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Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione

Dopo Dawn of War e Winter Assault, e con la "parentesi" di Company of Heroes, Relic torna a giocare con le miniature di Warhammer in una splendida ed oscura crociata...

RECENSIONE di Fabrizio Montebello   —   20/12/2006

Conferme

Cominciamo dall'analizzare quelle che sono le caratteristiche rimaste immutate in Dark Crusade rispetto ai capitoli precedenti: scenario e struttura ludica. Per chi non si fosse mai imbattuto nei “soldatini” di Games Workshop, possiamo affermare che Warhammer è un fenomeno incredibilmente vasto e seguito in ogni parte del mondo dove il collezionismo si mescola alle capacità artistiche (se volete pitturare le vostre truppe) e la strategia da mettere in campo nel gioco da tavolo in cui poter mostrare i vostri fanti. L’universo ”40.000” nasce dopo il primo Warhammer di chiara ispirazione fantasy e ne ricrea le alchimie in un futuro lontanissimo dove la magia ed i culti sacri (di vari ordini e gradi) si mescolano ad una incredibile tecnologia bellica. In questo contesto la razza umana, guidata da un Imperatore che ha assunto una esistenza esclusivamente spirituale (ma dal potere immenso al pari di un Dio) deve confrontarsi con altre specie con intenzioni tutt’altro che pacifiche, intenzionati a trasformarci in “animali in via di estinzione”.

Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione
Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione
Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione

Come scritto in precedenza, Dark Crusade mantiene inalterate anche le coordinate ludiche dei suoi predecessori ovvero frenesia dell’azione unita ad una componente tattica fondamentale per portare a casa i “punti strategici” che dovremo conquistare e mantenere (anche tramite la costruzione di fortificazioni) per avere più crediti da utilizzare in nuove truppe e mezzi. Altro elemento rilevante è che ogni squadra potrà essere rafforzata di nuovi elementi ma anche di armi da fuoco più potenti. L’updating delle truppe, se pur limitato quantitativamente (e differente a seconda delle unità), rende quindi l’azione molto più continua e rapida visto che solo se non ci ritireremo in tempo, dovremo inviare unità nuove di zecca dal nostro quartier generale nei punti nevralgici invece di rimpinguare le truppe già insediate.

in Dark Crusade faremo la conoscenza di due inediti gruppi di creature: i Tau e i Neocron

Confermatissima poi la differenziazione delle razze presenti: le peculiarità di lotta e di logistica sono veramente molto differenti e quindi condurre ad esempio gli orchi invece degli Elder significherà anche reimpostare tattiche e strategie rispetto alle caratteristiche specifiche della nostra carne da cannone. A proposito delle razze/fazioni, in Dark Crusade faremo la conoscenza di due inediti gruppi di creature (in campo videoludico ovviamente): i Tau e i Neocron.

Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione
Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione
Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione

Mech e Zombie... o quasi...

I Tau sono una fazione tecnologicamente molto avanzata tanto da somigliare a dei mech in “divisa” da combattimento. E' proprio sull'hi-tech che tentano di imporsi rispetto agli avversari, colpendo ad esempio da distanze ragguardevoli con le loro armi a lunga gittata. Dicono di combattere per un “bene superiore” ma per farlo si servono anche dei mercenari “Kroot”, bipedi bestiali con preoccupanti propensioni al cannibalismo. Ben altro stile presentano invece i Necron, sorta di “zombie spaziali” dotati di immortalità (tramite la resurrezione...) e di basi-monoliti che se “upgradati” diventano fortezze volanti letteralmente devastanti per gli avversari di turno. Al numero esiguo di soldati a disposizione, si affiancano poi vari tipi di creature meccaniche come scarabei meccanici adibiti alle operazioni più umili come quelle di costruzione. I Neocron non hanno neppure bisogno dei punti strategici per produrre nuove unità se pur l'acquisizione dei “nodi” di interesse comporti un'accelerazione nel rifornimento di carne fresca (mica tanto...) da cannone.

Tutto quello che dovete assolutamente sapere su Warhammer 40,000: Dawn of War - Dark Crusade

  • Dark Crusade è giocabile in single player “stand alone”, ovvero potete anche non avere Warhammer 40,000 Dawn of War (e tanto meno l'altra espansione Winter Assault) installato nel vostro hard disk.
  • Warhammer 40,000 è necessario solo se volete giocare in multiplayer con le 5 razze già presenti negli altri episodi nelle nuove 12 mappe (che comunque sono giocabili con Tau e Neocron senza bisogno del gioco base).
  • Warhammer 40,000 lo trovate in regalo (in “Game of The Year edition”) nella confezione di Company of Heroes. Se non li avete entrambi, cosa state aspettando?
  • In alternativa trovate Warhammer e la prima espansione Winter Assault insieme ad un prezzo molto conveniente.
  • Per Giocare in LAN, è sufficiente una sola copia del gioco.

Total Warhammer

Oltre all'introduzione delle due nuove razze, una novità strutturale e di importanza primaria, riguarda l'esperienza in single player: scordatevi le campagne dei precedenti episodi in cui le missioni erano collegate da una trama (in Dark Crusade le introduttive due sequenze in computer grafica neppure sono sottotitolate in italiano per la cronaca...) che, se pur non troppo originale, dava quel quid in più di soddisfazione nel vincere una battaglia. DC si basa su tutt'altro tipo di impostazione che può ricordare in parte Total War: avremo infatti a disposizione una mappa tattica del campo di battaglia (in questo caso il pianeta Kronos) suddivisa in territori. Ciascun pezzo di terra rappresenta una mappa di combattimento in stile skirmish, mentre dove sorgono i quartier generali (dovremo conquistare questi ultimi per spazzare via gli avversari) delle sette fazioni, sono associate strutture più articolate e appositamente disegnate. Ad ogni territorio conquistato (ma in alcuni casi dovremo anche difenderci dagli attacchi nemici) guadagneremo un maggiore rendimento da poter spendere in fortificazioni e truppe, utili in caso di tentativi di blitz delle altre odiate razze. Con l'aumentare dei nostri domini poi, anche gli eroi del nostro esercito acquisiranno esperienza ed equipaggiamenti sempre migliori, con armi e armature più potenti (ed anche belle da vedere come le miniature stesse) e che potremo scegliere liberamente in perfetto stile RPG. Indubbiamente la struttura più tattica e profonda, dona a Dark Crusade una longevità eccezionale (anche perchè potremo affrontare il tabellone con tutte e sette le razze presenti!) anche se la scomparsa di un filo narrativo dispiace un po', almeno a chi sta scrivendo questa recensione.

Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione
Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione
Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione

Oltre all'introduzione delle due nuove razze, una novità strutturale e di importanza primaria, riguarda l'esperienza in single player

Come ogni espansione, neppure in Dark Crusade, il motore grafico ha subito alcuna rivoluzione confermando le qualità visive di Dawn of War. Chiaramente con quasi due anni in più sulle spalle, l’engine risulta meno concorrenziale rispetto ad altre nuove uscite recenti (come ad esempio Il Signore degli Anelli - La Battaglia per la Terra di Mezzo 2) ma tutto sommato non è assolutamente invecchiato troppo in fretta visto che la produzione di THQ è capace di gestire tantissime unità su schermo senza eccessivi problemi di frame rate anche su computer di non ultimissima generazione (come potrete leggere nella scheda sui requisiti di sistema). Oltretutto lascia ancora un bel senso di stupore la cura quasi maniacale con cui sono state realizzate tutte le unità di gioco con un set di animazioni accurato e “massiccio” (soprattutto nei combattimenti corpo a corpo). Se non bastasse, c'è la possibilità di customizzare tutti i colori delle vostre unità. Fare la guerra in Dark Crusade con queste suggestioni sensoriali così immersive, si rivela veramente eccitante e libera gli istinti più primordiali che volenti o nolenti ci portiamo tutti dentro… meglio sfogarli qui che nella vita reale, non vi sembra?

Requisiti di Sistema

Requisiti Minimi:

  • Processore: Pentium 1,5Ghz o Athlon equivalente
  • RAM: 512 Mb
  • Scheda Video: 3D 64Mb compatibile DirectX 9.0c
  • Spazio su disco:3,5 Gb
  • Lettore: DVD-ROM
  • Interfaccia di rete (per partite via LAN o Internet)
  • Scheda audio compatibile DirectX 9.0c
Requisiti Consigliati:
  • Processore: Pentium4 2,4 Ghz o Athlon equivalente
  • RAM: 512 Mb
  • Scheda Video: 3D 64Mb compatibile DirectX 9.0c
Configurazione di prova
  • Processore: AMD Athlon64 3500
  • RAM: 2 Gb
  • Scheda Video: Geforce68000Ultra 256Mb

Conclusioni

Standing Ovation per Relic: il team di sviluppo non solo espande Warhammer grazie a due nuove razze inedite a livello videoludico, ma innesta per il single player una mappa tattica che avvicina il loro masterpiece ad altre esperienze strategiche (leggasi Total War). Se aggiungiamo l'eccezionalità del suo essere “stand alone”, di poter giocare in LAN con una sola copia del gioco, di vivere la conquista in singolo con tutte e 7 le razze, non possiamo che alzarci in piedi e rendere il doveroso omaggio ai programmatori. L'unico dispiacere nasce dalla totale assenza di un filo narrativo che avevamo imparato ad apprezzare in Warhammer e nella prima espansione Winter Assault. C'è poco da aggiungere comunque: se non siete allergici agli RTS, Dark Crusade DEVE far parte della vostra softeca!

Pro

  • Due Nuove Razze da Scoprire
  • Mappa Tattica che rivoluziona l'esperienza in single player
  • Espansione giocabile anche “stand alone”
Contro
  • Assenza di un “collante” narrativo
  • Può causare assuefazione e dipendenza

Warhammer 40.000: Dawn of War - Dark Crusade - Recensione
Nel corso degli ultimi 2 anni i programmatori di Relic hanno letteralmente dominato la scena degli strategici in tempo reale grazie a Warhammer prima e Company of Heroes poi. Indubbiamente in una scena un po' stantia come quella degli RTS, c'era un bisogno impellente di qualcuno in grado di trovare una sintesi “hegeliana” ovvero di coniugare la tradizione del genere ma al contempo implementare caratteristiche in grado di far provare un brivido di novità ai videogiocatori. Sulla scia degli ottimi risultati ottenuti, arriva una nuova espansione per Warhammer 40,000 dopo il già ottimo Winter Assault: questo volta è arrivato il momento per una crociata oscura che andiamo subito a conoscere più da vicino. [CC]Dark Crusade mantiene inalterate le coordinate ludiche dei suoi predecessori ovvero frenesia dell’azione unita ad una componente tattica fondamentale[/CC]