Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, essa tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.
NOTA: le immagini a corredo dell'articolo sono tratte da Pro Evolution Soccer 13.
Negli ultimi anni è innegabile che Konami abbia faticato ad imporsi sul mercato dei giochi di calcio. E forse anche per una questione di consapevolezza dei propri limiti che la software house giapponese ha deciso di abbandonare ogni velleità di riproporre anche sulle console attuali quel realismo che avevano fatto la fortuna della serie su PlayStation e in parte su PlayStation 2, virando di contro verso un sistema di gioco più arcade. Riuscendo tra l'altro solo in parte a scrollarsi di dosso quei difetti storici che da tempo accompagnano la serie, e a soddisfare le esigenze di tutti i suoi fan.
L'anno appena trascorso, tuttavia, ha visto la saga di PES compiere comunque dei passi in avanti in questo senso. Sensibili, certo, ma non sufficienti per scalzare FIFA dal trono di miglior simulazione calcistica in commercio. Per riprendersi lo scettro, Konami ha deciso per il prossimo futuro di imprimere una svolta decisa alla serie, puntando tutto o quasi sul nuovo motore grafico ideato dal genio di Kojima. Una versione speciale di quel FOX engine che da quanto fino a ora è stato mostrato sembrerebbe in grado non solo di regalare a un videogioco una grafica ai limiti del fotorealismo, ma anche una riproduzione abbastanza fedele della realtà in tutte le sue forme. Il che tradotto in soldoni significa che se il team di sviluppo al lavoro in queste settimane su Pro Evolution Soccer 14 saprà sfruttarlo bene, potrebbe riservare delle sorprese più che positive. Anche se oggettivamente non sarebbe giusto pretendere da Konami miracoli, visto che il FOX Engine necessiterà giustamente di un po' di tempo ed esperienza prima di poter essere utilizzato a dovere. In attesa di saperne di più, noi come nostra consuetudine cerchiamo intanto di immaginare come potrebbe essere il nuovo capitolo della serie, e cosa vorremmo venisse implementato in esso, focalizzando la nostra attenzione su alcuni aspetti in particolare.
Ogni maledetto momentum… pure qua!
Così come avviene dall'altra parte della barricata, sponda FIFA, uno degli elementi più fastidiosi e dunque più odiati dai giocatori di Pro Evolution Soccer è quell'insieme di script che, nei momenti decisivi di una gara importante o di una stagione, si attivano intromettendosi sul buon esito o meno della partita in corso (o di una serie di match). Il cosiddetto momentum, insomma. In termini pratici tutto ciò si traduce in una minore libertà concessa all'utente di decidere le sorti del destino suo e di quello della sua squadra, visto che di fatto il risultato viene deciso dagli script e non dall'effettiva capacità dell'intelligenza artificiale nel gestire il team avversario, o dalla minor bravura del giocatore umano nel difendere un risultato positivo.
Quando entra in campo il momentum, gli schemi perdono di efficacia al pari delle strategie adottate, e i giocatori, che cominciano a essere poco reattivi, sbagliano i controlli, i passaggi più elementari e accusano un'improvvisa stanchezza fisica. Cosa che li rende vittime degli assatanati avversari, i quali per magia iniziano a palleggiare con un sistema di passaggi perfetto, da far impallidire il tiki-taka del Barcellona, aiutati in tutto questo pure da un'improvvisa resistenza atletica degna del miglior Bastian Schweinsteiger. In relazione a quanto abbiamo appena descritto, avere calciatori virtuali caratterizzati sulla carta da decine di parametri fisici e tecnici non serve a granché se poi sul campo tali caratteristiche non si vedono e non sembrano influire sul rendimento degli stessi. Vedere un atleta scarso che improvvisamente sembra avere la forza e la tecnica di un Ibrahimovic è qualcosa di incredibile. Noi vorremmo che una volta per tutte fossero i videogiocatori a poter decidere del proprio destino, e dunque essere "liberati" da situazioni come quelle appena descritte. Come avveniva in passato, ai tempi di PES 6 o in quel mai troppo rimpianto gioiellino di Winning Eleven 2000 U-23 Olympic per PlayStation. Lì, a parte qualche binario, l'utente era comunque libero di fare di tutto durante la partita, e nel bene o nel male non succedeva mai che il gioco decidesse per conto suo come far procedere la partita come accade oggi.
Più attenzione in campo e nell'online
Importante poi che vengano riviste parte della fisica di gioco, soprattutto per quanto concerne i contrasti, le animazioni generali che dovranno essere più armoniose, e l'intelligenza artificiale dei propri compagni di squadra, specie durante la fase difensiva (e non parliamo solo dei portieri). E' assurdo vedere difensori che si fanno sempre impallinare perché sui lanci lunghi dalla trequarti avversaria avanzano lasciando scoperta la retroguardia, o atleti che non vanno sui palloni persi dopo dei rimpalli, rimanendo immobili a guardare o, addirittura, che si allontanano dalla sfera nemmeno puzzasse. Alla luce di quanto poi rivelato da Konami a proposito di un presunto nuovo parametro emozionale che dovrebbe andare a influire sul rendimento dei calciatori in relazione al comportamento del pubblico, speriamo che davvero di tutto questo se ne veda traccia in campo.
In tal senso ci piacerebbe che in un momento di difficoltà del team gli incitamenti del pubblico influenzassero la reattività e la grinta dei calciatori, spingendoli a dare di più. Così come vorremmo che per certi atleti giocare al Santiago Bernabu di Madrid o all'Old Trafford di Manchester fosse emotivamente diverso che farlo nel proprio campionato o fra le mura amiche. In fondo le gambe in certe circostanze tremerebbero a chiunque. Per rendere l'idea, vorremmo qualcosa come quello che è accaduto nella realtà durante le semifinali di ritorno di Champions League fra Real Madrid e Borussia Dortmund. Con le merengues che dopo il primo gol e sospinti dal proprio pubblico, in quella che era un'autentica bolgia, hanno realizzato una seconda rete e sfiorato agli ultimi secondi l'impresa della rimonta. Di contro i tedeschi si sono ritrovati quasi impotenti davanti le folate offensive degli avversari e la loro difesa ha sbandato paurosamente al termine di una gara che invece avevano controllato per buona parte, sfiorando in più di un'occasione la marcatura decisiva sullo zero a zero. Per quanto riguarda le modalità di gioco, oltre a una revisione della Master League classica, con magari nuove opzioni per il mercato, vorremmo venisse migliorata quella Online. Già nella passata stagione abbiamo assistito a degli importanti ritocchi, come per esempio il sistema di matchmaking evoluto che consentiva di dividere i giocatori in ladder a seconda del loro livello d'abilità. Ma c'è ancora da lavorare per mantenere più stabili le connessioni, eliminare i problemi di lag e soprattutto porre rimedio alla presenza dei soliti furbetti che si disconnettono appositamente quando stanno perdendo una gara. In questi casi a prescindere dal risultato sul campo, si potrebbe pensare a punire chi stacca con la sconfitta a tavolino e a qualche penalità.
Come in Tv
C'è poi la questione dei diritti. Nonostante i miglioramenti compiuti negli anni, soprattutto negli ultimi due, quello delle licenze resta un problema vistoso per la serie. E' vero che recentemente Konami ha rinnovato quella della UEFA Champions League, ha mantenuto l'Europa League e ha pure acquisito i diritti per l'AFC (Asian Football Confederation), con la possibilità quindi di proporre nel prossimo Pro Evolution Soccer 14 le competizioni di questa organizzazione che amministra il calcio asiatico, champions locale compresa. Ma gradiremmo che venissero fatti ulteriori sforzi in direzione Premier League e Bundesliga in particolare.
Poi volendo si potrebbe pensare a delle chicche, che potrebbero essere il campionato argentino e quello della J-League, di cui Konami da sempre detiene i diritti ma usa solo in Giappone. Un elemento che invece ci è piaciuto molto lo scorso anno è stato la telecronaca, arricchita da molte più frasi e nomi dei giocatori rispetto al passato. Tuttavia riteniamo che anche qui si possa migliorare.
La nostra speranza è che in tal senso il commento della gara venga reso più dinamico, più veloce nel ritmo e "attento" a quanto avviene sul campo. Inoltre ci piacerebbero ancora più nomi pronunciati dal telecronista, in particolare vorremmo più Id callname, vale a dire quei commenti legati alle giocate di un atleta specifico. Ci risulta che Pierluigi Pardo e Luca Marchegiani proprio in questi giorni siano stati in studio a registrare diverse nuove frasi e nomi per il nuovo capitolo di PES. E questo fatto non può che farci ben sperare. Se poi Konami volesse fare le cose in grande, allora gli basterebbe includere anche nell'edizione occidentale, fra le opzioni audio, la cronaca del match a opera di Jon Kabira, l'ormai mitico commentatore della versione asiatica della serie che tra l'altro gode di tantissimi estimatori anche dalle nostre parti. La simpatia, la foga e il trasporto con cui Jon accompagna ogni fase di una partita sono unici. Rimanendo sempre in tema audio, gradiremmo che venissero reintrodotti quei cori campionati direttamente allo stadio che tanto avevano entusiasmato i più tantissimi anni fa, quando questi erano stati inseriti nei vari Winning Eleven/PES iniziali per PlayStation 2. Questo è quanto ci è venuto in mente a proposito di un nuovo capitolo di PES. E voi? In attesa di avere notizie ufficiali da Konami, cosa vi piacerebbe vedere in Pro Evolution Soccer 14 per far tornare la saga ai livelli che le competono?