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Nelle terre selvagge

Kate Walker si prepara a intraprendere un nuovo viaggio nella terza avventura firmata da Benoit Sokal

ANTEPRIMA di Vincenzo Lettera   —   23/08/2016

Dall'ultima volta che avevamo visto la nuova avventura di Kate Walker è passato esattamente un anno. Alla scorsa GamesCom, Syberia 3 era un progetto a cui concedere il beneficio del dubbio, fatto di tante promesse, molti bozzetti e un breve filmato con sequenze di gameplay ancora molto acerbe. Quest'anno, il gioco sviluppato da Anuman e pubblicato da Microids si è presentato alla fiera di Colonia ancora una volta attraverso una manciata di filmati, tra cui un dietro le quinte già pubblicato online e due spezzoni di gameplay che mostrano come si presenta la nuova opera di Benoit Sokal quando ormai mancano poco più di tre mesi all'uscita.

Il primo Syberia completamente 3D era presente alla GamesCom 2016 con nuove sequenze di gioco.

Un nuovo viaggio per Kate

Riguardo la trama, l'appuntamento alla Gamescom non è andato oltre le premesse bene o male già note. Subito dopo aver lasciato l'isola in Syberia 2, Kate Walker verrà salvata dal popolo nomade degli Youkol, e per sdebitarsi deciderà di mettersi in viaggio con loro per aiutarli nella transumanza dei loro buffi struzzi delle nevi.

Nelle terre selvagge
Nelle terre selvagge
Nelle terre selvagge

Una delle due sequenze mostrate in fiera era proprio ambientata all'interno di un accampamento Youkol, in cui Kate interagiva con i paffuti nomadi e con i loro enormi animali. È un'ambientazione parecchio diversa da quella presentata in precedenza, dove la protagonista si risvegliava all'interno di una più moderna (e anonima) sala d'ospedale. Se quella demo aveva intimorito parte dei fan storici, facendo temere un allontanamento dagli scenari fantastici e naturali della serie, in questo nuovo spezzone è molto più evidente la direzione artistica di Sokal. Nello specifico, tornano subito alla mente i momenti passati nel villaggio Youkol all'interno della caverna ghiacciata di Syberia 2, con la differenza che stavolta tutto viene mostrato più nel dettaglio. L'abbandono dei fondali statici e la grafica completamente tridimensionale permettono al team di sviluppo di sbizzarrirsi coi movimenti di telecamera. Quando Kate va ad ammirare il lavoro di un fabbro Youkol, l'inquadratura fa un giro attorno alla fornace, quasi ad assicurarsi che al giocatore non sfugga nessun dettaglio. Ovviamente lavorare con un motore completamente 3D ha pro e contro, e nonostante lo sviluppatore parigino ci abbia mostrato fieramente come il labiale dei personaggi sarà sincronizzato sia col doppiaggio francese che con quello inglese, è proprio durante i dialoghi che si notano i compromessi raggiunti nell'animare i volti, con sguardi spesso poco espressivi. Ovviamente gli appassionati della serie saranno più che disposti a chiudere un occhio sull'aspetto tecnico se a fare da contraltare ci saranno scenari ricchi di fascino e una trama appassionante. Un'altra incognita è rappresentata dal puzzle design e dal modo in cui gli enigmi saranno integrati nella storia. La sequenza mostrata alla GamesCom vedeva Kate intenta a soccorrere un vecchio rigattiere a cui sta prendendo un infarto. Per aiutarlo, era necessario trovare la medicina nascosta all'interno di uno dei tanti orologi a pendolo sparpagliati per il negozio, dopo ovviamente aver trovato gli indizi necessari per capire come aprirlo. L'urgenza del momento cozzava talmente tanto con i tempi lunghi delle tradizionali avventure grafiche, che il risultato era una sequenza goffa e quasi comica dal punto di vista narrativo. Speriamo che, nel gioco finale, momenti come questo rappresenteranno solo una sfortunata eccezione. Per scoprire se Syberia 3 sarà un'avventura in grado di sorreggere il peso del nome che porta, toccherà aspettare il prossimo dicembre. Quando gli è stato chiesto se ci sono piani per un possibile quarto capitolo, Sokal ha ammesso di avere in testa un'idea per un possibile Syberia 4, ma ovviamente la sua realizzazione dipenderà dall'accoglienza del terzo episodio.

CERTEZZE

  • Visionarie ambientazioni tra natura e modernità
  • Le evocative musiche di Inon Zur

DUBBI

  • Le animazioni dei volti ci sono parse poco espressive
  • La qualità degli enigmi (e di come sono integrati nella trama) resta... un enigma