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Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, scopriamo i compositori - La Bustina di Lakitu

Tra le tante svolte impresse alla saga di Zelda da Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, c'è stata la direzione musicale: scopriamone assieme i protagonisti.

Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, scopriamo i compositori - La Bustina di Lakitu
RUBRICA di Alessandro Bacchetta   —   14/05/2023

Parlare della musica di The Legend of Zelda abitualmente implica il coinvolgimento di Koji Kondo, l'equivalente sonoro - all'incirca - di ciò che rappresenta Miyamoto per il design e la cosmogonia dell'azienda. Entrambi tuttavia, e per fortuna del futuro Nintendo, sono stati figure secondarie, di lontana supervisione, per la diade Breath of the Wild / Tears of the Kingdom. Questi giochi hanno rappresentato una svolta per la serie e, con l'esclusione del produttore Eiji Aonuma, sono stati diretti e voluti, a livello creativo, da elementi "giovani" della società, principalmente trentenni e quarantenni. La direzione sonora non fa eccezione, e il suo protagonista ha un nome e un cognome: Hajime Wakai. Dopo una lunga carriera all'interno di Nintendo, con lavori comprendenti sia musiche che effetti sonori, in Breath of the Wild gli è stata affidata carta bianca.

Wakai ha fatto tante scelte coraggiose e artisticamente ardite, tanto che non è fallace definire la direzione sonora di Breath of the Wild tanto estrema quanto quella visiva di The Wind Waker. Grazie al suo background variegato, Wakai, per esaltare la colonna portante dell'opera (la natura), ha scelto di mettere in primo piano gli effetti sonori, per lunga parte accompagnati dal pianoforte (per la prima volta protagonista in un gioco della serie) e da uno stile in certi casi minimale. Delle dominanti estetiche della colonna sonora ne avevamo già discusso ai tempi dell'uscita, oggi ci limitiamo a parlare dei protagonisti dietro all'opera.

Perché se Wakai è la mente e il direttore delle sonorità di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, la sua spalla è stata Manaka Kataoka: insieme hanno realizzato una delle colonne sonore più raffinate, delicate e coraggiose mai pensate per un videogioco ad alto budget. Con l'aiuto di altri elementi di cui parleremo tra poco, in particolare Yasuaki Iwata.

Non casualmente sia Wakai che Kataoka, prima di scolpire l'identità musicale di Breath of the Wild, hanno lavorato a due serie in cui era centrale la natura: Pikmin e Animal Crossing. Ma andiamo con ordine.

Hajime Wakai

Hajime Wakai: il principale responsabile delle sonorità di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom
Hajime Wakai: il principale responsabile delle sonorità di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom

Wakai è nato nel 1973, ha studiato musica al College di Osaka tra il 1992 e il 1996. È entrato in Nintendo subito dopo, e da lì in poi ha sempre lavorato in EAD (mutatasi nel tempo in EPD), aumentando gradualmente e progressivamente le sue responsabilità. Sa suonare il pianoforte, il flauto, il sassofono (vi dice qualcosa?): è un polistrumentista versato su più generi, e particolarmente competente in tutto ciò che concerne gli effetti sonori (non è scontato che un compositore sia anche sound designer, non fosse chiaro).

Il primo lavoro in Nintendo sono stati i deliziosi effetti sonori di Yoshi's Story, il primo davvero rilevante alcune musiche per Star Fox 64, tra cui il Battle Theme, dove ha evidenziato le sue competenze orchestrali (e la sua passione per la fantascienza cinematografica). Ha musicato anche la Death Race in F-Zero X (che ha una gran linea di basso, non la conosceste). Dopo un lavoro "secondario" su Pokémon Stadium, è arrivato il primo da protagonista, in cui ha avuto piena libertà creativa: Pikmin, un'opera in cui - come anticipato nell'introduzione - la natura è centrale. Qui mostra la sua sensibilità e la sua competenza, proponendo una strumentazione ricca e atipica, e una musica adeguata all'unicità del gioco in questione. Nello stesso periodo in cui ha composto Pikmin ha iniziato a suonare nei The Wind Wakers (band post-lavoro voluta da Eiji Aonuma) e, successivamente, ha avuto il primo approccio con la serie di Zelda: in The Wind Waker ha creato le musiche dei boss e del Tempio del Vento, sotto la diretta supervisione di Koji Kondo. Senza analizzare nel dettaglio ogni singolo passaggio della carriera di Wakai, che immaginiamo sarebbe sia tedioso che poco edificante, ne evidenziamo le diramazioni principali. In primo luogo, è stato in grado di abbracciare brillantemente la svolta dell'azienda verso il pubblico occasionale: ha musicato uno dei primi titoli della Touch Generation, Nintendogs, partecipando successivamente a Big Brain Academy e al meraviglioso, e tendenzialmente incompreso, Wii Music, per poi concludere questo transitorio cammino con Nintendo Land. Giusto per dovere di cronaca, in questo periodo è avvenuto anche l'unico incontro con Mario, in qualche composizione per New Super Mario Bros. Ha presenziato nel colossale cast di compositori alla corte di Masahiro Sakurai, arrangiando melodie per gli episodi Wii e Wii U di Super Smash Bros. Le serie tradizionali in cui la sua impronta è stata più forte (prima di Zelda, chiaramente) sono due: Star Fox, in cui ha debuttato come compositore, che ha accompagnato in Star Fox Command, in Star Fox Zero (come supervisore) e infine perfino in Starlink: Battle for Atlas. L'altra è, ovviamente, Pikmin: alla creatura di Miyamoto non solo ha donato una raffinata identità musicale col primo episodio, ma ha continuato ad arricchirla (con altri artisti) sia nel secondo che nel terzo capitolo, supervisionando perfino Hey! Pikmin. Col quarto capitolo in uscita a breve, sviluppato a fianco di Tears of the Kingdom, per la prima volta potrebbe non aver partecipato con nuove composizioni: lo scopriremo a luglio.

Wakai ha raggiunto i vertici aziendali nel 2011, quando gli è stata affidata la direzione sonora di Skyward Sword: un lavoro monumentale che è durato tre anni, e ha dato vita al primo The Legend of Zelda con colonna sonora orchestrale. Il gioco è stato accolto in modo controverso, per quanto possa essere controverso un titolo che ottiene 93 su Metacritic: è comunque l'episodio principale col minor prestigio critico, e uno dei capitoli meno venduti della saga, considerando anche la base installata della console. Il contributo di Wakai è stato comunque eccelso e solenne: qualche anno dopo si sarebbe messo al lavoro su Breath of the Wild, e successivamente su Tears of the Kingdom, che sarebbero diventati la sua magnum opus. A differenza che in Skyward Sword non ha curato le melodie principali; come dicevamo in apertura tuttavia, e come chiunque di voi saprà, in Breath of the Wild la direzione sonora, la gestione dell'intensità e della presenza della musica, gli effetti sonori stessi, sono ancora più importanti delle melodie. Dopo il trailer di presentazione del 2014, Wakai aveva deciso che per la prima volta il pianoforte sarebbe stato il protagonista della colonna sonora: e per rinnovare la saga, era necessaria una voce nuova. Quella di una donna.

Manaka Kataoka

Manaka Kataoka: è la terza partendo da sinistra
Manaka Kataoka: è la terza partendo da sinistra

Sono poche le donne che sono arrivate ai vertici creativi Nintendo. Tempo fa avevamo parlato di Aya Kyogoku, direttrice di Animal Crossing; per un breve periodo il suo cammino è stato parallelo a quello di un'altra ragazza dell'azienda, Manaka Kataoka, la prima a diventare la principale compositrice di un gioco di The Legend of Zelda. Ma partiamo dall'inizio, consapevoli che le informazioni biografiche su Kataoka sono pochissime. Sappiamo che è sposata: da nubile si chiamava Manaka Tominaga. Ha studiato musicologia, tra il 2002 e il 2006, all'università di Kobe: subito dopo, è entrata in Nintendo.

Animal Crossing: New Leaf: l'opera con cui Kataoka ha dato una svolta alla sua carriera
Animal Crossing: New Leaf: l'opera con cui Kataoka ha dato una svolta alla sua carriera

Il suo primo gioco all'interno dell'azienda è stato Wii Fit, l'unico che esula dalle due serie che hanno contraddistinto la sua breve - ed eccelsa - carriera. A differenza di Wakai, Kataoka è compositrice pura: si occupa soltanto di musica, non di effetti sonori. Il suo primo approccio con The Legend of Zelda è stato su Nintendo DS con Spirit Tracks, ma il suo talento è emerso soprattutto con altri due titoli: Animal Crossing: City Folk e, soprattutto, Animal Crossing: New Leaf. Quest'ultimo è stato un trionfo commerciale, dove Kataoka ha mostrato la sua eccezionale sensibilità, perfetta per esaltare le pennellate bucoliche di Breath of the Wild. Wakai l'ha selezionata per decorare il suo mosaico, e possiamo dire che la scelta sia stata oltremodo azzeccata: Kataoka è autrice della maggioranza delle melodie del gioco, compreso lo straordinario tema principale, e ha dimostrato una sobria padronanza di una vasta serie di strumenti (occidentali ed orientali), nonché un gusto fuori dal comune, che per l'ennesima volta ha concesso a The Legend of Zelda, pur rimanendo un'opera popolare, di esibire riferimenti culturali alti senza sfociare nel ridicolo.

Yasuaki Iwata (e gli altri)

Animal Crossing: New Horizons: dopo Breath of the Wild, Iwata è diventato il compositore principale del nuovo episodio di Animal Crossing
Animal Crossing: New Horizons: dopo Breath of the Wild, Iwata è diventato il compositore principale del nuovo episodio di Animal Crossing

Yasuaki Iwata è il più giovane tra i tre musicisti di cui abbiamo parlato, comunque tutti sotto i cinquant'anni: è nato nel 1989, e ha studiato Musicologia all'Università di Tokyo tra il 2009 e il 2012, per poi essere assunto da Nintendo esattamente nel 2013. In soli dieci anni ha già realizzato dei pezzi da maestro e, pur partecipando a pochi titoli, ha già toccato gli episodi principali delle più importanti saghe Nintendo. Appena entrato ha contribuito in maniera minoritaria alla colonna sonora di Super Mario 3D World, per poi dedicarsi - subito dopo, nel 2014 - a quella di Mario Kart 8: qui si è occupato soprattutto di arrangiare le composizioni delle vecchie piste, ma ne ha create anche di inedite (come quella che sentite attendendo la conclusione di una partita già esistente, quando andate online).

La fiducia che Nintendo ripone in Iwata, ed è davvero strano scrivere questo nome riferito a qualcuno che non sia l'ex presidente, è grande. Il terzo gioco a cui si è dedicato, stavolta con un ruolo di rilievo, è stato proprio Breath of the Wild. Ha scritto le melodie dei Sacrari, quelle pregevoli dei Colossi Sacri, quella della battaglia contro Ganon, di Tarrey Town, e soprattutto uno dei temi più amati dagli appassionati: quello di Kass, tra i più caratteristici e rappresentativi dell'intera opera. Dopo il capolavoro del 2017, Iwata si spostato ancora: prima ha lavorato a una nuova IP, ARMS, e poi ha preso proprio il posto di Kataoka come compositore principale di Animal Crossing: New Horizons.

Iwata a quanto pare non ha partecipato alla colonna sonora di Tears of the Kingdom: immaginiamo sarà stato occupato con qualche altro grande progetto, visto che dal 2020 non è accreditato alcun suo lavoro. Ad accompagnare il duo Wakai-Kataoka nel più recente The Legend of Zelda, sono arrivati altri giovani compositori: innanzitutto Maasa Miyoshi, un'altra ragazza - aumenta la percentuale femminile, per fortuna - classe 1990, che ha studiato all'Università di Tokyo, ed è in azienda dal 2015. Prima di arrivare a The Legend of Zelda ha lavorato a tanti giochi per il pubblico occasionale, e cioè a Miitomo, 1-2-Switch e Ring Fit Adventure. L'altro nuovo arrivato è ancora più giovane (non conosciamo l'età precisa), e cioè Masato Ohashi, anche lui formatosi all'Università delle Arti di Tokyo (tra il 2013 e il 2019), prima di entrare in società nel 2019. Ha lavorato a due soli giochi, non proprio secondari: Animal Crossing: New Horizons e The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom.