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Primi passi in una nuova galassia

Dopo un'attesa durata due anni, comincia il nostro viaggio nell'enorme galassia di No Man's Sky

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   09/08/2016

Quando si parte per un viaggio, tendenzialmente si cerca di apprezzare ogni istante a propria disposizione, di vedere quanti più luoghi, formare ricordi indelebili e far valere ogni centesimo speso. Ce la si prende con calma, insomma. Non è quello che ha fatto "daymeeuhn", utente di Reddit che, dopo aver speso 1300$ per acquistare No Man's Sky due settimane prima dell'uscita ufficiale, ha deciso di spingere sull'acceleratore per poter essere il primo, al di fuori del team di sviluppo, a scoprire cosa si nasconde al centro della galassia del gioco targato Hello Games. Per riuscire nell'impresa, Daymeeuhn ha impiegato trenta ore e sfruttato un exploit che gli permetteva di eseguire continui salti nell'iperspazio. È un po' come spendere una fortuna per viaggiare intorno al mondo senza mai uscire dall'aeroporto. "Chi ha usato questo trucchetto non fa altro che rovinarsi il gioco", ha commentato Sean Murray, fondatore del team. "Però la gente è strana e non può farne a meno". Peccato che, come si dice, il viaggio sia spesso più importante della meta, ed è proprio questa la filosofia alla base di No Man's Sky.

Abbiamo mosso i primi passi nella galassia di No Man's Sky: vi raccontiamo l'inizio del nostro viaggio

Diario di viaggio: giorno 1

Fin dal suo annuncio avvenuto ormai tre anni fa, No Man's Sky è sempre stato avvolto da un velo di mistero e riservatezza, ma tra le poche informazioni scolpite nella pietra c'era la premessa del gioco: all'interno di un'enorme galassia condivisa, ciascun giocatore avrebbe iniziato il suo viaggio da un pianeta posizionato casualmente sull'orlo esterno, con l'obiettivo di attraversare sistemi stellari, viaggiare verso il centro e scoprire il segreto nascosto nel nucleo.

Primi passi in una nuova galassia
Primi passi in una nuova galassia

Nel nostro caso, l'avventura non poteva cominciare da luogo peggiore. Bloccati su un picco roccioso di un pianeta ostile e incandescente, esaminiamo il danno alla nostra nave in avaria, incapaci di lasciare quell'inferno di pietra o di utilizzare l'equipaggiamento fuori uso. Mentre la resistenza della tuta viene messa a dura prova dalle alte temperature del pianeta, comincia così una febbrile ricerca dei minerali e delle risorse necessarie per riparare la strumentazione. Sia chiaro, l'incipit è identico per tutti: anche se il pianeta di partenza sarà diverso, chiunque inizierà con la nave danneggiata, un espediente utile a prendere dimestichezza con un articolato sistema di menù e con le opzioni di raccolta e crafting degli elementi. Una volta riparato lo Scanner è possibile lanciare un impulso che mette in evidenza i punti di interesse e le risorse vicine; messo a posto il Visore Analitico si può analizzare la fauna e la flora del pianeta, dargli un nome e condividere le razze appena scoperte con il resto della community. Immaginiamo che non ci vorrà molto prima che battezzare creature venga a noia, ma il gioco invoglia lo stesso a condividere le proprie scoperte premiando con una manciata di crediti virtuali. Dopo esserci calati per uno strapiombo con l'aiuto del jetpack, depredato grotte ricche di minerali e riparato il motore della nave, siamo finalmente decollati in direzione del pianeta più vicino. È solo quando lasciamo l'atmosfera che ci rendiamo conto di quanto possa essere effettivamente vasto No Man's Sky. L'area che abbiamo esplorato fino a quel momento era solo una minuscola parte dell'intero pianeta, e anche se molti di noi non incontreranno mai un altro giocatore, il pensiero che da qualche parte in quella galassia ci siano anche altre persone alimenta il fascino del gioco.

Alla ricerca dell'Atlante

Nella breve tratta da un pianeta all'altro, distruggiamo asteroidi per raccoglierne risorse, notiamo un gruppo di navi saltare a velocità luce e facciamo tappa su una stazione spaziale dove commercianti e viaggiatori fanno sfoggio dei loro fiammanti mezzi di trasporto. Non avendo abbastanza crediti per acquistare una nuova nave, risaliamo a bordo del nostro piccolo catorcio e ci avviamo verso il primo vero pianeta da noi scoperto: Multiplayer Alpha. Qui abbiamo migliorato la resistenza della nostra Exotuta, aggiunto un modulo difensivo alla nave e acquistato un nuovo e più potente Multi-tool, la pistola multiuso con cui raccogliere risorse o attaccare altre creature.

Primi passi in una nuova galassia
Primi passi in una nuova galassia

Soprattutto, l'incontro con un mercante Gek ci ha permesso di capire meglio come funzionano le relazioni con le diverse razze aliene. Per poter interagire con questi personaggi non giocanti è necessario apprendere prima il loro linguaggio, studiando i monoliti sparsi per i pianeti oppure chiedendo aiuto a qualche alieno. Solo dopo aver "sbloccato" un certo numero di parole, i dialoghi con commercianti, scienziati ed esploratori cominciano ad assumere un senso, permettendo così di interpretare ed esaudire le loro richieste. Qualcuno avrà delle missioni da sottoporci, piccoli segreti da svelare o rare tecnologie da venderci, ma nonostante tutti questi avvenimenti, le prime tre ore di No Man's Sky sono state intervallate da diversi momenti morti. Se è vero che i propulsori permettono di viaggiare molto rapidamente da un pianeta all'altro, capita talvolta di impiegare qualche minuto prima di mettere di nuovo piede sulla terraferma. Di sicuro i meno pazienti sbufferanno all'idea, eppure questi cali di ritmo sono parte integrante dell'esperienza: l'attesa arricchisce il viaggio stesso, carica l'aspettativa verso la prossima meta, e mentre il pianeta di destinazione diventa sempre più grande, chissà che non si venga interrotti da una comunicazione radio o da un gruppo di pirati. Quando Sean Murray ha precisato che "No Man's Sky potrebbe non essere il gioco che i fan si aspettano", in molti si sono allarmati, e qualcuno ha addirittura cancellato il proprio pre-ordine. Eppure le parole dello sviluppatore inglese non vogliono ridimensionare il lavoro del suo team, ma semplicemente precisare che, se non fosse ancora chiaro, No Man's Sky non è Destiny, non è Halo, non è Star Citizen. È un viaggio lento, focalizzato sull'esplorazione e sulla scoperta, in cui ci si prende il proprio tempo e ci si lascia coinvolgere; il motore procedurale che regola l'universo è solo un aiuto, ma la maggior parte del lavoro la fa la propria fantasia e la propria voglia di esplorare. Dopo aver sorvolato oceani e montagne, portato a termine piccoli obiettivi, dato da mangiare ad alcuni animali, scoperto misteriosi artefatti e combattuto con alcune sentinelle, riusciamo a costruire un motore Iperguida per la nostra nave. Il nostro tempo su Multiplayer Alpha giunge così al termine, e mentre ci domandiamo se qualcuno metterà di nuovo piede sul pianeta, impostiamo le coordinate per il salto a velocità luce, pronti a fare il nostro primo passo verso il centro della galassia.

Una galassia in espansione

Con No Man's Sky, Hello Games ha sempre affermato di voler creare un gioco in continua evoluzione che, in maniera simile a Minecraft, si sarebbe arricchito nel tempo con nuovi contenuti e nuove cose da fare. Già la patch disponibile al day one introduce così tante migliorie e modifiche da cambiare drasticamente l'esperienza, tra nuovi percorsi, una maggiore varietà, un sistema di commercio più articolato o la possibilità di dare da mangiare alle creature in modo da ottenere dei vantaggi (magari qualcuna ci difenderà se verremo attaccati, altre fiuteranno risorse rare o ci aiuteranno a scavare). Con il prossimo aggiornamento importante, Murray ha anticipato che sarà introdotto un sistema di housing, con la possibilità di costruire le proprie basi o possedere enormi fregate spaziali.

CERTEZZE

  • Viaggio ed esplorazione hanno un grande fascino
  • L'alone di mistero e l'interazione con le civiltà spingono ad andare avanti
  • Accompagnamento musicale azzeccato

DUBBI

  • La varietà delle razze aliene è ancora da verificare
  • Quanto di nuovo avrà da offrire dopo i primi sistemi stellari?