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Trucco o realtà?

Da Phoenix Wright a Ghost Trick il passo è breve... oppure no?

PROVATO di Elisa Di Fiore   —   07/10/2009

Tra i tanti padiglioni presenti al TGS, quello di Capcom spiccava senz'altro per l'originalità e la varietà dei titoli presentati. In un angolino poco pubblicizzato e privo della classica fila chilometrica che contraddistingueva giochi come Okamiden, una grossa palla d'acciaio appesa a una gru indicava la presenza di Ghost Trick, titolo esclusivo per DS che ha colto molti di sorpresa. Il nuovo sforzo artistico di Shu Takumi, creatore della ormai celebre serie legale Phoenix Wright, è stato infatti mostrato per la prima volta in forma giocabile al TGS, dove ha subito conquistato il pubblico grazie a un originale stile grafico e a un ancor più originale sistema di gioco a metà tra un'avventura e un puzzle game. Nonostante la nostra conoscenza del giapponese sia prossima allo zero, abbiamo provato la demo fino alla fine con risultati decisamente positivi.

Il biondo mi dona

Protagonista di Ghost Trick è Sissel, uno spilungone dal ciuffo biondo che sembra un incrocio tra un personaggio di Suda51 e un cartone animato dai colori psichedelici degli anni '60. La sua caratteristica più evidente è quella di essere morto già all'inizio del gioco: pare sia stato sparato da un gangster in completo nero, che ora si prepara ad eliminare anche una ragazza. Come fermarlo? Essere morti rende tutto più difficile, perchè Sissel non può interagire con gli altri personaggi come farebbe se fosse vivo. Non può parlare, non può maneggiare armi da fuoco nè qualsiasi altro tipo di arma.

Trucco o realtà?

Con la sua limitata energia può solo far compiere piccoli movimenti agli oggetti circostanti. Per fortuna gli oggetti non mancano, dato che ci troviamo in una discarica, e allora perchè non creare una reazione a catena che abbia il suo effetto finale sull'assassino? Nella breve demo disponibile in fiera abbiamo sperimentato con gli oggetti disponibili sullo schermo. Una chitarra, per esempio, può essere suonata brevemente per distrarre il killer e permettere alla ragazza di scappare per alcuni metri, ma dopo la sorpresa iniziale l'assassino tornerà alla carica se non penseremo a un'altra distrazione. Meglio colpire una scala pieghevole, che si allungherà fino a toccare una bicicletta che potrà a sua volta essere spinta lontano per andare a sbattere contro il nemico. E così via fino alla fine della demo, quando un interruttore può essere finalmente attivato per rilasciare la palla d'acciaio di cui sopra, che cade esattamente sul killer schiacciandolo. Pur senza poter capire i lunghi dialoghi in giapponese, Ghost Trick ci ha regalato attimi di sorpresa e di divertimento che ci fanno sperare in una pubblicazione europea non troppo distante.

Santa pazienza

Ulteriori dichiarazioni rilasciate da Capcom (questa volta in inglese)

Trucco o realtà?

ci informano che la demo provata non è tratta da uno specifico livello del gioco, ma è piuttosto un'esperienza unica creata appositamente per il pubblico del TGS. La versione finale del gioco, prevista entro il 2010, dovrebbe avere dodici livelli, nei quali Sissel cercherà di proteggere la vita di numerose persone. A quanto pare, il protagonista non ricorda nulla della sua morte e parte della storia si concentrerà sul ricostruire i suoi ultimi attimi di vita. Oltre a spostare gli oggetti per brevi tratti, Sissel può anche tornare indietro nel tempo fino a quattro minuti prima della morte di un personaggio, in modo da prevenire la tragedia. In puro stile Ace Attorney, il gioco è ricco di dialoghi tra personaggi e di monologhi interiori del protagonista. Per scoprire di cosa si tratta e per provare alcuni dei puzzle più complessi dovremo purtroppo aspettare l'uscita di una demo in inglese...

CERTEZZE

  • Avventura ed enigmi, ottimo mix
  • Stile grafico originale

DUBBI

  • Trama e longevità da valutare
  • Lunga attesa per vederlo in occidente