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Football Manager 2018: recensione è quando arbitro fischia

Puntuali come sempre, i ragazzi di Sports Interactive sono pronti a tirare fuori il mister che è in noi

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   10/11/2017

Quando una squadra gioca bene, il novantanove percento delle volte i riflettori sono tutti per i calciatori. Quando invece le cose vanno male, il primo a rimetterci è quasi sempre l'allenatore. Per il mondo del calcio si tratta ormai di un vero e proprio dogma, all'interno del quale è racchiusa tutta la complessità del mestiere dell'allenatore, per svolgere il quale non basta "solo" conoscere a dovere come si gioca a pallone. Soprattutto in tempi come quelli in cui ci ritroviamo a vivere, gli allenatori devono essere pronti a fronteggiare pressioni di ogni tipo, provenienti sia dall'interno che dall'esterno della squadra, col fine ultimo di mantenere i propri ragazzi focalizzati sugli obiettivi. Un compito spesso difficile, se non addirittura impossibile in alcuni casi estremi, che Football Manager 2018 promette di tradurre in linguaggio videoludico forte della sua esperienza sul campo virtuale, lunga ormai più di venti anni. Nelle scorse settimane, Sports Interactive non ha mancato di presentarci le novità di questa edizione, che come da tradizione toccano un po' tutti gli aspetti del manageriale calcistico per eccellenza. Si parte infatti da elementi importanti come la gestione delle dinamiche di spogliatoio e lo scouting, fino ad arrivare ad argomenti di contorno come la possibilità che i giocatori gay facciano coming out. Dopo una decina di giorni passati al posto di Maurizio Sarri sulla panchina del Napoli, siamo pronti a dirvi la nostra su Football Manager 2018.

Capitano, mio capitano!

Tra le novità introdotte quest'anno da Miles Jacobson e dal suo team è spiccata sin dal primo momento quella dedicata alle dinamiche interne allo spogliatoio, sempre presenti nelle precedenti edizioni ma avvolta da un alone di mistero che impediva a chi si trovava davanti al monitor capire per bene che aria tirasse. L'importanza delle Dinamiche nella mente degli sviluppatori è confermata dalla presenza dell'omonima sezione nel menu di gioco di Football Manager 2018, grazie alla quale accedere a un immediato colpo d'occhio su quelli che sono i punti di forza della propria gestione dello spogliatoio, o in caso negativo notare subito cosa rende scontenti i calciatori. Il rapporto tra questi ultimi è un altro aspetto di cui le Dinamiche tengono conto, proponendo una vera e propria gerarchia piramidale tipicamente guidata da capitano e vice-capitano, più eventuali membri della squadra dotati di particolare carisma o con una certa anzianità nel club. Nella squadra si formano inoltre dei gruppi sociali, all'interno dei quali scontentare un giocatore influente può avere effetti devastanti. Se viceversa i malumori riguardano una persona già ai margini della vita di spogliatoio, gli effetti sul morale della truppa dovrebbero essere almeno sulla carta limitati. Al di là dell'evidente inesattezza che vedeva Zuniga(!) in cima alla gerarchia del Napoli nella nostra partita, le Dinamiche si presentano piuttosto utili, ma c'è da dire che all'atto pratico vanno a scontrarsi con quelli che sono alcuni problemi storici del gioco, ancora presenti in Football Manager 2018. Tanto per fare qualche esempio, dopo poche settimane di campionato ci è infatti capitato che il portiere di riserva esprimesse la propria voglia di giocare titolare, minacciando di andare via qualora non gli fosse stato concesso il posto tra i pali. Ogni tentativo di calmarlo è stato vano, compreso l'intervento del capitano su cui proprio per effetto dell'introduzione delle dinamiche contavamo maggiormente. Il tutto è sfociato addirittura in una riunione di spogliatoio, con la quale a fatica siamo riusciti a riportare il morale medio della squadra a livelli accettabili. Chi conosce la serie Football Manager ha ormai imparato a fare i conti con problematiche di questo tipo, tra giocatori vogliosi di andare via ogni tre per due fino a casi eclatanti come quello del calciatore che aveva ottenuto un rinnovo contrattuale ad agosto, per poi tornare alla carica dopo un paio di mesi, minacciando di andare via senza un aumento. Non aiuta il fatto che al di là dell'introduzione delle Dinamiche le interazioni in Football Manager 2018 siano rimaste identiche a quelle che conosciamo, sia coi propri giocatori che con la stampa. Nonostante un rinnovamento delle conferenze e delle discussioni in generale sia in cima alle richieste dei giocatori ormai da anni, siamo ancora una volta costretti a dovercela cavare tra frasi ambigue e modi di pronunciarle (i famosi "cauto", "energico" e compagnia) ancora più confusionari, lasciando spesso che sia il nostro vice a prendere la parola per evitare di fare guai. Dove invece il gioco ha mosso passi da gigante è nelle trattative contrattuali, ormai dettagliatissime per offrire al giocatore diverse alternative all'ingaggio troppo elevato, offrendo bonus o anche semplicemente facendo promesse per il futuro. Il mercato si è presentato con cifre verosimili in alcune occasioni, meno in altre, ma come ci hanno insegnato le finestre trasferimenti degli ultimi anni anche nella realtà i prezzi sono ormai in grado di diventare più che pazzi.

Football Manager 2018: recensione è quando arbitro fischia

Tattiche e osservatori

Un altro aspetto particolarmente enfatizzato da Sports Interactive per Football Manager 2018 è stato il sistema di gestione delle tattiche, su cui ogni anno gli sviluppatori intervengono per dare maggiori possibilità sia a chi ama dedicare ore sui dettagli, sia a chi invece vuole dare la propria impronta al gioco senza perdere troppo tempo. A beneficio dei primi arriva una sezione più ampia dedicata ai calci piazzati, in cui definire schemi e posizioni, mentre per i secondi la schermata di tattica presenta un'analisi dei ruoli definiti dall'allenatore, evidenziando così eventuali lacune nel modulo. Per riflettere un calcio in cui i ruoli sembrano moltiplicarsi, le tipiche posizioni sono state arricchite da altre definizioni come quella della mezzala o del "carrilero" a centrocampo, all'interno delle quali alcuni calciatori possono identificarsi trovando così una migliore collocazione rispetto al passato. Tra le novità dedicate all'argomento compare anche la possibilità di organizzare una riunione tattica prepartita, dalla quale tuttavia ci è sembrato difficile riuscire a ottenere particolari benefici. Come nel caso dei discorsi alla squadra e delle conferenze stampa, immaginiamo che anche in questo caso la maggior parte dei giocatori delegherà il vice o salterà a piedi pari la riunione. Al contrario, particolarmente interessante è la possibilità di contestualizzare alcune indicazioni tattiche a determinati momenti della partita, dicendo così alla squadra come comportarsi in alcuni contesti (per esempio vantaggio largo o di misura) senza doverlo fare in tempo reale durante il match. Collegata alla definizione della formazione troviamo un'altra novità riguardante il Centro Medico, anch'esso presente con una sezione distinta dal resto. In questo caso la visuale principale ci offre una lista di giocatori maggiormente predisposti agli infortuni, indicandone i motivi come un carico di lavoro in allenamento troppo elevato o un affaticamento causato dalle troppe partite giocate. Si tratta senza dubbio di un'informazione utile, soprattutto perché riguarda un altro ambito su cui ogni anno si dibatte ampiamente col Football Manager di turno: la frequenza degli infortuni. In questo modo gli sviluppatori sperano di fornire spiegazioni più chiare su rischi e rimedi, anche se nella nostra partita pur stando attenti a non spremere troppo nessuno l'incidenza degli infortuni ci è sembrata lo stesso troppo elevata. Scorrendo l'elenco delle novità di Football Manager 2018 troviamo il nuovo sistema di gestione degli osservatori, senza dubbio il più diverso rispetto alle edizioni passate: i vecchi report a lista sono stati rimpiazzati da una serie di schede proposte in consultazione all'allenatore, che per ognuno dei calciatori mostrati può chiedere ulteriori sessioni di analisi o decidere di avere già il necessario per stabilire se si tratta di un possibile obiettivo o meno. L'impatto iniziale lascerà spiazzato chi conosce i vecchi capitoli della serie, soprattutto a causa di alcuni bottoni dall'effetto un po' ambiguo e dall'assenza della lista già accennata. Dopo qualche ora lo strumento inizia ad apparire potente e più realistico come affermato da Sports Interactive, anche se il fatto che non tutte le opzioni siano a portata di un clic come in passato costringe il giocatore a una fase di apprendimento che lo potrebbe scoraggiare dal fare leva sullo scouting per trovare nuovi talenti.

Football Manager 2018: recensione è quando arbitro fischia

Motori ruggenti

Anche per Football Manager i tempi dei pallini e del solo 2D sono ormai lontani. La collaborazione con Creative Assembly, avviata già per la realizzazione del motore di gioco un anno fa, è andata naturalmente avanti anche per Football Manager 2018, che si presenta così con alcune migliorie che partono dal cuore dell'esperienza 3D del match domenicale. In termini puramente estetici i miglioramenti sono apprezzabili sin da subito, anche se in alcune occasioni le animazioni di raccordo tra i movimenti dei giocatori continuano a non essere in numero sufficiente. L'ambizione comunque non è mai stata quella di fare concorrenza a FIFA o PES, ma di simulare in modo realistico le partite di calcio. Da questo punto di vista il motore di Football Manager 2018 non ci fa assistere a strafalcioni particolarmente eclatanti, anche se segnaliamo alcune problematiche anche in questo ambito: in determinate occasioni i giocatori finiscono per perdere palla quando avrebbero un passaggio facile da poter fare, mentre è senza dubbio eccessiva la frequenza di tiri-cross fortunosi che creano pericolo finendo nello specchio della porta. Attenzione inoltre se fino all'anno scorso eravate abituati a giocare le partite in modalità "solo commento": non sappiamo se sia un bug o un'inspiegabile volontà degli sviluppatori, fatto sta che in Football Manager 2018 il solo commento viene mostrato per ogni minuto di gioco, moltiplicando così la durata di una singola partita rispetto al passato. Buona parte dei bug segnalati dai giocatori della beta verranno probabilmente sistemati da Sports Interactive attraverso le patch pubblicate dopo l'uscita del gioco, ma allo stato attuale bisogna tenere conto di quelli che sono alcuni problemi che affliggono Football Manager 2018, tra i quali segnaliamo anche alcuni crash dell'applicazione che ci fanno consigliare vivamente di salvare spesso la partita, soprattutto dopo aver ottenuto un risultato importante. Tornando allo svolgimento della partita, gli sviluppatori hanno introdotto alcuni accorgimenti che faranno sicuramente piacere a tutti, come la possibilità di cambiare al volo il calciatore incaricato di battere un rigore o di tornare sui propri passi nel caso in cui una modifica tattica stia per essere applicata dopo un evento particolare come un gol.

Football Manager 2018: recensione è quando arbitro fischia

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 10 - 64-Bit
  • CPU: Intel Core i7 920 @ 4,2 GHz
  • RAM: 16 GB
  • Scheda video: NVIDIA GTX 970

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows Vista (SP2), 7 (SP1), 8/8.1, 10 (1703/Creators Update)
  • CPU: Intel Pentium 4, Intel Core o AMD Athlon - 2.2 GHz +
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: Intel GMA X4500, NVIDIA GeForce 9600M GT o AMD/ATI Mobility Radeon HD 3650 - 256MB VRAM
  • DirectX: Versione 9.0c
  • Spazio su disco: 7 GB

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 54,99 €
Multiplayer.it
8.4
Lettori (10)
8.6
Il tuo voto

Football Manager 2018 non stravolge le meccaniche consolidate dei suoi predecessori, presentando tuttavia alcune novità interessanti soprattutto per le aree in cui esse si collocano. La riuscita non è sempre quella sperata, mentre merita un discorso a parte il nuovo sistema di scouting: si tratta senza dubbio di uno strumento potente e più al passo con la direzione presa dal gioco anche nelle altre sezioni, ma per riuscire a digerirlo c'è bisogno di un po' di tempo che non siamo sicuri tutti quanti vorranno investire. L'alto tasso di coinvolgimento garantito dal manageriale calcistico - rimasto ormai unico nel suo genere - resta tuttavia immutato, a patto di essere pronti a sorvolare su alcuni problemi tecnici, ma soprattutto su alcune lacune storiche della serie che restano di anno in anno irrisolte.

PRO

  • Dinamiche e Centro Medico sono novità interessanti
  • Tattiche più ricche in ogni aspetto
  • Il nuovo sistema di scouting sembra potente...

CONTRO

  • ...ma richiede tempo per essere digerito
  • Qualche passo indietro con l'interfaccia
  • Difetti storici ancora non risolti