Che ci sia un'estrema somiglianza tra la struttura di PlayerUnknown's Battleground e quella di Fortnite è cosa evidente, tuttavia ha destato un certo scalpore la notizia di una causa intentata da PUBG Corp contro Epic su presunte infrazioni di copyright nella creazione di Fortnite.
Di fatto, nemmeno PlayerUnknown's Battleground ha in effetti inventato il genere Battle Royale, dunque è possibile che la compagnia si sia resa conto della difficoltà di portare avanti un'accusa del genere, ma non sappiamo esattamente come sia andata. PUBG Corp. aveva deciso di procedere per vie legali riguardo ad alcuni elementi critici che ponevano in evidenza le eccessive somiglianze tra Fortnite e il suo gioco, in particolare per quanto riguarda la struttura, il gameplay e l'interfaccia utente.
In ogni caso, PUBG Corp. ha improvvisamente deciso di bloccare la procedura inviando una comunicazione di cessazione delle "ostilità" legali a Epic, secondo quanto riportato da Bloomberg. È possibile che siano emerse diverse criticità nell'operazione legale, considerando anche gli accordi che legano le due compagnie visto l'utilizzo dell'Unreal Engine e forse anche il caos che sarebbe emerso considerando che sia Epic che Bluehole sono entrambe controllate parzialmente dalla stessa corporazione, ovvero Tencent.
D'altra parte, che Fortnite sia diventato celebre a questi livelli solo dopo il passaggio alla modalità Battle Royale (gratuita, oltretutto) e che questa sia stata resa famosa a sua volta prima da PUBG è chiaro, tuttavia lo stesso Brendan Greene, ovvero Playerunkown in persona, aveva riferito lo scorso marzo che "è bello vedere la scena dei Battle Royale espandersi e Fortnite sta portando questa modalità nelle mani di molte più persone", in un'affermazione all'insegna del fair play. Pace fatta fra i due massimi esponenti del genere? Staremo a vedere.
