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La guida galattica per esploratori spaziali

Starpoint Gemini 2 porta un altro po' di spazio su Xbox One

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   14/12/2015

Dopo aver rappresentato lo scenario originale del videogioco, una sorta di luogo natale che per diversi aspetti si adattava in maniera perfetta al nascente medium, sia per affinità concettuale che per il suo prestarsi a soluzioni tecniche favorevoli, lo Spazio è tornato protagonista nel panorama videoludico. Nel frattempo sono cambiate molte cose e la sua stessa rappresentazione si è notevolmente trasformata, passando dall'essere un semplice sfondo scuro e indefinito, una cornice utile soprattutto a far viaggiare la fantasia, a un complesso sistema di pianeti e stelle simulato con una fedeltà impossibile da pensare fino a un po' di anni fa.

La guida galattica per esploratori spaziali

L'evoluzione tecnologica ha consentito di tornare allo spazio con un piglio completamente diverso e se il fascino fantascientifico delle astronavi e dell'esplorazione dell'ignoto è rimasto praticamente invariato, l'immersione nell'universo virtuale assume oggi altri contorni. Si è dunque ampliato e approfondito l'universo esplorabile ed è diventato teatro di viaggi stellari che rappresentano la realizzazione dei sogni di coloro che negli anni 70-80 giocavano ad Asteroids. Se lo spazio è "enormemente, incredibilmente, spaventosamente vasto", come dice Douglas Adams, un videogioco che lo rappresenti al giorno d'oggi dev'essere ugualmente grande e complesso e Starpoint Gemini 2 riesce ad esserlo, con tutta la difficoltà di immersione che questo, coerentemente, richiede. C'è un'enorme mappa galattica a disposizione del giocatore e un universo di possibilità diverse per portare avanti la propria avventura tra le stelle in un approccio che può disorientare facilmente l'utente abituato ad essere portato per mano all'interno delle meccaniche di gioco, anche per la totale assenza di un tutorial in-game. Per questi motivi il titolo di Little Green Men richiede dedizione e impegno, ma è anche in grado di distribuire grandi soddisfazioni a chi ha la giusta predisposizione, l'immaginazione e la perseveranza di imparare il duro mestiere dell'esploratore spaziale.

Esplorare lo spazio richiede tempo ma sa dare anche delle grandi soddisfazioni in Starpoint Gemini 2

Narrazione e gioco libero

La scelta iniziale ci pone subito di fronte ad un bivio importante, con la possibilità di scegliere tra la Campagna o il volo libero. Appare chiaro, addentrarsi nel gioco, che la sua anima risieda principalmente nella seconda opzione, con lo spirito di scoperta e libertà d'azione che si sposano in maniera più coerente con una struttura priva di imposizioni narrative, tanto più se queste non si presentano nemmeno di alto livello. La Campagna prosegue direttamente dalla conclusione del primo capitolo e racconta una storia di vendetta e rivolta, che ci porta ad esplorare le varie aree del settore Gemini affrontando la soverchiante forza dell'Impero con una piccola flotta, ma viene portata avanti da dialoghi piuttosto dozzinali e con un doppiaggio piatto, non riuscendo ad appassionare e risultando al massimo una buona introduzione ai sistemi di gioco e alle varie tipologie di missioni.

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Diversi elementi della trama danno inoltre per scontata la conoscenza della storia del primo capitolo, dunque chi non l'ha giocato si trova spaesato di fronte a un veloce riassunto degli eventi e un background che è dato per consolidato quando necessiterebbe di maggiori approfondimenti. In generale, di fronte a una certa assenza di pathos e situazioni particolari nella Campagna, la modalità libera sembra riflettere in maniera più congruente lo spirito del gioco, dunque il consiglio è di dedicarsi a quest'ultima il prima possibile per respirare appieno il clima da avventura spaziale senza confini, vero e proprio punto di forza di Starpoint Gemini 2. C'è veramente da tenere presente però una partenza difficile: l'inizio del gioco è duro, inospitale, quasi ermetico nella sua mancanza di spiegazioni e a fronte della quantità di opzioni e possibilità. È una meccanica da addomesticare e forse l'uso del controller e la classica postazione da console non rappresentano nemmeno le soluzioni migliori con cui fruire di questo gioco, ma se l'immaginazione vi aiuta e la pazienza non vi manca rappresenta anche un'esperienza difficile da trovare altrove su Xbox One, sebbene l'unico altro esempio al momento disponibile, Elite: Dangerous, sia sostanzialmente superiore sotto molti aspetti.

Lo spazio a portata di controller

L'adattamento da PC a Xbox One mostra risultati altalenanti, anche se in linea di massima il gioco c'è tutto e risulta anche godibile. L'ostacolo maggiore era rappresentato ovviamente dalla riduzione del sistema di controllo al pad di Xbox One e l'operazione è stata eseguita in maniera ottima: lo stick analogico sinistro controlla la nave insieme ad alcune manovre (il beccheggio in particolare) relegate alla croce direzionale, mentre lo stick destro è dedicato esclusivamente al movimento della telecamera.

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Con velocità e fuoco assegnati ai grilletti, restano liberi i tasti frontali e su questi il team ha lavorato in particolare per adattare la grande quantità di comandi disponibili, con la possibilità di richiamare un menù contestuale che apre una serie di opzioni a raggiera, offrendo in questo modo le varie soluzioni legate alla situazione in cui ci si trova, in particolare per quanto riguarda le tattiche di combattimento, manovre varie e possibilità di comunicazione e interazione. Non è un sistema intuitivo, chiaramente, ma vista la complessità del gioco è probabilmente il massimo ottenibile dovendo ridurre una quantità di comandi del genere sui tasti di un controller e d'altra parte si tratta di comandare un'astronave (o addirittura una flotta) in un gioco che ha velleità simulative; è logico che il sistema di controllo debba riflettere una certa profondità. Risulta peraltro dinamico e piacevole il sistema di combattimento, con una pratica rappresentazione degli scudi in HUD posti intorno alla nave che consente di avere sempre sott'occhio la situazione della nave e delle difese, potendo in questo modo deviare in tempo reale le riserve energetiche nei punti più a rischio e gestire in maniera veloce la potenza degli scudi, facendoci sentire in pieno clima Star Trek. Fuoco primario e secondario modificabili a scelta (pagando ovviamente per montare e potenziare nuove armi) completano il quadro di un comparto combattivo ben implementato, nonostante sia solo uno degli svariati aspetti del gioco, anche se il dogfight spesso ricade nella solita sindrome dell'inseguimento senza fine che accomuna questo genere di titoli.

Esploratore tuttofare

L'anima del gioco è quella dell'RPG, nonostante l'integrazione di varie caratteristiche da altri generi come simulazione, gestionale e sparatutto, dunque è quella la base su cui è strutturata l'azione. Ogni attività portata avanti nello spazio di Starpoint Gemini 2 porta all'acquisizione di punti esperienza, oltre che solitamente al guadagno di denaro, tutto in un'ottica di progressione continua per il proprio personaggio che in questo modo sale di livello e può sbloccare nuovi perk, che si traducono in abilità speciali da usare in combattimento, nella navigazione o nel commercio. Tra le numerose missioni che si possono intraprendere nel sistema Gemini è facile scorgere le quest di una sorta di grande gioco di ruolo spaziale che ci porta ad esplorare l'universo alla ricerca di nemici da combattere, materiali da raccogliere nell'attività di raccolta dei minerali, trasporto di merci varie e commercio.

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All'inizio del gioco è possibile scegliere tra tre diverse specializzazioni per il protagonista, ovvero Commander, il più bilanciato e portato alla navigazione nello spazio a bordo di navi singole o flotte, Engineer, ovviamente più portato alle capacità tecniche e di riparazione e Gunner, lo specialista dello scontro a fuoco. Ogni specializzazione porta con sé una serie di statistiche e abilità speciali da sbloccare che modificano le azioni possibili introducendo nuove voci all'interno dei menù contestuali, riferite alle varie situazioni di gioco. La crescita in esperienza e abilità da parte del protagonista è accompagnata da un aumento dei fondi che consentono di acquistare nuove navi sempre più prestanti e ci rendono in grado di espandere ulteriormente l'esplorazione nello spazio, grazie anche all'utilizzo dei T-Gates che consentono di coprire enormi distanze in pochi istanti ma con notevoli costi. Da notare che le componenti simulative arrivano solo fino a un certo punto, senza approfondire le tecniche di volo ai livelli visti ad esempio in Elite: Dangerous e semplificando notevolmente diverse situazioni come l'attracco sui pianeti, che si svolge di fatto premendo semplicemente un tasto.

Obiettivi Xbox One

Starpoint Gemini 2 contiene 26 obiettivi per il solito totale di 1000 punti, ma l'organizzazione di questi risulta decisamente bizzarra. Circa metà degli achievement sbloccabili non rilasciano punti, con tutti i gamerpoint che si concentrano dunque in una manciata di obiettivi da 100, apparentemente distribuiti senza una logica ben precisa, anche perché alcuni di quelli cumulativi più duri da raggiungere ci ricompensano con zero punti. Piuttosto frustrante.

Fascino spaziale

La produzione non è quella del grande blockbuster videoludico e la cosa risulta evidente sotto diversi aspetti per quanto riguarda la realizzazione tecnica, tuttavia il gusto con cui è costruito lo spazio riesce a rendere piacevole un'esplorazione che altrimenti rischierebbe facilmente di risultare monotona. Nebulose di vari colori, stelle binarie, effetti di luce e ombre arricchiscono le varie prospettive dei viaggi interstellari e l'esperienza di gioco.

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Tuttavia si registra un frame rate piuttosto fluttuante, forse frutto di una scarsa ottimizzazione nella conversione da PC, con dei blocchi evidenti che avvengono in corrispondenza dei cambi di settore a causa del caricamento in streaming delle varie aree esplorabili. In generale l'impatto visivo è piuttosto lontano da quello del ben più impressionante Elite: Dangerous, ma Starpoint Gemini 2 riesce comunque ad affermarsi con un certo stile, presentando anche situazioni ben variegate tra relitti, asteroidi e altri elementi che sopraggiungono in maniera casuale a variare l'esperienza spaziale. Un altro aspetto piuttosto spartano del gioco è dato dalla rappresentazione dei menù: l'interfaccia appare alquanto semplificata e poco adattata all'uso su console, con testi scritti estremamente piccoli per essere visti in maniera ottimale su un televisore, cosa che in un gioco che punta molto sulla navigazione tra le varie opzioni può influire nella fruizione a lungo termine. D'altra parte i pianeti stessi sono essenzialmente dei menù, dunque una maggiore cura sull'organizzazione e la visualizzazione di questi sarebbe stata auspicabile. Buono il lavoro effettuato invece sul design delle navi e ottimo l'accompagnamento audio, che segue le gesta del giocatore con una costante colonna sonora elettronica dai toni ambient, che si adattano bene all'ambientazione fantascientifica classica di questo titolo di Little Green Men.

Conclusioni

Digital Delivery Xbox Store
Prezzo 34,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (6)
6.6
Il tuo voto

Starpoint Gemini 2 non è forse per tutti, ma è un bene che sia presente nel catalogo di giochi per Xbox One. Si tratta di un titolo complesso e duro da penetrare, che richiede un periodo piuttosto lungo di avvicinamento e pratica per poter essere apprezzato appieno, ma coloro che si impadroniscono del sistema di controllo e delle numerose sfaccettature del gioco vengono ricompensati con una simulazione ampia e caratterizzata da un gran numero di situazioni diverse. È un gioco insolito per il mondo delle console, con le sue lunghe attese nelle fasi di spostamento, i controlli compositi e l'interfaccia poco adatta allo schermo televisivo, ma non ha molti rivali nel suo ambito e chi è attratto dallo spazio non può evitare di prenderlo in considerazione.

PRO

  • Profondo e sfaccettato, tra RPG e simulazione
  • Bella rappresentazione dello spazio
  • Grande senso di libertà

CONTRO

  • Tecnicamente non impeccabile
  • Interfaccia spartana e poco chiara a tratti
  • Campagna sottotono