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30 anni di Myst, tra passato e futuro della saga

Nel 1993 usciva un gioco iconico per l'epoca: Myst. Ripercorriamo la sua storia con un occhio al presente delle avventure grafiche e al futuro della saga.

30 anni di Myst, tra passato e futuro della saga
SPECIALE di Claudio Camboni   —   24/09/2023

Era precisamente il 24 ettembre del 1993 quando uscì su PC un videogioco che rimase scolpito nella memoria di tanti giocatori. Pare ieri, ma a pensarci bene in quei tempi ancora non esisteva l'Unione Europea, nel cinema debuttava il primo Jurassic Park e nella Serie A brillavano giocatori come Van Basten e Baggio. È trascorsa praticamente una vita, ma Myst è uno di quei prodotti iconici che ancora tutti gli appassionati si ricordano nonostante siano trascorsi ben trent'anni.

La nascita di Myst

Rand Miller, co-fondatore di Cyan Games e autore di Myst
Rand Miller, co-fondatore di Cyan Games e autore di Myst

Probabilmente i fratelli Robyn e Rand Miller non avrebbero mai creduto che il software tra le loro mani sarebbe diventato uno dei videogiochi più venduti e di successo al mondo. Nel 1987, nella sperduta città di Spokane situata tra le Montagne Rocciose e il confine con il Canada, fondarono la loro azienda Cyan iniziando con titoli destinati ai bambini: The Manhole fu uno dei primi programmi basati sull'esplorazione, seguito da Cosmic Osmo e Spelunx, altri due software per visitare ambientazioni virtuali sui monitor dell'epoca.

La svolta arrivò qualche anno dopo, però. I due volevano creare qualcosa di profondamente diverso dai videogiochi dell'epoca, quasi tutti basati su sparatorie o mondi astratti. Il loro obiettivo era quello di creare una sorta di non-luogo onirico, ma realistico, dove il giocatore potesse perdersi al suo interno e diventare egli stesso parte della storia da seguire. Nessuna morte, nessun inventario, nessuna arma. Solo il giocatore e il luogo dove era ambientato tutto. Nel 1991 lo sviluppo di Myst era agli albori.

Le particolarità di Myst

L'isola di Myst, un ambiente suggestivo e inquietante
L'isola di Myst, un ambiente suggestivo e inquietante

Il 24 settembre del 1993 esce finalmente Myst, diventando presto il gioco PC più venduto di sempre con oltre 10 milioni di copie (record superato solo tanti anni dopo da The Sims). Uno degli aspetti più interessanti che lo differenziava da tutte le altre avventure era l'assenza totale di qualsiasi tipo di interfaccia grafica: niente inventario, assente ogni qualsivoglia barra di energia, zero indicazioni e aiuti a schermo. Lo scopo era quello di creare una sorta di relazione invisibile tra protagonista e giocatore, facendoli connettere al massimo eliminando qualsiasi cosa si frapponesse tra i due. Myst riusciva a creare una forte sospensione dell'incredulità esattamente come succede al cinema guardando un film estremamente immersivo e coinvolgente.

Le origini di Myst

Una delle ambientazioni di Myst
Una delle ambientazioni di Myst

Inizialmente pensato per Apple Macintosh, Myst arrivò presto su qualsiasi piattaforma esistente comprese le console dell'epoca come Sega Saturn, Atari Jaguar, CD-i e PlayStation. Nonostante fosse pensato come un'avventura punta e clicca trovò un discreto successo anche su questi sistemi, tanto da meritarsi un seguito chiamato Riven. Il nome del gioco e la sua tipica atmosfera surreale e onirica derivano, come successivamente dichiarato dai suoi creatori, dal romanzo "L'Invenzione di Morel" dell'autore argentino Adolfo Bioy Casares, a sua volta ispirato all'"Isola del dott. Moreau" di H.G. Wells e i racconti di Edgar Allan Poe.

Per chi non l'avesse mai giocato, Myst è un susseguirsi di situazioni legate alla risoluzione di enigmi, sia all'interno dell'Isola che dentro i vari mondi paralleli dove siamo trasportati continuamente. Lo scopo è quello di trovare una via di fuga e sopravvivere al non-luogo, esplorando e raccogliendo indizi, interagendo con gli oggetti e progredendo nella storia fino alla fine. Alla base dell'idea di Myst c'è proprio l'esplorazione, ancora prima dello scopo finale che è trovare una via di fuga. La sensazione di solitudine è sempre fortissima e i personaggi secondari introdotti come forma di indizio e narrazione.

Il futuro di Myst e di Cyan Games

Myst come mistero, ma anche 'mistico'
Myst come mistero, ma anche "mistico"

Sebbene i dipendenti a lavoro sui giochi di Cyan Games siano variati negli anni da un minimo di 7 fino ad arrivare a quasi 80 persone, la sede storica della compagnia è sempre rimasta quella riconoscibile e iconica, di Spokane. Quello che nel tempo è fortemente cambiato è il mercato dei videogiocatori e, soprattutto, i metodi di finanziamento dei prodotti indipendenti. Le "piccole" produzioni che può affrontare la compagnia al giorno d'oggi difficilmente troverebbero un editore pronto ad accollarsi i rischi di distribuzione. Fortunatamente, da molti anni esiste anche una piattaforma come Kickstarter che ha dato una nuova linfa a sviluppatori come quelli di Cyan Games.

Dopo aver raccolto milioni di dollari per l'edizione anniversario di Myst, infatti, è stato sviluppato un titolo inedito come Firmament che ha riscosso anche un discreto successo di pubblico e critica. Il futuro di Myst pare ancora roseo pensando alla moltitudine di versioni arrivate negli ultimi tempi: tra realtà virtuale, remake e le edizioni anniversario le avventure grafiche di questo genere sono ancora in splendida forma nonostante siano passati trent'anni.