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World of Warcraft Classic, intervista agli sviluppatori

Abbiamo parlato con gli sviluppatori del progetto World of Warcraft Classic, delle difficoltà dello sviluppo e di quello che ci possiamo aspettare in futuro

Oramai da qualche settimana i giocatori di World of Wacraft hanno la possibilità di sperimentare Classic, riedizione dell'originale del 2004 che Blizzard ha riportato sui server per dare una botta di nostalgia ai giocatori vecchi e nuovi. Ne abbiamo parlato con Brian Birmingham, lead software engineer del progetto, che ci ha raccontato le ragioni dietro ad alcune scelte e le complessità del progetto.

Quale è stata la parte più complessa del progetto?
Dal mio punto di vista la parte più complessa è stata trovare il giusto equilibrio tra quello che volevamo mantenere e quello che non volevamo più in questa operazione nostalgia. In particolare da un punto di vista ingegneristico ci siamo dovuti chiedere più volte come resuscitare un prodotto programmato quindici anni fa e non necessariamente compatibile con gli hardware moderni. C'erano ad esempio una serie di bug e problemini noti ai giocatori al tempo che non rispecchiavano necessariamente il livello qualitativo che nel tempo Blizzard si è imposta. Abbiamo quindi dovuto "insegnare" a client e server moderni come interpretare un gioco del 2004, così da offrire il meglio dei due mondi: l'esperienza originale con la stabilità di oggi.

Avete imparato qualcosa nello sviluppo di WoW Classic che vi tornerà utile nella lavorazione dei nuovi contenuti di World of Warcraft?
Ci sono un paio di possibili risposte. In alcuni casi il lavoro fatto ad esempio sui personaggi, sulle loro abilità, ci ha imposto di risolvere alcune incompatibilità con delle skill specifiche che nel tempo avevamo dovuto abbandonare e che ora potrebbero tornare. Questo è il caso di Eyes of the Beast del Cacciatore, per citarne uno. A livello invece di filosofia dello sviluppo, la sfida di WoW Classic ci ha imposto di chiederci cosa funzionava allora, con un titolo nel complesso molto più esile, che magari oggi non riusciamo più a fare. Ad esempio ci siamo interrogati sulla capacità di oggi di World of Warcraft di permettere ad altri giocatori di incontrarsi, di fare nuove amicizie. In Battle for Azeroth abbiamo ad esempio fatto un grande lavoro in questo senso: era una necessità di cui ci siamo resi conto quando abbiamo iniziato a guardare a WoW Classic.

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Qual è l'utenza a cui volete parlare con WoW Classic?
In queste settimane stiamo osservando come in realtà l'utenza di Classic sia molto varia. Ci sono giocatori attivi su Battle for Azeroth che fanno avanti e indietro tra le due versioni del titolo. Ma c'è anche una nuova generazione, che magari aveva 2 o 3 anni all'epoca dell'uscita, che attraverso gli streaming e i video su Youtube ha conosciuto e vuole provare qualcosa che è generazionalmente lontano da loro. Abbiamo certi casi di giocatori che si stanno avvicinando al titolo che ha appassionato i loro genitori, è diventata quasi un'esperienza di famiglia.

La capacità dei server è stata migliorata rispetto a un tempo?
Attualmente la capacità dei nostri server è cresciuta rispetto a quella di un tempo. Questo sia perché le nuove tecnologie ce lo permettono, sia perché volevamo dare una sensazione di maggior "pienezza" all'esperienza. Passate le prime settimane però torneremo a una situazione simile a quella originale, con una capacità solo leggermente superiore a quella di allora, perché comunque il gameplay è stato pensato per un certo numero di utenti e non vogliamo romperlo.

Aggiornerete il titolo con la prima espansione, The Burning Crusade, più rapidamente rispetto a quello che faceste al tempo?
Per il momento ci stiamo concentrando sull'esperienza originale e sulle aggiunte che furono implementate nel periodo 2004-2006. Vogliamo intanto fare bene questi primi, importanti passaggi. Guardando al futuro stiamo ascoltando quello che dice la community, cerchiamo di capire cosa vogliono loro e da lì partiremo.

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Lavorate o lavorerete per fare piccoli aggiustamenti al bilanciamento delle classi rispetto a quello originale?
La risposta a questa domanda è no. Nel momento in cui dovessimo mettere mano, con il nostro giudizio moderno, all'esperienza di allora, modificheremmo il gioco e non saremmo fedeli agli obiettivi di questa operazione. Sappiamo che ci sono talenti e specializzazioni che non sono efficaci come altri, però per chi volesse un'esperienza rifinita e moderna c'è Battle for Azeroth; in Classic abbiamo intenzione di essere il più fedeli possibile. L'unica aggiunta che abbiamo fatto è una leggera integrazione a Battle.net per permettere un livello di comunicazione con gli amici che stanno giocando ad altro, per il resto non intendiamo toccare il gameplay né aggiungere obiettivi o simili.