto convincente
  • Il comparto online sarà finalmente all'altezza della concorrenza?

Pro Evolution Soccer sembra pronto a un’autentica rivoluzione, grazie al FOX Engine