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Il Ritorno di Sakaguchi

Dopo Xenoblade, un nuovo jRPG importante sulla console Nintendo, firmato nientepopodimeno che dal papà di Final Fantasy

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   11/01/2012

"Entrambi i giochi [Blue Dragon e Lost Odissey per Xbox 360] usavano la formula di Final Fantasy come struttura di base. Le sfide affrontate durante lo sviluppo erano tutte a livello narrativo... non provammo nulla di nuovo per alterare il sistema di gioco. Durante la riunione indetta in seguito alla conclusione dei progetti, il nostro comune rimpianto fu proprio quello di aver praticamente usato metodi di vecchia generazione per creare RPG di nuova generazione. Ed è così che è cominciato questo nuovo progetto". Con queste parole Hironobu Sakaguchi esprime sostanzialmente l'idea di cosa ci aspetta in The Last Story, il nuovo jRPG per Nintendo Wii di imminente rilascio europeo.

Il Ritorno di Sakaguchi

E' il primo progetto della softco Mistwalker sulla console Nintendo: per chi non lo sapesse, la società giapponese fu fondata nel 2004 da Sakaguchi con il supporto di Microsoft dopo che il noto programmatore aveva peregrinato per qualche anno in seguito al suo abbandono della nave ammiraglia, ora nota come Square Enix, che l'aveva reso famoso in tutto il mondo sopratutto grazie a Final Fantasy, franchise del quale Sakaguchi è a tutti gli effetti padre naturale. Il nuovo progetto di Mistwalker sembra voler rompere ogni legame con la tradizione jRPG tanto cara a Sakaguchi ed è già adesso uno dei titoli più attesi del 2012.

Final Story

Da un punto di vista meramente tecnico, The Last Story si preannuncia come una delle migliori produzioni per Nintendo Wii, grazie a una cura maniacale per praticamente ogni elemento visivo, dalla modellazione tridimensionale di personaggi, scenari e mostri alla resa grafica di effetti particolari come le deflagrazioni causate dalla magia. Nintendo Wii sembra gestire con disinvoltura il complesso engine tridimensionale in ogni situazione, sopratutto durante i combattimenti contro molteplici avversari che si svolgono, tra cozzare di spade ed esplosioni magiche, fluidamente e senza incertezze, ripresi da una telecamera dinamica e intelligente.

Il Ritorno di Sakaguchi

Il character design è stato affidato a Kimihiko Fujisaka, già creatore dei personaggi di Drakengard e Sands of Destruction: i modelli poligonali riproducono in maniera convincente i suoi disegni e il carisma dei vari protagonisti, in particolare Elza. Quest'ultimo è la star di The Last Story: la storia, divisa in ben quarantatré capitoli, sembra infatti girare intorno a questo mercenario orfano, cresciuto sotto l'ala di Quark, leader del gruppo e praticamente fratello maggiore per il nostro eroe. La trama seguirà le vicende di questo variegato gruppo di mercenari che, almeno inizialmente, costituisce il canonico "party" del giocatore: ogni membro sembra essere stato caratterizzato in modo preciso e piuttosto adulto, come dimostra per esempio Seiren, un'eroina decisamente atipica che alza troppo il gomito e usa un linguaggio da scaricatore di porto. Naturalmente non mancherà l'intreccio amoroso, al centro del quale pare esserci Kanan, la nobile e ribelle nipote del Conte Arganon, e il tradizionale complotto politico incrociato alla tipica minaccia soprannaturale, anche se Sakaguchi ha dichiarato di voler ridurre al minimo gli elementi fantasy. Le premesse per un'ottima storia, narrata con la consueta maestria e coadiuvata dalla colonna sonora del sempre ottimo Nobuo Uematsu, insomma ci sono tutte.

Il Ritorno di Sakaguchi

The Last Fantasy

Sakaguchi ha reiterato più volte di volersi essere allontanato dalla tradizione jRPG che ha contribuito egli stesso a creare con Final Fantasy, diventato negli anni il modello di gameplay al quale bene o male tutte le produzioni moderne hanno finito con l'ispirarsi, di conseguenza The Last Story è decisamente un jRPG atipico, sopratutto dal punto di vista del combattimento. Le meccaniche si appoggiano a quelle degli RPG più dinamici e in un certo senso occidentali, sopratutto gli MMORPG con i loro tradizionali archetipi: il ruolo del "tank", il personaggio cioè che attira l'attenzione dei nemici, sembra essere di fondamentale importanza dal punto di vista strategico, in quanto consente ai "maghi" di recitare incantesimi devastanti che richiedono d'altra parte svariati secondi di preparazione. Il combattimento è in tempo reale e per certi versi ricorda quello di Xenoblade Chronicles, ma in questo caso è possibile controllare soltanto il protagonista, Elza, impartendo ai suoi compagni altre istruzioni mentre si attaccano i nemici in mischia o a distanza. Uno degli aspetti più interessanti di The Last Story è infatti la libertà d'azione concessa al giocatore: non è obbligatorio comportarsi da strateghi, si può anche assaltare alla cieca i nemici con raffiche di colpi ravvicinati e attacchi speciali.

Il Ritorno di Sakaguchi

E' per esempio possibile bombardare un ponte per farlo crollare, eliminando gli avversari e la loro scomoda postazione sopraelevata, ribaltando una situazione inizialmente sfavorevole; oppure è possibile posizionarsi all'interno dei cerchi magici generati dagli incantesimi dei nostri compagni per acquisire dei bonus o trascinarci sopra i nemici per depotenziarli. La componente strategica diventa inoltre fondamentale quando si affrontano i numerosi boss alla fine dei vari capitoli, i quali devono essere combattuti in modi particolari, un po' come in The Legend of Zelda: in questo caso, i consigli dei membri del party ci aiuteranno a capire come comportarci per sconfiggere il nemico di turno. The Last Story sembra dunque fornire al giocatore una notevole varietà a livello di gameplay, unita a una quantità di contenuti considerevole: oltre a svariati segreti da scoprire, tra dungeon opzionali e armi segrete da potenziare, la nuova fatica di Mistwalker propone anche una componente multigiocatore divisa in due modalità. Una di esse permette infatti di affrontare in battaglia un altro giocatore, impersonando uno dei personaggi del gioco (compresi i cattivoni) all'interno di mappe apposite; l'altra invece consente di allearsi ad altri giocatori per abbattere dei boss speciali che richiedono estrema coordinazione, un po' in stile Monster Hunter, e che ricompensano i giocatori con oggetti estremamente potenti che possono essere utilizzati, ovviamente, anche nella modalità single-player. The Last Story uscirà in Europa a febbraio: dopo Xenoblade Chronicles, è il secondo jRPG per Wii che raggiunge i nostri scaffali prima di quelli americani, non ci resta che sperare che abbia in comune con il gioco targato Monolith Soft anche l'altissima qualità.

CERTEZZE

  • Il miglior gioco di Mistwalker?
  • Storia e gameplay di grande qualità

DUBBI

  • I puristi del genere potrebbero restare scottati
  • La qualità della modalità multigiocatore dipenderà dalle partecipazione dei giocatori