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CD Projekt è cresciuta molto per potersi permettere progetti ambiziosi come The Witcher 3

Quindici programmatori stanno lavorando all'engine con il solo scopo di trovare soluzioni cross-platform

NOTIZIA di Mattia Armani   —   20/06/2013

I capitoli della serie The Witcher scandiscono dei veri propri balzi evolutivi per CD Project che è partita con l'Aurora Engine di Bioware e ora ha il proprio, spettacolare, motore proprietario.

Ma se a primo acchitto lo stacco tra il secondo e il terzo capitolo è meno ampio di quello che passa tra The Witcher e The Witcher 2, il passaggio alla formula open world e alla next-gen è il più tosto affrontato fin'ora dalla software house.

Parola di John Mamais, excutive producer di The Witcher 3, che ha visto nascere un team dedicato esclusivamente al REDengine, ora alla versione 3, divenuto necessario per poter capire e sfruttare in tempi rapidi le console di nuova generazione e per occuparsi di problemi, come il pop-up delle texture, divenuti più complessi a causa del passaggio alla formula open world.

Inoltre con l'evolversi del motore e del concept della serie sono spuntate svariate nuove idee che richiedono, ovviamente, lavoro supplementare. Per questo non è detto che riescano tutte a finire nel titolo. Il team, ha affermato il producer, si sta occupando degli elementi basilari per avere un gioco valido, una base da arricchire in un secondo momento con tutte le feature implementabili.

Fonte: GamesIndustry