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Chi non muore in compagnia...

A Londra abbiamo appreso le novità relative al multiplayer di Bloodborne

PROVATO di Antonio Fucito   —   06/12/2014

Il quartetto dei titoli che abbiamo provato durante il press tour per i vent'anni di PlayStation è stato inaugurato da Bloodborne, attesa esclusiva PlayStation 4 sviluppata da From Software che ha l'arduo compito di mantenere il livello qualitativo della serie di Souls e al contempo introdurre qualche novità, a partire dall'ambientazione completamente differente. Prima di giungere alla nostra postazione abbiamo attraversato un'area creata appositamente per l'occasione, composta da oggetti piuttosto inquietanti ancorché perfettamente in grado di immedesimarci nell'atmosfera del gioco, pronti a scoprire cosa avremmo trovato. Sfortunatamente, però, la demo disponibile era la stessa che abbiamo avuto modo di provare durante il Tokyo Game Show, proposta inoltre sotto forma di alpha ad un numero cospicuo di persone allo scopo di testare la componente multiplayer cooperativa ed asincrona. A risollevare la nostra delusione ci ha pensato per fortuna una presentazione di Hidetaka Miyazaki, che ha annunciato alcune novità, ed un'intervista di circa venti minuti grazie alla quale abbiamo potuto sciogliere i dubbi che ci erano rimasti.

Bloodborne prende il meglio dei Souls e lo trasporta in una nuova cornice ricca di novità

Chi non muore in compagnia...
Chi non muore in compagnia...

Per sapere cosa pensiamo di Bloodborne nello stato di sviluppo attuale, vi invitiamo a leggere il nostro precedente provato. Durante la tre giorni londinese abbiamo appreso che alla base di Yharnam, la città protagonista del gioco, c'è il Chalice Dungeon, ovvero una serie di cunicoli e stanze su più livelli generati in maniera casuale e procedurale, che daranno luogo a partite sempre differenti tra loro e sono indirizzati a tutti quelli che vorranno un grado di sfida ulteriore, collezionare oggetti e addentrarsi nell'ignoto. Questa parte rappresenta quindi la componente "roguelike" del titolo, mentre l'avventura principale sarà ambientata in un mondo interamente fatto "a mano" dagli sviluppatori di From Software. In realtà anche il Chalice Dungeon avrà degli snodi fissi attorno ai quali le stanze e i corridori verranno generati in maniera casuale, sarà ramificato su almeno tre livelli e al suo interno sarà possibile incontrare gli avversari della storia ma anche alcuni inediti, in maniera tale da garantire estrema varietà e un livello di sfida come da tradizione sempre alto. In determinati punti della mappa sarà necessario attivare degli ingranaggi per "costruire" la sezione successiva; serviranno anche da checkpoint per tornarci successivamente, dato che se un giocatore vuole potrà salvare il proprio dungeon magari anche per condividerlo e giocarlo assieme ad altri amici. Questo perché, per Bloodborne, From Software ha operato alcune piccole modifiche a quella componente multiplayer da sempre marchio della saga di Souls, permettendo la scelta di salvare e bloccare il proprio dungeon dalla generazione casuale - non sappiamo se in maniera gratuita oppure utilizzando particolari oggetti che si raccolgono - e condividerlo per garantire l'accesso ad altri giocatori, con l'opzione inedita di consentire la partita solo ai propri amici senza tuttavia dare la possibilità di invitarne uno specifico. Una soluzione potrebbe essere quella di creare tanti account PSN ognuno dei quali con un solo amico, ma tale pratica andrebbe contro la filosofia del gioco e probabilmente vi garantirebbe un biglietto preso il manicomio più vicino. Ovviamente sarà presente anche l'ottimo multiplayer asincrono con le memorie degli altri giocatori e i loro messaggi, che in inglese sono stati tradotti in "note", documenti. La denominazione Chalice Dungeon ha anche un connotato preciso, perché tale calice permetterà di inserire al suo interno alcuni oggetti in modo da alterarne le caratteristiche, sia in termini di struttura fisica che di tipologia di nemici presenti. Questo aspetto ci ha incuriosito non poco, ma purtroppo non c'è stato tempo per approfondirlo ulteriormente.

Anche se vi abbiamo rimandato ad un precedente articolo per una ripassata sulla demo e sul sistema di controllo/combattimento, spendiamo le ultime righe per confermare la bontà del comparto tecnico e di quello artistico di Bloodborne.

Chi non muore in compagnia...

Il salto in avanti rispetto ai precedenti giochi di From Software, seppur ottimi soprattutto osservando l'ultimo che ha raggiunto gli scaffali, è evidente, con una realizzazione della mappa davvero interessante, nemici ispirati e tanti piccoli dettagli come il movimento del mantello del protagonista principale, le animazioni aggiuntive, i riflessi della luna sull'acqua e una buona dose di particolari nella realizzazione di oggetti e strutture. Il frame rate ci è parso leggermente migliorato, e anche se non ancora perfettamente stabile - potrebbe essere questo uno dei motivi del mese aggiuntivo di sviluppo - comincia a regalare un'esperienza di gioco solida in aggiunta all'ottimo impatto visivo. Bloodborne uscirà il prossimo 24 marzo, da estimatori di questo genere di giochi e dopo numerose prove non possiamo non aspettare l'uscita del gioco con un certo entusiasmo. Forse vedremo il titolo ancora una volta prima dell'arrivo nei negozi, di sicuro non ci faremo mancare la possibilità di raccontarvelo attraverso una corposa recensione.

CERTEZZE

  • Sistema di gioco solido e collaudato
  • Interessanti novità sul fronte multigiocatore
  • Tecnicamente il salto in avanti c'è e si vede...

DUBBI

  • ...anche se necessità ancora di un po' di ottimizzazione
  • La creazione procedurale dei dungeon nasconde sempre delle insidie