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Iridion 3D

Dal profondo dello spazio profondo, approda finalmente su GBA questo tanto atteso sparatutto. Sarà in grado di affermarsi come nuova pietra miliare del genere?! O forse dovremo consolarci ancora con SuperNes e MegaDrive?! Questi ed altri misteri nella nostra recensione...

RECENSIONE di La Redazione   —   05/01/2002

Grafica & Sonoro

Da diverso tempo sulla rete circolavano immagini di questo Iridion 3D, emesse più o meno regolarmente durante le fasi del suo sviluppo e senz'altro il punto di forza di questo gioco sembrava essere la sua meravigliosa veste grafica. Vedere oggi in movimento ciò che ieri si poteva soltanto intuire (o meglio sperare) attraverso quei pochi scatti, fa una certa impressione. Senza ombra di dubbio, Iridion 3D si avvale di una grafica tra le migliori viste sulla consolina Nintendo. Infatti, la cura maniacale con cui ogni cosa è stata implementata ha dell'incredibile. La visuale di gioco è (soltanto) in terza persona alle spalle della nostra astronave e lo scorrimento dell'azione avviene nel senso della profondità, proprio come in Star Fox. Innanzitutto affascina e stupisce l'utilizzo sapiente dei piani di parallasse, tanto astuto da riuscire a confondere anche il videogiocatore più smaliziato sul reale numero di dimensioni ricostruite. Personalmente ho dovuto attendere il secondo livello di gioco per avere la certezza che non avessi davanti un motore 3D e se ciò vi sembra assurdo, quando lo avrete giocato un po' condividerete le mie riflessioni. Il dettaglio raggiunto è molto elevato, tanto per i fondali quanto per le - numerose - navi nemiche. I fondali - ispirati e diversi per ogni livello - si avvalgono di più piani di parallasse estremamente contigui che restituiscono proiezioni prospettiche davvero "realistiche" (quello che rende meglio l'idea è il primo, claustrofobico livello). Nei livelli in esterni inoltre avvengono continuamente, ma dolcemente, cambiamenti di ambiente, condizione di luce e quant'altro alla bisogna, per uno spettacolo davvero impareggiabile. Ovviamente, le astronavi nemiche non sono da meno, vantando una qualità del dettaglio elevata e delle animazioni estremamente fluide e dinamiche, frutto senz'altro dell'impiego di un elevato numero di sprite; inoltre esse appaiono riconoscibilissime anche da lontano, appena appaiono su schermo, ancora lontane da noi. Effetti laser ed esplosioni sono pure di ottimo livello. Come avrete capito, senza andare avanti nell'elogiare la grafica di Iridion 3D, questa è, in un'unica parola, stra-meravigliosa.
Finalmente, poi abbiamo anche un accompagnamento sonoro adeguato al comparto grafico. Musiche ed effetti sonori esprimono bene le capacità audio del piccolo Game Boy Advance e costituiscono un piacevole supporto alle nostre felici scorribande fra mari, cieli e pianeti. Le musiche vantano una ovvia (obbligata?) matrice techno sulla quale sono state arrangiate - in maniera valida - arie rock e/o evocative all'occorrenza.

La trama

La trama? Ma di quale trama volete che possa avere bisogno uno shoot 'em up per giustificarsi? Nessuna! Ed infatti quella di Iridion 3D la ignoro, mi pare di ricordare soltanto che dobbiamo salvare la terra (o era l'universo?) da una qualche minaccia aliena, proveniente appunto dal sistema Iridion. La presentazione che parte all'accensione della console tenta tuttavia di dare una qualche spiegazione e fomentare pathos, ma non riesce appieno nell'intento. Per fortuna tecnicamente è apprezzabile (almeno dalla metà in poi) e caratterizzata da uno stile che fa un po' anime. Sul finire poi sa davvero come colpire forte al cuore, mostrando un attacco alle torri gemelle che sa tanto di giorni nostri. Non preoccupatevi comunque per questi tristi presagi: tutto ciò riguarda un futuro lontano lontano.

Le pecche

Dopo aver scolasticamente diviso in settori l'analisi del gioco e per questo acceso la repressa indole contestatrice del Cartac, mi accingo a trattare in quest'ultimo paragrafo del fattore giocabilità/longevità.
Ahi ahi ahi... Qui arrivano i dolori. Peccato. Si, davvero peccato dover stroncare un gioco dopo averlo incensato a destra e a manca. Purtroppo è così, inutile girarci attorno. In breve: Iridion 3D fallisce dove un videogioco deve invece riporre la sua unica ragione d'essere, ovvero la giocabilità. La storia recente dei videogiochi (degli ultimi 5 anni o giù di lì) ci ha abituati a casi in cui giochi sbalorditivi graficamente risultassero però poveri, ingenui dal punto di vista dei contenuti e soprattutto della giocabilità. Anche Iridion 3D, mi duole ammetterlo, fa parte di questa folta schiera. Fatto strano. Eppure i controlli sono facilmente gestibili e pronti nella risposta, il gioco dispensa qualche power-up per potenziare la nostra astronave, la grafica manda in solluchero il nostro cervello, ma, lo ammetto, non mi sono mai sentito particolarmente stimolato all'azione. Continuate a leggere e scoprirete perché.
Innanzitutto, quando la battaglia si fa frenetica e ci sono troppi attacchi anche sovrapposti oppure avversari di grandi dimensioni che rendono ingarbugliata la visuale, si fatica a capire verso quale posizione sicura spostarsi e/o mirare adeguatamente. Ciò dipende dalla visuale in terza persona alle spalle del nostro mezzo, la quale, per quanto spettacolare, nelle situazioni più caotiche risulta scomoda per individuare se ci troviamo o meno sullo stesso piano del fuoco nemico o dei nemici stessi che ci vengono contro. Anche i colori impiegati, spesso di tonalità scura, rendono l'intelligibilità dell'azione problematica. L'oscurità conclamata del GBA poi da il colpo di grazia. Se aggiungiamo una difficoltà elevata, anche a NORMAL e già al primo livello di gioco (non oso immaginare a HARD) si comprende bene come i problemi che affliggono la visuale rendano frustrante, se non proibitiva, l'azione. Anche dopo qualche ora di pratica le cose di certo non migliorano, la curva di apprendimento pare infatti pressoché piatta, ovvero il gioco mostra già il massimo della sua imbattibilità sin dal primo livello, impedendo quindi un apprendimento lineare, stimolante e piacevole. Aggiungiamo poi che, abbiamo un numero finito di vite (cinque), la possibilità di ottenerne extra solo al raggiungimento dei 10, 20 e 40 mila punti, l'impossibilità di continuare e avremmo capito come i programmatori hanno ottenuto una longevità elevata pure a fronte di soli sette livelli di gioco (comunque piuttosto lunghi). Concludiamo segnalando l'arcaico utilizzo di password per salvare gli avanzamenti nel gioco.

Le pecche

    Pro:
  • Impianto grafico di prim'ordine
  • Accompagnamento sonoro di buonissimo livello

    Contro:
  • Giocabilità difettosa
  • Longevità artificiosa
  • Salvataggio tramite password
  • Manca la benché minima modalità multigiocatore

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PASSATO - Il qui presente gioco appartiene ad un genere che ho sempre amato, ovvero quello degli sparatutto a scorrimento. Un genere oggi quasi decaduto, relegato ad un mercato di nicchia tanto misero quanto la sua utenza tenace nel supportarlo. Di più, le poche software house impegnate su tale fronte sono prevalentemente giapponesi e negli ultimi tempi (felici ma comunque pochi) esponenti del genere si sono visti quasi esclusivamente sul morituro Dreamcast.
PRESENTE - Ad aver portato per la prima volta, sull'ormai mitico - quanto controverso - GBA il genere degli shoot 'em up a scorrimento, risulta essere ancora una casa nipponica: la sconosciuta (ammetto la mia ignoranza) Shin'en.
Se davvero l'anima del GBA sta nel retrogaming, bhè non può che far piacere un prodotto simile in cui ad essere riproposto non è un vecchio titolo, quanto un vecchio concept (seppure ormai trito e ritrito) attualmente quasi scomparso, ma un tempo florido e amatissimo dal pubblico.