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The Fast and the Furious: Tokyo Drift - Recensione

Con un bel po' di ritardo rispetto all'uscita dei tre film, The Fast and the Furious arriva su PSP a opera di Namco.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   31/03/2008

Il genere dei giochi di corse si divide in "orizzontale" fra simulazioni e arcade, ma esiste anche una divisione "verticale": da una parte i prodotti in cui si rimane sempre nell'ambito delle gare, passando da un evento all'altro; dall'altra quelli in cui si è liberi di girare all'interno di una città, spostandosi verso gli eventi, acquistando nuove auto e potenziandole al limite del ridicolo. Con Ridge Racer, Namco si è specializzata nel genere degli arcade in cui "si corre e basta", e solo ora ha deciso di cimentarsi in qualcosa di simile a Need for Speed, approfittando della popolarità di un titolo come The Fast and the Furious.

Tutta mia la città...

L'impostazione di gioco è del tutto simile a quella vista in Need for Speed: Carbon: ci troviamo in una città giapponese, con la possibilità di esplorarne le strade extraurbane alla ricerca di territori da conquistare. Ogni zona è controllata da una banda, e dovremo affrontarne tutti i membri (incluso il boss, alla fine) per sgominarla e imporre il nostro nome. Partiremo con un piccolo gruzzolo, dunque dovremo acquistare un'auto economica e cercare di portare a casa qualche risultato. Ogni avversario mette in palio una certa somma di denaro, e quando avremo abbastanza soldi potremo decidere di recarci presso un concessionario o in un negozio che vende modifiche. Nella maggior parte dei casi è consigliabile potenziare la propria auto anziché prenderne una nuova, anche perché gli upgrade ci permettono di moltiplicare i cavalli con una spesa relativamente bassa. Questo aspetto del gioco è decisamente curato: le parti disponibili riportano tutte una chiara descrizione, nonché l'indicazione visiva dell'aumento di potenza che implicano. Oltre al miglioramento delle prestazioni, si può accedere anche a tantissime modifiche estetiche, che vanno dal colore della vernice all'applicazione di vinili, dal montaggio di spoiler alla sostituzione dei cerchi e delle gomme. Come nei tre film a cui il gioco è ispirato, c'è una grande attenzione verso la nitro, capace realmente di risolvere ogni corsa in pochi istanti: attivarla ci permette di raggiungere immediatamente la velocità finale dell'auto, e nelle corse "a destinazione" non c'è davvero altro di cui preoccuparsi.

The Fast and the Furious: Tokyo Drift - Recensione
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Carica!

Come accennato, si può girare per le location e sfidare le varie gang, ma si può anche aprire la mappa e trasportarsi subito nel luogo desiderato. Ad ogni modo, ben presto si incappa in quello che è il più grosso problema di questo The Fast and the Furious: i caricamenti. Non c'è la minima ottimizzazione in merito, purtroppo: per iniziare una gara bisogna attendere un bel po' di tempo, bisogna attendere anche quando la corsa si conclude, o quando si entra in un concessionario, o quando si acquistano gli upgrade. Questo significa che passeremo quasi più tempo a guardare la schermata di caricamento che non a giocare, con tutte la frustrazione che ne consegue. Ogni zona ci mette di fronte a gare di diverso tipo, ma nella maggior parte dei casi non dovremo far altro che arrivare al termine di un percorso quasi completamente rettilineo, assicurandoci solo di avere una buona velocità e usando la nitro per raggiungerla in fretta, a scapito dell'avversario. Anche questa mancanza di varietà è una tegola non di poco conto, e tra l'altro si deve per forza sconfiggere tutti i membri di una banda per completare la zona e passare alla successiva. Le auto disponibili nel gioco sono tutte reali e si dividono fra quelle a trazione anteriore, posteriore o integrale. Il comportamento in strada è molto diverso e appare abbastanza realistico, con l'unico problema di avere dei veicoli indistruttibili, che si può portare fino al traguardo anche rimbalzando da un muro all'altro, con poche eccezioni.

The Fast and the Furious: Tokyo Drift - Recensione
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Realizzazione tecnica

Nella sua versione per PSP, Ridge Racer ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per quanto concerne la velocità e la fluidità. È dunque con grande sorpresa che questo nuovo prodotto Namco non vanta la medesima qualità tecnica, anzi si produce in frequenti e drastici cali nel frame rate, che talvolta finiscono addirittura per rendere confusionaria la corsa. Non si può dire nulla sulla realizzazione delle vetture, sempre fedeli alle controparti reali, mentre l'ambientazione non è così affollata o dettagliata da giustificare i problemi appena citati. Se a questo aggiungiamo i tremendi tempi di caricamento, allora è chiaro che ci troviamo di fronte a un prodotto per nulla ottimizzato, a cui bisognava lavorare di più. Il comparto sonoro svolge il proprio lavoro in modo onesto ma trasparente, nel senso che non può vantare i brani di un qualsiasi Need for Speed e gli effetti rientrano nella media, senza particolari acuti. L'auto risponde prontamente ai controlli, che non presentano alcun problema, ed è disponibile una modalità multiplayer per affrontare un avversario in possesso di una PSP e di una copia del gioco. Manca, purtroppo, qualsiasi modalità online...

The Fast and the Furious: Tokyo Drift - Recensione
The Fast and the Furious: Tokyo Drift - Recensione
The Fast and the Furious: Tokyo Drift - Recensione

Commento

Nel momento in cui si intende fare una concorrenza diretta a Need for Speed, è chiaro che serve un prodotto con tutte le carte in regola. In tal senso, The Fast and the Furious: Tokyo Drift dimostra di non essere all'altezza della situazione: l'impianto di base è valido, con un buon controllo della vettura, una differenziazione netta fra i vari tipi di trazione e un sistema di upgrade davvero completo e ben fatto. Quello che manca, colpevolmente, è l'aspetto tecnico: i caricamenti sono davvero troppo frequenti e lunghi, spezzando il ritmo di gioco, e i frequenti cali nel frame rate fanno venire seri dubbi sul lavoro di ottimizzazione svolto dagli sviluppatori. A questo bisogna aggiungere una certa linearità dell'azione: molto spesso le corse sono del tutto prive di mordente, proponendo un mero confronto di velocità che di fatto spreca l'ottimo lavoro svolto per rendere al meglio il controllo dell'auto. Insomma, un tentativo andato a vuoto: possiamo solo sperare che Namco si renda conto degli errori commessi e lavori nel modo migliore per cambiare le cose in occasione di un eventuale seguito.

    Pro:
  • Sistema di potenziamento molto ben fatto
  • Un gran numero di auto e di gare
  • Grafica ben fatta...
    Contro:
  • ...ma con drastici cali nel frame rate
  • Caricamenti troppo lunghi e frequenti
  • Spesso ripetitivo