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Un mattoncino fuori posto

Il nuovo tie-in di TT Games ci racconta a modo suo alcuni film del Marvel Cinematic Universe

RECENSIONE di Christian Colli   —   04/02/2016

TT Games ormai sforna praticamente un paio di giochi LEGO all'anno, un ritmo sostenuto che purtroppo ha condotto al ristagno di questo "genere" di nicchia. Bisogna ammettere, però, che ultimamente lo sviluppatore britannico si è sforzato di differenziare l'offerta, specialmente da quando ha aumentato la produzione di tie-in ispirati ai marchi più popolari sposati dalla famosissima fabbrica di mattoncini danese. Tutto ebbe inizio con LEGO Star Wars ben undici anni fa, e nel frattempo siamo passati per Indiana Jones, Batman, Harry Potter, Il Signore degli Anelli e, naturalmente, i supereroi DC e Marvel. A quest'ultimi, TT Games ha dedicato una delle sue migliori produzioni, quel LEGO Marvel Super Heroes che un paio di anni fa ci aveva deliziato grazie a non poche novità in termini di presentazione e di gameplay. Ecco, lo stesso non si può dire per il nuovo LEGO Marvel's Avengers, e nella nostra recensione vi spiegheremo perché ci ha lasciato con l'amaro in bocca.

LEGO Marvel's Avengers è un passo avanti e due indietro rispetto ai migliori tie-in di TT Games

Scimmie volanti

Se nei LEGO Batman e in LEGO Marvel Super Heroes si era tentata la strada della sceneggiatura inedita, con tanto di dialoghi parlati al posto dei grugniti presenti nei primi giochi della serie, in LEGO Marvel's Avengers si torna agli spoof cinematografici più classici come LEGO Il Signore degli Anelli o LEGO Jurassic Park: le sequenze cinematiche d'intermezzo riproducono - a mattoncini, ovviamente! - le scene più importanti dei film, condite però da gag visive e un humour situazionale che, questa volta, ci è sembrato a tratti un po' troppo forzato.

Un mattoncino fuori posto
Un mattoncino fuori posto
Un mattoncino fuori posto

La costante presenza di bibite e snack per rendere più buffi i personaggi, per esempio, stufa in fretta, e l'impressione generale è che TT Games non sia riuscita a bilanciare perfettamente i momenti più seri del film con le loro parodie. Ci sono comunque gag che strappano sonore risate, come Hulk che si scatta i selfie o l'agente Coulson che sghignazza mentre Iron Man e Cap lo danno per morto, ma sono piccole perle in una comicità generalmente sottotono. Il problema, comunque, non è solo questo. Il comparto narrativo, in LEGO Marvel's Avengers, è sostanzialmente un gran pasticcio sotto vari aspetti. TT Games, tanto per cominciare, ha adattato soltanto una parte dei film che costituiscono le cosiddette "fasi" uno e due del Marvel Cinematic Universe: i due Avengers, ovviamente, e i due Captain America, oltre a Iron Man 3 e Thor: The Dark World. Tutti gli altri, compresi gli ottimi Guardiani della Galassia e le varie serie televisive come Agent Carter e Daredevil, sono rimasti fuori dai giochi. Il motivo lo si potrebbe ricercare nell'eventualità di un futuro sequel e nel modo in cui lo sviluppatore di Beaconsfield ha strutturato l'avventura. Invece di lasciare ai giocatori libera scelta nell'ordine con cui affrontare i vari livelli, TT Games ha optato per una sceneggiatura che sulla carta è decisamente ispirata, ma che in pratica ci ha lasciati interdetti. Fermo restando che non sarebbe logico giocare LEGO Marvel's Avengers senza aver visto i film corrispondenti - tanto per cominciare, si perderebbe il senso della parodia - la storia si sviluppa in una specie di flashback a incastro: comincia col prologo di Age of Ultron, quindi passa a raccontare tutto il primo Avengers, fermandosi a ricordare gli eventi di Captain America: Il Primo Vendicatore con un paio di stage. Una volta completati i livelli di Avengers, si può proseguire e concludere Age of Ultron, mentre Captain America: The Winter Soldier e Iron Man 3 fanno da capitoli sussidiari. L'idea, come dicevamo, non è affatto male, ma perde coesione a causa dello script: le battute sono quelle originali, ma gli sceneggiatori le hanno ridotte o alterate cronologicamente, il che fa storcere un po' il naso se si conoscono bene i film adattati. Dal canto nostro, a noi italiani è toccata una pagliuzza ancora più corta. L'edizione in lingua inglese del gioco ripropone pedissequamente le tracce audio dei film, tant'è che la qualità sonora non è propriamente delle migliori, e su questo ci sarebbe già da ridire. In italiano, invece, solo poche battute sono state estrapolate dai film - quelle di Capitan America, per esempio - e la maggior parte è stata ridoppiata da attori che non solo non c'entrano niente con le voci che ormai conosciamo a memoria, dopo ben dodici film, ma che svolgono anche un lavoro mediocre, sbagliando completamente il tono di molte battute, tant'è che alcune assumono valenze completamente diverse, quando non rovinano direttamente le gag. Il colmo è che l'adattamento italiano ha reclutato doppiatori famosi come, per esempio, Pasquale Anselmo, Federica De Bortoli e Marco Vivio per prestare di nuovo le loro voci a Phil Coulson, Maria Hill e Steve Rogers nel caso di battute inedite (Coulson e Hill, del resto, ci fanno spesso da navigatori durante l'avventura) mentre le nuovi voci italiane di personaggi come Nick Fury, Occhio di Falco, la Vedova Nera e Bruce Banner sono completamente diverse da quelle che abbiamo sentito nei film.

Trofei PlayStation 4

Ci sono 31 trofei di bronzo, 5 d'argento e 4 d'oro da sbloccare in LEGO Marvel's Avengers, cui si somma il trofeo di platino. Sbloccarli non è un'impresa titanica, ci vuole solo un po' di pazienza, e i fan della serie sapranno già che bisogna completare la campagna, scoprire tutti i collezionabili segreti e collezionare ogni minifig del gioco.

Supereroi a New York? Fatemi il piacere!

Dopo dieci anni e passa di tie-in in salsa LEGO, dubitiamo che serva spiegare come si gioca LEGO Marvel's Avengers, ma vale la pena sottolineare che poco o nulla è cambiato rispetto alle precedenti produzioni di TT Games. Anche questa volta dovremo distruggere tutto quello che possiamo per raccogliere mattoncini mentre completiamo i livelli, scegliendo i personaggi giusti per risolvere dei semplici rompicapi ambientali basati sulle abilità peculiari dei singoli eroi.

Un mattoncino fuori posto
Un mattoncino fuori posto

Capitan America può attivare degli interruttori speciali col suo scudo, Thor può sovraccaricare i circuiti, la Vedova Nera può hackerare i terminali, Hulk spacca e così via. Completando i livelli e spendendo i mattoncini raccolti sbloccheremo nuovi personaggi da usare nella New York free roaming accessibile una volta completata la campagna principale, dove potremo affrontare tantissime missioni secondarie per sbloccare ancora più minifig, veicoli, costumi e goodies a mai finire. I fan della serie sapranno benissimo che un gioco LEGO può durare decine di ore, specialmente se si vuole scoprire ogni singolo segreto, dai mattoncini rossi al povero Stan Lee nascosto nei vari livelli. La proposta, insomma, è la solita, ricca e longeva, ma ci sono anche delle piccole novità, in termini di gameplay, che meritano di essere menzionate. Sconfiggendo i nemici, adesso, si carica un indicatore che consente di eseguire degli attacchi letali quanto spettacolari, sia da soli che insieme a un altro personaggio: alcune di queste combinazioni sono davvero esaltanti, e ripropongono alcune tra le scene più memorabili dei film. Avete presente quando Thor sferra una martellata sullo scudo di Cap per spazzare via i soldati dell'HYDRA con l'onda d'urto? Si può fare anche qui. A fare da contraltare a questa novità, però, c'è la rigenerazione infinita dei nemici e la loro eccessiva resistenza, un binomio fastidioso specie quando si sta cercando di risolvere qualche rompicapo particolarmente criptico. E ne capitano ancora; nonostante le icone e gli indizi visivi, non di rado si resta fermi qualche istante più del dovuto a cercare di capire come uscire da una stanza o superare un ostacolo. È un problema di level design che i giochi LEGO si portano dietro dai tempi di LEGO Star Wars, e che il ricorso a un comparto tecnico sempre più elaborato e dettagliato non ha fatto che cementificare. Può sembrare una critica, ma non lo è del tutto; LEGO Marvel's Avengers, infatti, è un titolo che non spreme certo la potenza delle console di nuova generazione, ma che fa del character design e delle costruzioni lego i suoi cavalli di battaglia, intrecciandole con scenari coloratissimi e ricchi di dettagli. A coinvolgere i giocatori e i fan degli Avengers contribuiscono, ovviamente, le colonne sonore dei film omonimi e i temi che sono diventati famosi in questi anni, a cominciare dall'ormai iconico motivo di Alan Silvestri. Tutto a posto, dunque? No, non proprio. Se non ce la sentiamo di criticare una formula che, per quanto ormai vista e stravista, riesce sempre a divertire grazie anche all'aggiunta di qualche piccola novità, specialmente se si gioca in split-screen con un amico, dobbiamo ammettere di essere rimasti assolutamente di stucco di fronte al duplice riciclo di asset operato da TT Games per sviluppare questo tie-in.

Un mattoncino fuori posto

La New York che possiamo esplorare in modalità free roaming è praticamente la stessa già setacciata in LEGO Marvel Super Heroes due anni fa. Al posto della X-Mansion, del palazzo della OsCorp o del Baxter Building sono stati collocati degli edifici anonimi nel rispetto del Marvel Cinematic Universe orfano degli X-Men, dei Fantastici Quattro e (per ora) di Spider-Man, ma a parte queste piccole differenze la città, visivamente e strutturalmente, è pressoché la medesima. Questo significa, ovviamente, che il roster dei personaggi ha anche perso decine di minifig rispetto a LEGO Marvel Super Heroes: per ovviare alla loro mancanza, TT Games ha pescato nello sconfinato multiverso Marvel gli eroi e i villain più improbabili che gli Avengers abbiano mai combattuto nei film e nei fumetti... generando ancora una volta non poca confusione, dato che tra gli eroi possiamo sbloccare persino Jewel, alias Jessica Jones (scusateci il gioco di parole da veri nerd). Considerando che gli Avengers cinematografici comparivano già in LEGO Marvel Super Heroes, non si può che rimanere interdetti di fronte a un riciclo contenutistico e visivo tanto eclatante. Per fortuna, non tutto il male vien per nuocere, dato che TT Games ha nettamente migliorato il sistema di controllo specialmente quando si guida e quando si vola: le frustranti gare a tempo di LEGO Marvel Super Heroes ora sono, insomma, un lontano ricordo.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.0
Lettori (17)
8.1
Il tuo voto

Siamo grandi fan dei fumetti e dei film Marvel, ma dobbiamo proprio ammettere che LEGO Marvel's Avengers è un esercizio di pigrizia coi controfiocchi. Lo sviluppatore britannico ha attinto al Marvel Cinematic Universe per un tie-in divertente e giocabile come al solito, senza dubbio, ma privo di quell'enorme passione che avevamo colto nel bellissimo LEGO Marvel Super Heroes un paio d'anni fa. Facciamo così: se non avete mai giocato LEGO Marvel Super Heroes e vi piacciono i supereroi Marvel, aggiungete un punto alla nostra valutazione. Se lo avete già giocato, togliete un punto. Se non lo avete giocato e non vi piacciono i supereroi... scusate, ma che ci fate qui?

PRO

  • Sono gli Avengers e sono fatti coi LEGO: win/win
  • Tantissimi contenuti per i fan e i collezionisti
  • Qualche novità e miglioramento in termini di gameplay

CONTRO

  • Troppo, troppo, troppo simile a LEGO Marvel Super Heroes
  • Il doppiaggio nella versione italiana
  • Questa volta le gag sono un po' sottotono