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Un regalo agli hardcore gamer

Dagli autori della serie Guilty Gear festeggiamo l'esordio in grande stile di un nuovo franchise che lascierà sicuramente il segno tra i picchiaduro

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   26/04/2010

Versione testata: Xbox 360

Arc System Works non è certo un nome sconosciuto tra gli amanti di picchiaduro. La software house di casa a Yokohama ha infatti sviluppato una serie impressionante di beat'em up tra i quali si distinguono tutti gli episodi della serie Guilty Gear, ma anche lo spettacolare Hokuto no Ken su Playstation 2 ed il recente Battle Fantasia. Non si tratta, quindi, di uno sviluppatore particolarmente portato a seguire la recente invasione del mercato di titoli adatti a principianti e neofiti, ma anzi, con la loro ultima creazione Blazblue: Calamity Trigger confermano di amare, o quantomeno avere un occhio di riguardo verso tutta quella fetta di pubblico ancora appassionata e ancorata ai valori tradizionali dei videogiochi, quelli cresciuti a pane e cabinati, per intenderci.

Un regalo agli hardcore gamer

Blazblue: Calamity Trigger è un classico picchiaduro a incontri bidimensionale, ma realizzato con un efficacissimo stile misto tra personaggi in 2D ad alta definizione e background tridimensionali. La fusione tra i combattenti e l'ambiente circostante è perfettamente riuscita grazie ad uno stile di disegno sempre uniforme e coerente, Blazblue è una vera orgia di sprite, colori ed effetti che si susseguono sullo schermo. Quello che stupisce maggiormente, però, è il lavoro svolto sul battle system di questo gioco apparentemente semplice da imparare, ma decisamente profondo per essere domato a dovere.

Il giusto compromesso

In Blazblue: Calamity Trigger il pad è utilizzato in un modo così intelligente da poter essere domato immediatamente da qualsiasi neofita del genere. I segreti del combat system, però, sono ben nascosti nel codice di gioco e ci vuole un duro allenamento per poterli scovare e farli propri. Si utilizzano solo quattro tasti, mappabili a piacimento sul joypad: A, B, C e D. Quest'ultimo è votato ad eseguire le mosse "Drive", tradotto: "come fare un gran casino e dare spettacolo, intimorendo l'avversario, schiacciando un misero bottone", mentre gli altri tre servono per gli attacchi leggeri, medi e pesanti. Grande enfasi è stata ritagliata per le mosse aeree, di cui il gioco fa grande uso su tutti i personaggi. La croce direzionale (ma è decisamente preferibile lo stick arcade) è volta ai movimenti del personaggi, i salti e le parate. Sotto i comandi base, però, se ne nascondono altri ben più complessi. Ad esempio, premendo A, B e C contemporaneamente possiamo eseguire un Rapid Cancel che interrompe una qualsiasi mossa stavamo precedentemente eseguendo per darci la possibilità di cambiare strategia (fare una parata, una combo, un'aerial). Questa tecnica prosciuga momentaneamente la barra Heat, che ha nei suoi equivalenti la Super, Power o Tension di Street Fighter, KOF o Guilty Gear.

Un regalo agli hardcore gamer

Questa "potenza extra" dev'essere utilizzata per dar vita alle distruttive Distortion Drives (degli attacchi particolarmente complessi) e le Astral Finishers che hanno la caratteristica di far morire l'avversario in modo istantaneo, quasi una sorta di "Fatality" alla Mortal Kombat. La particolarità di questo combat system sta tutta nel riuscire a far divertire sia chi non ha mai provato un gioco di questo genere (in questo caso utilizzerà i comandi principali), sia i giocatori hardcore, che in questo caso riusciranno dopo poco a padroneggiare combo e super più complesse. Il roster di personaggi presenti in Blazblue: Calamity Trigger è composto da soli 12 combattenti divisi tra umani, ibridi e deformi blob senza consistenza. Laddove la scelta di limitare il numero di character selezionabili può apparire come una sorta di scarso impegno, dopo un po' di partite ci si accorge di come essi siano perfettamente bilanciati tra loro, particolare di non poco conto in un picchiaduro ad incontri che si può giocare anche online. I protagonisti sono ispirati pesantemente a Guilty Gear, ma piuttosto che apparire come cloni si ha l'impressione di trovarci di fronte alla naturale evoluzione degli stessi. Tutti i personaggi sono dotati di una grande personalità dovuta alla bravura magistrale del character designer che ha saputo renderli tutti diversi ed unici, anche se stilisticamente vicini. Sembra che ARC System Works abbia messo nel gioco tutta la propria esperienza e background cercando di creare il picchiaduro 2D perfetto, partendo dalle origini (il "perfetto" Street Fighter 2 aveva per l'appunto solo 12 personaggi), mescolandolo con un combat system snello e moderno in un'ambientazione grafica dal colpo d'occhio attuale.

Modalità e personalizzazione

Oltre alle mosse speciali come le Drive e le Astral, ogni personaggio ha la capacità di effettuale mosse personalizzate e del tutto uniche rispetto al resto del roster. Ad esempio Carl può comandare la sua marionetta Nirvana, Rachel ha il vento a suo favore, altri ancora utilizzano bastoni o armi secondarie. Questo fattore infonde ancora più profondità al gameplay ed allunga così la curva di apprendimento già di per sè discretamente alta. Ogni personaggio, inoltre, ha una sua storia personale che si dipana attraverso i combattimenti nella modalità storia, grazie ad innumerevoli scenette recitate in giapponese e ben tradotte con sottotitoli italiani. Sebbene queste storie possano apparire non-sense o comunque poco influenti ai fini della pura azione, rappresentano una sorta di piacevole background per tutti coloro che volessero approfondire la psicologia e la caratterizzazione dei propri personaggi preferiti. Le scenette sono tantissime ed esistono innumerevoli bivi nei quali siamo chiamati a decidere come continuare i dialoghi. Per completare al 100% la storia di un combattente è necessario percorrere ogni bivio che la narrazione ci mette di fronte. Oltre a questa modalità esiste, ovviamente, anche una classica opzione Arcade che simula le meccaniche di un cabinato da sala giochi, lo Score Attack, il Training e l'ottimo Replay Theater che ci consente di guardare tutti i match salvati tra quelli da noi affrontati, oppure scaricati dalla classifica mondiale.

Un regalo agli hardcore gamer

Ovviamente è stata data grande importanza al comparto multiplayer, con tantissime opzioni di personalizzazione sia offline che online, nel quale Blazblue: Calamity Trigger si comporta benissimo grazie all'assenza di evidenti lag durante i match. In ogni sessione di gioco, comprese quelle contro avversari lontanissimi, non è stato apprezzato alcun evidente segno di latenza o errori dovuti al netcode, apparentemente stupefacente. Da apprezzare la selezione "nascosta" del personaggio che non consente all'avversario di poter scegliere dopo aver visto chi selezioniamo. Sono questi i piccoli dettagli che fanno la differenza. Ogni modalità funziona alla perfezione ed è ricca di piccoli dettagli ed opzioni (trasparenza e posizione dell'HUD di gioco, velocità dei dialoghi, ecc) che fa capire quanto amore e dedizione ARC System Works abbia riposto nella loro ultima creatura.

Obiettivi Xbox 360

Dei 1000 punti a disposizione per BlazBlue: Calamity Trigger, 780 si ottengono giocando in solitaria, gli altri necessariamente su Xbox Live. Non sono particolarmente difficili, tranne uno in particolare, ma richiederanno almeno 25 ore di gioco per arrivare al bottino pieno. Insomma, c'è da sudare.

Lunga vita ai picchiaduro

I background tridimensionali degli stage di Blazblue sono ricchi di dettagli e scene animate che li rendono un vero spettacolo per gli occhi, grazie anche alle coreografiche introduzioni che presentano i personaggi su schermo. Questi ultimi, anch'essi in alta definizione, sono dettagliatissimi e animati con una quantità massiccia di disegni e movimenti. Meraviglioso, ad esempio, è lo stage di Rachel che contiene un mare di petali di rosa che si muovono e si spostano al nostro passaggio. Se proprio vogliamo andare a trovare qualche pelo nell'uovo possiamo dire che non tutti gli stage ben si "fondono" con i personaggi e gli stessi soffrono a volte di qualche scalettatura di troppo. Il comparto audio è composto da ottime musiche ed effetti, supportati da una grandissima quantità di parlato giapponese ben recitato e sottotitolato nella nostra lingua. Blazblue: Calamity Trigger non pecca in nessun aspetto, eccellendo anzi in molti fondamentali per un picchiaduro: giocabilità, immediatezza e profondità ne fanno uno dei migliori picchiaduro 2D di sempre, segnando la rinascita di ARC System Works e quella definitiva di questo genere che fino a poco tempo fa sembrava destinato ai margini del retogaming. Lunga vita ai picchiaduro 2D!

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (43)
8.8
Il tuo voto

Blazblue: Calamity Trigger è la perfetta sintesi di tutta l'esperienza nel campo dei picchiaduro di Arc System Works, che sono riusciti a creare un giusto compromesso tra un gioco hardcore ed uno divertente ed immediato per tutti. Blazblue è semplice ma profondo, molto tecnico ed appagante grazie ad un combat system intelligente e ben congeniato. Il gioco gode di una modalità storia ricca e lunga, nonchè di match online graziati dall'assenza di lag evidente. Una quantità enorme di opzioni, modalità e settaggi, uniti ad una realizzazione tecnica eccellente, decreta Blazblue come uno dei migliori esponenti del genere da molti anni a questa parte.

PRO

  • Immediato ma profondo e tecnico
  • Online senza lag
  • Bilanciamento dei personaggi perfetto..

CONTRO

  • ...a discapito di un roster limitato
  • Qualche scaletta di troppo, a volte