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OnePlus One

Uno smartphone Android top di gamma a metà prezzo: possibile?

RECENSIONE di Luka Sanzin   —   10/07/2014

Nel mondo della telefonia mobile i produttori a un certo punto hanno deciso che il prezzo di partenza per uno smartphone top di gamma si sarebbe dovuto attestare dai 600 euro in su. In passato per godere di un'esperienza fluida e senza lag quella era la cifra necessaria da sborsare. L'evoluzione tecnologica, per fortuna, ha compiuto passi da gigante rispetto ai tempi dei primi Samsung Galaxy e il consumatore, oggigiorno, ha la possibilità di acquistare un buon telefono senza dover vendere un rene al mercato nero. La serie Nexus, in questo caso, ha dato la spinta necessaria, dimostrando che un ottimo smartphone può essere venduto anche alla metà del tradizionale prezzo imposto; da li a poco una miriade di produttori cinesi ha invaso il mercato con uno svariato numero di modelli, alcuni ottimi ed altri assolutamente mediocri. Oggi siamo qui per parlarvi di una start-up che si è posta l'obbiettivo di stravolgere il mercato degli smartphone; stiamo parlando, ovviamente, della OnePlus.

OnePlus One

La compagnia è stata fondata nel 2013 da Pete Lau, allora vicepresidente della Oppo (noto produttore asiatico di smartphone), con l'obbiettivo di creare un prodotto di alta qualità che incorpori la migliore tecnologia disponibile ad un prezzo competitivo. La filosofia che l'azienda ha scelto di seguire è riassunta nello slogan che campeggia in bella vista sul loro sito: "Never Settle": mai scendere a compromessi. Non si utilizzano materiali scadenti per risparmiare sui costi, non si abbina specifiche tecniche di prim'ordine ad un'esperienza d'uso mediocre. Tutto deve essere curato fino al minimo particolare, dal packaging all'ergonomia, non lasciando niente al caso, neppure il più piccolo dei dettagli. Com'è possibile che un telefono dalle caratteristiche hardware pari a quelle di altri top di gamma venga venduto alla metà del prezzo di un Galaxy S5? La risposta alla domanda è più semplice di quanto non sembri e prevede, sostanzialmente, due aspetti: nessun ricavo e nessuna pubblicità. Il terminale, in pratica, viene venduto a costo di fabbrica e la compagnia non guadagna un soldo dalla sua commercializzazione; inoltre sono stati tagliati tutti i costi di marketing, utilizzando esclusivamente gli utenti come mezzo pubblicitario, creando, di fatto, una campagna virale di enorme successo. Vedremo più avanti come quest'ultimo aspetto si sia tramutato in un'arma a doppio taglio per la OnePlus.

Riuscirà il flagship killer di OnePlus a sbaragliare l'agguerrita concorrenza?

Parliamo di hardware

Il design del telefono è tutt'altro che ispirato: non ci troviamo di fronte a soluzioni rivoluzionarie né a scelte estetiche coraggiose, inoltre è impossibile non notare le similitudini con il Find 7 della OPPO. Sulla destra è presente il pulsante di accensione, mentre alla sinistra il controllo per il volume. Una piccola cornice cromata avvolge il dispositivo e separa lo schermo IPS LCD da 5,5 pollici, con risoluzione di 1920x1080, dal retro leggermente curvato.

OnePlus One

Notevole la back cover del modello Sandstone black, che al tatto ricorda una via di mezzo fra una pietra pomice ed un divano di velluto: si tratta di una soluzione che non a tutti piacerà (noi non ne siamo del tutto soddisfatti), ma per fortuna le cover sono intercambiabili e la OnePlus ha già annunciato l'uscita delle alternative in bamboo, denim, kevlar e seta. Il display, comunque, la fa da padrona e sotto questo punto di vista non delude affatto: grazie alla risoluzione full HD e all'elevato numero di ppi, ben 400, le immagini appaiono nitide e i dettagli sempre ben visibili. Va notato, in ogni caso, che lo schermo è tarato verso una colorazione tendente al giallo, ed è molto evidente se confrontato con un Nexus 5, che presenta una impostazione molto più neutra. Si tratta di una feature, a detta della OnePlus, pensata per rendere la visualizzazione delle immagini e dei filmati più gradevole e meno stancante per gli occhi; nonostante questo, verrà rilasciato un tool che permetterà di variare la colorazione, permettendo ad ognuno di noi di settare il display a proprio gradimento. Nella parte inferiore della cornice, inoltre, sono presenti tre tasti soft-touch illuminati da una debole luce azzurra, praticamente inutilizzabili di giorno sotto il sole. L'utente, per fortuna, ha la possibilità di scegliere se adoperare quelli oppure i tasti di navigazione a schermo; l'illuminazione del display e infine sufficientemente alta, ma farete comunque fatica a vederlo al sole diretto. Sotto il cofano, invece, troviamo un processore Snapdragon 801 da 2.5 GHz, accompagnato da una GPU Adreno 330 e 3GB di RAM; inoltre non manca il supporto ad ogni tipo di connettività possibile ed immaginabile come bluetooth 4.1, GPS, Wifi 802.11 a/b/g/n/ac, NFC e reti LTE. Nota dolente la ricezione, non pessima ma appena al limite del decente: in posti dove altri telefoni hanno pieno campo, col OnePlus One abbiamo riscontrato due o anche una sola tacca.

Musica per le mie orecchie

Dopo l'ultimo aggiornamento il volume in capsula (quello usato durante le chiamate) è stato alzato ed ora si riesce finalmente a sentire l'interlocutore. Utilizzando l'altoparlante, l'audio è abbastanza alto, ma non sempre a sufficienza per percepire chiaramente la voce, anche in ambienti non troppo rumorosi, ad esempio in macchina. Si tratta di un piccolo problema che può essere tranquillamente risolto via software, quindi attendiamo il prossimo aggiornamento. Nella parte inferiore del telefono sono presenti due piccoli speaker stereo che, tutto sommato, non si comportano male durante la riproduzione di file audio: parliamoci chiaro, non abbiamo di fronte mostri come il Z2 o HTC M8, dotati di casse ben superiori ad ogni altro competitor, ma in ogni caso la soluzione scelta dalla OnePlus si posiziona di poco sotto ai due sopracitati rivali.

OnePlus One

A differenza di altri produttori che collocano lo speaker nella scocca posteriore, cosa che blocca l'audio e rende l'ascolto sgradevole, l'azienda cinese ha deciso di piazzarne due nella parte inferiore, in modo da rendere la riproduzione migliore. Non aspettatevi miracoli, stiamo pur sempre parlando di altoparlanti minuscoli che non restituiscono i bassi ed accentuano gli alti, ma per l'uso occasionale sono sufficienti a soddisfare la vostra voglia di musica. Discorso inverso per l'ascolto in cuffia: in questo caso il OnePlus One si comporta egregiamente, grazie all'utilizzo di un DAC (convertitore digitale-analogico) Yamaha ed al supporto di amplificatori esterni tramite USB. Utilizzando AudioFx, un software sviluppato appositamente per lo questo smartphone, abbiamo la possibilità di modulare l'audio a nostro piacimento, impostando l'equalizzatore e vari effetti sonori. Si tratta di un'applicazione estremamente potente e facile da utilizzare, che renderà felice l'audiofilo che è in voi; per tutti gli altri sono già presenti vari preset da usare in base al nostro utilizzo. Da questo punto di vista, quindi, non è stato trascurato alcun dettaglio e bisogna dare atto alla OnePlus di non aver ignorato gli utenti più esigenti in fatto di audio.

La fotocamera dei miei sogni (o incubi)

Diciamo subito che il comparto fotografico può procurare grandi soddisfazioni miste a delusioni cocenti. Il responsabile di tutto ciò è soltanto il software che gestisce la fotocamera, ancora acerbo sotto molti aspetti. Il sensore utilizzato è un Sony da 13 megapixel, unito ad un'ottica composta da 6 lenti, in modo da limitare le distorsioni dovute alla miniaturizzazione dei componenti. Le premesse per ottime foto ci sono tutte, specie visto l'hardware utilizzato, ma il più grosso limite posto all'esperienza d'uso è proprio la parte software che gestisce il tutto. Il primo problema è l'autofocus, a volte velocissimo, altre troppo lento per poter immortalare soggetti in movimento.

OnePlus One

Abbiamo constatato che la casualità con cui si verifica questo fenomeno non è influenzata da fattori esterni, le problematiche si presentano indipendentemente dalle condizioni della scena. A volte, scattando la stessa foto due volte, il problema si pone, altre no; inoltre inquadrando un soggetto in controluce lo smartphone ha problemi a metterlo a fuoco, con il risultato di avere foto sovraesposte e sfuocate. Il secondo problema è l'inconsistenza con cui la fotocamera produce belle immagini; in alcuni casi al primo scatto si ha un risultato eccellente, mentre in altri bisogna fare più tentativi per ottenere un qualcosa di soddisfacente. Di giorno, se abbiamo fortuna, la qualità delle immagini sarà molto alta, con dettagli che rimangono nitidi anche zoomando. Di notte, invece, le cose si complicano un pochino: nonostante il risultato sia tecnicamente ineccepibile, con colori e dettagli riprodotti fedelmente, le foto sono sempre troppo scure. Del resto bisogna ammettere che ben pochi smartphone hanno la capacità di produrre ottimi risultati in notturna e il OnePlus One, nonostante tutto, si comporta in maniera eccellente, quando ci riesce. Incredibilmente i filmati non soffrono di grossi problemi: registrando a 1080p, la qualità sarà molto elevata. L'unico neo, secondo il nostro parere, è la mancanza di stabilizzatore ottico, cosa che rende i video più soggetti a scuotimenti. Tirando le somme, possiamo riassumere il tutto con la consapevolezza di avere di fronte a noi una validissima fotocamera, capace di darci risultati stupefacenti, rovinata da un'interfaccia troppo caotica e da un software ancora acerbo e pervaso da bug; il che ci catapulta direttamente alla parte in assoluto peggiore/migliore di questo telefono.

Software

Odi et amo: non c'è modo migliore per descrivere la nostra reazione di fronte al One+ One. Stiamo per toccare uno degli argomenti più spinosi che riguardano questo prodotto e vi abbiamo già dato alcune nostre considerazioni al riguardo. Ora vedremo di analizzare per bene questo aspetto. Di base il telefono viene fornito con una versione di CyanogenMod appositamente creata per questo terminale; per chi non lo sapesse, si tratta di un custom firmware molto popolare, basato sul progetto AOSP (Android Open Source Project), che può essere installato su moltissimi smartphone, dando la possibilità di poter personalizzare quasi ogni aspetto del proprio telefono.

OnePlus One

Anche in questo caso le possibilità di personalizzazione sono notevoli, avendo l'utente un'ampia scelta di impostazioni. Non vi piace la barra di navigazione? Benissimo, basta cambiarla con una di vostro gradimento. Volete accedere rapidamente alle funzioni più utilizzate? Nessun problema, potete fare anche questo. Non vi piace il look del sistema operativo? Tramite l'applicazione theme gallery potete scaricare un tema e in quattro e quattr'otto cambiare l'aspetto del OS. Le possibilità sono veramente troppe per poterle descrivere tutte, perciò ci limiteremo soltanto a quelle più interessanti. Ad esempio: possiamo scegliere di accedere ad una serie di funzioni utili semplicemente tracciando una serie di gesti sul display: disegnando una V a schermo spento si attiva la torcia, oppure un cerchio per accedere alla fotocamera . La schermata di sblocco può essere manipolata a nostro piacimento, assegnando varie applicazioni in base alla direzione in cui facciamo uno swipe. La barra di stato, il pannello di impostazioni rapide e il menù notifiche sono totalmente sotto il nostro controllo; volendo si può passare ore tra i menu per plasmare il dispositivo a nostro piacimento. Purtroppo non è oro tutto ciò che luccica, e un numero troppo elevato di bug affligge il sistema operativo. Abbiamo assistito a cose che voi umani non potete neppure immaginare: riavvi improvvisi, freeze troppo frequenti, crash di sistema, applicazioni incompatibili e lag che viene e va senza alcuna logica apparente. Dopo un aggiornamento firmware la funzione di risveglio tramite doppio tocco si è inspiegabilmente attivata da sola, senza che ce ne accorgessimo, e tenendo in tasca il telefono abbiamo inavvertitamente chiamato almeno una dozzina di persone ed inviato messaggi senza senso a mezza rubrica. Oltre al già citato problema della scarsa ricezione, a volte il segnale scompare del tutto e riappare, mentre altre volte abbiamo dovuto riavviare il telefono per risolvere il problema. Siamo consapevoli del fatto che siano problemi facilmente risolvibili tramite aggiornamenti, ma per il momento l'esperienza d'uso è questa. Le prestazioni, comunque, sono eccellenti, grazie al hardware di prim'ordine che assicura fluidità anche con i giochi più impegnativi, bug permettendo.

Piovono inviti

Ricapitolando: ottimo hardware, prestazioni al top, software promettente (ma acerbo) e prezzo di soli 299 dollari per la versione 16GB e 349 per quella da 64GB. Dove sta la fregatura, direte voi? Beh, per il momento non è possibile acquistarlo sto benedetto OnePlus One. Eh no, perché per poterlo comprare bisogna prima ricevere un invito dall'azienda, dopodiché avremo la possibilità di spendere i nostri soldi. Ma come si riceve un invito? Ci sono varie possibilità a nostra disposizione: la più semplice è conoscere qualcuno che ha inviti da condividere, altrimenti dovrete partecipare a contest e gare e sperare di aver vinto qualcosa, e in alternativa ci sono le liste nate su vari forum.

OnePlus One

In ogni caso non sperate di riceverne uno così presto, le probabilità sono assai basse. Per il momento bisogna soltanto attendere e incrociare le dita. Come dicevamo prima, il marketing è stata un'arma a doppio taglio per l'azienda: l'aver utilizzato i propri utenti come pubblicitari a basso costo ha funzionato all'inizio, ma passati mesi a "spammare" amici su social network, senza uno straccio di invito, gli early-users hanno tirato i remi in barca e molti hanno optato per altri terminali. Aggiungete ritardi, mancata comunicazione con gli utenti, mezze verità e una certa dose di arroganza, e capirete come attualmente l'azienda non passi un periodo eccezionale. Sembra che le cose pian piano si stiano sbloccando, ma per il momento non possiamo darvi una data certa entro cui sarà possibile acquistarlo liberamente. Il OnePlus One è quindi uno smartphone veramente interessante, date le caratteristiche tecniche di prim'ordine ed il prezzo ghiotto. È necessario, però, tenere conto di alcune considerazioni che saranno fondamentali nel caso in cui ne vogliate acquistare uno. In primis bisogna considerare tutti i problemi software che sono presenti in questo momento, dato che potranno influenzare in modo sostanziale la vostra esperienza d'uso; non si tratta di un telefono ancora affidabile da questo punto di vista, ma siamo fiduciosi che in un paio di mesi i problemi più gravi verranno risolti. In secondo luogo bisogna tenere a mente che è necessario attendere ancora un po' di tempo prima di poter mettere le mani su questo gioiellino, attesa che potrebbe scoraggiare un bel po' di persone. Tutto sommato ci troviamo di fronte ad uno smartphone eccezionale, ricco di feature, ma penalizzato da alcune sviste grossolane. Se avete fretta ad acquistare un nuovo telefono, allora questo non fa per voi, dato che per il momento è introvabile. Per chi può invece attendere, non possiamo che consigliarlo caldamente.