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La dura vita del signore del male

Pronti per arredare l'inferno e per massacrare tutte le creature viventi che si frappongono tra voi e il potere assoluto?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   26/06/2009

Versione testata: PC

"Come si chiama?" "Lord" "Cognome?" "Over" "Bene, mister Overlord, si sdrai sul lettino e racconti. Ma prima potrebbe chiedere a quei cosi lì fuori di piantarla di molestare la mia segretaria?" chiese lo psichiatra al nuovo padrone degli inferi, indicandogli i serventi lasciati nella sala d'attesa. "Ma certo, lo faccio subito. Devo togliermi l'armatura?" rispose il signore oscuro cercando di dissimulare una voce umana e cercando di limitare gli sbuffi di fumo emessi dalla bocca "Non serve, può tenerla. Inizi pure."

i serventi sono ancora il fulcro del gioco; senza di loro il nostro antieroe sarebbe perduto

"Beh, la mia è stata un'infanzia difficile. Insomma, passavo le giornate in una torre oscura, in mezzo alla lava e al sangue di cui erano pregni i tappeti di piume di pulcino, cuciti con filamenti di muscoli di bambino (più piccoli, più teneri, diceva lo zio Sauron prima di perdere la voce e diventare un guardone), accudito da stupidi serventi, mentre mio padre stava sempre fuori casa a spargere morte e distruzione e a raccattare donne da portarsi nel talamo. Mia madre era gelosissima, ma non diceva niente per paura di essere fritta da un incantesimo. Quando papi venne squartato in mille pezzi e usato per concimare i campi, mamma mi portò in una città montana dove c'è la neve tutto l'anno e dove non venimmo accolti affatto bene. Non so perché, ma gli altri abitanti erano spaventati dai miei occhi rossi scintillanti e dal piacere che provavo nel gettare i compagni di gioco nei burroni, per sentire il suono delle ossa che si sfracellano contro le rocce.
Poi un giorno i serventi vennero a cercarmi, mi nominarono signore assoluto, mi diedero un'arma gigantesca e mi portarono negli inferi, dove ho stabilito la mia residenza, che avrebbe bisogno di un sistema di areazione più efficiente, ma in compenso i riscaldamenti sono molto performanti. Ahem, non tergiversiamo. La mia sedicesima moglie, un'elfa pacifista dalle forme piuttosto provocanti, mi ha detto che sono troppo aggressivo e che non posso passare le giornate a dare fuoco alle fattorie con dentro i fattori. L'ho appena sposata e dopo la morte della quindicesima ho fatto fioretto di non fulminare più mogli durante il primo anno di matrimonio, quindi eccomi qua..."

Il problema è che crescono

Overlord II riparte da dove era finito il primo capitolo e prosegue la storia della stirpe dei signori del male limando molti dei difetti del predecessore. La prima sequenza tutorial ci mette nei panni di un Overlord bambino che deve riuscire a rovinare la festa del suo villaggio aiutato dai serventi e da una ragazzina tutto pepe.

La dura vita del signore del male

Offerto in sacrificio a un esercito occupante, dovrà riuscire a fuggire e raggiungere gli inferi per iniziare la carriera di signore del male. I serventi sono ancora il fulcro del gioco; senza di loro il nostro antieroe sarebbe perduto. Ce ne sono di quattro tipi, tutti con poteri differenti e utili in situazioni specifiche: occorre superare un cancello in fiamme? Bisogna utilizzare i serventi rossi immuni al fuoco. C'è una pozza magica che impedisce di raggiungere un'area? I serventi blu possono attraversarla senza subirne i nefasti effetti e così via. In molti saranno felici di sapere che la risposta degli sgherri dell'Overlord è più precisa rispetto al passato, nonostante permangano alcune incertezze, soprattutto nelle situazioni più caotiche nelle quali i fraintendimenti degli input non mancano. In generale comunque, il passo in avanti si nota e non può che fare piacere visto che stiamo parlando di uno dei più grossi difetti del primo capitolo.

Servi sì, ma senza alcuna dignità

Ma parlavamo dei serventi. Il loro numero dipende dalle sfere di energia raccolte (si trovano massacrando creature innocenti... vabbé, il signore del male è il signore del male), mentre la loro forza dipende da diversi fattori, come l'esperienza accumulata in combattimento o l'equipaggiamento rubato dopo aver ucciso i nemici o dopo aver distrutto alcuni elementi dello scenario.

La dura vita del signore del male

Volendo è possibile farli crescere di potenza direttamente all'inferno, spendendo una delle preziose pietre che si rinvengono di tanto in tanto insieme a un po' di denaro. Ma parliamo proprio dell'inferno. Oltre alla torre in cui risiedeva il primo Overlord, l'inferno è pieno di cose da fare. Oltre al già citato potenziamento dei serventi è possibile anche costruire nuove armi e corazze, far resuscitare i caduti in battaglia, migliorare le infrastrutture, gestire le magie, acquistare pezzi di arredamento (dopo aver accolto una fanciulla in casa) e così via. Il trono merita un discorso a parte perché consente di verificare l'avanzamento delle missioni dell'Overlord e dare udienza agli abitanti dei suoi possedimenti. Perché farlo? Semplice: per ottenere informazioni e missioni, oltre che per vedere delle simpatiche scenette.

Amori e incantesimi

Le meccaniche di gioco sono simili a quelle del predecessore; in attacco l'Overlord dispone di un'arma da corpo a corpo e di alcune magie potenti e decisamente utili, oltre che dei serventi sia chiaro. La prima magia disponibile è un fulmine che causa danni e permette di accendere fuochi artificiali e affini, più avanti si ottengono poteri che, per fare qualche esempio, permettono di dominare le menti degli umani, di prendere il controllo di un servente o ancora di usarne uno come scudo o come fonte per ricaricarsi di energia. Tutte le magie trovano diversi utilizzi e solitamente sono ben integrate con gli altri elementi del gameplay. A differenza che in passato, l'inizio del gioco è meno ostico e le barre dell'energia e della magia non vengono drenate alla velocità della luce. Anche il design dei livelli è più intelligente e meno dispersivo, in modo da rendere graduale la comprensione delle meccaniche di gioco. Nonostante l'osservazione appena fatta, non si può dire che l'inizio sia noioso, visto che le situazioni da affrontare sono molto varie, spettacolari e tengono parecchio impegnati. Overlord II riesce nell'impresa di mantenere alto l'interesse per tutta l'avventura. I suoi segreti sono la varietà di situazioni e di nemici, la grafica non eccelsa, ma capace di regalare momenti altamente spettacolari (come il livello in cui bisogna sciogliere una lastra di ghiaccio per liberare una nave) e, soprattutto, l'umorismo cinico che lo pervade. A differenza che nel primo episodio, prendere decisioni moralmente riprovevoli non comporta effetti negativi. Così, ad esempio, si può concedere la propria donna a un cittadino per farlo sollazzare un po' (è il signore del male, mica un orsetto del cuore) senza il rischio di ripercussioni penalizzanti.

Ore passate davanti allo specchio

Abbiamo già accennato alla parte tecnica, ma riprendiamo brevemente il discorso. Overlord II è molto bello da vedere, nonostante qualche incertezza, e riesce a convincere soprattutto grazie a un ottimo uso dei colori e al design dei personaggi, tutti piuttosto grotteschi. Prendiamo ad esempio gli elfi: gli sviluppatori ne hanno caricaturato i tratti principali (la corporatura longilinea e l'amore per la natura), facendoli diventare una specie di gruppo di ecologisti effeminati. Probabilmente una maggiore cura nelle animazioni delle sequenze d'intermezzo avrebbe reso ancora più convincente il lavoro di caratterizzazione dei creativi di Codemasters, visto che sono la parte più debole del titolo, con fuori sincrono evidenti (probabilmente dovuti al doppiaggio in italiano) e qualche movenza un po' troppo goffa. Tra tutti i modelli, il più bello è sicuramente quello dell'Overlord che riesce ad esprimere tutta la malvagità necessaria a un vero signore del male, grazie a una grande ricchezza di dettagli. Anche la colonna sonora è ben curata, con musiche azzeccate e una buona gamma di effetti sonori che arricchiscono l'esperienza di gioco.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.3
Lettori (117)
8.2
Il tuo voto

Distruggere villaggi e soggiogare le menti degli innocenti ha sempre il suo fascino. Overlord II è un ottimo titolo che riesce a correggere molti dei difetti del predecessore, migliorandolo sotto tutti i punti di vista. Una gradita sorpresa, insomma, che non mancherà di soddisfare i giocatori che ci metteranno le mani sopra. Tenetelo in serissima considerazione.

PRO

  • Vario e pieno di situazioni interessanti
  • Graficamente ben fatto
  • L'ironia di fondo che lo pervade gli dà qualcosa in più

CONTRO

  • Sequenze filmate grezze
  • Troppo cinismo potrebbe dare fastidio a qualcuno
  • Permane qualche incertezza nel controllo dei serventi

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: GeForce 250 GTS
  • Sistema operativo: Windows Vista

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP SP2 / Vista SP1
  • Processore: Pentium D 3.4 GHz o AMD equivalente
  • RAM: 1 GB
  • Scheda video: GeForce 6800+ o Radeon X1800XT
  • DirectX: 9.0c
  • Hard Disk: 1,5 GB

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core 2 Duo o Athlon 64 X2
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: GeForce Geforce 7900 GTX o Radeon HD 2600 XT
  • Scheda audio: Creative Sound Blaster X-Fi