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Yakuza 0, la recensione per PC

La serie SEGA debutta su PC con Yakuza 0: siete pronti per un viaggio nel Giappone di fine anni '80?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   26/07/2018

Yakuza 0 su PC è un vero e proprio sogno che si concretizza per tantissimi videogiocatori che avrebbero voluto mettere le mani sulla serie SEGA pur senza possedere una piattaforma Sony. Un debutto sorprendente e inatteso, quello del franchise creato da Toshihiro Nagoshi, che anticipa di qualche tempo l'uscita su Steam di Yakuza Kiwami, remake del primo capitolo, e che potrebbe fare da apripista per i successivi episodi, incluso il recente Yakuza 6: The Song of Life, che chiude l'arco narrativo di Kazuma Kiryu. Di motivi per essere davvero felici, però, ce ne sono almeno altri due: il primo è che ci troviamo di fronte a un prequel ambientato alla fine degli anni '80, in un Giappone diverso da quello che conosciamo oggi, per molti versi una rappresentazione del futuro che si concretizzava fra sale giochi, luci al neon e attrazioni spettacolari, caratterizzato da un'atmosfera straordinaria per qualsiasi nostalgico; il secondo è che la conversione messa a punto da SEGA è fenomenale e consente di giocare fino a 4K e 60 frame al secondo stabili su configurazioni non necessariamente costosissime, godendo di un impatto visivo di alto livello. Per soli 19,99 euro, insomma, potete portarvi a casa un biglietto per Tokyo e Osaka a bordo di una DeLorean.

Trama

È il 1988 e nel quartiere fittizio di Kamurocho, a Tokyo, il giovane Kazuma Kiryu sta dando una lezione a un uomo che ha evidentemente sfidato la persona sbagliata. L'astro nascente del clan Dojima riscuote il debito che il malcapitato doveva a un usuraio e se ne va a bere insieme all'amico d'infanzia Akira "Nishiki" Nishikiyama, concedendosi anche un brano al karaoke. Qualche ora dopo, tuttavia, lo spensierato divertimento dei due viene rimpiazzato dallo sconcerto, quando al telegiornale danno la notizia che è stato ritrovato un cadavere proprio nella loro zona, e si tratta dell'uomo che Kazuma ha pestato. Chi sta provando a incastrarlo? E che valore ha il vicolo in cui si è consumato il delitto?

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Lo scopriremo nei diciassette capitoli che compongono la campagna di Yakuza 0: una storia profonda e complessa, che oltre alle origini del protagonista tradizionale narra anche una trama parallela ambientata a Osaka, nella zona di Sotenbori, mettendoci per la prima volta nei panni di Majima Goro. Dopo aver scontato una terribile pena per insubordinazione, il giovane Yakuza si ritrova a dirigere un celebre cabaret, il Grand, finché un giorno gli viene ordinato di uccidere un uomo per liberarsi dei propri debiti. Riuscirà a farlo? Quella scritta da Masayoshi Yokoyama è una trama sfaccettata, corposa, avvincente, piena di colpi di scena non banali che vi terranno letteralmente incollati al gioco fino al completamento della campagna, che richiederà come minimo trenta ore se deciderete di trascurare molte missioni secondarie.

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Missioni secondarie e attività extra

L'offerta di Yakuza 0 include svariate quest opzionali che mettono in campo personaggi e situazioni spesso folli, in cui magari bisogna memorizzare delle informazioni per fornire le risposte giuste quando ci verrà chiesto di farlo, ma anche di combattere nel momento in cui i pugni saranno l'unica opzione per rimettere le cose a posto. Avremo dunque a che fare con registi in cerca di aiuto sul set di una pubblicità, ragazze che vogliono farsi vedere con un fidanzato per tranquillizzare i genitori, persone che finiscono in mano a sette senza scrupoli, studentesse che fanno qualche soldo vendendo la propria biancheria intima e altro ancora: storie che rivelano uno spaccato interessante e concreto della cultura nipponica, e che una volta completate ci forniscono punti esperienza da scambiare presso il tempio, per ricevere in cambio un miglioramento delle abilità di base del personaggio.

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Alle missioni secondarie bisogna inoltre aggiungere le numerose attività collaterali, altro tratto caratterizzante della serie: andando in giro per Kamurocho e Sotenbori potremo accedere ad alcune sale giochi e cimentarci con qualche grande classico (Out Run, Super Hang-On, Space Harrier e Fantasy Zone, nella fattispecie), utilizzare gli UFO Catcher, visitare i video club in cui guardare qualche clip pruriginosa, provare il minigame del karaoke, fare qualche swing al Battling Club, giocare a biliardo o a freccette, o ancora gareggiare con le macchinine del Pocket Circuit, utilizzare chat telefoniche per provare a conquistare qualche sconosciuta oppure assistere a incontri di wrestling femminile scommettendo sulla possibile vincitrice. Andando avanti si sbloccheranno inoltre due ulteriori attività: Kazuma potrà rilevare proprietà commerciali e gestirne il personale al fine di rilanciarle e guadagnare dai loro incassi, mentre Goro potrà controllare il suo cabaret club personale, assumendo le ragazze migliori per intrattenere gli ospiti e facendo in modo che gli ordini siano sempre tempestivi e sostanziosi.

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Gameplay

Non c'è dubbio che il punto di forza della serie Yakuza stia nella qualità delle sue storie e nell'eccellente modo in cui vengono narrate, grazie a una direzione attenta ai minimi particolari, con tempi perfetti e una grande consapevolezza di come coinvolgere il giocatore, così che si senta assolutamente determinato a sconfiggere il nemico di turno, che magari si è appena prodotto in alcune terribili nefandezze. Le numerose cutscene, per la maggior parte dialogate in giapponese (con sottotitoli in inglese), fanno da collante rispetto a sequenze di gameplay in verità molto semplici, che chiedono quasi sempre di spostarsi dal punto A al punto B e di battersi con chiunque si metta sulla nostra strada. Per le vie di Kamurocho e di Sotenbori troveremo infatti ubriaconi, teppisti e criminali di vario genere che ci sfideranno non appena ci avranno visto, dando vita a combattimenti spettacolari che in Yakuza 0 potremo affrontare selezionando il nostro stile fra tre opzioni differenti, da sbloccare nel corso delle prime ore della campagna.

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Nel caso di Kazuma Kiryu potremo alternare alla posizione classica due interessanti varianti: una molto veloce, basata su raffiche di colpi tempestive e schivate rapidissime, l'altra bestiale, incurante e tesa a utilizzare automaticamente qualsiasi oggetto per infliggere danni al nemico. Nel caso di Goro Majima, invece, oltre allo stile di default potremo tirare fuori una mazza da baseball ed eseguire spettacolari combinazioni di colpi oppure mischiare arti marziali e breakdance in una soluzione accattivante ed efficace. Eliminando gli avversari guadagneremo denaro da spendere non solo per l'acquisto di pasti e drink curativi presso i vari convenience store, ma anche per potenziare ogni singolo stile di combattimento, ottenendo in questo modo una barra della salute più grande, un'efficacia maggiore dei colpi e numerose mosse extra da eseguire durante gli scontri. Nella nostra operazione di recupero crediti, chiamiamola così, dovremo stare attenti solo a una cosa: Mr. Shakedown. Si tratta di un energumeno che si aggira per la città e che non mancherà di sfidarci qualora dovessimo avvicinarci troppo, stendendoci con sole due mosse e rubando tutto il contante in nostro possesso: un duro colpo per l'orgoglio, e non solo.

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La versione PC di Yakuza 0 esprime in modo molto chiaro un concetto, "i veri Yakuza usano un gamepad", e difatti è d'obbligo giocare con un controller per poter trarre il massimo dall'esperienza. Il layout dei comandi è del tutto simile a quanto visto su PlayStation 4, con X e Y per sferrare colpi veloci e potenti da combinare in vari modi, B per afferrare l'avversario e lanciarlo, A per schivare, i tasti dorsali per parare e agganciare un bersaglio e le direzioni del d-pad per attivare gli stili di combattimento. Man mano che si lotta, il nostro personaggio farà salire la propria barra della furia che, una volta piena, gli permetterà di eseguire special contestuali allo scenario, utilizzando le mani nude oppure oggetti di qualsiasi tipo per infliggere gravi danni al nemico di turno. Un impianto solido e sfaccettato, che enfatizza in modo eccellente gli impatti e valorizza ogni sequenza per renderla quanto più spettacolare possibile.

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Realizzazione tecnica

Come scritto in apertura, gli sviluppatori SEGA hanno fatto un lavoro eccellente nel portare Yakuza 0 da PlayStation 4 a PC. Pur trattandosi di un titolo originariamente cross-gen, che dunque per alcuni versi rimane ancorato a una struttura superata (vedi il fatto di dover attendere qualche istante per accedere ai negozi, cosa resa dinamica e trasparente in Yakuza 6: The Song of Life, o i salvataggi manuali presso le cabine telefoniche, che però in questa versione non richiedono attese), il comparto visivo del gioco appare straordinariamente ricco e ispirato, soprattutto quando si esplorano gli scenari di sera, con le luci delle insegne e i numerosi passanti a creare una grande atmosfera.

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Anche gli asset reggono bene, con pochissime eccezioni nel corso della lunga campagna, il che evidenzia l'attenzione maniacale che gli autori hanno prestato a qualsiasi dettaglio, specie durante le cutscene. Il tocco di classe è rappresentato da un effetto blur che viene applicato automaticamente agli oggetti più vicini nella visuale, mimando la messa fuoco di un obiettivo, ma sorprende scoprire che non si tratta di un espediente per mascherare pixel enormi: se spostiamo la telecamera per inquadrare direttamente un manifesto o dei semplici mattoni, questi appariranno in maniera perfettamente nitida. Un concreto suggerimento circa l'eccellente ottimizzazione viene dalla nostra configurazione di prova, dove Yakuza 0 gira a 2160p e 60 frame al secondo rocciosi con tutti gli effetti al massimo e, cosa molto importante, un'opzione per sbloccare il frame rate in generale e durante le sequenze predeterminate, che dunque non sono semplici filmati.

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Disattivando la sincronia verticale, però, con gli stessi valori si passa a 120-140 fps, dunque se possedete una scheda video meno potente di una 1080 Ti vi basterà fare una semplice proporzione per capire più o meno a che tipo di prestazioni potete puntare. L'unica opzione in grado di intaccare le performance è naturalmente l'antialiasing SSAA, ma giocando su di uno schermo a 4K non c'è davvero nessun motivo per volerlo attivare, mentre è presente al contrario un parametro per scalare la risoluzione in percentuale rispetto all'output effettivo. Le altre regolazioni riguardano la qualità dell'antialiasing FXAA, il filtro texture, le ombre e le geometrie, la possibilità di mostrare i frame al secondo e il già citato sblocco dei fotogrammi per le cutscene. Una quantità di impostazioni sufficiente, insomma, a scalare l'esperienza in maniera efficace anche su configurazioni meno performanti.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 6600K @ 4,2 GHz
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1080 Ti
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5 3470, AMD Phenom FX 6300
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 560, AMD Radeon HD 6870
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
8.8
Lettori (38)
8.6
Il tuo voto

Yakuza 0 è uno spettacolo su PC grazie a un lavoro di conversione straordinario, che consente di far girare il gioco a 4K reali e 60 frame al secondo stabili su configurazioni non necessariamente al top. I limiti strutturali e di effettistica che derivano dalla natura originariamente cross-gen del gioco svaniscono di fronte alla ricchezza degli scenari, che danno il meglio in notturna, e alla spettacolarità di una direzione impeccabile, che sa bene come coinvolgere e come enfatizzare gli elementi narrativi. A tal proposito, Yakuza 0 racconta una storia pregevole, piena di colpi di scena, che attinge a piene mani dalla cultura giapponese e dalla storia di un franchise che in occidente sta vivendo una seconda giovinezza. Questo spessore, questa abbondanza e questa cura straordinari vi vengono offerti a un prezzo francamente ridicolo: procedete all'acquisto senza stare a pensarci.

PRO

  • Storia poderosa, campagna lunghissima
  • Mappe ricche di attività e quest secondarie
  • Sistema di combattimento solido e divertente
  • Porting straordinario

CONTRO

  • Qualche missione secondaria noiosa
  • Struttura semplice, inevitabilmente ripetitivo
  • Sistema di salvataggio manuale