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A Highland Song, la recensione di un’avventura a perdifiato nelle Highlands scozzesi

Nella recensione del nuovo videogioco dell'acclamato studio Inkle vestiremo i panni di Moira, una giovane scozzese decisa a fare di tutto pur di vedere il mare.

A Highland Song, la recensione di un’avventura a perdifiato nelle Highlands scozzesi
RECENSIONE di Giulia Martino   —   05/12/2023

Zio Hamish scrive fiero che i Romani riuscirono a prendere tutta l'Inghilterra, ma non la Scozia. Tentarono a lungo, ma morirono per nulla. Sua nipote Moira è chiamata alla stessa epica impresa: abbracciare le Highlands percorrendo in su e in giù le loro ripide alture, conquistandole senza spargere neppure una goccia di sangue. È una missione impossibile tanto per la protagonista di A Highland Song quanto per il giocatore, impegnato a saltellare tra colline rigogliose e montagne innevate sotto la pioggia, il vento e la neve, il tutto per ben più di una partita, perché la fine del viaggio di Moira non è altro che il suo vero inizio.

Autopubblicato dallo studio di sviluppo britannico Inkle, A Highland Song riesce a brillare di luce propria grazie a una protagonista piena di carattere e a una narrazione dinamica cangiante e sempre sorprendente, senza contare la spensieratezza che un giro nelle Highlands garantisce grazie al passo svelto di Moira, di gran fretta per arrivare fino al mare il giorno di Beltane. Ma perché proprio a Beltane? E perché Moira avverte all'improvviso il richiamo irresistibile della costa, da lei mai visitata prima?

Scopriamo di più sulla straordinaria avventura di Moira McKinnon nella nostra recensione di A Highland Song.

Le lettere di zio Hamish

Incontrare un altro essere umano è una rarità nelle Highlands: le poche interazioni di Moira sono piene di significato. Per il resto, ci pensano le lettere di zio Hamish a farle compagnia
Incontrare un altro essere umano è una rarità nelle Highlands: le poche interazioni di Moira sono piene di significato. Per il resto, ci pensano le lettere di zio Hamish a farle compagnia

Per Moira McKinnon, quindicenne che vive con sua madre nelle Highlands scozzesi, le lettere inviatele da zio Hamish sono sempre state un ponte verso il mondo esterno. Chiusa tra le vette scozzesi, la vita di Moira sembra scorrere senza scossoni, almeno fino a quando Hamish non la invita a fare un giretto per le lande e così raggiungere il suo faro sulla costa. C'è di più: la ragazza deve sbrigarsi, perché manca una settimana alla festa di Beltane, e quel giorno qualcosa di straordinario accadrà proprio nei pressi del faro.

Inizia così un viaggio di formazione che intreccia pubblico e privato, storia collettiva e storie individuali, realtà e leggende solo apparentemente distanti. Il vento, la neve, la pioggia che Moira si trova ad affrontare - ingredienti essenziali nell'economia complessiva del gameplay di A Highland Song - si fanno sostanza palpabile del viaggio di un'eroina chiamata a un'impresa più grande di lei. Se i Romani non sono mai riusciti a conquistare le Highlands, come potrà una giovane quindicenne governare i passaggi tra un bosco e l'altro, scoprire i sentieri tra quelle montagne imprendibili, e infine coronare la missione con successo, riuscendo a giungere al mare?

La natura stessa della narrazione (anzi, delle narrazioni) di A Highland Song prova una volta in più la grande maestria di Inkle, già ampiamente affermata con l'eccellente Heaven's Vault. Riuscendo a scalare una vetta si possono mettere alla prova le proprie intuizioni sulla natura del luogo, espresse tramite l'individuazione del suo nome. Perché il viaggio di Moira si muove su solchi collettivi, antichi come le montagne - il cui nome va trovato, e non dato - e nel percorso la ricompensa più grande saranno scampoli di storie, leggende, oggetti lasciati dai viandanti, e magari qualche fantasma sulla nostra strada: in Scozia si dice che le piante si muovano al passaggio degli spettri... Sarà vero?

Saltando tra le colline

Salire su una vetta permette di dare uno sguardo al paesaggio circostante: in questo modo si possono trovare sentieri e individuare nuove montagne da scalare
Salire su una vetta permette di dare uno sguardo al paesaggio circostante: in questo modo si possono trovare sentieri e individuare nuove montagne da scalare

Moira McKinnon non brandisce armi, ma soltanto brandelli di mappe scovati qua e là. Grazie a questi deve tentare di orientarsi e scovare sentieri per avvicinarsi man mano alla costa, magari scalando la montagna più vicina e osservando le vicinanze. Ogni viaggio, della durata di circa sei ore, non sarà mai uguale all'altro: la varietà di luoghi e storie inseriti da Inkle in A Highland Song, oltre all'immenso numero di combinazioni possibili, rendono ciascun percorso unico e speciale, anche quando ci si attarda a causa di una tempesta di neve o si perde tempo per un salto calcolato male che ci ha fatto precipitare in una grotta, così non arrivando al faro in tempo per Beltane.

Mentre Moira corre spedita racconta la sua vita, le storie della sua famiglia, il suo rapporto intricato con la madre. E poi ci sono le lettere di Hamish, piene di leggende e miti del posto, e ogni sera, prima di andare a dormire, Moira può chiedergli di approfondire la storia di una delle vette appena visitate, o magari proseguire un racconto cominciato la notte prima. Questo a testimonianza del profondo legame che unisce i due, un vincolo che va oltre la realtà per proiettarsi nel sogno e assurgere a una dimensione diversa, universale, capace di esprimere tutta la potenza che può sprigionare da una connessione autentica con le persone che amiamo.

Con il sopraggiungere della notte, diventa imperativo individuare un luogo sicuro per far dormire la nostra Moira. Se ci ritroveremo all'addiaccio, la protagonista si sveglierà acciaccata e con parecchia energia in meno
Con il sopraggiungere della notte, diventa imperativo individuare un luogo sicuro per far dormire la nostra Moira. Se ci ritroveremo all'addiaccio, la protagonista si sveglierà acciaccata e con parecchia energia in meno

In tutto ciò, è essenziale gestire saggiamente l'indicatore dell'energia di Moira, e concederle un po' di riposo quando la nostra protagonista inizia ad avere il fiatone, pena cadute rocambolesche nel corso delle numerose scalate. Man mano che la giornata si avvia verso la chiusura, trovare un luogo sicuro per riposare diventa una priorità: in caso contrario, Moira si risveglierà stanchissima dopo una dormita all'addiaccio, con una diminuzione della sua quantità massima di energia disponibile. Valutare quando proseguire e quando ripararsi in un boschetto per attendere la fine di una tempesta di neve è uno degli aspetti centrali dell'avventura.

A ritmo di musica

Le corse a perdifiato di Moira per le Highlands sono assolutamente travolgenti, anche grazie alla clamorosa colonna sonora, fatta di ritmi scozzesi forsennati e pieni di mordente
Le corse a perdifiato di Moira per le Highlands sono assolutamente travolgenti, anche grazie alla clamorosa colonna sonora, fatta di ritmi scozzesi forsennati e pieni di mordente

Non ci sono soltanto scalate, in A Highland Song. Occasionalmente, Moira troverà sul suo percorso un cervo con cui avviare una corsa a perdifiato: qui entra prepotentemente in gioco il fattore musicale, presente nell'arco di tutto il gioco con un accompagnamento magistrale, ma fortemente accentuato in queste fasi ritmiche giocose e spensierate.

Nel tragitto si dovranno premere uno o due tasti a tempo con travolgenti musiche tipiche delle Highlands, composte da Laurence Chapman insieme ai TALISK e ai Fourth Moon, due famose band folk scozzesi. La colonna sonora di A Highland Song restituisce tutta la poesia, la leggerezza e, al contempo, la forza di Moira McKinnon e delle Highlands stesse, entrambe protagoniste di un videogioco che integra magistralmente l'umano e il non umano, costringendo Moira e il giocatore a venire a patti con la natura indomabile delle montagne della Scozia.

L'accompagnamento musicale e i suoi diegetici della natura delle Highlands sono una costante, e sono sempre pronti a esplodere quando Moira trova un cervo con cui correre spensierata
L'accompagnamento musicale e i suoi diegetici della natura delle Highlands sono una costante, e sono sempre pronti a esplodere quando Moira trova un cervo con cui correre spensierata

Le sezioni musicali ispirano un approccio saggio a A Highland Song, che richiede un misto di cautela e audacia, di conoscenza dell'ambiente e di un pizzico di sano sprezzo del pericolo. Solo in alcuni casi siamo finiti in precipizi privi di vie d'uscita, potendo comunque proseguire il nostro viaggio dal luogo, sempre diverso, in cui Moira si risveglia dopo che quella è apparentemente la sua morte. Il resto del magistrale comparto artistico porta avanti il lavoro: il mondo in 2.5 dimensioni risulta vivo e vibrante grazie allo stile quasi impressionistico dei paesaggi, senza contare le eccellenti animazioni disegnate a mano.<

L'aggiornamento pre-lancio ha inoltre potenziato di molto la gestione dinamica delle luci e del meteo nel corso della giornata, riuscendo così a regalare scorci e situazioni assolutamente indimenticabili. L'eccellente doppiaggio conferisce profondità e autenticità ai personaggi, preservando il caratteristico accento tipico del luogo. Segnaliamo che, al momento, A Highland Song non è dotato di traduzione dei testi in lingua italiana, e la nostra prova si è svolta interamente in lingua inglese.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 15.99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (12)
7.8
Il tuo voto

Moira McKinnon corre veloce e non si volta mai per guardare indietro. Le sfide delle Highlands hanno piegato i Romani, ma non una ragazzina quindicenne decisa a vedere il mare: il passo spedito e il piglio risoluto rendono Moira una delle protagoniste videoludiche più interessanti di quest'anno. Lo splendore della Scozia e la maestria artistica di Inkle fanno il resto: A Highland Song non annoia in nessun caso grazie alle continue sorprese delle colline e delle montagne scozzesi, ora battute da venti incessanti, ora tormentata da una neve apparentemente senza fine. La gestione dell'energia di Moira è la chiave per proseguire, ma A Highland Song non è mai impietoso, nemmeno quando finiamo per errore in un burrone apparentemente senza uscita: basta guardarsi intorno per scoprire una caverna e così sbucare da tutt'altra parte, in un susseguirsi continuo di momenti di meraviglia generati dalla spietata bellezza delle Highlands. L'esplorazione continua, e magari c'è un cervo nei paraggi per una corsa a perdifiato sulle note dei TALISK o dei Fourth Moon. Questi momenti sono tra i più entusiasmanti di un'avventura capace di assumere una portata universale e di intrattenere per molto tempo ancora dopo i titoli di coda. Perché Moira è ben più testarda degli antichi Romani, e invita i giocatori a essere risoluti tanto quanto lei.

PRO

  • Artisticamente straordinario, sia sul piano visivo che sonoro
  • Storia dinamica e avvincente
  • Mantiene vivo l'interesse del giocatore anche dopo i titoli di coda
  • Ben bilanciato nella difficoltà
  • Impeccabile dal punto di vista tecnico

CONTRO

  • Qualche rarissima situazione priva di via d'uscita