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Col piede a tavoletta

L'agente Tanner si mette al volante dell'iPhone come se non fossero passati dieci anni dal suo esordio su PSone. La classe non è acqua, del resto.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   16/12/2009

È duro il mestiere dei poliziotti infiltrati, e Tanner ne sa qualcosa: il suo essere un ex pilota professionista lo rende l'uomo perfetto per il tipo di lavori sporchi che vanno per la maggiore in città, e così gli risulta facile farsi "assumere" da qualche boss malavitoso per spiarne i movimenti e creare i presupposti per una retata in grande stile. La modalità principale del gioco, riproposto su iPhone e iPod Touch da Gameloft, ci vede appunto fronteggiare una serie di stage in cui dobbiamo fare da corrieri, trasportare "roba che scotta" o scortare persone appartenenti alla gang.

Col piede a tavoletta

In soldoni, ciò si traduce fondamentalmente nello spostarsi da una zona della città all'altra, fermandosi nei luoghi indicati sullo schermo in tempo per completare la missione. Un timer ci costringe a procedere a velocità sempre più sostenute, ma allo stesso tempo bisogna fare attenzione alle pattuglie della polizia, che non esiteranno a lanciarsi all'inseguimento se ci vedono superare i limiti. Alla fine farsi inseguire diventa praticamente la norma, l'importante è poi trovare lo spunto giusto per seminare gli sbirri e far perdere le nostre tracce in tempo per effettuare la consegna di turno.

Qualcosa di nuovo...

Driver torna dunque sulla scena e lo fa alla grande, affiancando alle missioni originali della versione PSone una serie di sfide extra che ruotano attorno alle varie situazioni che affronteremo durante la storia: inseguimenti, scorte, appostamenti, ecc.

Col piede a tavoletta

La grafica del gioco è stata adeguata ai tempi, nonché agli standard del dispositivo Apple, e così abbiamo una conta poligonale decisamente più ricca rispetto all'originale del 1999, vetture più dettagliate, un maggior numero di elementi a caratterizzare i quartieri cittadini e un frame rate fluido e stabile. Peccato solo per i personaggi che ogni tanto vediamo spostarsi da un veicolo all'altro (davvero spigolosi e dotati di un'animazione di scarsa qualità), nonché per il sistema di danneggiamento della nostra vettura, tutt'altro che spettacolare. Nulla da dire per quanto concerne il sonoro, invece: nella parte alta dello schermo c'è un selettore che ci consente di cambiare la stazione radio fra quelle disponibili, ognuna "a tema", e i dialoghi (in Inglese) appaiono ben recitati. L'atmosfera degli anni '70 è stata resa alla perfezione, insomma.

...e qualcosa di vecchio

I problemi di questa nuova incarnazione di Driver risiedono più che altro nel sistema di controllo. Guidare utilizzando l'accelerometro, ovvero inclinando l'iPhone a destra e a sinistra, risulta poco pratico e poco preciso: c'è una certa latenza dal momento in cui parte la nostra sollecitazione a quando sullo schermo la vettura cambia direzione, e ciò mal si sposa con l'esigenza di effettuare manovre all'ultimo secondo, come quando ci si trova nel bel mezzo di un inseguimento.

Col piede a tavoletta

Il d-pad virtuale si comporta molto meglio, ma per la sua stessa natura si pone come una soluzione "frammentaria", che ci impedisce di tenere una guida fluida o di utilizzare il freno a mano (a meno che non riusciate a premere i due appositi pulsanti sul touch screen in contemporanea). La posizione del pulsante relativo al turbo, poi, è completamente sbagliata e porta a effettuare delle curve indesiderate piuttosto che a partire a razzo. I risultati in termini di frustrazione sono facilmente immaginabili.

La versione testata è la 1.1.1
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
6.9
Lettori (6)
6.3
Il tuo voto

Driver si presenta come un remake di buona qualità, che riprende il fascino del videogame originale sviluppato da Reflections Interactive e lo porta ai giorni nostri, adattandone il comparto tecnico a quanto di meglio si è visto su iPhone. I meriti di questo genere di giochi rispetto all'attuale produzione, specie quella dei titoli con struttura "sandbox", sono indubbi; ma al contempo è arduo proporre un gameplay così limitato e lineare all'alba del 2010. L'inserimento di una modalità extra fatta di sfide singole, purtroppo, non pone rimedio al problema. Appare dunque come una pesantissima tegola l'implementazione di un sistema di controllo certamente non preciso e immediato come ci si poteva aspettare. Il prodotto Gameloft si pone dunque come un esperimento riuscito a metà, proposto oltretutto a un prezzo non indifferente (5,49 euro).

PRO

  • Il ritorno di un classico
  • Grafica e sonoro rivisitati
  • Buon numero di missioni

CONTRO

  • Controlli da rivedere
  • Gameplay troppo lineare e limitato
  • Rapporto qualità / prezzo sfavorevole