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Ricordiamo Mr. Mouse, la mascotte di Multiplayer.it che non abbiamo mai chiesto ma che meritavamo

Tra gli scheletri nell'armadio di Multiplayer.it c'è anche Mr. Mouse, meglio conosciuto dagli amici come Mr. Glande: ecco la sua storia.

Ricordiamo Mr. Mouse, la mascotte di Multiplayer.it che non abbiamo mai chiesto ma che meritavamo
SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   07/04/2024

Un giorno la Terra sarà una distesa radioattiva priva di vita, l'umanità si sarà trasferita in blocco su Proxima Centauri, dove a dirla tutta fanno degli ottimi arrosticini, Xbox sarà diventato un PlayStation Studios per bloccare le fughe di notizie che la riguardano e qualcuno finalmente avrà dato un senso alla prima e unica mascotte di Multiplayer.it, il buon Mr. Mouse, meglio conosciuto come Mr. Glande, il vero motivo del successo di questo sito, nonché fonte di ispirazione per tutti noi, soprattutto nei momenti più bui. Se non ci fosse stato quel mouse a due tasti antropomorfo, dalla forma vagamente fallica, a dare uno slancio agli sforzi di Andrea Pucci e della sua cricca, oggi probabilmente non saremmo qui a festeggiare i 25 anni di questa geniale e scintillante idea che è diventata una fucina di talenti impareggiabile, tra la donna che sussurrava ai cavilli (ciao Giulia) e l'ex-giovane chiomato dal destino Pierpaolo (assecondatelo sempre, ci raccomandiamo), i cui nomi sono stati scolpiti sulle gobbe dei cammelli mutanti di Jeff Minter. In fondo possiamo dire con fierezza che tutti siamo nati da Mr. Mouse.

Come nasce il mito

Ce lo portavamo anche in fiera
Ce lo portavamo anche in fiera

La storia di Mr. Mouse è stata vergata su delle lastre di pietra da Pucci stesso, mentre era in pellegrinaggio sul monte Sinai (quella roba sul non desiderare la donna d'altri la dovete a uno scherzo che fece a Mosé). Un giorno il nostro si svegliò e decise che Multiplayer.it doveva diventare un marchio globale, conosciuto in tutta Terni. Si guardò intorno e vide che Nintendo aveva una mascotte, Sega aveva una mascotte, quindi perché lui no? Pare che soprattutto Sega lo ispirò parecchio, ma le testimonianze in merito non sono concordanti. Dopo aver disegnato il primo logo del sito in un furioso attacco d'arte, decise di appendere la matita al chiodo e lasciar fare a un grafico vero e proprio, Marco Capone, che realizzò non solo il logo con l'orecchino, ma anche il nostro amato Mr. Mouse.

All'epoca Multiplayer.it era un covo di giocatori PC, gente poco raccomandabile che giocava amorevolmente online, quindi fu naturale guardare le due cose che avevano più spesso in mano per realizzare la mascotte, il mouse e... Come rimembrato da Pucci stesso nel video per il ventesimo compleanno del sito, che trovate qui in giro da qualche parte, il taglio dei due pulsanti di Mr. Mouse scatenò immediatamente la fervida immaginazione della redazione che, quando lo vide in piedi, lo ribattezzò più propriamente Mr. Glande. Da quel momento nacque la leggenda, che ancora oggi aleggia per le ariose sale di Netaddiction.

C’è anche il cosplay

Mr. Mouse ha avuto anche un cosplay
Mr. Mouse ha avuto anche un cosplay

Naturalmente se hai una mascotte bella come Mr. Glande che fai, la tieni nascosta in uno scantinato sperando che muoia di fame o di inedia? Assoldi un sicario per eliminarla? Speri che te la compri la concorrenza per rovinarla? Assolutamente no! Con glande, pardon, grande lungimiranza la redazione iniziò a portarsela in giro per fiere ed eventi (per poi stupirsi che nessuno voleva darci pubblicità), come il Future Show o uno SMAU dei primi anni 2.000. Inoltre, Multiplayer.it scritturò un ragazzo americano per fargli indossare il costume di Mr. Mouse, senza che avesse fatto nulla di male. Era alto due metri e grosso come lo spazio che passa tra i neuroni di Pianesani, quindi era assolutamente perfetto per la parte. Purtroppo per lui il costume era di gommapiuma e oltretutto davvero spesso.

Agli inizi degli anni 2000 rischiavate di incontrare Mr. Mouse in giro per le fiere tecnologiche italiane
Agli inizi degli anni 2000 rischiavate di incontrare Mr. Mouse in giro per le fiere tecnologiche italiane

Il nostro ci entrò dentro e iniziò a sudare così tanto che quando se lo tolse dopo l'ultimo turno lavorativo (anche se alcuni affermano che non riuscì mai a uscirne) faceva così senso da essere inutilizzabile (il costume, non lui). Il ribrezzo per quell'umido pupazzo di gommapiuma sgualcito era così grande che fu deposto in un sottoscala come una sindone sfigata, per poi essere gettato chissà dove, insieme all'idea stessa di continuare a usare Mr. Mouse come mascotte del sito. Anche del ragazzo non si è più saputo nulla, con i genitori che hanno rinunciato a cercarlo dopo aver saputo che si era prestato a fare quel cosplay.