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wipEout pure

Sony ha commissionato un’eloquente dimostrazione di forza per il lancio europeo di PSP. La storia si ripete?

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   27/12/2004
wipEout pure
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Corsi e ricorsi storici

Dopo aver lanciato PSP in Giappone con il solito episodio di Ridge Racer, Sony prepara il terreno europeo ricorrendo alla tradizione, con un nuovo wipEout. Anche in questo caso l’obiettivo è dimostrare che la PlayStation Portatile non è solo bella da vedere, ma è anche tecnicamente il meglio che il mercato degli handheld ha da offrire. wipEout pure, scritto con le maiuscole e le minuscole come indicato da Psygnosis, non è una semplice conversione dell’ultimo wipEout per PS2, bensì un prodotto tutto nuovo, programmato da zero per sfruttare nel modo migliore l’hardware di PSP. Avete presente quella vecchia pubblicità che recitava la frase “volevamo stupirvi con effetti speciali…”? Be’, in questo caso si tratta più che mai di una citazione azzeccata, perché wipEout pure non si limita a stupire per la robustezza del proprio motore grafico, che fa scorrere una miriade di poligoni a velocità impressionanti, ma anche per le inedite possibilità online che mette a disposizione del giocatore. Di più, il gioco prende il meglio di tutti gli episodi della serie finora pubblicati, sotto l’aspetto del gameplay, per rappresentare un’esperienza indimenticabile e quantomai coinvolgente. Siete pronti per partire?

wipEout pure
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I freddi numeri

I numeri di wipEout pure non si limitano all’esorbitante quantità di poligoni che affollano il widescreen di PSP. I programmatori hanno creato da zero ben dodici tracciati, ai quali si aggiungono quattro piste nascoste, già viste nei migliori episodi della serie. Le navicelle disponibili saranno otto, nella fattispecie sei già esistenti e due originali. Inoltre ci saranno due interessanti modalità online: una relativa al multiplayer, in grado di coinvolgere fino a otto giocatori simultaneamente, e una per il solo trasferimento di ghost e tempi. L’adattatore WiFi della console Sony, però, non si limiterà a queste funzioni: consentirà di scaricare periodicamente nuovi tracciati, nuovi veicoli e nuove musiche.
wipEout pure non è lo stesso di sempre anche per quanto riguarda il gameplay: si è tornati a un sistema di controllo simile a quello dei primi episodi, senza la navicella ancorata al tracciato, e si è cercato di aggiungere un pizzico di strategia alle corse. Nella fattispecie, è possibile recuperare parte dell’energia persa negli scontri “assorbendo” le armi raccolte anziché usandole contro gli avversari, dunque scegliendo una condotta conservativa oppure aggressiva. Le stesse armi sono state selezionate e talvolta rinnovate, per restare all’altezza del prodotto.

Se wipEout pure si rivelasse bello la metà di quanto sembra adesso, si tratterebbe comunque di una probabile killer application per PSP.

wipEout pure
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Analisi tecnica e considerazioni

I filmati diffusi in rete mostrano in modo eloquente la qualità tecnica di wipEout pure, in particolare per quanto concerne la velocità con la quale i tracciati scorrono sotto i nostri occhi. Nonostante l’ottimo frame rate, il livello di dettaglio rimane sempre alto e le texture risultano nitide e convincenti. Gli effetti speciali, poi, meritano un discorso a parte: le esplosioni e i fasci di luce colpiscono le navicelle in modo spettacolare, e talvolta influenzano addirittura le piste, che prendono a oscillare pericolosamente sotto lo scafo dei veicoli concorrenti. Ancora nulla si è sentito della colonna sonora, che promette però di mantenere i propri standard qualitativi, con tanto di grandi nomi coinvolti.
Tutto sembra deporre a favore di Psygnosis, insomma, per questo debutto importante su PSP: se wipEout pure si rivelasse bello la metà di quanto sembra adesso, si tratterebbe comunque di una probabile killer application. O, se vogliamo, dell’ennesima mossa azzeccata di Sony.

Se non siete sazi della nostra anteprima e delle immagini, è disponibile un filmato del gioco, nella nostra area files!

wipEout pure
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Quando PlayStation fu lanciata in Giappone, anni e anni fa, qui in Italia era un oggetto sconosciuto: disponibile solo a prezzi altissimi presso qualche importatore, cercava di farsi strada in un mercato che da anni era appannaggio esclusivo di Sega e Nintendo. Diciamo che c’era anche una certa diffidenza verso Sony, prima di allora totalmente (o quasi) estranea al mondo dei videogame. Eppure la casa giapponese, mostro sacro del settore audio/video, seppe non solo imporsi ma anche evitare accuratamente tutti gli errori che hanno fatto perdere alla concorrenza la leadership nel settore. PlayStation arrivò in Europa con un misero bundle di demo, tra cui però spiccava una versione “giocabile” di wipEout, ovvero un gioco di corse ad ambientazione futuristica che mostrava finalmente ciò di cui erano capaci le console a 32 bit e rappresentava un taglio netto con il passato.