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Diario del capitano

DIARIO di La Redazione   —   02/05/2002

Diario del capitano

Stamattina sono stato sorpreso da una notizia di quelle che ti lasciano un po' scosso perchè, egoisticamente, ho pensato "sarebbe potuto succedere anche a me". Di incidenti ne accadono ogni giorno, ma alcuni tipi di incidenti attraggono l'attenzione più di altri, vuoi per l'originalità del modo, vuoi perchè chiunque, almeno una volta, ha pronunciato la profezia della fatalità.
Insomma, a Terni esiste uno dei pochi luoghi italiani dotati di un posto "naturale" per lanciarsi con l'elastico (cosiddetto bungee jumping). Non la solita gru, ma una bella ambientazione con tanto di ponte, gola e ruscello. Talmente suggestiva che Gabriele Muccino l'aveva scelta per una scena del film "L'ultimo bacio".
Ieri sera, per una tragica coincidenza, una coppia di innamorati ha fatto l'ultimo salto nel buio.
Ora, essendo stato uno dei primi lanciatori quando l'impianto di bungee aveva appena aperto (che sarà stato... il 1997?), e avendo proposto alla signora Pucci più di una volta di lanciarci insieme (capite.. per quell'attribuire al lancio un non so che di simbolico), oggi mi sento un po' perso in questa sensazione "avrei potuto essere io". E invece sono stati quei due ragazzi.
Immagino che questo discorso sia politically incorrect ma è quello che tutti, nessuno escluso, fanno, passando in autostrada, vedendo il camion che ha invaso la loro corsia e ha investito una macchina passata cinque minuti prima davanti a loro. E' il caso, o destino. Oppure è più giusto pensare come The Rock che ieri sera su Il Re Scorpione dichiarava "il destino me lo scelgo io".
Nessuna morale, solo una tragedia nata da un serie sfortunata di combinazioni. Un momento di silenzio.