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Xbox Game Pass e abbonamenti non hanno senso per i giochi importanti, dice Take-Two

Xbox Game Pass e, in generale, i servizi in abbonamento non hanno senso per i giochi importanti, secondo quanto dichiarato dal CEO di Take-Two, Strauss Zelnick.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   03/08/2021

Xbox Game Pass e i vari abbonamenti similari non hanno senso per i giochi importanti: è questa l'opinione che Strauss Zelnick, CEO di Take-Two, ha espresso durante l'ultimo incontro con gli investitori.

Si tratta di un concetto piuttosto semplice, supportato dai numeri: i 150 milioni di copie di GTA 5 e i 38 milioni di copie di Red Dead Redemption 2 non avrebbero evidentemente fruttato all'azienda incassi straordinari qualora i due titoli fossero stati inclusi dal day one in un servizio del genere.

"Il nostro parere non è cambiato: pensiamo che un abbonamento abbia senso per consentire l'accesso ai giochi di un ampio catalogo, ma che invece non abbia alcun senso per i titoli più importanti", ha detto Zelnick.

"Perché qualsiasi modello di business sia sensato, deve funzionare bene tanto per i creatori del prodotto di intrattenimento quanto per i consumatori che fruiscono di tali esperienze."

"Penso che l'accesso al catalogo abbia senso per i publisher e per gli utenti più insaziabili, che vogliono poter disporre di un gran numero di titoli. Ma quando si parla di giochi importanti, allora far quadrare i conti è molto più complicato."

Tuttavia il CEO si è detto disposto a riconsiderare tutto questo alla luce di eventuali cambiamenti. "Abbiamo una mentalità aperta. Alcuni dei nostri titoli sono stati disponibili nei servizi in abbonamento, raramente anche quelli più importanti."

"Tuttavia continuiamo a vedere questa opportunità come un'offerta legata al catalogo, piuttosto che alle produzioni di maggiore rilevanza."