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Final Fantasy 14, Naoki Yoshida racconta passato, presente e futuro del MMO di Square Enix

Durante il Final Fantasy 14 Fan Fest il produttore Naoki Yoshida ha tenuto una conferenza stampa per il 10° anniversario del MMORPG: ecco quello che ha raccontato.

Final Fantasy 14, Naoki Yoshida racconta passato, presente e futuro del MMO di Square Enix
SPECIALE di Lorenzo Mancosu   —   24/10/2023

Alla fine del Final Fantasy 14 Fan Fest, Naoki Yoshida non è riuscito a contenere l'emozione, lasciandosi andare alle lacrime proprio in chiusura dei festeggiamenti per il decimo anniversario della sua creatura. Migliaia di persone si sono riversate nell'Excel di Londra dai quattro angoli d'Europa per assistere alla seconda tappa della manifestazione, ancora reduci dall'incredibile impatto di Endwalker, l'espansione che ha calato il sipario sul filone narrativo che ha conquistato decine di milioni di cuori.

Poi, lontano dai boati della folla e dai concerti che tuonavano le più celebri melodie di Eorzea, il producer è salito alla cattedra di una piccola stanzina lontano dai riflettori, partecipando a una conferenza stampa volta a tirare le somme sul suo operato fino a questo momento. Vestito da Viper, il nuovo Job che sarà introdotto nell'imminente espansione Dawntrail, ha riflettuto sul percorso del fiore all'occhiello di casa Square Enix, rispondendo alle domande della stampa e svelando alcuni fra i suoi desideri più nascosti. Ecco tutto quello che Naoki Yoshida ha raccontato ai microfoni in occasione del Final Fantasy 14 Fan Fest.

Presente e futuro di Final Fantasy 14

Hironobu Sakaguchi, creatore di Final Fantasy, è impazzito per il quattordicesimo episodio
Hironobu Sakaguchi, creatore di Final Fantasy, è impazzito per il quattordicesimo episodio

Elemento centrale della manifestazione è stata la presenza di Hironobu Sakaguchi, creatore della saga di Final Fantasy: il leggendario produttore dell'ex Squaresoft ha iniziato a giocare a Final Fantasy 14 ormai da qualche mese, dedicando in certi casi anche dodici ore al giorno al MMORPG costruito da Yoshida, un titolo che ritiene fra i migliori dell'intera serie. Era d'obbligo, di conseguenza, domandargli cosa pensasse in merito: "Più di ogni altra cosa sono semplicemente felice", ha dichiarato Yoshi-P. "Un MMORPG è un prodotto molto lungo, richiede parecchio tempo per arrivare alle fasi conclusive, e considerando quanto è occupato Sakaguchi ci chiedevamo costantemente quanto sarebbe andato avanti a giocare, fin dove sarebbe arrivato. L'obiettivo del nostro progetto è presentarsi come un parco a tema per il franchise di Final Fantasy, pertanto avere il suo creatore impegnato a scoprirne le sfaccettature è stata una grande fonte di motivazione. Ha esplorato l'intera offerta e ci ha fatto comprendere l'importanza del lavoro che abbiamo svolto nel corso degli ultimi dieci anni. A essere onesto non mi sarei mai aspettato che Sakaguchi San avrebbe persino tentato i contenuti Ultimate [i contenuti più difficili del gioco] in segreto, senza nemmeno dirmelo".

La commozione di Yoshida è esplosa al termine del Fan Fest, quando è scoppiato in lacrime dopo essere stato ringraziato apertamente da Sakaguchi per il lavoro che ha svolto sulla saga. Un lavoro che il produttore ha intenzione di continuare ancora a lungo: "Quando creiamo un'espansione come Dawntrail pianifichiamo le cose con due anni in anticipo, e ovviamene non ha alcun senso condividere prematuramente la direzione che abbiamo scelto. Ciò detto, ho già idee molto chiare nella mia mente per quello che vorrei inserire non solo nella 7.0 ma anche nelle future versioni 8.0 e 9.0, quindi posso garantire che ho intenzione di sviluppare ancora a lungo Final Fantasy 14", ha affermato, scongiurando l'idea diffusa che dopo la conclusione di Endwalker l'esperienza stesse per avvicinarsi al tramonto.

Gli occhi degli appassionati sono puntati sulla nuova espansione Dawntrail
Gli occhi degli appassionati sono puntati sulla nuova espansione Dawntrail

A proposito dell'espansione prevista per l'estate 2024, In molti hanno notato riferimenti all'undicesimo e al decimo episodio della saga osservando i primi scorci di Tural, il continente al centro della prossima espansione, e apparentemente non si tratta di semplici fantasie: "Per dirla in modo semplice, ci sono riferimenti evidenti ad alcuni capitoli passati di Final Fantasy in Dawntrail. A dire il vero sono molto forti: so che a molti piacerebbe se dessi qualche indizio per scatenare le speculazioni, ma al tempo stesso rovinerei l'elemento della sorpresa. Ovviamente non possiamo parlare nel dettaglio dei contenuti che stiamo creando per quanto riguarda battaglie, boss e raid, quindi vi invito a pazientare ancora un po'. Ma l'artwork che abbiamo svelato oggi - quello creato da Yoshitaka Amano - originariamente era pensato per il ventesimo anniversario di Final Fantasy XI. Abbiamo tanti concept art relativi al crossover con Final Fantasy XI, e sono convinto che appena il pubblico li vedrà si farà un'idea chiara della direzione che abbiamo scelto".

Un percorso che certamente non muterà è quello relativo alla natura atipica del progetto, un MMORPG che può essere vissuto come un gioco single-player grazie all'introduzione del Trust System: implementando l'IA relativa ai bot, Yoshida ha pensato di concedere ai giocatori di vivere l'intera avventura giocando in solitaria. "In questo momento è nostra volontà inserire i Trust per tutti i Dungeon che fanno parte della narrazione principale, e non per le versioni Hard e i contenuti opzionali. È una scelta anche legata a complessità tecniche: in Dawntrail inseriremo molti nuovi personaggi giocanti, e progettare l'IA per ciascuno è un lavoro molto impegnativo. Poi c'è un'altra ragione, ovvero l'aderenza alla narrazione: gli Scions [ovvero il gruppo di protagonisti non giocabili] fanno sempre cose specifiche in contesti specifici, quindi le loro apparizioni come compagni di party attivi devono sempre avere un senso. Anziché utilizzare il sistema di Trust per consentire di affrontare tutti i contenuti assieme a un party di bot, preferirei trovare un nuovo modo di andare all'avventura in loro compagnia".

Collaborazioni e crossover

I crossover messi in scena dal titolo sono semplicemente spettacolari
I crossover messi in scena dal titolo sono semplicemente spettacolari

Uno degli elementi distintivi di Final Fantasy 14 è la duttilità con cui si è piegato a ogni genere di collaborazione ed evento a tempo limitato, intrecciandosi con brand come Monster Hunter, Nier Automata, Yokai Watch e tantissimi altri. Adesso è giunto anche il momento di Final Fantasy 16: "Il produttore di Final Fantasy 16 [ovviamente sta parlando di sé stesso] è una persona molto occupata, ma ho avuto il tempo di parlare con lui e alla fine ho ottenuto l'approvazione per questa collaborazione. In termini di quanto ci si potrà aspettare, si tratta di equipaggiamenti limitati al solo personaggio di Clive Rosfield, perché ci sono persone che non hanno ancora giocato al 16, magari non hanno la PS5 e stanno aspettando la versione PC, pertanto non abbiamo intenzione di fare riferimenti a elementi avanzati della storia. Spero di trovare il tempo per parlare ancora con il producer di Final Fantasy 16 per proporgli un crossover ancora più elaborato".

Yoshida si è anche sbottonato su quella che sarebbe la collaborazione dei suoi sogni: "Come ho già detto in passato, sono sempre stato un grandissimo fan di Blizzard Entertainment, quindi se per miracolo fosse possibile sognerei di collaborare con Diablo. Diablo è un titolo dall'estetica hardcore per quanto riguarda il mondo, che è pieno roba... ehm... appuntita... insomma in termini di rating dell'età sarebbe una collaborazione complicata. Non vorrei assolutamente deludere i fan del franchise originale, ma per realizzarla dovremmo comunque lavorare su una versione più "soft" dell'immaginario di Diablo. Da videogiocatore però sarebbe fantastico: devo dire che sono felice di aver portato a termine crossover ottimi con grandissimi marchi e soprattutto di scoprire che sono stati apprezzati dai fan degli originali. L'obiettivo finale delle nostre collaborazioni è quello di generare hype non solo per Final Fantasy 14, ma per tutti i videogiochi coinvolti e i videogiochi in generale. E riuscire a fare quella partnership con Diablo mi piacerebbe davvero tanto".

La partnership con Fall Guys sembra tanto inattesa quanto riuscita
La partnership con Fall Guys sembra tanto inattesa quanto riuscita

Anche se in seguito alla rivoluzione portata da Fortnite di Epic Games il numero di collaborazioni fra diversi brand sta lievitando a dismisura, è molto raro trovarsi di fronte a progetti elaborati come quelli messi in campo da Final Fantasy 14: anche in questo caso, il producer ha voluto raccontare nel dettaglio come funziona un'operazione di questo genere. "Quando facciamo collaborazioni sono sempre direttamente coinvolto e parlo di persona con i team di sviluppo. Prendiamo il caso di Monster Hunter: ho discusso direttamente con i producer Tsujimoto e anche con il creatore Fujioka. È qualcosa che ho pianificato nella mia mente per tantissimo tempo prima di avviare la discussione. Nel caso di Fall Guys è stato il team di Mediatonic a farci una proposta, ma le cose non sono andate come pensavano. Hanno contattato il team europeo, ma noi abbiamo mandato subito una controproposta e loro sono rimasti sorpresi, perché nessuno si aspetta mai che vogliamo fare qualcosa di più di un semplice "scambio di skin". Diciamo che durante le collaborazioni la nostra politica è quella di creare un reale crossover per alimentare l'hype attorno a entrambi i titoli".

Accanto al crossover interno sul fronte del sedicesimo episodio e soprattutto l'enorme Alliance Raid che riprenderà l'ispirazione dell'undicesimo capitolo, è stata proprio la partnership a sorpresa con Fall Guys ad aver convinto maggiormente gli appassionati; sfruttando i minigiochi del celebre Gold Saucer, il titolo di Mediatonic prenderà infatti vita nel mondo di Eorzea. "Per prima cosa vorrei ringraziare tutti per l'interesse mostrato nei confronti del crossover con Fall Guys: abbiamo mostrato solo alcune delle ricompense nel video dell'annuncio, ma vi assicuro che ce ne sono tantissime altre, sono molto carine e hanno tutto il feeling dell'originale. So che ai giocatori sono sempre piaciuti i nostri jumping-puzzle e quello nella città di Kugane è noto per essere il più difficile: beh, tenete gli occhi aperti quando giocherete a Dawntrail. Non aggiungo altro, ma guardatevi bene attorno mentre state svolazzando per le mappe perché potreste trovare qualcosa di molto simile e altrettanto difficile".

Xbox e l'identità di Final Fantasy 14

Alla fine è successo: Final Fantasy 14 arriverà su Xbox
Alla fine è successo: Final Fantasy 14 arriverà su Xbox

Dopo anni di richieste rumorose da parte dell'utenza, Final Fantasy 14 arriverà su Xbox: la prima data da segnare sul calendario è gennaio del 2024, momento in cui avrà inizio una prima fase Beta sulle macchine della casa di Redmond. "Io sono sempre stato un giocatore Xbox molto hardcore, quindi posso affermare con discreta sicurezza che il sottoscritto e Phil Spencer siano le persone più felici per il raggiungimento di questo traguardo", ha dichiarato Yoshida, prima di aggiungere una postilla relativa all'intero parco titoli del publisher giapponese. "So che di recente molti giochi Square Enix non sono stati rilasciati sulla piattaforma, e so quanto una scelta di questo tipo possa infastidire i giocatori Xbox. Proprio per questo motivo sono felicissimo di vedere il sogno che ho covato per così tanto tempo diventare realtà: voglio consegnare il nostro gioco nelle mani di molti nuovi fan e credo davvero che questo sia un traguardo fantastico".

Se i giocatori Xbox avranno l'occasione di vivere una straordinaria avventura - per loro completamente inedita - i fan di vecchia data hanno iniziato a mostrare un po' d'insofferenza nei confronti delle patch 6.X, ovvero quel post-lancio di Endwalker che dura ormai da tantissimo tempo. Yoshida ha voluto rispondere così alle critiche: "I giocatori tendono a concentrarsi sul momento preciso, su un punto particolare della storia, mentre io devo osservare Final Fantasy 14 nel lungo termine. Quando pensavo al periodo delle patch 6.X - ovvero dopo Endwalker - avevo già in mente di concentrarmi su contenuti per il singolo giocatore o per piccoli gruppi, e credo che alcuni membri della community ci siano rimasti male. La 6.0 ha rappresentato la conclusione definitiva della saga di Hydaelyn e Zodiark, quindi volevo che quel finale arrivasse davvero a tutti, compresi i giocatori che tradizionalmente non sono interessati ai MMORPG". Le cose, però, sono destinate a cambiare: "Pensando a quello che accadrà nel corso delle 7.X, voglio che molti più giocatori possano apprezzare i contenuti, specialmente quando arrivano i classici momenti in cui ci si trova a ripetere le stesse cose. Nel lungo periodo è inevitabile stancarsi, pertanto vorrei riuscire a generare delle ondate di contenuti molto diversi in modo tale che gli appassionati abbiano il tempo di dedicarsi a tutte le sfumature".

La comunità di appassionati rimane stretta più che mai attorno al suo capitano
La comunità di appassionati rimane stretta più che mai attorno al suo capitano

D'altra parte, il produttore ha sempre avuto un approccio molto diverso al mercato rispetto a quello che solitamente viene imposto dagli autori di giochi come servizi: dove tutti cercano di convincere il pubblico a non abbandonare mai il mondo virtuale, Yoshida suggerisce sempre di staccare di tanto in tanto, sia per apprezzare altri videogiochi sia per godere in maniera più sana del MMORPG. Gli è stato domandato, a tal proposito, se c'è qualcosa che invidia ad altre esperienze del genere: "Ogni MMORPG ha un suo focus, un suo appeal, delle meccaniche distintive: se anche ci venisse in mente di ispirarci a una in particolare, dovremmo prima adattarla al nostro sistema, e a dire il vero questa è una cosa che già facciamo. Se però dovessi citare una meccanica che mi piace tantissimo ma che già so che non funzionerebbe in Final Fantasy 14, quella è la natura di Ultima Online. Quando ho giocato Ultima Online sono rimasto shockato, trasmetteva un senso di caos e una bellissima sensazione di libertà; devo ammettere che amerei davvero creare qualcosa di simile. Ma se provo a immaginare qualcosa del genere implementato in Final Fantasy 14, sono sicuro al 100% che spaccherei completamente la community. Forse oggi un gioco creato in quel modo non venderebbe bene".

Una cosa è certa: Naoki Yoshida tiene tantissimo a Final Fantasy 14, lo tratta quasi come fosse un figlio e non ha paura di commuoversi di fronte agli appassionati, e questa è una rarità assoluta per un pezzo grosso del mercato giapponese. Lo fa solamente per accattivarsi le simpatie dei giocatori? Magari per alimentare le finanze di Square Enix? Forse per fare carriera nell'organico della compagnia? In fin dei conti non ha alcuna importanza: figure come la sua sono sempre più rare da incontrare nel mondo dei videogiochi, specialmente quando si tratta di games as services, in questo caso addirittura di MMORPG. La storia di Final Fantasy 14, dopo dieci anni di successi, non ha intenzione di giungere al termine, ed è impossibile immaginare un futuro nel quale Yoshida non si trovi al timone: senza dubbio sarà ricordato come uno fra i più grandi capitani emersi in questa particolare era dei videogiochi.