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Un salto su mobile

Abbiamo provato Super Mario Run e siamo convinti possa essere una rivoluzione

PROVATO di Umberto Moioli   —   08/12/2016

Il 15 dicembre potrebbe essere un giorno storico per Nintendo. E Super Mario Run rischia seriamente di diventare il capitolo più importante della serie dai tempi di Mario 64. Quello che tanti hanno visto come un arrendersi della casa giapponese a dinamiche che stanno travolgendo il mercato dei videogiochi, sempre più costretto a scendere a compromessi con il mondo mobile e i dispositivi non strettamente videoludici, rischia di diventare un volano di straordinaria efficacia. Basti pensare a Pokémon Sole e Luna: uscito dopo il fenomeno Pokémon Go, ha fatto registrare vendite da record, segno che le due strade viaggiano parallele e sono capaci di influenzarsi positivamente a vicenda, piuttosto che pestarsi i piedi e rubarsi la scena. La strategia appare quindi quella corretta. La domanda piuttosto è: come realizzare un platform che mantenga alta la tradizione della serie, senza poter contare su un hardware costruito con cura sartoriale proprio su di essa? Per rispondere a questa domanda siamo stati invitati da Nintendo Italia a provare Super Mario Run in anteprima a Milano.

Super Mario Run sbarca su smartphone per cambiare per sempre il modo di concepire i giochi Nintendo

Una corsa senza fine

Super Mario Run per realizzarsi in un successo deve comunicare (e ovviamente dimostrare di mettere in pratica con efficacia) un solo, semplice punto: non è il solito endless run, piuttosto si tratta di una platform di Mario classico che si gioca con una mano sola. Tolta dall'equazione la croce direzione che mal si presta ad essere virtualizzata, restava l'opzione di farlo correre automaticamente, lasciando al giocatore la possibilità di interagire con lo schermo per il salto.

Un salto su mobile
Un salto su mobile

Digerita questa differenza, tutti gli aspetti classici della serie sono al loro posto: il level design semplice ma ricco di possibilità, le monete da collezionare, i nemici da far sparire con un balzo e quella stratificazione dell'esperienza che permette di completare un livello in un minuto senza troppi pensieri, qualora ci si accontenti, oppure di ripeterlo decine di volte ove si volesse collezionare e sbloccare tutto quanto nascosto al suo interno. I ventiquattro schemi divisi in sei mondi vanno infatti sbloccati in sequenza, ma è fondamentale anche tornarci sopra ancora e ancora per fare proprie le cinque monete rosa, quelle viola e infine le nere nascoste in ciascuno di essi. I controlli rispondo con precisione, il doppio salto e alcune mosse inedite, come un rapido movimento indietro mentre si è in aria da eseguire dando un colpo allo schermo nella direzione desiderata, si integrano perfettamente nel gameplay e ci sono alcune piccole novità che funzionano a dovere. Determinati nemici tra cui gli immancabili goomba, ad esempio, vengono automaticamente scavalcati da Mario, che può però eliminarli (e ottenere una moneta) premendo con il giusto tempismo mentre si trova sopra di loro. In certi punti di ciascun livello ci sono speciali caselle che bloccano Mario, di solito in prossimità di passaggi più complessi dove l'utente può così fermarsi a riflettere un attimo, ma per il resto l'intera esperienza di Super Mario Run è scandita da un ritmo costante che non chiede chissà quali riflessi, ma non dà nemmeno mai modo di prendere respiro. Visivamente siamo tranquillamente dalle parti di quanto visto sulle più recenti console portatili Nintendo, anzi giocato su iPad Super Mario Run rischia di superare le controparti "regolari", grazie a un'ottima definizione e una fluidità perfetta che vengono esaltate dalle maggiori dimensioni dello schermo. La scelta di dare modo di giocarlo solo in verticale è da una parte giustificata dalla volontà di non obbligare a usare entrambe le mani, dall'altra dalla comodità di avere una parte dello schermo, quella inferiore, che possa essere usata per interagire con il pollice senza sovrapporsi al gameplay. Anche qui: soluzione semplice ma efficace, proprio come da tradizione Nintendo.

Fuori dai mondi

Un salto su mobile

Ad integrare la classica sequenza di livelli e mondi, Super Mario Run include la modalità Regno e quella Sfide. Quest'ultime rappresentano la componente multiplayer dell'esperienza e danno modo di competere in maniera asincrona con altri utenti da tutto il mondo. In questo caso gli schemi vengono generati automaticamente mettendo assieme pezzi di quelli regolari, si gioca finché non scade il tempo e l'obiettivo è eseguire acrobazie ed esibirsi in sequenze platform spettacolari così da compiacere i Toad, che determineranno il nostro punteggio finale. Tutti i collezionabili del gioco, siano le classiche monete d'oro o quelle colorate fino ai Toad del multiplayer, possono essere spesi all'interno del Regno: nella narrazione di Super Mario Run la principessa Peach viene al solito rapita e il suo regno distrutto, a noi il compito di ricostruirlo pezzo per pezzo sia aggiungendo alla mappa elementi puramente estetici, sia regalandoci livelli bonus e opzioni extra, come la casetta dalla quale selezionare altri personaggi giocabili tra cui Yoshi e Luigi. Per 9.90 euro, dall'idea che ci siamo fatti e ovviamente aspettando di mettere le mani sulla versione finale, c'è davvero poco di cui lamentarsi. Tra l'altro il 15 dicembre, già all'uscita, sarà possibile scaricare il titolo in forma gratuita, provare i primi tre livelli e una parte del quarto, testare Sfide e modalità Regno, quindi eventualmente scegliere di acquistarlo. Dopo un'oretta di gioco siamo convinti che Super Mario Run possa insomma essere un perfetto passatempo durante le festività, ma soprattutto rappresenti la cartina tornasole di come Nintendo vincerà la propria sfida con un mercato sempre più diversificato, ricco di ostacoli ma anche opportunità.

Come, dove e quando

Il 15 dicembre Super Mario Run verrà rilasciato al prezzo di 9.90 euro esclusivamente su iOS. La versione Android seguirà successivamente, anche se per il momento non ci sono date di rilascio certe. Il gioco prevede anche la presenza della lingua italiana e supporta iOS 8.0 e tutte le versioni successive del sistema operativo. Lo abbiamo provato su iPhone 7, iPad Pro da 9" e 12", in tutti i casi si è dimostrato ottimizzato per le differenti dimensioni dello schermo. La versione gratuita, come detto nel corpo dell'articolo, conterrà i primi tre livelli e un pezzo del quarto del primo mondo. L'acquisto, infine, è unico e non sono presenti ulteriori micro transazioni.

CERTEZZE

  • Ottima conversione per dispositivi mobile della formula classica
  • La quantità di contenuti sembra adeguata al prezzo
  • Visivamente fedele alla serie e ben ottimizzato

DUBBI

  • Gli utenti Android dovranno aspettare un po'