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Supereroi con super problemi

A dieci anni dall'uscita della versione originale, Marvel: La Grande Alleanza torna su PC e console

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   29/07/2016

Non è un caso che Activision abbia deciso di rispolverare i due episodi di Marvel: La Grande Alleanza, visto l'aumento esponenziale della popolarità dei personaggi della Casa delle Idee a dieci anni di distanza, grazie alla serie di blockbuster cinematografici che hanno portato i vari Iron Man, Thor, Spider-Man e finanche Hawkeye a entrare nelle case di tutti, anziché limitarsi ad affollare unicamente le collezioni di fumetti degli appassionati veri e propri. È però anche vero che il publisher di Call of Duty ha dimostrato ampiamente di non essere il più attento dei produttori quando si parla di remaster, e il recente Biohazard Bundle dedicato a Prototype ne è la prova lampante. Quella di PlayStation 4 e Xbox One è senza dubbio la generazione delle "edizioni rimasterizzate"; lo è per svariati motivi, primo fra tutti il fattore economico, ma ciò non ha impedito a determinati team di sviluppo di realizzare remaster di grande qualità. Pur senza voler scomodare punti di riferimento in tal senso, come Gears of War: Ultimate Edition o Uncharted: The Nathan Drake Collection, abbiamo avuto modo di vedere riedizioni realizzate con cura e un certo grado di attenzione, vendute peraltro a prezzi più che ragionevoli. Tutti elementi che vengono clamorosamente a mancare in Marvel: La Grande Alleanza.

Marvel: La Grande Alleanza è un titolo ancora oggi gradevole e divertente, ma il porting delude non poco

Ineluttabile Destino

Prima di analizzare le caratteristiche di questa riedizione, facciamo un passo indietro di dieci anni per capire che tipo di gioco è Marvel: La Grande Alleanza. Sviluppato originariamente da Raven Software (la remaster è stata invece curata da quei disgraziati di Zoe Mode), il tie-in riprende i meccanismi visti precedentemente in X-Men Legends, proponendo dunque un action RPG a base cooperativa in cui si controllano liberamente quattro differenti personaggi, passando dall'uno all'altro in qualsiasi momento tramite la pressione del d-pad.

Supereroi con super problemi
Supereroi con super problemi

Contando su di un roster piuttosto nutrito, a cui ovviamente non mancano pesi massimi come i già citati Iron Man, Spider-Man e Thor - con l'aggiunta di Capitan America, Wolverine e finanche outsider come Ghost Rider e il Dottor Strange, per un totale di oltre ventiquattro eroi - il gioco vede la fazione dei "buoni" dare man forte a Nick Fury nel momento in cui l'Helicarrier dello S.H.I.E.L.D. viene attaccato dai droni del Dottor Destino. Viene così a crearsi una "grande alleanza" che esula dalla composizione dei super gruppi classici, ma che premia i setup che richiamano team realmente esistenti con dei bonus di efficacia. L'aspetto RPG si identifica non solo con questi piccoli dettagli, ma anche con la rappresentazione visiva dei danni numerici inflitti dagli attacchi, nell'ottica di un repertorio che include le manovre tipiche di ogni supereroe: Iron Man può aprire il fuoco con i suoi raggi repulsori, Spider-Man lancia le sue ragnatele, la Cosa crea onde d'urto battendo le mani, la Torcia Umana scaglia fiamme sui nemici, Capitan America usa lo scudo e così via. Tutte le abilità possono essere potenziate utilizzando i punti guadagnati sul campo, mentre le monete raccolte consentono di rimpolpare le caratteristiche passive di ogni personaggio. La stessa struttura delle missioni parte dal già citato Helicarrier dello S.H.I.E.L.D. per portarci poi nell'immancabile Stark Tower, che funge da hub per le spedizioni successive, con la possibilità di sbloccare obiettivi secondari dialogando con i comprimari che troviamo in giro per l'edificio. Dall'altra parte ci sono naturalmente eserciti di soldati, androidi e un gran numero di boss che attingono alle fila dei villain Marvel, e che vanno sconfitti con un minimo di strategia anziché caricando a testa bassa; il tutto nell'ottica di una campagna che richiede qualcosa come quattordici o quindici ore per essere completata, e che dà naturalmente il meglio di sé quando viene affrontata in multiplayer cooperativo.

La "remaster"

Dai trailer e dalle prime immagini di Marvel: La Grande Alleanza ci aspettavamo una remaster al "minimo sindacale", adattata in termini di risoluzione e frame rate (rispettivamente 1080p e 60 frame al secondo fissi sul PC di prova, con pochissime regolazioni grafiche) ai moderni sistemi da gioco, dunque non un lavoro paragonabile alle migliori riedizioni HD uscite finora, tutt'altro.

Supereroi con super problemi
Supereroi con super problemi

Ed è appunto questo che abbiamo visto, pur sotto uno strato di disattenzioni clamorose e con un prezzo di vendita completamente fuori dal mondo. Il primo impatto con il gioco, controller alla mano, è infatti sconcertante: i pulsanti non risultano mappati correttamente, la situazione ingarbugliata impedisce addirittura di passare da un personaggio all'altro e finanche di proseguire nella campagna quando ci viene semplicemente chiesto di attivare due interruttori contemporaneamente. Per fortuna un utente su Steam ha trovato una soluzione efficace al problema che utilizza il software XinputPlus per riassegnare i tasti, ma ribadiamo: è sconcertante che gli sviluppatori non abbiano neppure testato il gioco con un controller prima di dare il via libera alla pubblicazione. In secondo luogo c'è la questione del prezzo, che riteniamo a dir poco esagerato per un semplice motivo: il lavoro svolto per portare Marvel: La Grande Alleanza su PC, PlayStation 4 e Xbox One è stato puramente di adattamento, in quanto gli asset sono rimasti identici alle versioni originali per Xbox 360 e PlayStation 3. A dieci anni di distanza, pur girando a 1080p e sessanta frame al secondo, il gioco dimostra inevitabilmente la sua età, a causa di un'effettistica e di cutscene datate, di un set di animazioni appena discreto e di una generale ripetitività nel design degli scenari. Sul fronte del gameplay ci si diverte ancora, questo è innegabile, ma la "scivolosità" delle collisioni non aiuta a conferire ai colpi la resa necessaria per aumentare il coinvolgimento durante i combattimenti, spesso confusionari. Tutti aspetti su cui avremmo volentieri chiuso un occhio qualora il prezzo di vendita fosse stato la metà (o meno) di quello deciso da Activision per questa riedizione, che non a caso ha portato a una pioggia di richieste di rimborso su Steam.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: AMD FX 8320 @ 4 GHz
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 970 Jetstream
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti minimi

  • Processore: dual core Intel o AMD
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 450, AMD Radeon HD 5670
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Hard disk: 8 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 7 SP2 a 64 bit

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
4.5
Lettori (5)
2.5
Il tuo voto

Nonostante i dieci anni sul groppone, Marvel: La Grande Alleanza è ancora oggi un action RPG godibile, con una campagna abbastanza duratura e un ricco roster di personaggi più o meno conosciuti. Il gioco dà il meglio di sé in modalità cooperativa (sebbene online al momento non ci sia nessuno...) e vanta un bel sistema di potenziamento per i componenti del team, i cui poteri e le cui abilità vengono ben rappresentati sullo schermo. Purtroppo la qualità della remaster è quella che è, gli sviluppatori si sono limitati a tradurre il titolo sugli attuali sistemi: per loro fortuna gli asset originali tengono botta, ma alcune disattenzioni sono imperdonabili (vedi il problema con i controller) e il prezzo di vendita è completamente fuori dal mondo.

PRO

  • È ancora un gioco piacevole e coinvolgente
  • Roster ricco, bel sistema di potenziamento
  • Campagna discretamente lunga, in cooperativa è molto divertente

CONTRO

  • Tecnicamente sente il peso degli anni
  • Prezzo di vendita assurdamente alto
  • Incredibili problemi con i controlli su PC