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World of Warcraft: The War Within, tutto quello che sappiamo sul futuro del MMO targato Blizzard

La BlizzCon ha aperto uno spiraglio sul futuro di World of Warcraft: ecco tutto quello che sappiamo sulla Saga dell'Anima del Mondo che comincerà con The War Within.

World of Warcraft: The War Within, tutto quello che sappiamo sul futuro del MMO targato Blizzard
SPECIALE di Christian Colli   —   05/11/2023

La BlizzCon, l'evento che Blizzard Entertainment tiene quasi ogni anno - quando non si mettono in mezzo le pandemie e gli scandali - è partito quasi in sordina, adombrato dai tanti cambiamenti in corso e all'orizzonte, rappresentati forse e soprattutto da quella breve incursione di Phil Spencer sul palco a inizio serata per ricordare a tutti i presenti che Microsoft s'è comprata la compagnia di Irvine.

Il presidente Mike Ybarra e i suoi hanno condotto un'inaugurazione senza particolari acuti, tra annunci minori come il nuovo Eroe di Overwatch 2 o il lancio di Warcraft Rumble, mentre tutti gli occhi erano puntati sull'evento della serata. L'universo Blizzard comprende ormai una pletora di videogiochi, ma mentiremmo se negassimo che ogni anno il grosso dell'entusiasmo su quelle sponde lo portano i giocatori di World of Warcraft, e questa volta il MMO più famoso del mondo era in aria di espansione. L'annuncio si è fatto attendere fino alla fine, ma poi è prontamente arrivato nelle fattezze di Chris Metzen, che ha sostituito sul palco l'executive producer Holly Longdale per parlare del futuro, perciò ecco tutto quello che sappiamo su World of Warcraft: The War Within, la prima delle tre espansioni annunciate alla BlizzCon 2023.

La Saga dell'Anima del Mondo

Chris Metzen torna su World of Warcraft come direttore creativo
Chris Metzen torna su World of Warcraft come direttore creativo

"Una nuova grande avventura che dura da vent'anni": basterebbe usare questo slogan ufficiale per spiegare la portata dell'annuncio e il suo esatto contrario, ma per comprenderlo meglio dobbiamo fare un passo indietro e tornare al 2016, quando Chris Metzen, la principale mente dietro all'intero immaginario di Warcraft, ha lasciato Blizzard dopo ventitré anni passati a scriverne le storie e a fomentare il pubblico sui palchi della BlizzCon. Per molti è stato il momento che ha segnato il vero declino della compagnia, di cui Metzen è sempre stato un po' l'anima, e il fatto che World of Warcraft si sia sensibilmente risollevato dal 2022, dopo che Metzen è tornato all'ovile in qualità di consulente, è certamente significativo.

Poi, lo scorso settembre, è arrivato un altro annuncio molto più incoraggiante: Metzen ha assunto il nuovo ruolo a tempo pieno di Executive Creative Director per traghettare World of Warcraft nel suo primo ventennale a fine 2024. E casomai vi stesse venendo un dubbio, lo ripetiamo: sì, WoW nel 2024 compirà davvero vent'anni. Come passa il tempo, siamo invecchiati e tutto il resto.

Capirete, insomma, che per qualcuno che gioca assiduamente a World of Warcraft si tratta di una combinazione di eventi cosmici dalle potenzialità a dir poco metafisiche: Chris Metzen che torna come direttore creativo di World of Warcraft per il ventennale, cosa potrà mai andare storto? E in effetti non dovrebbe andare storto nulla, ma per com'è stato anticipato l'annuncio durante l'inaugurazione della BlizzCon ci si aspettava una roba fuori di testa, il famigerato World of Warcraft 2 che ogni tanto menzionano quelli che non hanno ancora capito che World of Warcraft non può e non deve cambiare forma perché altrimenti smetterebbe di essere quello che è: un successo che, pur coi suoi alti e bassi, continua a macinare giocatori e sottoscrizioni ogni anno.

Solo che quando sono saliti sul palco prima la Longdale e poi Metzen, continuando a parlare di futuro e sconvolgimenti, persino i veterani hanno cominciato a pensare che in arrivo ci fosse qualcosa di più di una semplice espansione, e in effetti in un certo senso è stato così perché Metzen non ha annunciato un'espansione: ne ha annunciate tre. Ed è lì che è cominciato una specie di corto circuito comunicativo.

Xal'athal è l'Aralda del Vuoto e l'antagonista principale di The War Within
Xal'athal è l'Aralda del Vuoto e l'antagonista principale di The War Within

The War Within è il titolo della prossima espansione, ma ne seguiranno altre due che si chiamano Midnight e The Last Titan: tutte insieme formeranno un arco narrativo inedito e importantissimo che affonda le radici nei vent'anni di storie raccontate dall'inizio di World of Warcraft e, se dobbiamo dirla tutta, persino da prima, quando Warcraft era ancora uno strategico in tempo reale. Va da sé che le dichiarazioni altisonanti di Metzen, che parla del momento ideale per tornare a giocare o cominciare da zero, ci sono apparse un po' contradditorie: se già la storia di World of Warcraft è enormemente frammentata nel gioco stesso - senza andare a scomodare i romanzi, i fumetti e i racconti brevi sul web - cosa dovrebbe capirne un nuovo giocatore o un veterano che si è allontanato da tempo?

In un questo senso, la cinematica introduttiva che è stata proiettata sugli schermi della BlizzCon è emblematica: è una lunga conversazione tra l'orco Thrall e il tormentato Anduin Wrynn, che parlano della minaccia che la spada di Sargeras, conficcata nella superficie terrestre, rappresenta per il futuro di Azeroth. Anduin è restio a proseguire la lotta, dopo quello che ha passato, ma ormai Orda e Alleanza si sono gettati i conflitti alle spalle ed è il momento di cominciare una nuova battaglia insieme.

Alleria Ventolesto sarà uno dei personaggi più importanti della Saga dell'Anima del Mondo
Alleria Ventolesto sarà uno dei personaggi più importanti della Saga dell'Anima del Mondo

Il talento nella computer grafica degli artisti Blizzard ha raggiunto ormai vette stratosferiche, basti guardare le animazioni facciali di Anduin e il livello di dettaglio nei lineamenti del buon vecchio Thrall, per non parlare delle musiche incalzanti di Neal Acree e in particolare il nuovo arrangiamento dell'ormai iconico Anduin's Theme che mette i brividi a praticamente ogni iterazione.

Il giocatore che ha vissuto gli ultimi anni di World of Warcraft - e quindi il ritorno di Thrall nella mischia, la sconfitta di Sargeras, la possessione di Anduin nel corso di Shadowlands e così via - probabilmente ha sbavato copiosamente in quei cinque minuti di computer grafica allo stato dell'arte, ma chiunque altro avrà inarcato un sopracciglio e pensato: embé?

Un'immagine dei Precipizi Sacri di The War Within
Un'immagine dei Precipizi Sacri di The War Within

Il corto circuito comunicativo sta nel linguaggio usato per anticipare il nuovo approccio di Blizzard al supporto di World of Warcraft. Prima un'espansione durava un paio di anni, scanditi attraverso molteplici aggiornamenti minori e maggiori, con quest'ultimi che da alcuni anni si fregiano di sottotitoli altisonanti: la settimana prossima, per esempio, arriverà Guardiani del Sogno, terza stagione dell'espansione Dragonflight già preceduta da Braci di Neltharion. Gli aggiornamenti maggiori sono espansioni in miniatura che costituiscono l'ossatura di un'espansione, il suo ciclo vitale e la sua narrativa preponderante che traghetta i giocatori verso l'espansione successiva, di cui si scopre il titolo solo alcuni mesi prima per via ufficiale oppure ufficiosa.

Il fatto che Metzen sia salito sul palco ad annunciare tre espansioni è... curioso, mettiamola così. Dapprincipio abbiamo pensato che si parlasse di aggiornamenti maggiori, almeno per quanto riguardava Midnight e The Last Titan, invece Blizzard le chiama proprio espansioni: un trittico che andrà a costituire una nuova storia intitolata ufficialmente Saga dell'Anima del Mondo, oppure Worldsoul Saga in inglese.

Le fonderie delle Profondità Risonanti
Le fonderie delle Profondità Risonanti

Se ci state intravedendo una somiglianza con la Saga dell'Infinito e la Saga del Multiverso nel Marvel Cinematic Universe dei Marvel Studios e Disney, forse non vi state sbagliando. A detta di Metzen, Dragonflight chiuderà un capitolo di World of Warcraft cominciato tantissimi anni fa, mentre The War Within ne aprirà un altro che, però, sarà molto più serrato. L'intenzione è quella di pubblicare le espansioni a stretto giro, rinunciando ai cicli vitali individuali di circa due anni: The War Within arriverà alla fine del 2024 e, sebbene a Blizzard si siano ben guardati di annunciare date o finestre di pubblicazione, le altre due espansioni dovrebbero uscire a meno di due anni ciascuna dalla precedente.

Questo significa che Blizzard avrà tutto il tempo per aggiustare il tiro nel caso in cui le cose dovessero andare storte, ma nel frattempo genera un hype sopra le righe per il futuro di World of Warcraft comunicando due fatti: primo, WoW è qui per restare; secondo, hanno le idee chiare e stanno giocando d'anticipo. L'improvvisazione e la confusione che hanno regnato negli ultimi anni di Blizzard prima di Dragonflight sembrerebbero essere un lontano ricordo, ora che c'è Metzen a decidere chi va dove, quando e perché.

Le nuove mappe sono molto più verticalizzate
Le nuove mappe sono molto più verticalizzate

Ovviamente è una decisione strategica rischiosa che può tornare indietro come un boomerang ma sul breve termine abbiamo a che fare con un messaggio potente, che alimenta un entusiasmo nella community di cui si sentiva il bisogno. Dragonflight è un'espansione eccellente che continua a riscontrare enormi consensi, ma la narrativa distaccata dalle radici della serie e la piega fortemente casual che hanno preso i contenuti possono sviare i giocatori affezionati che nel World of Warcraft di oggi faticano a trovare il riflesso del MMORPG che fu vent'anni fa. Sia chiaro che Blizzard non intende abbandonare la sua attuale filosofia, anzi, ma solo percorrere una strada apparentemente già tracciata e ricamarci sopra, garantendo ai giocatori un supporto a lungo termine.

Contemporaneamente c'è la mente di Metzen dietro la nuova narrativa, uno che praticamente ha scritto il Silmarillion di Warcraft e che ha decisamente a cuore i personaggi storici, in particolare quel Thrall cui ha dato la voce negli anni e in vari giochi.

Blizzard implementerà il volo dinamico nelle nuove zone di The War Within
Blizzard implementerà il volo dinamico nelle nuove zone di The War Within

La Saga dell'Anima del Mondo torna sulla lotta contro il Vuoto che ormai sta prendendo piede da qualche tempo. Un Canto Radioso si diffonde dalle viscere di Azeroth sotto forma di visioni che preannunciano il ritorno di Xal'atath, una vecchia conoscenza che è rimasta in disparte a guardarci annientare l'Impero Nero degli Dei Antichi e che ora si sta muovendo per riunire i Nerubiani di Azj-Kahet al servizio del Vuoto, cominciando con la regina Ansurek. Così, mentre Thrall cerca il suo nuovo posto nell'Orda e Anduin torna dall'esilio che si è imposto al termine di Shadowlands, la storia torna a concentrarsi su due personaggi celebri: Magni Barbabronzea, che finalmente farà i conti con la sua trasformazione nel cristallino Oratore di Azeroth, e Alleria Ventolesto, la sorella di Sylvanas che ha sacrificato la sua natura per diventare una Cacciatrice del Vuoto e rappresenta la principale forza di opposizione a Xal'atath.

E questo è solo The War Within. Chris Metzen ci ha anticipato che in Midnight si tornerà a Quel'thalas per radunare le forze della luce nella guerra al Vuoto, mentre The Last Titan concluderà questo arco narrativo col ritorno dei Titani su Azeroth. Tutto affascinante e promettente, ma nel concreto cos'è questa espansione The War Within?

Una panoramica su The War Within

Thrall e Anduin in una scena della cinematica introduttiva
Thrall e Anduin in una scena della cinematica introduttiva

È qui che le cose si fanno più banali perché, a conti fatti, The War Within non promette nulla di diverso di quanto si sia già visto nelle espansioni precedenti: eccezion fatta per la narrativa, che appare sicuramente avvincente e ragionata, è difficile immaginare che chi abbia abbandonato World of Warcraft perché magari si è annoiato fisiologicamente del gioco possa trovare nuovi stimoli in quanto annunciato col primo trailer dei contenuti. Ricapitolando, la nuova espansione in uscita nel 2024 ci porterà in un nuovo continente noto come Khaz Algar o Settore designato AR-934, uno spazio sotterraneo diviso in molteplici zone abitate soprattutto dai Terrigeni: si tratta di una nuova Razza Alleata giocabile, creata dai Titani che ricorda fisicamente i Nani, solo più massicci.

I Terrigeni, che possono essere ampiamente personalizzati e svolgere ogni classe tranne Druido, Evocatore e Cacciatore di demoni, si dividono in tre categorie: gli Ossequenti, che si attengono agli Editti e proteggono l'Arteria del Nucleo di Azeroth; gli Svincolati, che sono principalmente rurali, vivono dentro e intorno alle cave, alle miniere e ad altri luoghi dov'è possibile acquisire delle risorse naturali; e gli Oratori delle Macchine, che hanno contatti limitati con gli abitanti della superficie e vivono in vasti complessi industriali sotterranei.

La nuova Razza Alleata dei Terrigeni
La nuova Razza Alleata dei Terrigeni

Abbiamo poi gli Arathi, una fazione che discende dall'impero originale di Arathor e che per qualche motivo è rimasta intrappolata a Khaz Algar: la loro missione è portare la speranza e la luce nell'oscurità, infatti in molti sono Paladini ed è probabile che diventino una Razza Alleata nel corso delle espansioni.

I Nerubiani sono invece i nemici principali di The War Within: sopravvissuti all'Impero Nero, hanno ripudiato i vecchi padroni e sviluppato una propria cultura nell'oscurità. Xal'atath ha stretto un patto con la regina Ansurek, la quale è alla ricerca di un nuovo futuro per il proprio popolo, e attraverso un oscuro processo alchemico ha evoluto alcuni eletti in mostri brutali: non tutti i Nerubiani condividono questo entusiasmo, ragion per cui in molti ritengono che possano diventare in futuro una razza giocabile com'è accaduto con gli Elfi del Vuoto dopo Legion.

Naturalmente ci saranno nuove spedizioni e incursioni
Naturalmente ci saranno nuove spedizioni e incursioni

Per quanto riguarda le zone di Khaz Algar, è interessante notare che Blizzard le ha costruite soprattutto verticalmente - una sopra l'altra - impiegando la stessa tecnologia che abbiamo visto in Dragonflight col passaggio continuativo tra superficie e sottosuolo: sebbene non tornino i talenti del Volo Draconico, Blizzard ha assicurato che nelle zone di Khaz Algar sarà implementato il nuovo volo dinamico per concedere la massima libertà di movimento ai giocatori. L'Isola di Dorn, in superficie, è la casa dei Terrigeni che abitano in superficie così come di varie altre specie, un paradiso immacolato di suolo fertile, flora verdeggiante e corsi d'acqua abbondanti che servirà da punto di ritrovo dei giocatori come accade ora in Dragonflight a Valdrakken.

Abbiamo poi le Profondità Risonanti, uno spazio cavernoso pieno di enormi e complesse macchine, fonderie e fucine alimentate con la lava e varie strutture idrauliche, ma anche flora, fauna e Coboldi a profusione. I Precipizi Sacri sembrano la zona più affascinante, una vasta area incavata circondata da un mare sotterraneo infinito sulla quale si erge un cristallo gigante. Questo cristallo proietta una luce che cambia in modo ciclico ma casuale e gli Arathi lottano per difenderlo dalla loro capitale di Mereldar. Azj-Kahet sembrerebbe essere l'ultima zona di leveling: qui si erge la Città dei Fili dei Nerubiani, il Bazaar Ombrale e molti altri quartieri da esplorare soddisfacendo alcuni particolari requisiti.

I Nerubiani sono i principali nemici dell'espansione
I Nerubiani sono i principali nemici dell'espansione

Oltre alle nuove zone, ci saranno almeno otto spedizioni al lancio divise, come al solito, in quattro di progressione e quattro di livello massimo: Salone della Covata, Volta di Pietra, Prioria della Fiamma Sacra, Città dei Fili, Idromelificio Cinereo, Faglia di Fiammoscura, Alba Infranta e Città Vecchia. La prima incursione si intitolerà Palazzo di Nerub'ar e comprenderà otto boss, inclusa la regina Ansurek: Blizzard ha lasciato intendere che la progressione all'interno sarà più verticale, con una serie di alternative in termini di scontri che permettono ai giocatori di progredire coi propri tempi. In altre parole, se un boss è troppo difficile, ci saranno più alternative solo dentro l'incursione per equipaggiare i personaggi senza troppe frustrazioni.

La politica di Blizzard resta quindi la stessa di Dragonflight e poggia su tre pilastri: concentrarsi su aggiunte che rimangano tali e arricchirle, piuttosto cambiare le dinamiche di gioco da un'espansione all'altra; offrire qualcosa a tutti i tipi di giocatori e, soprattutto, rispettare il loro tempo. I nuovi talenti eroici spiegano bene questa filosofia: siccome sarebbe stato più facile aggiungere i talenti a un nuovo albero piuttosto che a quelli già esistenti, è esattamente quello che hanno fatto, e a partire da livello 71 i giocatori guadagneranno dei punti extra da spendere in abilità nuove di zecca che cambieranno in maniera significativa rotazioni e strategie.

La nuova schermata di selezione dei personaggi
La nuova schermata di selezione dei personaggi

Gli Scavi sono invece una nuova funzionalità intermedia che rientra nel concetto di "sempreverdi", cioè contenuti che Blizzard intende riproporre nel tempo, pur con vari ritocchi e aggiustamenti. Negli Scavi si andrà ad esplorare Khaz Algar per mettere le mani su ricompense stagionali e settimanali, tra le quali spiccano i bottini della Gran Banca: al lancio sono previsti dodici Scavi, giocabili da soli o in gruppo e senza ricorrere ai ruoli, come le spedizioni sulle isole di Battle for Azeroth. In più, si otterrà l'aiuto di un PNG - in questo caso Brann Barbabronzea - che si potrà personalizzare a piacimento per integrarlo nel proprio stile di gioco.

Le Brigate, infine, sono un nuovo sistema che permetterà di rappresentare tutti i personaggi sull'account Battle.net e che si riflette nella nuova schermata di selezione del personaggio, che ora ricorda il famoso falò di Diablo. Questa piattaforma permette di condividere imprese e risorse tra tutti i propri personaggi, incluse le reputazioni di The War Within e le trasmogrificazioni a prescindere dalle categorie di oggetti; tuttavia ci saranno delle limitazioni sulle risorse che si potranno passare da un personaggio all'altro e non tutti gli oggetti saranno trasferibili nella banca comune.

La schermata dei nuovi talenti eroici
La schermata dei nuovi talenti eroici

Con tre edizioni digitali già disponibili che offrono diversi tipi di collezionabili ed extra - compresi tre inediti giorni di accesso anticipato all'espansione, per la prima volta nella storia di World of Warcraft - la nuova espansione The War Within sembra tendenzialmente in linea con quello che ci saremmo aspettato da un punto di vista strettamente contenutistico: un nuovo continente, nuove zone, nuove spedizioni o incursioni, nuove attività per il giocatore singolo e i gruppi.

Non c'è nulla di realisticamente innovativo nella proposta Blizzard, a parte forse le Brigate, ma d'altra parte non ha senso aspettarsi una rivoluzione in un gioco che campa da vent'anni su una formula collaudata e macina ancora centinaia di migliaia di sottoscrizioni mensili. I giocatori volevano World of Warcraft e hanno avuto World of Warcraft. E allora tutta la prosopopea di Metzen non può che fare sorridere; tutto l'entusiasmo gonfiato a suon di proclami, le promesse di un futuro incredibile che, però, sembrerebbe essere soltanto una roadmap in anteprima sulla narrativa. Insomma, i contenuti ci saranno come ci sono sempre stati, ma in quanto a comunicazione bisognerà capire se questa fantomatica Saga dell'Anima del Mondo manterrà le sue roboanti promesse: ne riparleremo tra qualche anno.