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Una nuova tempesta

Dopo una parentesi su dispositivi mobile, Jeff Minter arriva su PlayStation Vita con un arcade che eredita il DNA di Tempest 2000

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   19/02/2014

Dopo il controverso Space Giraffe e il più prudente Gridrunner Revolution, Jeff Minter e Ivan "Giles" Zorzin decisero di prendersi una pausa dagli psichedelici sparatutto vecchia scuola che per tanto tempo hanno rappresentato il marchio di fabbrica di Llamasoft.

Una nuova tempesta

Scoraggiato soprattutto dall'enorme proliferare di cloni di Geometry Wars e giochi con grafica al neon, lo sviluppatore gallese ha infatti preferito dedicare gli ultimi anni alla realizzazione di quei piccoli progetti mobile che rientrano nel cosiddetto Minotaur Project. Titoli come Minotaur Rescue, GoatUp e Minotron 2112, che riprendono stili e meccaniche di alcuni classici del passato utilizzando però tradizionali sprite al posto di wireframe e grafica vettoriale. Nonostante abbiano assicurato qualche piacevole e originale ora di svago ai possessori di smartphone e tablet, i giochi del Minotaur Project si sono tenuti ben lontani dalla gloria audiovisiva e dalla raffinatezza del gameplay dei vecchi titoli Llamasoft, ed è quindi comprensibile l'entusiasmo dei fan nel sapere che con TxK Minter riparte da quello che è senza dubbio il gioco per cui lo sviluppatore è più famoso: Tempest 2000.

Space is everything

Sviluppato esclusivamente per Vita, TxK è puro Tempest. Lo stesso nome si rifà a quei Tempest 2000 (T2k) e Tempest 3000 (T3k) di cui ne è chiaramente l'erede, e che a loro volta riprendevano e affinavano il concept creato da Dave Theurer nei primi anni '80.

Una nuova tempesta

Il giocatore muove il proprio avatar lungo il bordo di una superficie che cambia forma ad ogni livello: si comincia da un tubo, per poi passare a un cuore, a una lettera o a forme geometriche sempre più complicate. Spostandosi a destra o a sinistra bisogna così far fuoco ai nemici che arrivano dal lato opposto della superficie, raccogliendo power-up, portando il punteggio alle stelle e, possibilmente, evitando di lasciarci le penne nel mentre. Non è facile, visto che ogni avversario si comporta in maniera diversa, e i cosiddetti Flipper (i più comuni) cominciano a perseguitare il giocatore una volta raggiunto il bordo. Chi ha giocato Tempest 2000 sul vecchio Atari Jaguar ritroverà svariati elementi di design: uno dei power-up permette di effettuare un breve salto e di allontanarsi per qualche istante dai Flipper che raggiungono il bordo del livello; un altro evoca un Droide controllato dall'intelligenza artificiale, che per tutta la durata del livello aiuta a fare piazza pulita degli avversari;

Una nuova tempesta

non mancano neppure degli scenari speciali accessibili dopo aver raccolto dei rari triangoli. Quello di Tempest è un modello che Minter ha riproposto così tante volte negli ultimi venti anni che quasi non ci sarebbe bisogno di rispiegarlo ancora. Eppure è sorprendente come ad ogni iterazione l'autore riesca a metterne sempre più in evidenza lo spessore e ad esaltarne lo stile psichedelico: quando lo schermo comincia a farsi troppo affollato, la tentazione di usare il salto per allontanarsi dal bordo è forte, ma così facendo non si guadagnano punti, cosa che rende questa tecnica una risorsa sconsigliata se si vuole ambire a scalare le classifiche online. Al contrario, la smart bomb permette di raddoppiare il punteggio per ogni uccisione, e non a caso una buona strategia è quella di far accumulare un gran numero di nemici a schermo prima di sterminarli con un unico tocco sul touch screen (un'idea che concettualmente si avvicina all'apprezzata tecnica del "bulling" di Space Giraffe). Con un po' di pratica e tempismo è addirittura possibile imparare ad eliminare i Flipper sul bordo semplicemente sfiorandoli nel momento esatto in cui si fa fuoco.

TxK è un trip che incanta tanto gli occhi quanto le orecchie.

Trofei PSVita

Non sono molti i Trofei da sbloccare in TxK, ma sicuramente bisogna rimboccarsi le maniche per portare a casa il Platino. Portare a termine tutti i livelli nelle modalità Classic e Pure non è troppo complesso, ma le cose si fanno più interessanti nell'opzione Survival, in assenza di vite extra e livelli bonus.

Sinestesia portatile

Forse però, i veri protagonisti di TxK sono i suoi 100 livelli, che diventano man mano sempre più articolati e diabolici, proponendo superfici dalla forma via via più articolata e dinamica, che si incrocia, si piega e si scompone mentre la telecamera si inclina e ruota su sé stessa. L'effetto è disorientate e in molti casi ci si mette un po' a capire come spostarsi correttamente per intercettare i nemici in arrivo. Ovviamente un livello a forma di "8" richiede un approccio completamente diverso da uno scenario "a croce", e ad aggiungere ulteriore varietà c'è un'introduzione costante di nuovi tipi di avversari: ai già citati Flipper si aggiungono presto nemici che elettrificano la superficie, fiori che sparano proiettili e teste di toro che lanciano le proprie corna quando colpiti. Azzeccata è stata poi l'idea di introdurre l'opzione Restart Best già sperimentata in alcuni degli ultimi giochi mobile di Llamasoft. In sostanza ad ogni livello viene associata la migliore performance in termini di punteggio e vite a disposizione, permettendo così di riprendere dal risultato ottenuto in uno degli stage precedenti senza la necessità di dover ricominciare da zero ogni volta che si punta a fissare nuovi record.

Una nuova tempesta

Quella che può sembrare un'aggiunta minore in realtà velocizza in maniera esponenziale lo score attack e permette di spezzettare l'esperienza in brevi e rapide sessioni, cosa fondamentale soprattutto data la nuova natura portatile del gioco. TxK rappresenta la summa dei giochi di Minter e racchiude tutta l'esperienza che lo sviluppatore ha accumulato negli ultimi vent'anni: questo nuovo erede di Tempest si allontana dalla confusione e dalla sporcizia visiva di Space Giraffe per sparare a schermo un pirotecnico frullato di wireframe, neon e colori che, pur restando ipnotico ed esplosivo come sempre, è stavolta molto più leggibile, meno pacchiano, quasi elegante. Merito anche dell'ottimo schermo della console Sony. Senza contare che il tutto va a braccetto con quella che è una delle migliori selezioni musicali mai ascoltate in un gioco di Llamasoft, tra accompagnamenti techno elettrizzanti ed effetti sonori fuori di testa. TxK è un trip che incanta tanto gli occhi quanto le orecchie.

Conclusioni

Digital Delivery: PSN
Prezzo: 6,99€
Multiplayer.it
8.8
Lettori (6)
7.9
Il tuo voto

Il fatto di trovarsi davanti all'ennesima rivisitazione di Tempest potrebbe indispettire chi, dopo vent'anni, da Minter fa l'errore di aspettarsi ancora qualcosa di più originale e innovativo. Eppure, alla fine della fiera, lo sposalizio tra il classico di Llamasoft e Vita si rivela quanto di meglio potessero sperare i fan, che ora possono portare sempre in tasca un'edizione più moderna, più divertente e graficamente più spettacolare di quello che è un cult senza tempo.

PRO

  • La miglior versione di Tempest mai realizzata
  • Un vero e proprio trip
  • Perfetto sia per brevi pause che per lunghe sessioni

CONTRO

  • Se non piace Tempest c'è poco da fare