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PC Magazine #158

Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!

RUBRICA di La Redazione   —   26/04/2014

Forse è ancora un po' presto e probabilmente molti di voi si chiederanno per quale ragione si debba voler abbracciare la risoluzione 4K senza un supporto contenutistico adeguato. A parte un discorso legato puramente al fascino di una nuova tecnologia, è comunque indubbio che se c'è una piattaforma che già oggi - e nei prossimi anni - può guardare con fiducia a questo orizzonte del gaming, quella è il PC. In questo lungo e interessante articolo, Mike Fahey su Kotaku spiega come e perché si è costruito un desktop sufficientemente potente da giocare in 4K. Passando dall'hardware al software, quante volte avete visto nei vostri mondi virtuali preferiti decine se non centinaia di porte con cui non è possibile interagire? Istintivamente viene da provare ad aprirle, è quello che l'esperienza di tutti i giorni ci ha insegnato, ma la pratica del videoludo di solito è molto diversa e pone diverse questione sul fronte dell'immersività: questo pezzo di Liz England si interroga e prova a dare delle risposte sul problema. Infine vi vogliamo segnalare la pagina Facebook degli amici di TitanFall Italia, community dedicata allo shooter di Respawn Entertainment che organizza tornei e altre attività collegate. Se vi interessa l'argomento, fateci un salto.

Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!

PC Magazine #158

COMPONENTE CARATTERISTICHE PREZZO
Processore Intel Pentium G3220 € 50.00
Scheda Madre ASRock B75M-DGS € 40.00
Scheda Video Nvidia GeForce GTX 750 Ti € 130.00
RAM KINGSTON - Memoria Dimm HyperX Blu 4Gb ddr3 1333MHz € 50.00
Alimentatore Cooler Master 400 Watt € 35.00
Hard Disk Hard Disk Seagate - Barracuda 500 GB SATA-II 3.5LP 12.4MS 7200RP € 45.00
CONFIGURAZIONE COMPUTER ENTRY LEVEL: € 350.00

PC Magazine #158

Il PAX East 2014 è stato come un gigantesco uovo di Pasqua per la scena indipendente, con dentro tanto giochi colorati. Gli stand intorno, invece, non si mangiavano. E dopo questa, direi che possiamo chiudere qua.

Peggio di così non poteva andare. Poveri, senza un soldo, la nostra esistenza in pezzi e l'amore di una vita che sta per sposare qualcun altro. Ma forse c'è ancora una possibilità. Trenta giorni di tempo. Le domande a questo punto però non sono affatto leggere: fin dove siamo disposti a spingerci per riavere indietro il nostro sogno? Chi siamo pronti a ferire per rimediare ai nostri sbagli?

Always Sometimes Monsters è un gioco di ruolo solo narrativo che ci mette di fronte a innumerevoli scelte. Tutte significative e dalle molteplici diramazioni. Nel corso del nostro viaggio dalla costa est alla costa ovest degli Stati Uniti per riavere la nostra amata, o il nostro amato, parleremo con molte persone, ci verrà offerto un nuovo lavoro, entreremo in affari che non avremmo mai immaginato, e ogni volta che apriremo bocca o compieremo un'azione qualcosa cambierà fuori o dentro di noi. Ma non aspettatevi che categorie come giusto o sbagliato siano in bella vista: la vita non è così. D'altronde, come si chiede il gioco stesso nell'emozionante trailer di presentazione, qualche volta non siamo tutti dei mostri? Se avete già un brivido lungo la schiena ci fa piacere, vuol dire che siamo riusciti a trasmettere almeno un po' le emozioni di questo gioco presentato al PAX East 2014 e del quale avevamo già parlato in passato. Ora vi confermiamo che la scrittura sembra eccellente e che potrebbe diventare uno dei titoli più interessanti dell'anno, al pari dell'acclamato To the Moon. I preordini su Steam sono già cominciate perciò, se vi affrettate, potete prenotare la vostra copia per 8,99 euro. La recensione invece seguirà di pochissimo l'uscita del gioco.

Nei panni di un alieno dalla mentalità nazista, deciso a ripulire la galassia da tutto ciò che non lo aggrada, dovremo annientare interi pianeti nel cervellotico Destructamundo. Per riuscire nel nostro intento disponiamo di ordigni esplosivi da piazzare sulle orbite dei pianeti da colpire. Lo scopo è fare detonare i corpi celesti con il minore numero possibile di esplosivi. Calcolando attentamente la velocità di rivoluzione dei pianeti è possibile innescare quindi devastanti effetti a catena capaci di annichilire un sistema solare con una sola bomba. Negli oltre 72 livelli disponibili in questo gelido puzzle game ci sarà posto comunque per interessanti varianti come UFO che trasportano bombe e satelliti incendiari con tempi di reazione inferiori a quelli degli esplosivi comuni. Insomma, se avete voglia di mettere in moto i neuroni e ammirare coreografiche esplosioni cosmiche, Destructamundo dovrebbe fare al caso vostro. Rimaniamo comunque in attesa di conoscere maggiori dettagli, soprattutto riguardo alla data di uscita.

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Un dungeon crawler di carta nel quale possiamo creare di tutto, dalle armi ai nemici, ecco cos'è nella sua essenza Popup Dungeon. Basta avere un po' di mano nel disegno e buon senso nella distribuzione delle caratteristiche per dare vita a nuovi personaggi. Ma anche chi non è capace di disegnare può divertirsi con un gioco dalle infinite possibilità, pensato per giocatori solitari o che amano la cooperativa. Forse ci sarà anche un'opzione per il Dungeon Master, se verranno raggiunti gli obiettivi extra in denaro. Al momento, infatti, Popup Dungeon è impegnato in una campagna su Kickstarter. Con una realizzazione grafica splendida, combattimenti a turni dall'alto valore strategico e infinite opzioni di personalizzazione, Popup Dungeon potrebbe raggiungere gli 80.000 dollari richiesti. Comunque in questi casi una mano è sempre gradita.

Kickstarter ha fatto da serbatoio di generosità anche per Jane Jensen, tornata sotto i riflettori con l'avventura grafica Moeb us: Empire Rising. Da Jane Jensen è lecito aspettarsi una narrazione di prima qualità, e sembra infatti che i fan non resteranno delusi da questo nuovo, intricatissimo mystery thriller dall'ampio respiro internazionale. Oltre alle immancabili città di riferimento globale, come New York e Parigi, viaggeremo anche a Venezia e a Washington, conosceremo personaggi memorabili e ovviamente batteremo la testa contro decine di puzzle. Impedibile sembra anche la colonna sonora, che potete apprezzare fin dal trailer. Se vi siete eccitati vi diamo una buona notizia: la prossima settimana uscirà la nostra recensione di Moebius: Empire Rising. Nel frattempo, se non riuscite ad aspettare, potete sempre provare la demo e poi correre a comprarlo su Steam o su GOG.

Se morite nel mondo di Upsilon Circuit non potrete mai più giocarci. Avete capito bene: mai più. Nessuna seconda possibilità, neppure di ricominciare da capo. Come se fosse una specie di Hunger Games Virtuale, Upsilon Circuit sarà giocabile solo per un periodo di tempo limitato al giorno e soltanto da otto giocatori scelti a caso tra tutti quelli collegati. Chi non viene estratto può comunque è incoraggiato a la partita nella veste di spettatore. Non appena un giocatore muore nel mondo di gioco, infatti, un altro viene scelto a caso tra gli spettatori collegati in quel momento. Lo stile di Upsilon Circuit è quello di un gioco di ruolo ambientato in uno spazio gigantesco, nel quale la probabilità di incontrare un altro giocatore è molto bassa. Alla morte di un avventuriero il suo corpo e le sue armi rimarranno nel gioco, pronte a essere saccheggiate da chi verrà dopo di lui. Il pubblico può decidere come fare crescere i vari personaggi da un livello all'altro e quale equipaggiamento extra dare loro, perciò diventare una celebrità tramite uno stile di gioco personale pagherà sicuramente. Stando a quanto hanno in mente gli sviluppatori sarà possibile completare l'obiettivo finale di Upsilon Circuit e concludere la storia del gioco, ma ci vorrà molto tempo, e innumerevoli morti. Un'idea del genere non poteva che attirare l'attenzione al PAX East 2014 e anche noi non vediamo l'ora che la build di prova arrivi alla sua ultima versione e apra le porte ai primi otto, coraggiosi giocatori.

C'era un tempo, triste a dire il vero, durante il quale venivano spedite nello spazio scimmie ignare di ciò che stava accadendo loro. Adesso invece sembra sia arrivata l'era dei conigli, perché cinque di loro sono là fuori nel cosmo, sperduti e in pericolo. Il nostro compito è partire con un'astronave, recuperarli e portarli in salvo. Qual è il problema. Be', innanzitutto nella nostra astronave ci sono sette aree che richiedono di essere gestite, ma l'equipaggio è costituito da due soli membri, noi e una nostra amica, o amico. Inoltre, non si sa bene perché, nemici di ogni genere cercheranno di farci saltare in aria mentre tentiamo di compiere la nostra missione. Immaginate quindi che spasso gridare con e contro un nostro compagno perché non si sta occupando di sparare ai nemici, mentre lui, d'altro canto, penserà che noi stiamo perdendo tempo nella sala motori mentre dovremmo essere altrove. Alla fine, quindi, comunicare è la chiave per uscire vincitori (in due). Proprio come nei rapporti di coppia. Forse è per questo che il gioco in questione si chiama Lovers in a Dangerous Spacetime? Può darsi. Ne sapremo di più quando sarà annunciata una data d'uscita. Nel frattempo, se siete single, è arrivato il momento di trovare un compagno o una compagna pronti a seguirvi in un'avventura frenetica. E a fare il pieno di conigli insieme a voi.

di Andrea Rubbini

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Vampire: The Masquerade - Bloodlines
Prima di parlare del gioco vero e proprio, diamo una veloce informazione di servizio. Chi avesse intenzione di acquistarlo, dovrebbe davvero considerare l'installazione della patch non ufficiale di Wesp5, arrivata alla versione 9.0 (link).

Il perché è presto detto: va a sistemare moltissimi dei problemi che affliggevano l'originale e, soprattutto, rende il titolo giocabile anche sui moderni sistemi a 64bit con Windows 7 o 8.
I motivi per i quali parlare di Vampire: The Masquerade - Bloodlines questa settimana sono diversi. Il più superficiale è l'interesse generato intorno al gioco da alcune offerte online. Activision è sempre molto moderata nel mettere in sconto il suo catalogo, anche su PC, se non in occasioni di saldi generali, quindi il forte taglio di prezzo con cui è stato possibile acquistare Bloodlines per alcuni giorni deve essere stato succulento per tutti quelli che lo tenevano d'occhio da tempo e che, magari, in passato gli avevano sempre preferito altro. Il secondo motivo è la chiusura definitiva di World of Darkness Online, MMO in sviluppo da molti anni che non è mai riuscito ad arrivare a compimento, probabile vittima della crisi di White Wolf, l'editore dei giochi di ruolo cartacei che pubblicava i volumi del Mondo di Tenebra e il cui attuale futuro è davvero incerto. Facile immaginare che siano venuti a mancare i fondi necessari allo conclusione dello sviluppo. Infine, non va sottovalutato che Bloodlines è ancora oggi un gioco di ruolo per computer eccellente, probabilmente il migliore in assoluto a tema vampiri, superiore per contenuti e aderenza all'ambientazione originale al Vampire: The Masquerade precedente, quel Redemption che aveva deluso in più di un senso gli amanti della serie. Quando fu pubblicato a fine 2004, Vampire: The Masquerade - Bloodlines fu vittima di se stesso e del mercato. Da una parte molti si lamentarono, giustamente, dell'immane quantità di bug che lo caratterizzava, vero marchio di fabbrica dell'altrimenti eccellente produzione di Troika Games.

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Alcuni erano così gravi che finivano per bloccare i progressi del giocatore. Le prime patch ufficiali, che sistemarono i problemi più grossi, non riuscirono a risollevare le vendite del gioco, davvero scarse. Troika fallì prima di poter pubblicare ulteriori aggiornamenti, con Activision che non era più interessata a supportare un prodotto complessivamente fallimentare. Mettiamoci anche che era un'epoca di transizione, in cui il mondo del videogioco PC subiva colpi su colpi dal mercato console, molto più florido e fruttuoso per gli sviluppatori e capirete perché gli eccellenti contenuti di Bloodlines rimasero ad appannaggio esclusivo dei pochi che decisero di perseverare e lasciarsi comunque coinvolgere (pirati a parte, che poi magari oggi sono quelli che si chiedono come mai non ne hanno mai prodotto un seguito). Comunque, alcuni volenterosi iniziarono a lavorare su patch amatoriali atte a sistemare i bug (abbiamo riportato la più completa in cima all'articolo), convinti che il titolo di Troika meritasse ben altra fortuna di quella avuta. Come mai? Volendo riassumere il concetto in poche parole, non troverete nessun altro gioco di ruolo capace di mescolare meccaniche esplorative, action e stealth così bene come questo, con la possibilità offerta al giocatore di decidere davvero come affrontare le varie quest, sfruttando i doni del proprio vampiro. Probabilmente la mole di meccaniche presenti avevano reso impossibile eliminare tutti i bug prima della data d'uscita pianificata, ma già con le prime patch ufficiali il titolo diventava più che godibile. Insomma, non esitiamo a dire che ci troviamo di fronte al classico caso di videogioco rovinato un po' dalla fretta di lanciarlo sul mercato, e un po' dai pregiudizi nati per problemi che erano comunque risolvibili (oggi a certi bug non ci si farebbe nemmeno più caso). Peccato.

di Simone Tagliaferri

Titolo: Vampire: The Masquerade - Bloodlines
Sviluppatore: Troika Games
Anno di pubblicazione: 2004
Come reperirlo: Si trova comodamente nei negozi di digital delivery come Steam o GOG.com
Perché giocarlo oggi: Perché è sempre un gran bel gioco, nonostante gli anni sul groppone? Oppure perché è la migliore trasposizione videoludica del Mondo di Tenebra... fate voi.

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The Elder Scrolls Online
Avete letto la nostra recensione del MMO ispirato al famoso franchise Bethesda? Se sì, saprete che non ci ha convinto pienamente ma che a nostro parere ha tutte le carte in regola per diventare un titolo nettamente migliore.

L'importante è che ZeniMax si impegni a risolvere tutti i problemi del gioco: il lancio è filato abbastanza liscio, ma non sono mancati alcuni momenti imbarazzanti come la scoperta di un bug che permetteva di duplicare gli oggetti e che ha messo in ginocchio la già peculiare economia dei megaserver. I devs si sono attivati per risolverlo e per punire i giocatori che ne hanno abusato... finendo col coinvolgere erroneamente anche dei giocatori onesti che si sono trovati bannati per alcune ore. Risolta la faccenda, si è venuto a sapere che i provvedimenti di ZeniMax hanno anche cancellato gli slot aggiuntivi delle banche di alcuni giocatori, insieme a tutto quel che contenevano: anche in questo caso è possibile risolvere il problema contattando il supporto tramite l'interfaccia di gioco, perciò se vi è capitato uno di questi malintesi non perdete tempo e fatevi restituire quello che vi spetta. Insomma, un primo mesetto non proprio rosa e fiori, ma comunque nulla che non abbiamo già visto in passato al lancio di altri MMO. Matt Firor, lead developer di The Elder Scrolls Online, ne ha approfittato per fare il punto della situazione: tra i vari argomenti sfiorati nel suo messaggio alla community si è parlato della situazione decisamente fastidiosa dei bot nei dungeon pubblici, segnalati da un buon ottantacinque percento dei giocatori, e del problema delle quest asincrone che impedisce di giocare tranquillamente in gruppo. Tutti problemi che i devs intendono risolvere nel prossimo futuro, pare, anche se ora l'attenzione è tutta rivolta all'imminente prima content patch, mirata a espandere l'esiguo endgame del gioco con una nuova zona e i primi raid (o "trial") a tempo: sul sito ufficiale è stata pubblicata un'esauriente anteprima di queste sfide che vi consigliamo di leggere se prima o poi intendete affrontarle anche voi.

A Realm Reborn: Final Fantasy XIV
L'aggiornamento 2.2, Through the Maelstrom, è stato pubblicato da meno di un mese e già Naoki Yoshida e il suo team sono pronti a pubblicarne un altro che porterà il client alla versione 2.25.

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Molto più contenuto, per la verità, e pensato più che altro per cominciare a sistemare una delle feature più deboli del pacchetto, e cioè il PvP. Affrontate da pochissimi giocatori, le battaglie nel Wolves' Den sono state criticate parecchio e per vari motivi, a cominciare dal fatto che stimolano ben poco a parteciparvi. Yoshi-san e la sua posse, quindi, hanno deciso di implementare nove nuovi rank che permetteranno di acquistare delle gran belle armi e armature da PvP. Non sarà l'unica novità della patch 2.25, comunque, perché in cantiere c'è anche un sistema che permetterà di scambiare le Materie inutili per altre a caso e vari miglioramenti alla qualità della vita.

Marvel Heroes
Questa settimana sarà sicuramente interessante per i giocatori del dungeon crawler free to play ambientato nell'universo Marvel e per, be', magari tutti quelli che non l'hanno provato.

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Varrebbe la pena farlo solo solo per l'evento intitolato Big Ten Week, durante il quale saranno riproposti tutti gli eventi speciali indetti negli ultimi dieci mesi, da Don't Fear the Reaper a Fortune Favors passando per le feste di San Valentino e San Patrizio. Gazillion Entertainment festeggia proprio i primi dieci mesi di Marvel Heroes e la ricorrenza proseguirà fino al 2 maggio: potrebbe essere anche l'occasione giusta anche per provare una feature implementata di recente, e cioè quella dei cosiddetti Team Up. In pratica, ora anche in Marvel Heroes è possibile avventurarsi nei dungeon in compagnia di un NPC che ci seguirà e ci aiuterà a combattere i nemici: sarà possibile equipaggiarlo come una specie di personaggio normale e quindi migliorarne le statistiche, approfittando di alcuni bonus che influenzeranno anche il nostro eroe e selezionando una delle sue varie modalità comportamentali. Tra i primi "seguaci" proposti c'è l'immancabile Uomo Ragno ma anche Firestar, Magik e - chissà come mai! - Falcon.

di Christian La Via Colli

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GPU - Processo produttivo a 20 nanometri rimandato al 2015?
Tornano a imperversare le voci sul ritardo del processo produttivo a 20 nanometri, tecnologia che avrebbe dovuto dare un'ulteriore spinta evolutiva, soprattutto in termini di rapporto tra consumo e potenza, alle nuove generazioni di schede video. Ma nuove indiscrezioni hanno ribadito che TSMC, la fonderia di Taiwan che si occupa di una grossa fetta della manifattura dei chip, ha incontrato diversi problemi nel passaggio al nuovo livello di miniaturizzazione dei transistor. Problemi apparentemente confermati da ulteriori rumor e che potrebbero durare ancora per alcuni mesi stando alle le prime indiscrezioni sul nuovo chip grafico GM 204 di Nvidia che parlano di una GPU a 28 nanometri. E lo stesso destino, tra l'altro, dovrebbe toccare alla GPU GM 206, apparentemente destinata alle nuove schede di fascia media, mentre non sappiamo se un eventuale chip sostituto del GK 110, a quanto pare chiamato GM200, subirà la stessa sorte o riuscirà a debuttare con il nuovo processo produttivo.

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AMD, invece, ha dichiarato ufficialmente che continuerà a usare il processo produttivo a 28 nanometri per tutto il 2014 e questo significa che nel caso di un debutto in tempi brevi l'intera nuova serie di schede Radeon, comparsa anche questa in forma di rumor con la denominazione R9 300, potrebbe essere vincolata alla "vecchia" tecnologia. In ogni caso, dando per confermata questa caotica ma plausibile massa di voci, si profila un 2014 all'insegna dei 20 nanometri con la nuova tecnologia rimandata ufficialmente al 2015 nel caso di AMD e, forse, a fine 2014 per Nvidia. Dunque, in mancanza di ulteriori dettagli sulle roadmap di lancio, torniamo a parlare delle indiscrezioni relative alla GPU Nvidia GM 204 che dovrebbe essere alla base delle schede video GeForce GTX 870 e 880. Il nuovo chip è emerso da un documento che mostra ordinazioni di componenti e in questo documento si leggono alcune informazioni piuttosto importanti. La prima è l'uso di un bus a 256 bit che indica ancora una volta una scheda pensata per il Full HD e la seconda è il socket che è il medesimo usato per il GK104. Davvero troppo poco per valutare un'ipotetica GTX 880 ma non dubitiamo che a breve arriveranno nuove informazioni ad accendere l'hype. Certo, prima di vedere anche solo menzionate ufficialmente queste schede dovrà uscire la Titan Z, la dual GPU Nvidia da 3000 dollari, ma l'attesa non dovrebbe essere troppo lunga visto che voci danno il lancio per il 29 aprile, a soli tre giorni da oggi. Potrebbe quindi mancare poco all'annuncio della serie 800 anche se è possibile che prima del passaggio alla serie 800 compaia sul mercato una GeForce Dual GPU classica, sulla linea della GTX 690 e venduta a un prezzo meno vertiginoso della quasi improponibile Titan Z. Inoltre alcuni rumor indicano aprile come il mese di rilascio del prototipo definitivo del chip GM 204 a 28 nanometri e questo vorrebbe almeno 6 mesi di attesa prima di vederlo montato su una scheda video. Eppure c'è chi scommette che le nuove GeForce arriveranno in estate mancando di poco la cadenza annuale vista nel caso delle serie 600 e 700. In questo caso possiamo ipotizzare che Nvidia abbia preparato le versioni a 28 nanometri delle sue nuove GPU già da parecchio tempo e potrebbe averlo fatto mentre sviluppava il chip GM 107 per le nuove schede low end e mobile della serie 700 che sono già basate su architettura Maxwell. In tutto questo avrebbe indubbiamente senso l'assenza di dichiarazioni di Nvidia in relazione alla possibile intenzione di passare ai 20 nanometri nonostante i problemi e i ritardi legati al nuovo processo produttivo. Parliamo di un possibile tentativo di confondere l'avversario e di indurlo a rilassare le tempistiche anche se è difficile credere che AMD non abbia considerato questo scenario e non abbia informazioni sull'effettivo stadio di sviluppo delle GPU della concorrenza.

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In ogni caso le GPU Pirate Islands sono in cantiere da tempo e, avendo escluso da tempo il processo a 20 nanometri, AMD potrebbe essersi preparata a rispondere rapidamente, con il vantaggio di poter tarare i prezzi in base a quelli impostati da Nvidia, tenendo in sospeso l'annuncio e la presentazione della nuova serie. Questa, sempre secondo indiscrezioni, dovrebbe partire con la scheda più veloce il cui nome potrebbe essere R9 390X e che si dice sia equipaggiata con ben 4224 stream processor abbinati a 264 text6ure unit e 96 ROP. Specifiche davvero elevate che dipingono una scheda di fascia alta sviluppata pensando più alle prestazioni che ai consumi, nello stesso stile della R9 290X. Nel frattempo la scheda più potente in circolazione, sebbene questa potenza si esprima al meglio solo nel caso delle risoluzioni superiori al Full HD, è proprio di AMD che ha ripreso il comando con la dual GPU R9-295x2, una scheda in grado di sfornare, in alcuni casi, prestazioni superiori a quelle di un CrossFireX di 290X e di uno SLI di GTX 780 Ti. Il risultato è ottimo ed è garantito dalle frequenze maggiorate rispetto a quelle del chip usato sulla scheda a GPU singola. Un incremento che invece non troviamo nelle specifiche della Titan Z le cui GPU dovrebbero essere leggermente castrate. Per questo molti dubitano che la scheda Nvidia, nonostante il prezzo esagerato, possa competere con la Radeon in ambito videoludico anche se dovrebbe invece svettare nettamente in termini di consumi e ottimizzazione energetica.

di Mattia Armani