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Hai paura del buio?

Sviluppato con l'idea di creare un gioco fruibile al 100% da un cieco, Papa Sangre è un fantastico survival horror basato unicamente su tutto ciò che si ascolta attraverso le cuffie

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   01/02/2011

Villette abbandonate piene di non morti, corridoi claustrofobici o foreste maledette popolate da paurosi nemici pronti a saltar fuori da quell'ombra laggiù. I titoli horror ci provano in tutti i modi a terrorizzare il giocatore, facendo spesso leva su una forte componente visiva, fatta di mostri dall'aspetto disgustoso, ambienti spettrali e continui giochi di luci e ombre.

Hai paura del buio?

E' quasi ironico che Papa Sangre, uno dei videogiochi più inquietanti finora apparsi su App Store, di "video" non abbia assolutamente nulla, concentrando l'intera esperienza su altri sensi. I giovani sviluppatori del team Somethin' Else hanno infatti voluto toccare le corde emotive del giocatore sfidando una delle più soffocate fobie dell'essere umano: la paura del buio. Se trovarsi in una stanza in compagnia di uno zombie non è già abbastanza inquietante, l'impossibilità di vedere il nemico o l'ambiente di gioco amplifica il senso di terrore, claustrofobia e disorientamento. Gli autori di Papa Sangre lo hanno capito bene, e attraverso i soli effetti sonori sono riusciti a realizzare una delle più originali esperienze horror degli ultimi tempi.

Terrore a occhi chiusi

Una volta addentratisi nel palazzo di Papa Sangre allo scopo di salvare l'anima di una persona amata, lo scopo è quello di superare diverse stanze piene di ostacoli, tranelli e nemici, fino all'incontro finale con il padrone di casa. Detto così, il gioco può sembrare un classico e poco interessante survival horror in prima persona, se non fosse che il giocatore, come detto, non vedrà assolutamente nulla di ciò che accade: ogni stanza è totalmente buia, il giocatore è privo del suo senso più fidato, e per orientarsi all'interno del palazzo non può fare altro che concentrarsi sui suoni e i rumori che lo circondano. Proprio per questo è indispensabile munirsi di un paio di cuffie, dal momento che tutto il gioco si basa su un sistema di registrazione binaurale, dando un effetto surround e permettendo di capire la posizione degli oggetti in base alla provenienza dei suoni. L'interazione avviene totalmente attraverso pochi colpi sullo schermo, grazie ai quali camminare, correre o voltarsi: la camminata, ad esempio, avviene colpendo in maniera ritmata nell'angolo destro e in quello sinistro, mentre la velocità della corsa varia a seconda della rapidità dei tocchi; basta però perdere bruscamente il ritmo per inciampare e finire gambe all'aria. Una ruota nella parte superiore dello schermo permette invece di voltarsi a 360°, sebbene si senta davvero tanto la mancanza di un qualsiasi supporto al giroscopio, che avrebbe permesso di immergersi ancora di più nell'esperienza di gioco, spostando ulteriormente l'attenzione dalla sensorialità tattile a quella auditiva.

Hai paura del buio?

Nonostante la totale mancanza di feedback visivo, il livello di tensione e ansia si mantiene sempre altissimo: ogni stanza è abitata solitamente da un pericoloso guardiano, ed è colma di trappole da evitare mentre si cerca di raggiungere l'uscita. Gli oggetti importanti e le porte d'uscita vengono segnalate con dei piccoli effetti acustici, un piccolo ma obbligato compromesso per rendere sensato e possibile il passaggio da un livello all'altro. In una di queste stanze bisogna ad esempio raccogliere una chiave posta esattamente accanto a un feroce cane dormiente. Il giocatore è così costretto a girargli un po' di volte attorno prima di riuscire a capire quale dei due, a un certo punto, si trovi più vicino a lui. I livelli più avanzati aggiungono ancora più pepe: l'acqua sul pavimento farà rumore a ogni passo, mentre un ramo spezzato potrebbe svegliare un guardiano che, prontamente, correrà nella direzione del rumore. In queste occasioni la cosa migliore da fare è cominciare a correre cercando di non inciampare e sperando di non calpestare altri oggetti rumorosi nella stanza. E, ancora, alcune stanze sono popolate da avversari che si spostano continuamente, aumentando a dismisura il panico nel momento in cui i rumori si fanno sempre più forti. Giocato al buio ed eventualmente con gli occhi chiusi, in modo da non vedere neanche la luce emessa dallo schermo, l'ansia che si crea raggiunge livelli mai visti prima in un gioco per iPhone e iPod Touch, creando sensazioni di spavento e impotenza che chi ha giocato Amnesia dovrebbe conoscere bene.

La versione testata è la 1.1
Prezzo: 3,99€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (6)
6.7
Il tuo voto

Papa Sangre è un esperimento sicuramente riuscito, in grado di dimostrare come sia possibile incutere paura senza mostrare nemmeno un'immagine. Provate a giocarlo al buio totale, sotto le coperte, prima di andare a letto, e preparatevi a dormire sogni terrificanti. Le immagini, i nemici e la posizione degli oggetti nelle stanze si vanno man mano formando nella testa del giocatore, trasformando un'opera senza grafica in una delle più immersive esperienze portatili. Probabilmente un'idea del genere poteva essere esplorata ancora di più, mentre una volta portata a termine la breve avventura non ci sono grossi motivi per rigiocarla nuovamente. Ovvio che, per un titolo del genere, il prezzo fissato a 3,99€ potrebbe far storcere il naso a molti giocatori, così come la voce fuori campo solo in inglese. Tuttavia, chi è in cerca di un'esperienza particolare e davvero inquietante può acquistarlo a occhi chiusi. Letteralmente.

PRO

  • Un'esperienza unica e terrificante
  • Non si sente la mancanza di elementi visivi
  • Buona varietà tra un livello e l'altro

CONTRO

  • Molto breve
  • Concept non esplorato pienamente
  • Poteva costare meno