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Papà ammazza gli dei in God of War

Punta di diamante della lineup Sony dell'anno prossimo, l'ultima opera di Santa Monica si è allontanata dalle sue radici: sarà un nuovo grande inizio per Kratos?

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   13/06/2017

Alla conferenza Sony dell'E3 2017 il ritmo delle presentazioni è stato serratissimo, ma solo pochi annunci sono riusciti a scatenare l'esaltazione dei fan, forse fin troppo ben abituati dalle fiere precedenti. Uno in particolare, pur essendo noto e stranoto, ha scatenato le esultanze dei presenti: quel God of War che dovrebbe rappresentare una seconda giovinezza per il furioso Kratos, e ridare lustro agli ormai defilati Santa Monica. Anche stavolta però il video non è riuscito a fugare totalmente i dubbi degli scettici, mostrando un progetto profondamente diverso dai suoi predecessori e deciso più che mai a portare il poderoso spartano su un'altra strada: una strada più narrativa, ragionata e imponente, forse a discapito della violenza fuori misura su cui la serie ha storicamente costruito la sua leggenda.

Non nordico, giappo

Non ci sembra assolutamente il caso di addentrarsi ancora una volta nelle infinite possibilità della nuova ambientazione nordica, nonostante il lungo trailer mostrato abbia rivelato vari abitanti del nuovo mondo in cui Kratos si muove, e dato più di qualche importante indizio da sviscerare per gli amanti della mitologia dei giochi. No, oggi vogliamo concentrarci sugli elementi del gameplay e sulle novità viste, perché sono davvero parecchie, e alcune già danno l'impressione di poter rivoluzionare sensibilmente l'esperienza, a partire dall'ascia del protagonista, che sembra avere notevoli poteri.

Papà ammazza gli dei in God of War

Con la sua nuova arma Kratos è sicuramente meno coreografico nelle combinazioni, ma più diretto, brutale, potente. I colpi nel nuovo God of War non sembrano avere la velocità e l'impatto limitato delle Lame del Caos del predecessore, bensì una fisica semirealistica e una potenza maggiore che hanno portato i combattimenti a virare verso una forma più lenta e legata alle singole manovre. Ora il sistema di combattimento gira infatti moltissimo attorno a possibilità di agganciare i nemici e alle schivate (non estese e dotate di una breve finestra di recupero come quelle dei precedenti capitoli, ma secche e sicure alla Bloodborne, per intenderci), al punto da essersi avvicinato agli action nipponici di cui rappresentava in principio l'antitesi. Le brutali uccisioni che Kratos può ancora compiere, ad ogni modo, e le altre manovre osservate danno al tutto uno stile abbastanza unico, che non sembra al momento sensato equiparare ad altri titoli già presenti sul mercato solo per la presenza di qualche meccanica in comune.

Ascia spezza catene

Prendiamo ad esempio il figlioletto di Kratos, Atreus: le sue capacità in battaglia inizialmente sembravano insulse, ma nel nuovo trailer si vede chiaramente come in certe scene il ragazzino possa aiutare attivamente il padre, stordendo mostri fastidiosi con frecce elettriche (deve anche esser stato ben addestrato, vista la sua precisione e agilità). Non bastasse, una specifica scena sembra confermare la possibilità di controllarlo, seppur sia difficile al momento capire se si tratti di una semplice sequenza narrativa o di una effettiva fase di combattimento con arco nei suoi panni. Il cambio di fisica inoltre non sembra aver intaccato la presenza di armi multiple, data la scena in cui Kratos fa a pezzi vari nemici con l'ausilio di uno splendido scudo da alternare senza problemi ai colpi d'ascia. Per la cronaca, persino le combo non sono state sostituite da colpi singoli variabili: nel video si possono ammirare varie combinazioni sui mostri, con tanto di ritorno delle prese e attacchi pensati per gruppi di nemici.

Papà ammazza gli dei in God of War

Sempre l'ascia rimane centrale nel combattimento dalla lunga distanza, visto che può venir lanciata e recuperata magicamente quasi subito (la si può persino piantare nel terreno o sui muri e in seguito recuperare a mo' di boomerang, durante un assalto senza esclusione di colpi). In parole povere, non crediate che il sistema di combattimento abbia risentito della nuova direzione della serie: Kratos è ancora una furia inarrestabile; ha solo perso quella tendenza al massacro totale di gruppo che le catene delle sue precedenti armi garantivano sui gruppi di nemici in passato, in favore di uno stile più ragionato e complesso. Peraltro a non cambiare è stata anche la tendenza dei Santa Monica a portare al limite le piattaforme Sony, perché questo God of War è davvero magnifico da vedere, vanta un comparto tecnico impressionante, e mappe all'apparenza più estese (e distruttibili) di quanto fosse lecito aspettarsi dalla saga. Aggiungete fasi in barca esplorative che potrebbero portare a qualche peculiare novità durante l'avanzamento, una maggior importanza dei PNG, e momenti esplorativi di scalata alla Uncharted (con figlioletto sulle spalle), e potreste avere per le mani un titolo di rara completezza, capace di chiudere al meglio questa generazione.

Il nuovo God of War appare sempre più impressionante e, nonostante sia facile capire perché la rinnovata importanza della narrativa stia preoccupando i puristi, risulta davvero impossibile non dare fiducia ai Santa Monica davanti all'impressionante video visto sul palco Sony. Pur avendo perso un po' della sua ultraviolenza, il gioco ha dalla sua mappe più estese e interattive, un sistema di combattimento più rifinito e "pesante", una ancor maggiore spettacolarità e il solito impatto grafico nucleare a cui il team ci ha abituato. La killer app di PlayStation 4 del prossimo anno? Molto probabile.

CERTEZZE

  • Graficamente eccelso
  • Sistema di combattimento ricco e molto interessante
  • Ambientazione curata e maggior enfasi sulla narrativa

DUBBI

  • La rinnovata importanza della storia potrebbe inficiare la qualità complessiva dell'azione