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La Gamescom ha bisogno di una nuova formula?

Anche quest'anno si ripropone la solita questione

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   25/08/2017

Si conclude in queste ore, con il finale previsto per questo fine settimana, l'edizione 2017 della Gamescom, e non dubitiamo che anche quest'anno i numeri saranno positivi, in termini di presenze tra pubblico, stampa ed espositori. Per questa conferma attendiamo il bilancio che solitamente viene diffuso nel corso delle ultime ore di fiera, tuttavia qualche impressione possiamo già trarla adesso, con le varie conferenze ormai concluse e le sessioni dedicate a produttori e publisher più o meno concluse. La quantità di novità presentate nel corso dell'evento, in termini assoluti, è stata decisamente bassa, seguendo la tendenza di questi anni ma forse con una ulteriore riduzione di annunci e prodotti inediti. La conferenza Microsoft si è limitata a fungere da avvio per la campagna di prenotazioni su Xbox One X e a presentare qualche materiale nuovo sui titoli ormai già ben noti, tanto da risultare piuttosto deludente per coloro che si aspettavano qualcosa di veramente nuovo. D'altra parte, Sony ha deciso direttamente di evitare l'organizzazione di un evento specifico, in linea con quanto fatto negli ultimi anni, mentre Nintendo ha optato per la sua nuova formula di comunicazione tutta incentrata sul gameplay, trasmettendo in streaming a più riprese diverse sessioni di gioco sui propri titoli di punta, con un focus particolare su Super Mario Odyssey protagonista dell'evento centrale. In ogni caso, nulla di effettivamente nuovo, anche se si tratta di materiali sempre molto interessanti e attesi da chi segue il panorama videoludico da vicino.

La Gamescom ha bisogno di una nuova formula?


Anche l'evento di Electronic Arts si è trascinato piuttosto stancamente tra titoli praticamente assodati e quasi in arrivo sul mercato, così come gli altri publisher, con le maggiori novità rappresentate probabilmente da Anno 1800 di Ubisoft e la versione PC di Final Fantasy XV da parte di Square Enix, aggiungendo anche il trailer di Shenmue III che ha assunto una rilevanza da vero e proprio evento all'interno della Gamescom 2017. L'annuncio a sorpresa di maggior impatto potrebbe essere stato dunque proprio Age of Empires IV, giunto senza troppe avvisaglie precedenti e accolto in maniera molto positiva da gran parte del pubblico. Stiamo parlando soprattutto di novità, "world première", come si suole dire, tuttavia, tutto questo fa riemergere la questione sulla necessità di un ripensamento della fiera tedesca: è un discorso ormai vecchio, che riemerge praticamente di anno in anno, con la tendenza sempre maggiore da parte di publisher e produttori ad adottare nuove tipologie di comunicazione e promozione (più dilazionate nel corso dell'anno piuttosto che concentrate in singoli eventi di grande impatto, o attraverso iniziative dedicate e specifiche per la singola compagnia). Se l'E3 è riuscito in questi anni a mantenere comunque la sua rilevanza in ambito mediatico, la Gamescom ha sicuramente subito maggiormente l'erosione data da questi nuovi canali di presentazione dei propri prodotti. È chiaro che continui ad essere una fiera di grande importanza per gli addetti ai lavori, nonché praticamente l'unica in ambito europeo, dunque dal punto di vista del comparto business la sua esistenza non è in discussione, ma la sua rilevanza in ambito mediatico è sicuramente cambiata. L'eccessiva vicinanza temporale nei confronti dell'E3 si sta facendo sentire più che mai, dati anche i costi necessari a organizzare due eventi di grande rilievo nel breve volgere di un paio di mesi per le varie compagnie, e questo porta probabilmente a concentrare sulla fiera americana la maggior parte delle novità assolute, lasciando alla Gamescom gli "avanzi", in un certo senso.

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