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Second Sight

Da semplice team di fuoriusciti Rare a grande realtà del panorama sviluppatori: scopriamo assieme l'ultimo, promettente progetto di Free Radical

ANTEPRIMA di Michele Maria Lamberti   —   11/08/2004
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Svolta radicale

Second Sight è certamente la dimostrazione più visibile che i Free Radical, quando nacquero, non avevano la minima intenzione di fossilizzarsi su un genere e una serie: sebbene non diametralmente opposto, il genere di Second Sight ha poco a che vedere con gli FPS e rientra in quell’Action pieno di elementi Stealth che oggi trova non pochi rappresentanti già usciti e in uscita. Per di più, la presenza dei poteri psichici aggiunge dinamiche di gameplay non del tutto inedite ma ancora fresche.

Ben presto, impegnato a non farsi vedere da guardie e personale di quella strana struttura medica, John Vattic si accorge di avere poteri paranormali!

Svolta radicale

Scendiamo nel dettaglio: ad oggi sono previste per 2nd Sight ben due “modalità” di gioco, usando il termine con molta apertura mentale; come logica conseguenza del fatto che l’obiettivo principale del protagonista, almeno all’inizio, è ritrovare la memoria, il gioco si svolgerà in parte nel presente di John Vattic e in parte nel suo passato recente, tramite dei flashback che seguendo l’esempio di Final Fantasy VII per citare solo uno dei tanti titoli che sfruttano questo espediente, saranno perfettamente giocabili. Ben lungi però dall’essere un mero espediente narrativo che nulla apporta di nuovo alla sostanza del titolo, la presenza di flashback in questo gioco si contraddistingue per l’assenza dei poteri paranormali, che evidentemente Vattic ha acquisito assieme all’amnesia, e per l’influenza che questi momenti hanno sulla trama principale: difatti, raggiungendo determinati obiettivi in un flashback una volta tornati nel presente ci potremo rendere conto di come le cose siano cambiate, addirittura, per esempio, “riportando” in vita una persona che prima del flashback credevamo morta. Ritrovare quella persona sarà quindi il nostro prossimo obiettivo nel gioco, che avremmo perso sbagliando qualcosa nella sezione precedente, e che magari ci può aprire aree di gioco del tutto nuove; oltre ad influire sulla struttura stessa del titolo, elementi del genere fanno molto “psychological thriller” e ci fanno guardare con fiducia alle dichiarazioni dei papà di SS che sostengono di aver riposto molta cura nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, elementi di cui nei videogiochi spesso si parla a voce troppo alta e che poi finiscono per essere meno che mediocri.

Ritrovare quella persona sarà quindi il nostro prossimo obiettivo nel gioco, che avremmo perso sbagliando qualcosa nella sezione precedente, e che magari ci può aprire aree di gioco del tutto nuove

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Sono un fenomeno paranormale!

Avremo quindi, volendo schematizzare per forza, a che fare con tre elementi nel gameplay di SS: elementi Action/Shoot ‘em up, elementi Stealth e i famosi poteri mentali; tutti e tre saranno presenti nel “presente”, mentre nei livelli “flashback”, almeno in quelli mostrati dai Free Radical all’E3 e a varie dimostrazioni alla stampa, i primi sembravano farla da padroni, con una gamma soddisfacentemente ampia di armi, dalle automatiche all’artiglieria, il cui utilizzo non sembra essere troppo diverso da quello sperimentato in tanti altri giochi. Con un’eccezione importante, il fucile da cecchino il cui mirino comparirà nell’angolo in basso a destra dello schermo permettendoci di mirare con precisione il nostro obiettivo non impedendoci al contempo di avere una visuale ampia e chiara della parte di livello che lo circonda.

addirittura possederete i corpi dei vostri nemici, magari inducendoli a fare cose che normalmente non avrebbero mai fatto...

Sono un fenomeno paranormale!

Anche come emulo di Solid Snake Vattic non se la passa male: tutte le azioni del manuale del perfetto agente segreto sono nel suo repertorio, dall’appiattirsi contro i muri allo sporgersi da questi, fino all’avvicinarsi di soppiatto ad un nemico per assalirlo all’ultimo momento e rompergli l’osso del collo... Ma è chiaramente con i suoi poteri paranormali che il misterioso John si distingue dalla quasi totalità dei suoi colleghi in poligoni e texture. Ben cinque saranno quelli a nostra disposizione, partendo con un esplicativo “Heal” (Cura) per continuare con poteri di telecinesi da esercitare sia su oggetti inanimati (anche i cadaveri dei nemici sono inanimati, in effetti...) sia sui nemici stessi, cattivissimo! La telecinesi opera attraverso un canonico sistema di “lock-on” alla Zelda e l’uso dello stick di destra. Vattic è dotato poi di una sorta di “Smart Bomb”, un attacco psichico a distanza in grado di uccidere se concentrato su una sola persona, ma comunque utilissimo anche contro gruppi di nemici che lascia intontiti per qualche secondo; i due poteri più sottili sono, infine, sicuramente lo “Charm” una sorta di invisibilità che però non è totale (viene rivelata sia dalle telecamere, sia quando camminate troppo vicini alle guardie o vi ponete direttamente di fronte a loro), e la proiezione che vi permette addirittura di uscire dal corpo fisico, restando però totalmente vulnerabili alle pallottole. Col vostro “corpo astrale”, per dirla coi mistici, potrete viaggiare a piacimento per lo stage e non correrete il minimo rischio di essere notati da chicchessia, risolverete puzzle, aprirete porte, disattiverete trappole e addirittura possederete i corpi dei vostri nemici, magari inducendoli a fare cose che normalmente non avrebbero mai fatto...

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A un secondo sguardo...

Ciò che immediatamente salta all’occhio guardando foto e filmati di SS è la sua estrema somiglianza a TimeSplitters; team artistico e motore grafico, infatti, sono gli stessi.
Dovremo quindi aspettarci uno stile a metà tra il cartoonesco e il realistico, tipico di una certa Rare e certamente molto inglese, che può non piacere ma al quale vanno riconosciuti il senso dell’humour e un’innegabile eleganza. Sotto il profilo più puramente tecnico, ovviamente sono state apportate migliorie all’engine sia per farlo restare al passo coi tempi sia per adattarsi alla visuale in terza persona, ma in generale non si notano grandi differenze: grande pulizia, un numero di poligoni non altissimo ma usato con maestria, texture un po’ piatte e che potrebbero essere più luminose. Grande importanza sembra sia stata riservata alla fisica, importante in un titolo dove una delle attrattive principali è spostare oggetti a destra e a manca... Dai Free Radical poi possiamo aspettarci la classica cura riposta nella colonna sonora e nel sound design; saranno presenti infine tante cut scenes, tutte realizzate col motore del gioco, che ci illustreranno lo svolgersi della trama.

Ciò che immediatamente salta all’occhio guardando foto e filmati di SS è la sua estrema somiglianza a TimeSplitters; team artistico e motore grafico, infatti, sono gli stessi.

Lo sviluppo delle versioni PlayStation 2, GameCube e Xbox procede parallelamente: gli sviluppatori promettono poche differenze tra le tre versioni, anche se è già noto che la versione PS2 sarà sacrificata dal punto di vista del framerate che ha l’obiettivo dei 30 fps fissi, mentre le altre due puntano ai 60. Codemasters, che pubblicherà il titolo, ha tutte le intenzioni di farlo uscire a Settembre da noi e negli States: il 21 in America, mentre una data europea precisa non esiste ancora.

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Vattic, John Vattic

Dicevamo nel cappello introduttivo che Second Sight è il primo progetto originale dei Free Radical dai tempi di TimeSplitters, ma in realtà il team che ci sta lavorando sopra, diverso da quello invece all’opera su TS3, non ha mai mancato di ribadire che l’idea di fare un gioco imperniato sulle vicende di un tizio in preda ad un’amnesia totale e inspiegabilmente in possesso di spaventosi poteri psichici risale almeno all’atto di nascita della software house, nel 1999, salvo poi essere stata messa da parte per passare alla fortunata serie di shooter.
Ma andiamo con ordine, e sveliamo l’antefatto di una storia che è uno degli elementi cardine del gioco, nelle intenzioni dei suoi creatori: John Vattic si sveglia un bel giorno in un letto che sembra posto in una stanza d’ospedale. Ha il corpo devastato da tagli e cicatrici, un occhio fuori uso, è completamente rasato, e soprattutto non ricorda assolutamente nulla della sua vita; come se non bastasse da alcuni uomini nelle vicinanze sente di strani esperimenti... Una situazione che desterebbe quantomeno un po’ di curiosità, e infatti John Vattic non si accontenta di restare a letto nell’attesa di un’improbabile spiegazione: esce dal letto e, nel cercare di recuperare la memoria, inizia l’avventura della sua vita. Ma le sorprese non sono finite... Ben presto, impegnato a non farsi vedere da guardie e personale di quella strana struttura medica, John Vattic si accorge di avere poteri paranormali!